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Autore: Airis_cs    14/09/2009    3 recensioni
La storia tiene conto della maggior parte degli avvenimenti del settimo libro.Lord Voldemort è stato sconfitto ma c'è ancora qualcuno che trama nell'ombra. Nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è stato indetto un nuovo torneo, quello della coppa dei prefetti, che li vedrà affrontarsi in varie prove. In questo anno Hermione si ritrova sola, senza l'aiuto dei suoi due migliori amici che sono diventati inspiegabilmente scontrosi nei suoi riguardi.Dovrà vedersela con Draco Malfoy e un ragazzino dall'aria abbastanza furba.
Ciao a tutti ^^ Siamo due cugine, Antonietta e Martina, e siamo appassionate della coppia Draco/Hermione. Proprio per questo abbiamo deciso di scrivere una fan fiction su di loro. Speriamo possa piacervi. I commenti naturalmente sono ben accetti!!
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Ecco il nuovo capitolo ^^ Buona lettura
Anto&Marty

Hermione non era mai stata sulla torre dell’orologio, così come Draco.
A dire il vero quell’orologio aveva suonato pochissime volte durante i sei anni che avevano trascorso lì, e solo poche persone sapevano che quando questo cominciava a suonare, significava che qualcosa di inaspettato stava per accadere.
Era una della torri più alte di Hogwarts, posta di fianco a quella di Astronomia.
I due Prefetti arrivarono all’ultimo piano,e dopo aver attraversato il corridoio, si ritrovarono davanti a una cima di scale veramente stretta.
I due si scambiarono uno sguardo e incominciarono a salire. Draco era proprio davanti a lei, a pochissimi centimetri dal suo petto, tanto che poteva sentire i battiti del cuore di Hermione che procedeva dopo di lui.
Quando arrivarono in cima si guardarono intorno.
La stanza era enorme, senza alcun mobile, e al centro c’erano tutti gli ingranaggi dell’orologio.
“Ma qui non c’è niente” disse Draco che si guardava intorno senza capire.
“Lo so, ma cerchiamo lo stesso, qualcosa dovrà pur esserci!”
Hermione si avvicinò agli ingranaggi dell’orologio. Cercò di mettere dentro le mani, ma si ritrovò con le dita del tutto nere, sporche di grasso e polvere.
“Che schifo!!” esclamò guardandosi le mani.
Draco osservò la scena divertito. Hermione cercava di pulirsi le macchie nere che aveva sulle mani, ma così complicò soltanto le cose,e adesso aveva entrambe le mani unte e parte della faccia nera.
Draco, vedendo lo sguardo furioso di Hermione, cercò di trattenere le risate e tirò fuori la sua bacchetta puntandola contro la Grifondoro.
“Tergeo”
Il viso di Hermione tornò pulito come prima e, per Draco, anche più bello.
“Grazie” disse Hermione.
Passarono alcuni minuti nei quali i due studenti cercavano di capire qualcosa,ma senza risultati.
“ Ci conviene cercare l’ultimo oggetto Granger, così non concludiamo nulla” disse il Serpeverde guardando l’ orologio al polso “sono le due e mezza, abbiamo solo un’ora”.
“Mmm, hai ragione.. Andiamo” rispose Hermione mentre si incamminava giù per la scala verso il primo piano.

 

~~~~~~~~

 

“Qual’ è l’ultimo oggetto?” Chiese Draco alla sua compagna.
“Lo stereo” rispose Hermione prendendo la lista fra le mani.
“Scommetto che ancora una volta non sai cos’è, vero?” continuò la riccia.
“Già” rispose Draco per niente imbarazzato,anzi..
*Ero troppo impegnato a guardare te, Mezzosangue…e se lo sapessi…*
“Allora..” disse Hermione “ lo stereo è uno strumento che i babbani usano per ascoltare musica tramite i CD.
Possiamo dire siano una specie di contenitori di canzoni. Ci sono diversi tasti sullo stereo, che servono per far partire la musica o stopparla. Di solito ci sono anche delle casse che servono per potenziare l’audio. Hai capito?” chiese per ultimo.
“Si,  penso di si. E dove potremmo cercarlo?”
“Non ne ho idea” disse con tono rassegnato Hermione ”non penso proprio che Hogwarts disponga di una discoteca…”
“Una disco cosa?”domandò il Serpeverde.
“No niente, lascia stare… E’ un posto babbano…”
“E che cosa ha a che fare con lo stereo?”
Hermione lo guardò stupita. Draco che chiedeva informazioni sulla Babbanologia..No.. era impossibile!
“La discoteca è un club notturno, si balla, si canta, si scherza..E per questo c’è molta musica e quindi lo stereo” spiegò Hermione, stavolta non seccata, ma quasi felice che Draco mostrasse tutto quell’interesse.
“Forse questo è l’unico posto babbano decente che esiste…….”
Ecco.. Draco rimaneva comunque quello di una volta, con le sue frecciatine e i suoi insulti.
“Non perdiamo tempo, dobbiamo trovare lo stereo” lo interruppe la Grifondoro” e dato che non abbiamo nessuna idea di dove sia, dovremmo cercare in tutto il castello, quindi è meglio muoverci”.
“Sei pazza Mezzosangue?! Il castello è enorme, non ce la faremo mai!” esclamò il biondo.
“ E figurati se tu continui a parlare come ce la faremo! Tappa quella bocca e aziona quelle gambe, Malferret!”
E prima che Draco potesse ribattere, Hermione lo prese per un braccio e lo trascinò per il castello.

 

~~~~~~~~~

 

Hermione trascinò Draco per ogni piano. Guardarono in ogni aula, in ogni sgabuzzino, in ogni posto presente del castello che non fosse sfuggito alla vista di Hermione.
Mentre salivano e scendevano per i vari piani, avevano incontrato anche alcune delle altre coppie che, come loro, rimuginavano per cercare di arrivare alla soluzione.
In pochissimo tempo girarono il castello piano per piano, dal primo al settimo, e Draco, che era stremato e stanco di andare su e giù per i corridoi, si appoggiò a una colonna per riprendere almeno il fiato, mentre Hermione continuava a vagare di qua e di la.
“Hey, Malfoy!” gridò una voce in lontananza ” Vieni ad aiutarmi invece di stare con le mani in mano!” Hermione era in qualche stanza sperduta del castello, decisa a non mollare.
“Granger, è inutile… non troverai mai niente se non seguiamo una pista… e ora esci di là!”
Hermione si era infilata in uno sgabuzzino, chiuso probabilmente da anni.
“Ouch, Ouch… Etciù!” si sentiva in lontananza. Hermione probabilmente era ricoperta di polvere e ragnatele.
La Grifondoro raggiunse il biondo, mentre si ripuliva.
“E cosa vuoi fare? Vuoi ritirarti? Io non mollo Malfoy! Tentiamo fino a quando non scade il tempo.. Abbiamo ancora più di mezzora!”
Draco si rassegnò e decise di fare un ultimo tentativo. Era stanco, si, ma non aveva mai sopportato di perdere, e inoltre non voleva più sentir parlare Hermione,per quanto gli piacesse starla ad ascoltare.
“Va bene” disse Malfoy arrendendosi “Dove andiamo?”
“Percorriamo il corridoio, non so… Magari ci viene qualche idea”
 I due prefetti si incamminarono per il lungo corridoio, pensando insistemente.
 Ma si stava rivelando tutto inutile. Perfino Hermione era rimasta senza idee!
Erano sul punto di lasciare la gara e dare forfè, quando improvvisamente una porta comparve davanti ai loro occhi.
Draco ed Hermione si guardarono senza dire niente. Come avevano fatto a non pensare a quella stanza?
Quella era la loro salvezza.
Infatti si trovavano al settimo piano e, molto probabilmente, avevano percorso il corridoio tre volte. In questo arco di tempo avevano pensato intensamente a qualche possibile soluzione ed erano riusciti a far apparire la Stanza delle Necessità.

 “Malfoy ci siamo! Su, entriamo!”
Con foga entrarono nella stanza che presto avrebbe risolto i loro problemi.
 La stanza era piccola, senza nessuna particolare decorazione. Era presente solo un grande comodino al centro, lo stereo posto sopra di esso e due enormi casse posizionate di lato.
Hermione guardò lo stereo,l’ultimo degli oggetti da cercare.
Al suo interno notò che c’era un CD. Premette il tasto play e alzò il volume.
“Ora cos’ha questo coso che non si sente? Uff!” esclamò ad alta voce la Grifondoro.
Draco se ne stava in silenzio ad osservarla, dato che lui non capiva niente di quello che stava facendo.
Hermione cercava di capire perché lo stereo non partiva.
“Mettiti con le orecchie alle casse e vedi se si sente qualcosa per favore” disse ad un tratto a Draco.
 Draco si posizionò come gli aveva detto Hermione.
 La Grifondoro spinse il tasto play ancora una volta.
“Senti qualcosa?”
“No”
Hermione premette di nuovo play.
“Ora?”
“Niente”
“Uff…”
Hermione pigiò ancora il tasto e finalmente partì una canzone.
Draco aveva ancora le orecchie incollate alla cassa e, appena la musica partì, emise un urlo cadendo a terra.
Hermione non resistette e scoppiò in una risata fragorosa.
“Alla faccia dell’uomo impavido, Malfoy!” disse, ridendo ancora.
Draco storse la faccia in una smorfia poco amichevole e Hermione smise di ridere.
“Però non ho ancora capito perché lo stereo è partito solamente la quarta volta che ho schiacciato il tasto” pensò ad alta voce Hermione “ forse dobbiamo cercare qualche parola nel testo della canzone…”
“Tu stai dando proprio i numeri Granger… Credimi” esclamò il Serpeverde che era ancora seduto a terra.
“Aspetta un secondo…” disse Hermione prima di essere interrotta da un suono cupo che proveniva da fuori e che echeggiò per tutto il castello.
 L’orologio sembrava aver ripreso vita ed aveva incominciato a suonare. Hermione prese il polso di Draco e guardò l’orologio.
Erano le tre in punto.
 “ Lo sapevo! Ho capito la soluzione! Hai ragione Malfoy, sto dando proprio i numeri! I numeri sono la soluzione!”
“Non ti seguo” disse Draco confuso.
“ Allora, pensa al primo oggetto che abbiamo trovato… il cellulare. La voce ci ha detto che l’indizio era il numero uno. Poi il secondo era l’agenda, vero?”
“Si”
“Ecco, l’agenda era vuota ed era segnata solo la data di oggi, che è il due ottobre.”
“Si, ma non capisco ugualmente” ridisse Draco.
“Fammi finire. Poi abbiamo cercato l’orologio, anche se l’avevamo già trovato. L’orologio ha suonato alle tre in punto,e non credo sia una coincidenza visto che suona solo pochissime volte. Ed infine c’è lo stereo, che è partito solo dopo che abbiamo schiacciato quattro volte il tasto. Sono tutti collegati! Guarda” disse Hermione prendendo la lista degli oggetti. Ad ogni rigo,con la penna, segnava un numero.

 
Lista

Orologio  3
Agenda   
2
Cellulare 
1
Stereo     
 4

 
“Ora dobbiamo capire solo come usare questi numeri … se proviamo a metterli nell’ordine giusto si susseguono le parole: Cellulare,Agenda,Orologio,Stereo … ti viene in mente qualcosa? Forse dobbiamo anagrammare le parole…” provò ad ipotizzare la Grifondoro.
Draco osservò attentamente la serie di parole. La soluzione era lì ,sotto il loro naso, ma non riuscivano a vederla.
I due continuarono a leggere e rileggere le quattro parole nell’ordine corretto, finché a Malfoy non venne l’illuminazione.
“Granger! Guarda la prima lettera di ogni parola. Se le leggi di fila formano la parola CAOS. E’questa la parola, è Caos!” disse tutto esaltato alla riccia.
Hermione guardò per un attimo il foglio davanti a se.
“ Malfoy, s-sei un genio!” disse Hermione saltando su di lui e abbracciandolo istintivamente.
Draco era allibito, non si aspettava una reazione del genere.

*Devo farmi venire più spesso queste idee…*
Draco ricambiò l’abbraccio solo per un istante e subito dopo fece indietreggiare la Grifondoro.
“Scusa” disse timidamente Hermione.
Era stata presa troppo dalla foga e si era resa conto di quel che aveva fatto solo dopo che il biondo l’aveva allontanata.
Draco non disse niente, anche perché non sapeva proprio cosa risponderle.
“ Dobbiamo muoverci, o finirà il tempo… presto, cammina!” le disse poco dopo dando un’occhiata al suo orologio e spingendo la Granger fuori dalla Stanza delle Necessità.
Avevano un quarto d’ora per arrivare in Sala Grande e dire alla McGranitt la parola-chiave, sperando che fosse quella giusta.
Un quarto d’ora era sufficiente… a meno che non si fosse verificato qualche imprevisto.

 

~~~~~~~~~

 
Scesero le scale in tutta fretta.
Erano al settimo piano e in poco tempo avrebbero dovuto ritrovarsi al primo.
Hermione camminava avanti, mentre Draco era subito dietro di lei. Se la riccia si fosse fermata il biondo le sarebbe andato addosso. Stavano per scendere le scale che li avrebbero portati al sesto piano … quando improvvisamente queste cominciarono a muoversi.
Hermione si fermò e Draco, com’era prevedibile, le finì subito addosso. La Grifondoro stava per cadere ma lui la prese per le braccia e la tirò su in un attimo, prima che lei potesse finire con la faccia a terra.
“Grazie” disse ancora una volta Hermione. Era incredibile quante volte l’aveva ringraziato oggi. In sei anni non lo aveva mai fatto e ora glielo stava ripetendo in continuazione.
“Fantastico … e ora come facciamo? Chissà dove ci porteranno!” esclamò il Serpeverde.
Le scale finirono il loro giro e i due si inoltrarono in uno dei tanti corridoi di Hogwarts.
Stavano cominciando a perdere l’orientamento e gli erano rimasti solo dieci minuti di tempo.
Camminarono in lungo e in largo per i vari corridoi ma non riuscivano proprio a capire dove si trovavano.
“Questo è assurdo! Non voglio perdere la prova per uno stupido cambio di scale! Siamo ad Hogwarts da sette anni e dovremmo conoscere il castello come le nostre tasche!” cominciò ad urlare Hermione fermandosi nel bel mezzo del corridoio che stavano percorrendo.
Improvvisamente un rumore assordante arrivò alle orecchie dei due prefetti.
Dall’angolo comparve Ernie Macmillan attaccato … ad un aspirapolvere! Era rimasto impigliato all’elettrodomestico con un lembo del mantello e ora lo stava trascinando inerme per tutto il castello.
Dietro di lui comparve Pansy Parkinson che correva all’impazzata cercando di raggiungerlo.
“Macmillan !!! Se non ti fermi immediatamente te la farò vedere io!” urlava la Serpeverde mentre cercava inutilmente di affiancarlo.
“ Ma sei scema Parkinson? Invece di sparare cavolate aiutami!” urlava il ragazzo cercando di non cadere per la troppa velocità con cui avanzava l’aspirapolvere.
All’improvviso Draco si accorse che la mezzosangue stava proprio sulla traiettoria di Macmillan. Se non si fosse spostata subito l’avrebbe di certo investita.
Istintivamente la prese per un braccio e la tirò verso di lui, proprio nel momento in cui Macmillan passava a tutta velocità.
Per il troppo slancio, i due caddero all’indietro e oltrepassarono una porta che era alle loro spalle.
Draco cadde con la schiena sul pavimento freddo, mentre Hermione si ritrovò sopra di lui, con le mani poggiate sui pettorali del ragazzo. I loro visi erano a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro.
A risvegliarli da quello stato di trance furono le grida,gli applausi e i fischi di tutti gli studenti.
Gli studenti ???
Draco ed Hermione si alzarono in tutta fretta, rossi in viso come due pomodori.
La porta che avevano attraversato cadendo, non era altro che l’entrata della Sala Grande.
Com’era possibile? Non riuscivano proprio a spiegarselo.
Tutti gli studenti della scuola , e anche i professori, erano rimasti li dentro per tutte e due le ore della prova. Ecco perché in giro per il castello non avevano visto nessuno.
Draco ed Hermione si scambiarono uno sguardo e subito si diressero verso la McGranitt che li aspettava in cima alle scale. Degli altri prefetti non c’era neanche l’ombra.
La Grifondoro diede un’occhiata all’orologio di Draco … avevano soltanto 10 secondi!
“La parola è CAOS!” urlò Hermione.
La McGranitt prese una delle buste che si trovavano sul tavolo dietro di lei.
Probabilmente per ogni coppia c’era una parola chiave differente.
La preside aprì la busta e diede un’occhiata al foglietto che era all’interno.
Sorrise ai due ragazzi ed esclamò “La parola è esatta! Complimenti! La coppia Malfoy/Granger si aggiudica la vittoria per la prima prova della Coppa dei Prefetti!”.
Un boato di applausi ed urla si scaturì dal tavolo dei Grifondoro e da quello dei Serpeverde.
Per la prima volta festeggiavano insieme.
“Devo farvi i miei complimenti ragazzi! La Sala Grande era stata nascosta per rendere la prova ancora più difficile. In realtà pensavamo che nessuno sarebbe riuscito a superarla ... “
Draco ed Hermione si guardarono … se non fosse stato per Ernie e Pansy non sarebbero mai riusciti a trovare la Sala Grande.
“E ora passiamo all’assegnazione dei punti. La vostra squadra si aggiudica 20 punti, mentre a Serpeverde e Grifondoro assegno 50 punti a testa” disse ad alta voce la McGranitt.
Un altro applauso raggiunse le orecchie dei due prefetti. Naturalmente erano le loro case che festeggiavano i punti guadagnati.
“Dichiaro ufficialmente chiusa la prima prova. In seguito sarete informati dello scopo della seconda prova” chiuse il discorso la preside.
Draco ed Hermione si guardarono e la Grifondoro allungò la mano verso il suo compagno.
“Ottimo lavoro … non ce l’avrei mai fatta senza il tuo aiuto” ammise Hermione.
Draco guardò esitante prima la mano e poi lei, ma alla fine decise di accettare la stretta di mano.
“Lo so Granger, senza di me saresti persa!” concluse il Serpeverde, e i due scoppiarono in una risata, finalmente liberi da ogni preoccupazione.

  
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