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Autore: tipetta94    14/09/2009    2 recensioni
Sgraziatamente gli lanciò il maglione addosso. “ Hai il tatto di un pachiderma. “ ribatté Shikamaru. “ Invece di fare il simpatico pensa alla tua salute, non ho intenzione di farti da infermiera. “ rispose ricominciando a mettere mano nei pacchi.
“ Se mai avessi bisogno di un’infermiera di certo no chiamerei te. “ sottolineò riferendosi a una persona ben precisa. Temari assottigliò gli occhi capendo l’antifona. “ Ah beh, sono sicura che Ino farebbe un… “ si fermò un attimo. “ ottimo lavoro. “ finì la frase con una smorfia sarcastica. “ Sabaku no Temari, la sorella del kazekage è per caso gelosa? “ domandò voltandosi verso di lei con ancora il maglione sul viso. “ Tsk, e perché dovrei essere gelosa di una che ha i capelli color mais?! “ esclamò levando il mento in alto.
Okay, questa era proprio cattiva. Pensò Shikamaru sorridendo fra sé e sé.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Altri, Shikamaru Nara
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Unexplained


Urla e schiamazzi si levavano nell’aria sovrastando il grande etere nero.
Scie grigie di fumo si affusolavano su una piccola locanda imporporandola di odore di tabacco.
Si udivano grida, ululi, grasse risate uscire dalle finestre.
Il locale non era tanto grande ma poteva ospitare una decina di tavoli.
Gruppi di uomini si radicavano di qua e di là: chi giocava a biliardo, chi intento a finirsi la birra, chi concentrato sulle carte.
L’odore acre del fumo di sigaretta agiva indisturbato nella stanza insinuandosi nelle narici stuzzicandole.
Ma al centro della sala una folla accalcata di uomini si ammassava vicino a un tavolo distinto.
Pugni levati in aria e bocche che si aprivano sfociando in grida.
Tre giocatori erano postati ai tre lati del tavolo.
I lineamenti del viso erano induriti per lo sforzo e svariate gocce di sudore scivolavano lungo le tempie.
I denti stringevano la sigaretta mordendola per il nervoso.
Ma il giocatore a capotavola, seduto disordinatamente sulla sedia, al contrario degli altri due era perfettamente calmo.
La sigaretta era posata delicatamente tra i denti e di tanto due dita la prendevano quasi accarezzandola.
Un rigetto di fumo uscì fuori dalla bocca diradandosi in fili di fumo multiforme.
Le sue carte erano già posate sul tavolo come se aspettassero solamente di annunciare la vittoria.
Gli occhi impauriti degli altri due saettavano tra i soldi che stavano per perdere, alle carte del presunto vincitore.
Due dita spiaccicarono la sigaretta ormai finita nel posacenere.
“ Scala reale “ annunciò una voce atona in un sospiro.
Occhi di stupore fissavano la scala purpurea andando dall’asso al dieci.
I perdenti sbattevano le palpebre sbalorditi.
Dopodiché uno scaraventò le sue carte a terra con rabbia.
“ Dio non è possibile! “ imprecò uno con i pugni serrati.
Il castano non lo degnò di uno sguardo.
“ Ehi amico calmo nella vita è così: oggi a lui, domani a te. “ subentrò uno per placare la situazione.
“ Ma se sono settimane che vince sempre lui! “ribatté l’altro.
“ La fortuna non s’impara ma la si ha. “disse Shikamaru per niente turbato dalle sue parole.
“ Basta dai andiamocene. “intervenne il terzo che non aveva ancora detto niente.
L’altro sbuffò e si avviò con l’amico verso l’uscita, lanciando occhiate minacciose a Shikamaru.
Lui sorrise.
“ Altra giocata! Altra giocata! “esclamarono gli altri uomini estasiati dalle sue consecutive vittorie.
Shikamaru scosse la testa e facendo leva sulle gambe si alzò.
Si portò una mano sul collo massaggiandoselo e l’altra sulla bocca per coprire uno spudorato sbadiglio.
“ No mi dispiace, sono stanco. “disse e allungando le mani nelle tasche, si diresse verso l’uscita.
Improvvisamente passi decisi rimbombarono da dietro le sue spalle e sguardi di stupori si disegnarono sui visi delle persone.
Squillò la voce, era tagliente e possente, ma soprattutto era di una donna.
“ Stanco di cosa, di vincere? “domandò beffarda.
Si bloccò e lentamente si voltò.
Vide un’alta ragazza, passando i suoi occhi dai fili, borchie e lacci che si intrecciavano vorticosamente sui lunghi stivali, alle morbide cosce e su fino a dei buffi codini d’orati aggrovigliati.
Le braccia saldamente incrociate al petto prosperoso.
“ Può darsi. “rispose poi.
Fece scivolare le mani fino a posarle sui fianchi pronunciati.
Sorrise furbamente.
“ Beh allora gioca con me, avrai nuovo pane per i tuoi denti. “
Un grido di sorpresa si levò per la sala tra fischi e schiamazzi.
Shikamaru la guardò e dopo un attimo di silenzio le ridiede le spalle.
“ Mi spiace, io non gioco con le donne. “
Temari strabuzzò gli occhi per poi indurire il viso.
Assottigliò gli occhi turchesi e decise di puntare sull’orgoglio.
“ Che c’è hai paura? “chiese schernendolo.
“ Codardo. “aggiunse sprezzante senza il minimo tatto.
Lui si voltò appena per poi rigirarsi completamente di nuovo.
“ è inutile che tu mi dia del codardo, perché vedi, io me lo do già da solo. “ribatté rincamminandosi.
Sbigottì.
Pensò che lì bisognava giocare d’astuzia.
“ Tsk! Allora vai a fare la nanna perché io con i codardi non ci gioco. “esclamò con la sua ironia sottile.
Risate e fischi uscirono dalle bocche di quelli che assistevano alla scena.
“ Shikamaru ti dai già per vinto? Ah! Questa è una vittoria a tavolino! “ironizzò uno.
E forse per le parole, forse per il momento e la situazione, forse perché c’era di mezzo una donna, forse per destino, Shikamaru accettò.
Cosa assolutamente anomale per uno come lui che non badava mai alle intimidazioni.
Ma soprattutto era strano per un misogino del suo calibro.
Tuttavia era inspiegabilmente curioso.
“ Cambi idea velocemente tu. “disse Temari prendendo un tavolo libero.
“ Non è quello, “rispose scostando una sedia e sedendovi.
“ è che un uomo non può perdere con una donna. “spiegò sorridendo.
Lo fissò per un secondo e allungò le labbra.
“ Tsk! “
Prese un mazzo e cominciò a infilare carte su carte mischiandole.
Una numerosa folla di gente si accalcò intorno a quel tavolo, magari improvvisando scommesse.
Dopo aver mischiato Temari posò il mazzo al centro del tavolo.
Lui lo alzò sfiorando impercettibilmente la sua mano.
Sovrappose i due mazzi e diede due a carte a Shikamaru e due per se.
Le monete multicolori si sovrapponevano in colonne di diversa altezza pronte a elevarsi sempre più.
E cominciò il gioco.
Mano dopo mano prendevano carta dopo carta ed entrambi puntavano sempre più soldi sicuri di vincere.
Lei ,con la schiena portata in avanti, concentrata pensava e parlava abbozzando un sorriso al momento giusto e magari esalando un falso sospiro, come se ogni sua mossa fosse studiata e analizzata.
Lui era abbandonato alla sedia con le carte in mano tranquillo, guardandola di sottecchi di tanto in tanto quando lei non se l’aspettava.
Innumerevoli sorrisi scambiati dietro lo specchio delle carte, le dita che le smuovevano, le mani che si allungavano, le finte e i trabocchetti, la curiosità di sapere quali carte avrebbero preso e la voglia di entrare nella mente dell’altro, la frenesia del gioco che ti porta avanti stuzzicandoti dispettosa.
Era tutto un groviglio di sentimenti intrecciati fra loro che aspettava solo di essere sciolto.
“ Sto “ annunciò d’un tratto Shikamaru spezzando il silenzio.
Posò cinque carte a terra.
Temari lo guardò di sottecchi.
I loro piatti erano entrambi colmi di monete come pronte ad essere afferrate e riposte in tasca.
“ Stai? “chiese per conferma la bionda.
Shikamaru si limitò ad annuire.
Era perfettamente calmo, sembrava che avesse la situazione in mano.
Lui era un genio, questo era risaputo da tutti, si sapeva, tra cento che ne pensava sceglieva quella giusta.
Temari sorrise e posò anche lei cinque carte sul tavolo.
Però anche Temari rispondeva bene a ogni mossa di lui.
Shikamaru si portò avanti col busto appoggiando le braccia.
Calò il silenzio.
“ E così stiamo tutti e due è ? “aggiunse Temari avvicinandosi col viso.
Shikamaru sospirò.
“ Così pare. “rispose chiudendo le palpebre.
Lo guardò sbattendo due volte gli occhi.
“ Secondo me… “ cominciò Temari, “ non dovremmo stare qui… “disse guardandosi le unghie fingendosi disinteressata.
Tutti aggrottarono le sopracciglia non capendo.
“ Ah sì? “sorrise,
“ E dove dovremmo stare? “
Temari cominciò a tracciare col dito cerchi immaginari sul tavolo.
“ Beh in un posto diverso… ma se tu vuoi continuare a giocare… “rispose con occhi di chi già sapeva la risposta dell’altro.
E di chi otteneva sempre ciò che voleva.
Shikamaru si stiracchiò.
“ No non mi va più… tanto… “disse vago.
“ E a te? “chiese.
Lei scrollò le spalle.
“ Umh no… tanto… “ripeté sempre con lo stesso tono vago.
E sorrise.
Shikamaru allora fece per alzarsi ma una mano decisa lo fermò spingendogli il petto indietro.
Temari si alzò dalla sedia e lo sorpassò di qualche passo.
Lo guardò altera da dietro le spalle.
“ Beh muoviti. “lo incalzò.
La fissò inoltrando i suoi occhi neri in quelli turchesi di lei.
Sbuffò.
“ Che seccatura… “
E cominciarono ad attraversare la sala sotto gli sguardi indecifrabili degli altri.
Ammutoliti scoprisero le carte di quei due.
Due scale reali si stagliavano vincenti sul tavolo.
Due scali di cuori.
In un mazzo.
Inspiegabile.
Si guardarono non capendo e volsero lo sguardo verso Temari e Shikamaru.
Delle cose bianche catturarono la loro attenzione…
Ma che…
Cosa ci facevano della carte incollate sotto le suole delle loro scarpe?!
La verità venne a galla, saettando da mente a mente, ripensando a tutte quelle sere che quei due avevano vinto…
Avevano barato.
Entrambi.
E loro non se n’erano mai accorti…
Inspiegabile.
E quando si dice destino, anime legate, fili rossi che intrecciano due vite, qui si può parlare di scale di cuori che s’intersecano.





Ciao! Finalmente ho aggiornato, scusate ma sono partita e non ho potuto scrivere…
Come vedete questo è una [AU], ambientata in un posto immaginario dove ho voluto vedere Temari e Shikamaru da un punto di vista diverso.
Comunque vi ringrazio per i commenti che mi hanno fatto molto felice ^^
Auguro un buon ritorno a scuola a tutti!
P.s.= Voi avete finito i compiti? Io ho ancora tipo un carro di versioni di greco e latino da fare * si mette le mani tra i capelli *
Vabbè, adesso risponderò alle recensioni :
x Saretta x Ciao! Allora grazie prima di tutto grazie per la recensione, dopodiché di volevo ringraziare per avermi fatto notare l’errore ^^” eheheh sai che è, è che quando finisci la fic non ti va mai di rivederla per bene… vedi quali sono gli effetti collaterali nel scrivere su Shikamaru? xD comunque io accetto tutto! Commenti positivi, negativi, correzioni, consigli, panini, piatti pasta…emh, scusa è che in questo sto morendo di fame e non so cucinare e devo aspettare per forza mia madre! xDxD okay dopo questo delirio ti posso salutare e dirti che spero che questo nuovo capitolo ti sia piaciuto! ^^ baci
P.S.= Se volevi fare una raccolta ShikaTema falla te la recensirò con molto piacere!
Erykuz Grazie! Sono felice che la mia fic ti abbia indotto a fare i compiti! La voglio anch’io quella strana forza maligna!xD Mi servirebbe proprio u.u Vabbè spero che anche questo capitolo ti abbia strappato un sorrisino! Saluti!
MiCin Ma li accetto con piacere i tuoi commenti! xD Ti ringrazio, spero continuerai a seguirmi… perché tu mi seguirai vero? Ahahhah okay, se pensi sia una minaccia, beh sì lo è u.u xD scherzo ci sentiamo!
esty_accientaly_in_love * arrossisce alla Hinata * mmmmmma grazie! * fa un sorriso dalla A alla Z *
Sarhita Che dire del commento? Mersì madame!
giusygiu Sono contenta che la mia fic non ti avrebbe fatto ridere ma straridere! XD spero che anche questo chappy ti abbia fatto lo stesso effetto! Lady Wird Grazie!
Alla prossima!

  
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