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Autore: Hyperviolet Pixie    14/09/2009    1 recensioni
« Corner non ti toglie gli occhi di dosso.» Le disse Daphne ghignando.
« Ah.» Laconica come non mai, Pansy si girò per vedere e notò che Corner la stava fissando per davvero e come lui anche Terry Steeval. « Ma Draco?»
[...]
« Non ci credo ancora. Sono single.»
« E da domani si torna in piazza, tesoro.»

Pansy ha mollato il suo ragazzo dopo anni e farà di tutto pur di potersi divertire. Draco è stato mollato ed è più furioso che mai. E Daphne? Lei vuole solo che la sua amica stia bene.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Serpeverde | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IV
Her first date with the Death

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d'amarti poco a poco.
" Se d'improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
ché già ti avrò dimenticata "

Pablo Neruda, Se tu mi dimentichi


Novembre arrivò presto e trascinò dietro di sé i primi venti freddi. Purtroppo per Pansy, il mese portò con sé anche il secondo finesettimana a Hogsmeade. Aveva cercato di stare il meno tempo possibile con Blaise, soprattutto dopo l'ennesima umiliazione personale che aveva dovuto subire parlando con Draco. Si era fatta vedere in giro con Moon un paio di volte, ma Zabini non aveva desistito e sembrava letteralmente elettrizzato – o almeno quanto un serpeverde potesse permettersi di mostrarlo – all'idea di stare solo con Pansy per un intero pomeriggio.
Draco invece aveva preso ad uscire con una biondina slavata e insignificante del quarto anno di Tassorosso. Pensare che solo qualche mese prima aveva affermato che piuttosto che farsi vedere con una Tassorosso avrebbe preferito lottare a mani nude contro tutte le legioni infernali. Aveva riso dell'assurdità della cosa insieme a Daphne e insieme avevano ribadito il concetto che non c'era nessuna biondina che fosse superiore a Pansy, eccezion fatta per Celestina Warbeck, nota cantante, ma nessuna delle due era del tutto convinta della naturalezza della sua tinta.
Durante il pranzo prima dell'uscita a Hogsmeade, tuttavia, Pansy cadde in uno stato di profondo sconforto ricordandosi del suo appuntamento. Daphne si rifiutò di aiutarla e così, trascinando i piedi, si diresse al suo primo appuntamento con la morte.
Blaise era stato stranamente tranquillo per tutto il viaggio in carrozza, ma forse il suo comportamento era dovuto alla presenza di Malfoy e di un'altra biondina slavata. Avevano fatto il tragitto insieme, ma poi, per la felicità di Pansy, si erano separati all'entrata di Hogsmeade.
Stranamente silenzioso, Blaise l'aveva condotta ai Tre manici di scopa per bere qualcosa.
Uno Zabini così silenzioso era una novità anche per lei che, nonostante fosse abituata ai silenzi di Draco, l'assenza di parola le dava ai nervi.
« Cosa desiderate, ragazzi?» Chiese loro Madama Rosmerta, non appena si sedettero.
« Una burrobirra per me, mentre un'acquaviola piccola per lei.» Ordinò anche per Pansy, cosa che la lasciò di stucco.
« Perché un'acquaviola per me?» Chiese con il sopracciglio che andava ad inarcarsi.
« Ho chiesto a Draco di descrivermi un po' i tuoi gusti.» Le spiegò con un accenno di sorriso.
« Ah, non so se la cosa mi debba fare piacere o no.» Ammise.
« Mettiamola così.» Cominciò a spiegarle. « Nonostante ci conosciamo da anni, sei praticamente una sorpresa per me, quindi ho deciso di chiedere una mano a chi ti conosce bene. E chi meglio di Draco?»
« Il tuo discorso non fa una piega.»
Era quasi passata un'ora dall'inizio ufficiale del suo primo appuntamento con Blaise Zabini e niente di sgradevole li aveva ancora colti impreparati. Blaise sembrava sapere esattamente ciò che piaceva a Pansy, come mantenere allegra una conversazione senza mai farla cadere nel banale, stuzzicarla cercando di farla arrossire senza tuttavia mai riuscirci. Insomma, quello che stava vivendo era il perfetto primo appuntamento che aveva sempre sognato. Tuttavia, Draco e l'altra biondina slavata avevano deciso che il luogo migliore dove stare non poteva che essere i Tre Manici di Scopa, più precisamente a due tavolini di distanza da loro. Blaise salutò con un cenno Draco e Draco ricambiò inaspettatamente con un occhiolino. Quanti anni erano che non vedeva Draco fare l'occhiolino? Troppi. C'erano troppe stranezze in quei due, quel giorno.
« Vado un attimo via con Draco, ti dispiace?» Le chiese.
« Fa' pure, ma sbrigati.» Gli rispose.
« Farò in un attimo.» Si piegò verso di lei e le diede un piccolo bacio a fior di labbra. E con un sorrisetto indecifrabile si allontanò con l'amico diretto verso i bagni.
Pansy si toccò le labbra con la punta delle dita non riuscendo bene a capire cosa fosse successo. Sì, era stato solo un bacio, ma perché l'aveva turbata così tanto?
Era stato un bacio diverso, ma le sembrava così naturale, così conosciuto.
Le labbra di Blaise, nuove per lei, si erano appoggiate leggere sulle sue e, come se lo facessero da una vita, avevano imprigionato il labbro superiore di Pansy per quella frazione di secondo che era durato il bacio, rendendola turbata.
Era stato gentile e inaspettato, ma l'aveva baciata nell'esatto modo in cui la baciava Draco.
Blaise fu di ritorno poco dopo e lei cercò di non farsi trovare ancora impreparata e decise di testarlo.
Questa volta fu lei a sporgersi sulla sedia e a catturare le labbra del ragazzo.
Mentre la lingua di Blaise cercava quella di Pansy, la ragazza notò come le veniva spontaneo lasciarsi andare, come fosse familiare il movimento e il tocco. Blaise le teneva una mano sotto il mento e con l'altra le teneva la mano.
Pansy si rese conto subito di ciò che voleva dire. Si staccò un po' a malincuore e con un sorrisino perfido gli chiese: « Hai usato la polisucco, vero, Draco?»
Il ragazzo sembrò spiazzato per una frazione di secondo, ma poi si riscosse: « Non ti facevo così perspicace, Pansy.»


*


Pansy non era furiosa, era solo leggermente infastidita. D'altronde sapeva che stavano parlando di Blaise Zabini ed era impossibile che il ragazzo si fosse preso un'improvvisa cotta per lei, non dopo anni passati a soddisfare ogni capriccio di Daphne. Era infastidita perché non riusciva a capire cosa volesse esattamente Draco Malfoy da lei. Si erano mollati da tempo ormai, perché lui non poteva tornare dalle sue biondine pallide, sciupate e volgari lasciandola in pace?
Avevano deciso di rimandare la discussione nei sotterranei di Hogwarts, al riparo da occhi indiscreti.
Un'ora da quando Draco aveva preso la seconda dose di pozione, ormai era trascorsa ed era tornato ad essere se stesso. Forse sarebbe stato meglio se fosse rimasto nel corpo di Blaise, almeno quei freddi occhi grigi non l'avrebbero fatta rabbrividire.
« Non capisco cosa volevi fare.» Ammise Pansy entrando nella vuota sala comune. « Cioè, perché hai preso le sembianze di Blaise?».
Draco si sedette sul divano di fronte al camino. « Diciamo che volevo vedere un po' come andava la tua vita senza di me. Il bacio non era programmato. Né il primo, né il secondo.»
Pansy lo fissò interrogativa. « Perché? Non capisco.»
« Ti ricordi quando ci siamo lasciati?».
« Quando ti ho lasciato.» Puntualizzò lei lasciandosi cadere sul divano affianco al ragazzo.
« Sottigliezze. Ti ricordi cosa mi hai detto?»
« A grandi linee.» Rispose fissando il camino di fronte a sé.
« Mi hai chiesto: “Come posso amarti? Come posso non fare a meno di te?”. Lì per lì ero troppo sconvolto per rendermene conto. Non avrei mai immaginato che mi stessi per mollare. Avrei potuto risponderti a quelle domande, ma non me ne hai dato tempo e sinceramente da un lato ne sono contento. Questo periodo senza di te mi ha fatto capire molte cose. In primis, non avrei mai potuto credere che succedesse, ma devo ammettere che era bello sapere di poter contare su di te.» Ammise Draco.
Pansy quasi non ci credette. Non pensava che Draco potesse dirle certe cose, anzi non riusciva nemmeno a capacitarsi del fatto che lui le pensava anche.
Draco si sfilò dal dito l'anello della sua famiglia. Pansy improvvisamente si girò per vedere cosa stava facendo, ma i suoi occhi non poterono che fermarsi rimanendo imprigionati da quelle iridi grigio ferro nel ragazzo, del suo ragazzo.
« Sei mia, Pansy.» Le sussurrò mettendole l'anello al dito. Nonostante tutto, lei era sempre stata sua e un futuro senza il serpeverde per eccellenza non riusciva ad immaginarlo.

___________________
E questo è l'ultimo capitolo, manca l'epilogo e questa mini fanfic è finita.
Sono troppo stanca ._. oggi primo giorno di scuola, che palle.
Grazie come al solito a chi legge, chi ha aggiunto ai preferiti e alle seguite e a chi recensisce (ovvero sasyherm).

   
 
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