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Autore: Vallentyne    08/07/2023    8 recensioni
Riunione del 01.07.2023
«Molto bene. Cominciamo dall’ordine del giorno. Affronteremo questi argomenti, come al solito:
1) Aggiornamento parentele
2) Attribuzione partner (e qui potremo aprire varie parentesi)
3) Rating delle fanfiction che vi vedono protagonisti
4) Varie ed eventuali, in aggiornamento
Domande?»
Fanfiction in tre capitoli molto più che ispirata a Riunione Plenaria di Ai_1978, di cui vi lascio il link:
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2900724&i=1
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando rientro nella sala dopo la pausa caffè sono molto più a mio agio di prima. Ho rotto il ghiaccio, ma soprattutto mi sono resa conto di avere il coltello dalla parte del manico. E adesso che sta per entrare in scena il taglio della torta, sul vassoio ci sono loro, e loro lo sanno perfettamente.

Tanto che in questo momento non si sente volare una mosca e me li ritrovo tutti a fissarmi.

Sorrido con una punta di sadismo, e con un gesto un po’ teatrale cambio il foglio degli appunti.

«Dunque, eccoci qui… Ora passiamo al secondo punto: attribuzione partner.»

Faccio una pausa ad effetto godendomi la loro agitazione. Qualcuno si muove sulla sedia, è come se non si sentissero più tanto comodi.

«Devo dire che di materiale ce n’è in abbondanza…» scorro con gli occhi la lista delle fanfiction più recenti, ho l’imbarazzo della scelta «Da chi potremmo cominciare?»

«Io ho già dato…» mormora Misaki a bassa voce, lo sento solo perché è seduto accanto a me. Lo guardo con indulgenza, aspetto che se ne accorga per godermi quel lampo di panico sul suo viso e poi affondo.

«Qui ti sbagli.»

E adesso sì che mi scappa un ghigno, perché ho lanciato uno sguardo anche a Hyuga. Quest’ultimo si irrigidisce, l’espressione improvvisamente incupita, sembra abbia capito al volo che la cosa riguarda anche lui.

«Misaki, sono felice di comunicarti che sei il protagonista maschile di una storia d’amore tormentata che si divide tra il Giappone e Parigi[1], e che la tua lei è nientedimeno di…»

Lo vedo trattenere il fiato.

«Naoko Hyuga!»

«Cosa?!» Hyuga si alza in piedi esterrefatto «Ma da quando mia sorella finisce nelle fanfiction ad amoreggiare? Al massimo lei fa la sorella!»

Incrocio le braccia al petto e lo guardo con sufficienza.

«Siediti, per favore. Non è il caso di agitarsi tanto, neanche fossi un padre italiano del secolo scorso.»

Prova a protestare ma lo blocco.

«No, Kojiro. Naoko non è solo tua sorella, innanzitutto è una persona. Che ha dei sentimenti, delle emozioni, ed evidentemente anche una sua vita. E pure buongusto, dai! Stiamo parlando di Misaki, no? Rilassati.»

Si rimette seduto.

«Da quando mi chiami Kojiro?»

Ops.

«Oh, mi è scappato.»

Mi fa un mezzo sorriso, ha un’aria da figo da paura.

Non devo arrossire, non devo abbassare lo sguardo, piuttosto stramazzo a terra.

Mi salva il buon Misaki che commenta a caldo.

«Spero di non fare la parte dello stronzo…»

Gli stringo il braccio.

«Ma no, come si fa a farti fare la parte dello stronzo? Sei tormentato, appena uscito da una storia dolorosa, tu e lei vi conoscete ed è un colpo di fulmine, una cosa incontenibile.»

Mi ascolta con molta attenzione, prendo fiato.

«Però, anche qui, ci sono dei problemi, diciamo…»

«Di che tipo?» domanda con una certa cautela.

«Tra le varie cose che potresti già intuire - ovvero un fratello maggiore con una certa fama, il fatto di avere il cuore ammaccato… - c’è anche una questione, ehm, anagrafica…» provo a spiegarlo con delicatezza.

«E perché? Naoko quanti anni ha in meno di me? Quattro? Cinque?»

«Qui dodici.»

«Ah.»

Aspetto che Misaki raccolga la sua mascella prima di azzardarmi a sbirciare la reazione di Kojiro che non muove un muscolo, si limita a respirare.

«In questa storia tu hai 31 anni, lei 19. Una bellissima, spumeggiante e giovanissima Naoko che si è presa una tranvata epica.»

C’è un momento di silenzio durante il quale posso gustarmi tutte le reazioni a questo particolare inedito, alla fine oserei affermare di aver intravisto una sfumatura di lussuria. Hai capito Misaki? Mica gli fa schifo l’idea!

Torno a guardare Hyuga, lo vedo scuotere la testa.

«Me la faccio andare bene solo perché se ha dodici anni in meno di me mi sembra meno mia sorella.»

Lo prendiamo per un pollice alzato.

«Bene così, è lo spirito giusto!» lo incoraggio.

«C’è altro che mi riguarda?» domanda scorbutico.

Io corrugo la fronte, fingendo di non ricordarlo.

«Mmmh, vediamo un po’…» leggo gli appunti per prendere tempo poi annuncio con aria trionfante «Sì.»

Le sue labbra si assottigliano.

«E su, non fare lo scorbutico! Lo so che sotto sotto ti piace essere al centro dell’attenzione!»

Sbuffa.

«Spara.»

«Sei uno dei protagonisti di una fanfiction ambientata durante gli anni delle superiori alla Toho[2]…» e qui li osservo tutti e quattro, e li vedo molto interessati. Soprattutto Sawada e Sorimachi, quelli che forse sono i meno abituati a essere chiamati in causa.

Proseguo.

«Arriva una nuova studentessa, si chiama Marty. È irlandese, bionda, molto bella, una promessa del volley. Prima viveva in Cina, a Shanghai, ma la sua famiglia si trasferisce a Tokyo per il lavoro del padre.»

«Una giocatrice di pallavolo?» commenta Wakashimazu «Deve essere alta.»

Annuisco.

«Direi di sì, e anche con un gran bel fisico.»

Faccio un sorrisetto.

«E…?» mi incalzano.

«E fa colpo. Così esotica, sai com’è… Il primo a chiederle di uscire è Sorimachi.» Mi gusto il suo compiacimento, Hyuga gli dà una pacca sulla spalla «Ma questo appuntamento non va proprio per il verso giusto.»

«Ah.»

Lo vedo afflosciarsi sulla sedia.

«Sawada è un amico e compagno di classe, Hyuga un burbero che poi si rivela un amico un po’ speciale, ma chi fa battere forte il cuore in questa storia è Wakashimazu.»

Mi devo fermare per bere un sorso d’acqua, intanto i quattro commentano fitto fitto.

«Si può avere qualche spoiler?» mi domandano «Oltre a battere forte il cuore Ken fa altro?»

«Sì, decisamente sì. Anche se probabilmente non è quello che state pensando. Nemmeno per quanto riguarda il finale perché c’è una sorpresa. Sinden sta scrivendo una seconda storia[3] in cui racconta un bel po’ di retroscena. E qui le tinte diventano forse un po’ più fosche.»

Inclino la testa, mi sembrano confusi.

Batto le mani.

«Ehi! Mettiamola così, per non lasciarvi a bocca asciutta vi svelo un paio di particolari: Wakashimazu è una bomba erotica ma un filino borderline, e ad un certo punto fa la sua comparsa anche Wakabayashi.»

«A fare?» domanda Hyuga interrompendo le lodi al suo migliore amico.

Vedo che Genzo si è risvegliato dal torpore e mi fissa.

«A fare l’elemento di disturbo, diciamo così.»

«Ah, beh, quello immagino gli venga bene.»

«Che commento caustico! Se non vi conoscessi potrei pensare che ci sia dell’astio tra di voi.» lancio uno sguardo ironico.

«Ti faccio notare che io non ho parlato.» interviene Wakabayashi alzando le mani.

«È vero. Hyuga, hai fatto tutto da solo stavolta.»

Si leva qualche risatina.

«Comunque sia, ragazzi, a Wakabayashi non viene bene solo disturbare…» ridacchio scuotendo la testa «È anche il personaggio presente nel maggior numero di fanfiction, soprattutto come protagonista. Ve l’ho già detto. Piace, c’è poco da fare.»

Lui mi sembra più tronfio che mai, alzo gli occhi al cielo.

«Scusa, Barentain, potresti per favore spiegarmi cosa vuol dire che nella fanfiction sono un “filino borderline”?» mi domanda Wakashimazu mimando le virgolette con le dita.

Ah, già. Avrei dovuto immaginarlo che ne sarebbe rimasto colpito.

Mi stringo nelle spalle.

«Beh, diciamo che hai dei comportamenti e delle reazioni un po’ sopra le righe, in vari momenti… Però ti assicuro che sei un figo pazzesco. Strappa mutande.»

«Oh.» si appoggia allo schienale della sedia.

«Non ne sarai sorpreso, vero?»

«Un po’. Non ci sono poi così abituato a essere descritto come strappa mutande.»

«Ed è un vero peccato…» è un pensiero che mi esce ad alta voce.

Lo vedo arrossire.

Oddio, ho fatto arrossire Wakashimazu! Lo sapevo che anche lui fa parte dell’elenco “bravi ragazzi”. Un po’ impulsivo, orgoglioso e competitivo, forse, ma è uno trasparente.

Torno in me.

«Beh, andiamo avanti… Wakabayashi, ti ho già chiamato in causa, vero?»

«Così sembra.»

«Già. Ultimamente ti stai dando parecchio da fare: da adolescente hai una relazione tossica con una pattinatrice un po’ più grande di te e ne stai uscendo con le ossa rotte[4], lo sai?»

«Ah. Almeno ci faccio sesso?»

«Parecchio.» confermo.

Lo vedo che un sorriso gli increspa le labbra.

«Poi, sei finito in un groviglio spazio-temporale nella storia con la trama più complessa che io abbia mai letto qui su Efp. C’è qualcosa di misterioso e soprannaturale, fai dei viaggi in presenti alternativi e ti capitano cose curiose[5]…»

Mi guarda intrigato.

«Cose curiose di che tipo?»

«Soprattutto sentimental-sessuali. Con, ehm, personaggi che magari non ti aspetteresti…»

Sono combattuta: ho certe remore a svelargli alcuni dettagli, ma d’altra parte non vedo l’ora di vedere la sua faccia quando li conoscerà.

Ok, glielo dico.

«Pare che ci siano degli intrallazzi, e bisognerebbe capire se potrebbero essere delle proiezioni dei tuoi desideri più reconditi, - è possibile, eh – con Sanae Nakazawa.»

«Cosa?» salta in piedi con un balzo «Ma scherziamo?»

Tsubasa mi sta guardando inorridito.

«Beh, sì, però con lei per ora è molto poco definito, almeno qui…»

«Che significa “almeno qui”? Io e Nakazawa non potremmo mai essere una coppia in nessunissimo universo parallelo, io non rubo le donne dei miei amici!»

«A-ehm. Ti conviene darti una calmata.»

«E perché mai? C’è altro che devo sapere?»

Hai voglia.

«Sì. Siediti. Vuoi qualcosa da bere?»

«No.»

«Sì che lo vuoi.»

«Non lo voglio.»

«Faccio portare qui qualcosa di forte, lo possiamo chiedere, non è un problema, eh.»

«Ho detto di no. Sono un atleta per la miseria, non un beone!»

«Ok, ok. È che spesso nelle fanfiction bevete anche voi…»

«Devo dirti quello che penso?»

Ora sbuffo io.

«No, non serve. Già lo so.»

«Bene. Ora, per favore, vai avanti e dimmi quello che devo sapere.»

«Ok. Promettimi che non avrai delle reazioni troppo focose però. Prendile per quelle che sono: fanfiction. Le scriviamo per hobby, ci divertiamo, dai il giusto peso alle cose. Ok?»

Mi risponde con un cenno.

«Bene. Allora, dicevamo, Nakazawa e Wakabayashi. Vi si trova protagonisti anche in un’altra storia. Qui Sanae e Tsubasa si sono lasciati da un po’, non rubi niente a nessuno, tu hai vari demoni e tormenti, lei è un peperino come da ragazzina. E niente, vi ritrovate su un volo, finite nella toilette insieme. Subito[6]

«Subito…» gracchia Tsubasa sconsolato.

«Eh già. Una passione indomabile, ma qui tu hai davvero parecchi problemi e questioni da sistemare, niente è semplice.»

«E poi?»

«E poi stiamo tutti aspettando gli aggiornamenti dell’autrice, non so come deciderà di proseguire.»

Mi sembra pensieroso.

«Ti farò sapere.»

Inspiro. Torno a guardare l’elenco, ci sono ancora parecchie cose da dire. Faccio per ricominciare ma l’immagine di uno Tsubasa avvilito con le spalle ricurve mi addolora.

«Tsubasa, tutto bene?»

«Insomma… Ho appena saputo che Genzo punta mia moglie nell’universo parallelo e che addirittura ci ha fatto sesso nella toilette di un aereo, vedi un po’ tu.»

«Ma sai che c’è anche chi ha scritto di te che la tradisci con una donna conosciuta per caso[7]? Una fan molto determinata a prendersi quello che vuole.»

«Impossibile.» dichiara.

«Eh, sai come vanno le cose a volte… Sanae è lontana, tu da solo da tanto tempo…»

Scuote la testa.

«Non te la devi prendere, lo sai. Sono opere di fantasia, nessuno vuole mettere in dubbio la solidità della vostra coppia.» provo a consolarlo.

«Senti, ma c’è ancora qualcuno che scrive di noi? Di me e Sanae?»

«Certo che sì[8]!» gli rispondo tutta felice «Voi siete un evergreen! Anche se magari le trame prevedono vari colpi di scena, inciampi e giravolte, diciamo. Qualche elemento che scombina le carte. Ma ti assicuro che avete tantissimi fan come coppia, piacete sempre.»

Mi sembra un po’ rincuorato, meno male.

«E poi devo aggiungere che non siete l’unica coppia canon messa a dura prova… A volte è Takahashi stesso a suggerirci qualche idea, e le fanwriter colgono al volo l’ispirazione…» vedo tre paia di occhi fissarmi con insistenza «Sto pensando ad esempio a Matsuyama in Inghilterra che si sollazza in una one-shot[9]

«Io?» domanda incredulo «Davvero?»

«Sì. La delusione dopo quel rifiuto, anche se momentaneo, forse ti spinge a esplorare nuovi orizzonti, diciamo…»

Lo guardo mentre incrocia le braccia al petto, incredulo. Non gli voglio dire nient’altro, meglio che gli rimanga questo tarlo.

«Tornando invece a Wakabayashi e agli universi paralleli[10]… Non è finita qui.»

«Ti pareva. Che altro c’è?»

«Domanda sbagliata. Dovresti chiedere: chi altro c’è. Sei pronto?»

«Vai.»

«Yayoi Aoba.»

«No! Yayoi no!» protesta Misugi «La mia Yayoi con Wakabayashi come le è venuta in mente?»

«Calma! Non agitiamoci per niente, ho già ribadito che sono opere di fantasia! Su, Misugi, anche tu… Lo sai, no?»

«Ma come si fa a immaginare una cosa del genere? A separarci?»

«Eh, si fa. Onestamente si fa, e non è l’unica volta.»

Ha un’aria sconvolta.

«Davvero?»

Annuisco serissima.

«In un’altra fanfiction tu e Yayoi vi siete appena lasciati, e Wakabayashi diventerà il suo vero grande amore[11]. Una storia molto sofferta con qualche grosso colpo di scena, non ti dico altro perché non vorrei spoilerare troppo. Però sappi che alla fine ne esci bene, nonostante qualche sproloquio qua e là.»

Misugi non mi sembra del tutto convinto ma quantomeno si è rimesso a sedere. Quello che invece mi sembra particolarmente compiaciuto è il SGGK.

«Vedo che te la stai ridacchiando… hai cambiato idea? Non ti scandalizza più fare la parte di quello che “ruba le donne” agli amici?»

«Mah, da quanto ho capito non rubo proprio niente. Sono già single, no? E poi sono storie sofferte, se si soffre diventa tutto più nobile.»

Sono allibita.

«Non ci credo che l’hai detto davvero.»

Fa spallucce.

«Sto solo sdrammatizzando.»

Rimango in silenzio a osservarlo. Non ho ancora deciso se trovo il suo atteggiamento insopportabile o affascinante.

Ci sono ancora parecchie cose da dire ma voglio andare a pranzo, serve una pausa. Controllo l’orologio.

«Ragazzi, io per ora mi fermerei qui e andrei a mangiare.»

Sento un mormorio in risposta.

«Sì, lo so che adesso gli argomenti sono interessanti, ma riprendiamo a breve. Una mezz’ora, ok?»

Sorrido.

«Così finiamo presto e lasciamo libero Wakabayashi che stasera ha da fare, come ci ha ricordato stamattina…»

«Chissà che cosa avrà mai da fare…» sento Hyuga commentare con Wakashimazu.

Che pettegoli.

 



[1] Sally0204, Mi piace quando dici “a domani” e poi domani ci sei davvero"

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4054866&i=1

[2] Sinden, La ragazza di Shanghai

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4034137&i=1

 

[3] Sinden, Di come Marty Laughton imparò a volare

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4043057&i=1

[4] nuvola81, Scintille nell’ombra

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4054511&i=1

[5] 404, Effetto farfalla

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4055708&i=1

[6] Midw, Sbagliato

https://efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=3760946

[7] ciosa82, Il peccato di Eva

 

[8] Fafanella, Il coraggio di non amare

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4017996&i=1

guiky80, Il ritorno inatteso

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4054617&i=1

[9] ciosa82, Una nuova prospettiva

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4055130&i=1

[10] 404, Effetto farfalla

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4055708&i=1

[11] Sally0204, Io non ho paura

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4042157&i=1

   
 
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