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Autore: Sariel    14/09/2009    6 recensioni
E già in quel momento Ethan capì che era difficile competere con quel fottutissimo bastardo di Brian Kinney.
[Justin Taylor/Ethan Gold ~ Justin Taylor/Brian Kinney]
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Ethan Gold, Justin Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rating: Arancione.
Tipologia: One-shot.
Fandom: Queer as Folk US.
Avvertimenti: //
Personaggi: Ethan Gold, Justin Taylor, Brian Kinney.
Genere: Generale, Triste.
Disclaimer: 
Queer as Folk e i suoi personaggi appartengono alla Showtime e ai loro creatori. Questa storia è frutto della mia fantasia.
Timeline: riferimenti a tutta la terza serie.
Note dell'Autore:
prima fiction completata su Queer as Folk. Questa fiction in origine doveva partecipare al concorso I TERZI INCOMODI indetto da ro-chan(sì, lo so, parliamo di mesi fa) sul forum di EFP, ma non l’avevo trovata adatta. E ci ho messo una vita per decidere se postarla o meno.
Commenti e critiche come sempre graditi, soprattutto per questa.
Buona lettura,
Sara;;
 
Like the third wheel
 
 
 
Ethan si era sempre domandato se la loro storia valesse davvero qualcosa. Ogni volta che guardava negli occhi di Justin vedeva una sorta di ammirazione, di adorazione, ma quella luce che li animava, sebbene forte come un raggio di sole, non lo convinceva.
All’inizio vedersi di nascosto non gli era piaciuto, non lo trovava corretto, ma ci fece l’abitudine.
E poi era arrivato il giorno in cui, senza sapere ancora chi fosse, si era ritrovato a pranzo con Mr. Kinney al diner, con un ingresso a sorpresa da parte di raggio di sole.
Quell’atmosfera di completo imbarazzo, quel sorriso sospetto e soddisfatto stampato sulle labbra di Brian, gli occhi sgranati di Justin che lo guardavano come se avesse appena visto un fantasma gli fecero capire che forse non ne valeva la pena. Perché era inutile competere con uno come Brian.
Justin si era bloccato, non appena li aveva visti insieme e la sua voce allegra si era spenta all’improvviso. Perché vedere il tuo amante - se così Ethan poteva essere definito - in compagnia del tuo - solo in via teorica - ragazzo, non era di certo una cosa comune e non rientrava nei piani di Justin, che aveva fatto di tutto per non destare sospetti.
E già in quel momento Ethan capì che era difficile competere con quel fottutissimo bastardo di Brian Kinney.
Ma alla fine, e dopo mesi faticava ancora a crederci, aveva vinto, Justin aveva scelto lui. Solo per avercela fatta pensava di aver guadagnato almeno cento punti e aveva cancellato ogni suo dubbio sulla loro relazione.
Dopo l’ennesima scopata di Brian, Justin aveva scelto quella che sembrava essere la via più facile per avere una qualche soddisfazione, che prima non riusciva ad ottenere.
E così avevano lasciato insieme il Babylon, ignorando tutto e tutti. Proprio in quel momento Ethan pensò ed era certo che quella storia potesse davvero durare, ma ancora non sapeva quanto si sbagliasse e ci pensarono alcuni momenti a farglielo capire.
Il primo passo, estremamente semplice ma nello stesso tempo disastroso, fu andare alla festa di Melanie e Lindsay ed essere presentato a tutti gli amici di Justin. Una persona in particolare, che scoprì poi essere il migliore amico di Brian, lo fulminò con lo sguardo, ma i suoi sguardi pieni di odio erano rivolti per lo più a Justin.
Naturalmente Brian Kinney fece la sua scomparsa poco dopo il loro arrivo.
Ethan non aveva mai visto Justin così a disagio come in quel momento. Senza che nessuno se ne accorgesse, nel giardino ben curato di Mel e Lindsay qualcuno aveva iniziato a discutere.
- Per me invece è solo uno stronzo egoista.- aveva detto Michael, senza preoccuparsi di tenere il tono della voce basso, facendo voltare alcuni degli invitati.
- Stà zitto, Michael.- gli aveva risposto Brian, sovrastando la sua voce.
- Ti ha usato, ha preso tutto e in cambio non ti ha dato niente.-
- Ti ho detto di stare zitto!- gli intimò Brian, alzando ancora di più la voce.
- E questo è il ringraziamento per avergli salvato la vita. Avresti dovuto lasciarlo morire lì dov’era!- replicò Michael, senza immaginare fino a che punto la sua insistenza disturbasse Brian.
E bam! Michael era caduto a terra in un secondo, per un pugno sferratogli da Brian. Ethan vide Justin osservare sconcertato la scena, per poi sussurrargli un ‘andiamo via’ con un tono decisamente lugubre.
Il secondo momento arrivò poco dopo, ancora una volta vicino al diner. Ethan aveva cominciato a pensare che più stava lontano da Liberty Avenue, meglio era per entrambi.
Li aveva visti da lontano, insieme, sul marciapiede. Non stavano facendo nulla, se non chiacchierare tranquillamente, ma l’impulso di avvicinarsi e rivendicare Justin come sua proprietà nacque all’improvviso, travolgendolo.
Si avvicinò velocemente al suo ragazzo e lo baciò, per poi lanciare un’occhiata soddisfatta a Brian, che non batté ciglio. Reclinò l’invito dell’uomo, facendo il vago senza dare una spiegazione precisa, e riconsegnò i due biglietti per il carnevale che aveva dato a Justin poco prima.
- Abbiamo altri progetti.- aveva semplicemente detto. Nei quali tu non sei presente, avrebbe voluto aggiungere.
Lo sguardo che Brian lanciò a Justin poco prima di andar via era qualcosa di insolito. Gli sembrò quasi di intravedere una sorta di nostalgia malcelata, ma ciò che lo turbò fu l’intimità che vide in quegli occhi, fissi sul suo ragazzo.
E in quel preciso momento Ethan Gold si sentì di troppo, veramente di troppo, eppure cercò di scacciare quella sensazione e comportarsi come se nulla fosse successo.
Da quel momento i dubbi, spariti momentaneamente, tornarono a tartassarlo. Ogni volta che le sue labbra premevano su quelle di Justin, ogni volta che sentiva il suo corpo muoversi piano sotto al suo, non si sentiva sicuro.
Una piccola parte di lui, sepolta da qualche parte, sapeva benissimo che Justin non era mai stato completamente suo e mai lo sarebbe stato. Ethan non aveva mai tentato di eliminarla veramente.
Si era ritrovato a tradirlo e quando Justin se n’era reso conto e lo aveva affrontato, Ethan non era riuscito a capire come avesse fatto a perdonare Brian e come non riusciva a fare lo stesso con lui.
- Io non ho mai perdonato Brian!- aveva urlato Justin. - Non era necessario. Perché lui non mi ha mai promesso niente. Tu .- aggiunse, prima di andarsene.
Inutili le sue suppliche per farlo rimanere.
Non appena rimase solo, Ethan capì che davvero non ne era valsa la pena.
Justin sarebbe sempre stato proprietà di Brian Kinney e nessuno avrebbe potuto cambiare le cose.
  
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