Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: paige95    16/07/2023    10 recensioni
Esserti resa conto tardi dei sentimenti che nutri per lui è stato disonorare tutto ciò in cui credi.
[Raccolta di Flashfic]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La storia partecipa alla challenge First Kiss sul gruppo Facebook L'angolo di Madama Rosmerta.
 

 
 

Uniformi intarsiate di spine

 
 
 
 
“Bianca o rossa che sia, una rosa è sempre una rosa.
Una rosa non sarà mai un lillà.”
André Grandier



 
 
 
Hai provato a zittirlo, a far valere le tue ragioni con uno schiaffo che ha spezzato la discussione. Insieme alla sua verità hai rigettato l’idea che non accetti di te stessa.
Respingendolo, ti sei accorta dei tuoi limiti. André ostacola la tua libertà, ti blocca i polsi e avverti la peggiore impotenza, come nel vortice della più spietata battaglia.
Lo inciti ad allentare la presa, se non è pronto a lasciarti andare altrove. Non vuoi ascoltare ciò che ti costringe a pensare; non può sapere cosa serbi nel cuore, è un anelito che ti è stato instillato fin dalla nascita e con il tempo te ne sei convinta.
Ti spaventa di più la tua debolezza della sua forza, soccombi a lui in quel silenzioso duello che André brama di condurre. Il dolore fisico non è tuo nemico, non ti convincerà a dividere la vita con un compagno.
Senza lasciarti alcuna via di fuga, tenta qualsiasi arma di persuasione.
Cattura le tue labbra con dolcezza. Non c’è impeto nel gesto, solo desiderio, voglia di comunicarti quanto tu lo attragga. Resti paralizzata da una rivelazione repentina e inaspettata. Ancora una volta non riesci a contrastarlo, non ci riprovi. Sorpresa e confusione si insinuano nella mente, ti gettano alla sua mercé.
Sei impotente, tu che hai sempre dimostrato più tenacia dello scudiero.
Non sono solo le pareti della stanza a voltarsi sottosopra, quando la schiena sfiora le lenzuola del letto e un peso ti sovrasta. È André, non può infliggerti alcuna pena senza che ne perisca anche lui, non lo ha mai voluto. Riconosci braccia familiari e amiche. Un affetto invisibile vi lega fin dall’infanzia, lui stesso lo ha ricordato maldestro. Nel suo volto cerchi l’ombra di quel bambino, ormai segnato dal tempo e dalle disavventure. Il suo profumo, inalterato nonostante l’alcol, pizzica per il disagio che provi.
Non ha domandato se avresti gradito la situazione, ha scelto per entrambi.
Lo spazio di uno spillo vi separa.
Vorresti urlare, non lo fai. Minacci di farlo, la voce è strozzata. La vicinanza tra voi non è insolita, ma non combattete ad armi pari.
Ti lacera gli abiti con prepotenza. Nell’imbarazzo di essere svestita, continui a fidarti di lui con l’intima speranza che si limiti a umiliare la donna che è in te per salvare l’orgoglio sopito. Eppure, nell’impotenza che stai provando, anche la stoffa della divisa è cucita di spine.
Non riesci a reprimere le lacrime. È la vulnerabilità a guidare le azioni, non più la ragione.
Le parole riempiono il vuoto quando si accende una stilla di pentimento, la lucidità si riappropria della mente e le scuse che proferisce sono cariche di mortificazione.
Non incroci il suo sguardo, ne immagini l’espressione. Avverti una stoffa calda sfiorare la pelle nuda. La premura è sua abitudine, l’atto di rispetto che riserva ti consente di riconoscerlo.
Sei attonita, non sai se troverai la forza di perdonarlo per come ti ha fatta sentire, eppure – per te stessa – hai bisogno di dare una motivazione al gesto: voleva amarti.
 
[500 parole]
 
 
 
 
Esserti resa conto tardi dei sentimenti che nutri per lui è stato disonorare tutto ciò in cui credi.
Nulla offre sollievo, se il futuro insieme è precluso. Restano briciole di felicità che hai strappato alle tue convinzioni.
Tra le lenzuola intrise di morte vi trovate entrambi: André sofferente e tu vittima di un lutto cocente.
Rabbrividisci se lui non ti è accanto, se concludi la vostra battaglia da sola: per il popolo, per la libertà, per la vita. Non conosci un tempo in cui lui non ti fosse accanto e non fosse la fonte del tuo coraggio.
L'uniforme che indossi è pregna del suo sangue e delle tue lacrime. Mai, come ora al suo capezzale, avresti desiderato un abito bianco, divenuto scarlatto in un ricordo lontano mai vissuto.
Circondati dalle fiamme spente di Parigi, ad ardere è solo l'amore che provi, si consuma rapido e lascia a voi amanti solo un mucchietto di cenere.
Gli menti rassicurandolo, sai che la vostra occasione è giunta al termine. Dovresti sorridere, lasciare che André percepisca la gioia di essere amata da lui, invece lacrime di disperazione spengono anche la sua speranza.
Il suo sacrificio non è e non sarà mai vano, la vittoria è ormai prossima, lui cade da vincitore: ha conquistato il tuo cuore di donna.
Gli afferri una mano nell’illusione di trattenerlo e nella promessa di una vita che non potrà appartenere a voi.
Le forze ti stanno abbandonando e avresti voluto cedere tra le sue braccia, sentirlo sulla tua pelle un'ultima volta, ma nemmeno questo desiderio è arrivato oltre le nubi grigie di Parigi; se avessi saputo che sarebbe stata la prima e l’unica, lo avresti stretto più forte.

 
Hai ragione, amore mio, non puoi lasciarmi. Neanche io voglio che tu muoia.
 
Esprimere ciò a cui aneli per non angustiare i suoi ultimi respiri non lo salverà.
A ucciderlo è tutto ciò in cui hai confidato, che ora ti ripaga strappandoti il futuro.

 
André, mi dispiace.
 
Gridare il suo nome oltre i pensieri e oltre la fine non lo riporta da te.
Ti avrebbe dedicato anche il resto dei suoi giorni. Imprimi nella memoria i suoi occhi umidi, conservano i tuoi stessi ricordi di due ragazzi innamorati della vita, li avete vissuti insieme ed ora restano solo tuoi. Riviverli vi è ormai impossibile. Gli avresti descritto nuove albe, saresti stata la sua vista, pur di essere felici come un tempo, se non di più.

 
Per il tuo amato popolo, non mi arrenderò. Per la libertà, lotterò.
 
Conservi l’amore che hai rifiutato e accettato. Sei amareggiata per gli anni che hai rubato ad un sentimento così puro; non avresti potuto immaginare quanto lo fosse al suo fianco, fedele com’eri a un dovere che non ti avrebbe condotto all’apice della stessa gioia.
Il moschetto scintilla alla tua cintura sotto la luce del tramonto, in nome di André non puoi ancora riporlo.
Punge la divisa che indossi, di dolore per la sua dipartita.
Lui era la tua libertà, la tua ragione per rimanere.
 
[500 parole]
 
 
 
 
Siamo tutti uguali, non esistono differenze. Non sei proprio tu il mio miglior compagno?
Oscar lo ha appena ricordato.
Accetteresti che ti respingesse per il tuo stato sociale - tu per primo hai mosso un passo indietro -, ma non per la divisa che indossa. Non vali meno dell'uniforme della Guardia Reale.
Non pecchi di orgoglio, eppure non riesci più a considerarla solo l'amica che davanti a te sbiadiva il colore del vostro sangue.
Hai conservato un amore che provi da tempo immemore, lo hai relegato nel cuore e preservato dalle intemperie. Da quando gli affanni infantili hanno lasciato il posto alla ragione, hai iniziato a volere solo il suo bene.
Le urli quanto l'affetto per lei sia mutato nel corso degli anni, senza paura che altri a corte scoprano ciò che non sei riuscito ad evitare: innamorarti di una nobile.
Solo lei sembra non sentire, la irrita la tua confessione, la considera uno sgarbo.
Non immaginavi una simile reazione da parte sua. Eppure sai quanto lei ti sia legata.
Blocchi i polsi che ti hanno colpito in volto. Sei delicato quanto basta per costringerla ad inchiodare i vostri sguardi l'uno nell'altro.

 
Oscar. Possibile tu non lo veda?
 
Non sfodera la sua tenacia, è lacerata dalla scelta davanti alla quale la poni.
Stai sottomettendo il suo volere e non ne trai soddisfazione.
Sfiori le sue labbra in un bacio appena accennato. Le senti morbide come le hai sempre sognate. Si irrigidisce, non osi scoprire la sua espressione, ti farebbe male sapere che le sensazioni provate da lei non sono altrettanto piacevoli.
La fai indietreggiare, rasenta il bordo del suo giaciglio, fino a perdere il controllo delle sue azioni. Speri che lei capisca di ricambiare gli stessi tuoi sentimenti, non puoi essere caduto in errore.
Trema sotto i tuoi fianchi - non capisci se per innocenza o per timore -, mentre il tuo respiro teso accarezza la sua pelle candida, come la più pura delle rose.
Ti accorgi che il desiderio non è condiviso, quando ormai hai violato la sua intimità di donna.
Per quanto inebriante sia il suo profumo, non vuoi ottenere il suo amore con arroganza, non sarebbe nelle tue corde.
Singhiozza contro il tuo petto. La vista flebile, menomata anche dal buio, riflette le sue lacrime. Vorresti consolarla, ma non vuoi più toccarla.
Non avresti dovuto perdere il senno. Il dolore della delusione si mischia a quello della sofferenza che le hai inferto.
Non ti muovi dalle tue certezze, la strada di Oscar è al tuo fianco, ma prometti a te stesso che non l'avresti più forzata.
Un lenzuolo non può nascondere il tiro mancino che le hai scoccato senza darle la possibilità di difendersi; è un segno del povero amore che sapresti offrirle.
Punge l'uniforme del comandante, le spine con cui è stata intarsiata fanno arretrare e vacillare il fanciullo che per lei avrebbe rinunciato alla vita.
Non riuscirai ad ottenere il suo perdono, percepisci di aver spezzato un equilibrio precario che la guiderà lontana da te.
 
[500 parole]
 
 
 
 
Avverti una pace assordante.
Gli ultimi spari che hai sentito sono partiti uno dal moschetto di Oscar e l'altro ha centrato in pieno il tuo cuore, lasciando una voragine.
I colori intorno sono sfocati, immagini sia il tramonto. Il cremisi si confonde con il cobalto della divisa della tua amata. Ti infonde serenità sapere che è al tuo fianco e non in pericolo, nascosta dietro qualche barricata, sotto il tiro del fuoco nemico, di alleati ormai antichi.
È la conclusione di una giornata di scontri insanguinati. 
Il suono più vicino che percepisci è lo scorrere delle sue lacrime; quando ti stringe la mano tra le sue, iniziano a scivolare calde fra le pieghe delle tue dita. Sullo sfondo, del quale siete circondati, altri manifestano cordoglio e non è di buon auspicio.
In un sussurro Oscar esprime il desiderio più grande, quello che avresti voluto sentire uscire dalle sue labbra diverse volte, quello per cui avresti venduto l'anima.
Non lo puoi realizzare.
A lei prometti che sarebbe diventata tua moglie – sapete che è già così –, ma non hai la forza per celebrare alcuna cerimonia, nemmeno la più intima, né per odiare il cielo che te ne sta privando.

 
Le sto mentendo. Non ci sarà una nuova alba per noi.
 
Dovresti accontentarti dell'amore che Oscar ha espresso. La gioia che avete donato l’uno all’altra dovrebbe richiamare altra gioia, ma non sarà così. Hai sperimentato la felicità e non ne potresti più fare a meno, se solo a voi fosse riservato altro tempo.
L'hai sentita fremere tra le tue braccia poche ore prima, ti ha concesso tutta se stessa senza alcuna riserva. Non l'hai potuta ammirare accanto a te fra le lenzuola, non puoi farlo dalla nicchia del tuo capezzale. Era il tuo peggiore timore. Ti possono privare del sole, ma non riuscire più a distinguere il confine dei suoi capelli dorati è stato spegnersi un po’ ogni giorno.
L’hai amata come si ama prima di una apocalisse. L’hai custodita con delicatezza nella tua presa salda, quando inesperta e fragile si è abbandonata alla fiducia che ripone in te.
Agli atti, lei è tua consorte.
La volontà di vivere non basta a tenerti ancorato alla terra, a Parigi, al tuo popolo.
Ricambi la stretta della donna che ami fino ad esaurire l'energia. Le tue lacrime sono sintomo di un’impotenza frustrante.
Se il tuo destino è la morte, sei disposto a perderla pur di non vederla seguire le tue stesse orme.
La tua ultima immagine sono i suoi occhi, che ricordi e che non possono essere mutati: erano sterminati come la volta celeste e infiammati dalla passione, già quando era poco più che una bambina.
Muori per mano dell'onore a cui lei è sempre stata fedele. Oscar deve essere orgogliosa di te, come tu sei grato e fiero del tuo capitano.
Nonostante ti abbiano tolto tutto, benedici le porte di Versailles, i merletti e gli araldi, che ti hanno permesso di restare la sua ombra, un passo indietro, ma sempre al suo fianco.
 
[500 parole]
 
 
 

Buongiorno, cari lettori e care lettrici!
 
Oscar e André sono un vecchio amore dell’infanzia. Ultimamente sono tornati a girarmi in testa, e senza nemmeno programmare proprio questo periodo, mi sono decisa a scrivere qualche riga su di loro.
Non è stato facile per me intraprendere questa sfida di scrittura, mi auguro di averla anche solo un minimo superata.
Ringrazio chiunque sia giunto a leggere fin qui. ❤️
 
Un abbraccio,
Vale
   
 
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: paige95