Kokitsune e gli altri si muovevano silenziosi nella foresta, anche se cominciavano a nascere i primi sospetti: e se fosse stata un’imboscata? La volpe li stava conducendo in una trappola? Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, dice un detto… Ma lei aveva dato la sua parola.
Kokitsune: -Lucci! Lucci!-
Chiamava lei, entusiasta. Il leopardo, che stava sonnecchiando all’ombra di un albero nella radura, si erse sulle quattro zampe, aspettando l’arrivo del gruppo. Kokitsune gli corse incontro e strofinò la sua testa contro di lui, per salutarlo.
Kokitsune: -Ecco qui! Loro ci aiuteranno!-
Lucci: -Sono alquanto scettico a riguardo-
Kokitsune: -Ma non devi! Ammetti che ci sia una cura…-
Lucci: -Ammetti anche che NON ci sia una cura…-
Kokitsune: -… Ragazzi, mi dovete aiutare! Quando Rob si mette in testa una cosa è impossibile fargli cambiare idea!-
Chopper: -Potrei avvicinarmi a controllare… Ahem… E’ sicuro?-
Disse la renna, diffidente.
Kokitsune: -Sì, che domande! Non farà nulla, vero Lucci…?-
Lucci: -Sarà, ma sono le tue parole contro la mia volontà…-
Kokitsune: -… E’ il suo modo per dire che non ti farà nulla-
Chopper: -Non sono molto convinto, ma mi avvicino, ok?-
Lucci si risedette, guardando dritto negli occhi Chopper. Si muoveva come pronto a un imminente attacco, ma il leopardo non reagì.
Chopper: -Sei già nella forma animale? Ti rimangono ancora ricordi, sensazioni, percezione di te stesso… Siamo vicini alla fase conclusiva. Ti è mai capitato di trovarti in un posto senza ricordare come ci sei arrivato?-
Lucci: -No, non ancora-
Chopper: -Ti viene spontaneo attaccare piccoli animali *gulp*… E sbranarli?-
Lucci: -Sì, e non sono il solo…-
Disse lui, indicando con un cenno della testa Kokitsune, che stringeva tra le zanne un coniglio e lo percuoteva con movimenti del robusto collo, schizzando sangue dappertutto.
Kokitsune: -Uhm? Che c’è?-
Chopper: -Temo che ci sia poco tempo per lei, signor Lucci… In quanto a Kokitsune, beh, lo spuntare delle code sarà un chiaro segnale per capire a che punto è con la trasformazione-
Lucci: -… Metti in conto che, man mano che le spuntano le code, aumentano anche le sue dimensioni. Prima che le venisse la prima coda, era grande quanto una normalissima volpe-
Chopper tradusse, ma Rufy affermò:
Rufy: -Noi vi aiuteremo, costi quel che costi!-
Kokitsune: -Mhm… Grazie… Ma non solo per l’aiuto, ma… Di tutto. Tu… L’hai cambiato. Così come hai cambiato me-
La volpe balzò addosso al ragazzo, leccandogli la faccia come un affettuoso cucciolo.
Franky: -Lo vuole mangiare!-
Zoro: -Ma no… Sta solo dimostrando la sua gratitudine, lo so persino io… Basta che non la mostri anche a me-
Kokitsune: -Oh, quasi mi dimenticavo di te!-
Disse, avventandosi sul cyborg, scodinzolando felice.
Franky: -Blargh, adesso puzzerò di bava di cane!-
Rufy: -A me sta simpatica!-
Franky: -Lo dici tu che sei fatto di gomma, per te è nulla una bestia di duecentocinquanta chili che ti salta addosso famelica…-
Robin: -Che esagerazione!-
Franky: -Ma come?! Guarda quelle zanne! Quegli artigli! Quegli occhi! E’ assetata di sangue! E’ una macchina da combattimento con il pelo!-
Kokitsune smise subito di leccargli la faccia e si ritrasse, evidentemente offesa. Stava di nuovo trattenendo le lacrime, non poteva permettersi un atto di debolezza di fronte a ‘quei pirati’. Sorrise. Era triste, ma sorrideva.
Kokitsune: -Sai, non è una cosa carina da dire-
La volpe tornò umana, nuda, senza vergogna.
Kokitsune: -ORA puoi ripetere quello che hai detto?! Ma già, certo…-
Ignorando i fiumi di sangue che uscivano dal naso di Sanji, Kokitsune continuò ad avanzare verso il cyborg, che a sua volta indietreggiava.
Kokitsune: -… Un ANIMALE non ha sentimenti, non è vero? Sono solo un pezzo di carne per te, vero?! Ecco… Guarda che cosa hai fatto!-
La volpe ora singhiozzava, piangeva calde lacrime.
Sanji: -Ma ti consolo io, cara!-
Neanche un attimo che lei si buttò tra le sue braccia, stringendosi come se da questo dipendesse la sua salvezza.
Kokitsune: -Tutto quello che ho sempre voluto è stato amare ed essere amata…-
Lucci: -Che scenate, ogni volta! Questa faccenda ti sta proprio rovinando! Sei diventata debole, Kokitsune! Io non ho bisogno di gente debole come te!-
Kokitsune: -Non è colpa mia…-
Lucci: -VI AIUTERO’! Sono stufo…-
Kokitsune: -… *tira su col naso*-
Lucci: -… Dei suoi inutili piagnistei-
Kokitsune: -Io… Pensavo che tu fossi cambiato…-
Lucci: -Pensavi male-
Sanji: -Su, calma… Non sopporto vedere una donna piangere…-
Kokitsune: -Tu… Tanto gentile, eppure sei un pirata… Grazie anche a te-
Disse lei, tornando istantaneamente volpe.
Sanji: -Un momento! A loro però li hai ringraziati con un bacio! Almeno, dal punto di vista di una volpe…-
Chopper: -Comunque… Non sarà facile trovare un antidoto… Dovremo sicuramente salpare verso altre isole-
Kokitsune: -Io vengo con voi-
Lucci: -Anche io. Chi baderà a quella frignona, altrimenti?-
Kokitsune: -Lucci… Sei cattivo… Sei tornato come quando ci siamo conosciuti…-
Lei continuava a piangere, in silenzio, camminava a fianco di Rufy e Zoro. Lucci invece rimase molto più indietro a loro.
Lucci: -Mi dispiace, Ko… Ho dovuto farlo… Spero che non mi odierai per questo-
Quella notte, sulla nave, Kokitsune sperimentò per la prima volta come fosse mangiare e bere da una scodella. Evitava il leopardo, cercava la compagnia della ciurma, lasciandolo solo. Poi, si assicurò che tutti andassero sotto coperta a dormire, si alzò su due zampe e si appoggiò al bordo della Sunny, in modo da vedere la luna e le stelle luminose specchiarsi nell’acqua marina. Aveva smesso di ‘frignare’ da un po’, ma poi ricominciò di nuovo. Chopper, tuttavia, era rimasto nascosto a guardarla, fino a quando non si decise e le chiese…
Chopper: -Perché piangi, signora Kokitsune?-
La volpe stava sorridendo. Perché Kokitsune aveva imparato a sorridere anche quando era triste…
Kokitsune: -Se vuoi che te lo dica, anche tu devi darmi la tua parola… Che non lo dirai a nessuno-
Chopper: -Mi potranno anche affogare, ma io non dirò mai quel che mi dirai tu-
Kokitsune: -Eheh, grazie. Fa sempre bene parlare con qualcuno… Sai, quando guardo quest’acqua scura, e il riflesso della luna, mi viene voglia di tuffarci dentro, anche se questo significherebbe morire, per me… Ed è questo che intendo fare-
Chopper: -Co… Cosa? Perché?-
Kokitsune: -Se non riusciamo a trovare una cura, io diventerò un mostro. Un mostro che distruggerà tutto e tutti, che non distinguerà nemici da amici. E’ per questo, che intendo togliermi la vita…-
Chopper: -Tu…-
Kokitsune: -Sì… Io amo i miei amici, e sono pronta a morire per loro. Mi dispiace solo per tutte le cose che avrei voluto fare, che so, avere dei figli e un marito al mio fianco. Un po’ come finiranno, a quanto vedo da come vi comportate tra di voi, come Rufy e Nami o Franky e Robin…-
Chopper: -Tu non morirai!-
Kokitsune: -Oh, sarebbe così bello… Io voglio vivere, ma non se la mia esistenza causa dolore agli altri… Le parole che mi ha detto Franky mi hanno fatto pensare… E se io avessi un lato oscuro, che non posso in alcun modo evitare? Sono una macchina da combattimento…-
Chopper: -Ma non è vero!-
Kokitsune: -E’ stato bello parlare con te, ma ora voglio dormire. A domani-
Chopper: -Vieni giù, qui fa freddo!-
Kokitsune: -Non importa… E’ niente, in confronto a quel che il mio cuore prova…-
Kokitsune si acciambellò e chiuse gli occhi. Chopper le portò una coperta e poi se ne andò.