Il fragore era stato assordante, almeno nell'immediato, subito dopo però un assoluto silenzio era calato nel porto quasi come se qualcuno avesse rubato i suoni del mondo. Mentre cadeva all'indietro aveva visto una rosa di un rosso vermiglio farsi largo sulla sua camicia azzurra, guardandola aveva quasi sorriso.
Si sentiva così leggera mentre le gambe perdevano il contatto con la banchina del porto, delle alghe avevano reso il pontile scivoloso e adesso non le rimaneva che abbandonarsi alla caduta e così fece; le sembrò che fosse infinita, un lampo le accarezzó il viso, fece appena in tempo a vederlo prima che la notte le calasse addosso.
Il silenzio continuò a cullarla, non udì le grida dei suoi compagni che erano riusciti a fuggire e che cercavano di destarla, non udì le urla dei marines e i loro colpi di fucile ed infine non udì l'infrangersi delle onde sulla sua schiena mentre il mare la cingeva nel suo gelido abbraccio.
È il mio primo tentativo di scrittura; cercherò di seguire quanto più fedelmente il mondo di Eichiro Oda; aggiungerò un tocco di rosa ma personaggi e luoghi NON sono mie creazioni