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Autore: Minerva1120    26/07/2023    0 recensioni
Jason Morgan è il figlio del presidente degli Stati Uniti, ma non è un ragazzo felice, suo padre lo ingnora nonostante tutti i suoi tentativi di attirare l'attenzione e un giorno furioso con il padre, mentre è in vacanza con dei suoi amici distrugge dei Totem indiani, un'azione di cui si pentirà amaramente
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Moon'
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Acts of vandalism 

 
 Chirs
Arrivammo nei pressi della baita e vidi che c’erano già gli altri -salve a tutti gente!- Esclamai io salutandoli -che ci fate tutti qua fuori?- Gli chiesi-abbiamo un problema di serratura ghiacciata.- Disse Jason -non possiamo aprire la porta, dobbiamo provare a cercare un altro ingresso, vieni con me?- Mi chiese Jason -sicuro.- -Voi aspettataci qui, arriviamo subito!- -Sei sicuro che ci sia un altro ingresso?- Gli chiesi -si, di sicuro la finestra della cantina è ancora aperta.-  Disse Jason -speriamo, Jason come stai?- -I-Io bene.- -Sicuro, ieri mi sembravi molto turbato.- Commentai io -quando ti ho chiamato ero solo un po’ nervoso, lo saresti anche con un padre che è presidente degli Stati Uniti che non ha manco cinque secondi del suo tempo per dedicarlo a sua figlio, ma ormai fa così da quando ho dieci anni, sono abituato al fatto di essere invisibile per lui nonostante tutte le stronzate fatte per attirare la sua attenzione.- -Dai non dire così, sono sicuro che tuo padre prima o poi tornerà a ridarti attenzioni.- -Ne dubito.- Disse Jason, arrivammo alla cantina e vidi una finestra semi aperta -mi sa che è troppo stretta per far passare me, ho troppi muscoli.- Disse Jason -allora vado io.- Dissi raggiungendo la finestra e provando a infilarmi dentro la baita ma faticavo a passare dalla finestra -mmm forse dovremmo chiamare una delle ragazze -no c’è la faccio…devo solo aaah!- Caddi dentro la cantina battendo con forza un ginocchio -cazzo cazzo!- -Tutto ok?- -Sto bene sto bene.- In quel momento sentii qualcosa cadere -c-che è stato?- Mi alzai in piedi spaventato -Veniva da quell’armadietto.- Disse Jason indicandomelo, io mi avvicinai e lo aprii, in quel momento qualcosa grande quanto un gatto e la bocca piena di denti mi saltò addosso, urlai spaventato e caddi a terra e quella cosa mi saltò in faccia facendomi cadere gli occhiali e scappo via -oh mio dio! Che cazzo era quella cosa?!?- Esclamai poggiandomi una mano sul petto -penso fosse un cucciolo di Ghiottone.- Disse Jason -un cucciolo?!? Alla faccia del cucciolo per un attimo ho pensato che volesse divorarmi la faccia.- -Per fortuna non sono carnivori.- Disse Jason -si che lo sono, sono animali carnivori che principalmente si nutrono di animali dalle piccole alle medie dimensioni come lepri,castori o marmotte e sono in grado di cacciare con successo anche i cervidi come renne, le alci e i cervi e in caso di necessita cacciano anche i predatori come i cuccioli di lupo, le volpi e i Coyote.- -Mmm interessante ora ascolta dobbiamo scongelare la serratura, nel bagno al piano di sopra sono sicuro che sia rimasto uno dei miei vecchi deodoranti spray.- Disse Jason lanciandomi l’accendino -che ci faccio con questo?- -Come che ci fai? Puoi usare quello con il deodorante.- -Ho capito facciamo un lanciafiamme, vado subito.- -E se riesci cerca di recuperare quel cucciolo di Ghiottone.- -Scordatelo! Io voglio vivere! Da me avrai solo lo scongelamento della serratura.- -Ok.- Accessi il mio cellulare e uscii dalla cantina dirigendomi verso il bagno, la baita era un edificio a tre piani, c’era il piano sottoterra, il piano a terra e un secondo piano dove era messo l’unico bagno della baita, era un po’ dura aveva un solo bagno soprattutto per via della presenza di quattro ragazze, raggiunsi il bagno e aprii l’armadietto -vediamo…eccolo qui.- Dissi prendendo il deodorante spray e tornando di corsa di sotto alla porta d’ingresso.
Tatiana
-Ma quanto ci mette Chris ad aprire la porta? Casco dal sonno io!- Esclamai io sbadigliando stanca -lo si vede, guarda che orrende borse sotto agli occhi hai! Sembri una vecchia zitella.- Mi punzecchio Ellie -Mike fai stare zitta la tua troia da passeggio!- -Perché non fate silenzio entrambe, questa è una settimana di amicizia, non dobbiamo litigare fra di noi ci rimproverò Jason- -Non ho incominciato io.- -Non importa chi ha incominciato finitela ora.- Disse Sam ,sentimmo il rumore di passi in avvicinamento -Chris sbrigati!- -Arrivo!- Aspettammo ancora qualche secondo e Chirs aprii la porta e si inchino -grazie grazie sarò qui tutti i giorni e…ahh!- Un’animale li passo affianco facendoci prendere a tutti un colpo -ben lavoro Chris il cucciolo di ghiottone è sistemato.- Disse Jason entrando nella baita soddisfatto -finalmente.- Entrammo nella baita e Jason chiuse la porta a chiave -che chiudi la porta a fare che tanto siamo qui in giro da soli.- Dissi io -io per sicurezza la chiudo, ci sono due assassini a piede libero qua in giro.- Disse Jason stiracchiandosi -bene ragazzi direi che è il momento per tutti di andare a dormire è stata una giornata piena per tutti quanti.- -A chi lo dici? Io e Markus siamo stati in Aeroporto per ore, ma non avrei mai preso un autobus per venire qua.- Mi lamentai io -vieni Markus andiamo a dormire.- Dissi io sbadigliando afferrando Markus per i polsi -ma io non ho sonno.- Provo a dire Markus prima che lo trascinassi  in camera da letto 
 
Ashley
Jason fece per salire al piano di sopra ma io lo fermai per il polso -Jason aspetta io avrei bisogno di fare un bagno.- -C’è il contatore per l’acqua calda in cantina.- -Si, in cantina, io avrei un po’…paura della cantina, mi puoi accompagnare?- -Se vuoi lo faccio io.- Disse Chris raggiugendoci -grazie Chris. - -Bene allora vi lascio soli piccioncini, e mi raccomando potete tubare1 quanto volete ma non andate oltre.- -Non siamo Mike ed Ellie.- -E meno male, se volevo vedere certe scene sarei andato a trovare mio nonno.- -Tuo nonno?- Chiesi io -mio nonno è un regista rinomato nel campo dei film a Luci rosse ha anche vinto moltissimi premi che per buone ragioni non vi faccio vedere visto le loro forme particolari.- -Mmm già mi immagino che potrebbero essere.- Commento Chris divertito -andiamo a mettere l’acqua calda.- Scendemmo al piano di sotto e raggiungemmo la porta della cantina e Chris provo ad accendere la luce ma non si accese -è ancora rotta mi sa.- -Oh cavolo.- -Non avere paura, qui ci sono io e la mia torcia.- Disse lui accendendo la sua mini torcia elettrica -ecco qui, ora possiamo scendere, io deglutii nervosa e scendemmo le scale -dai Ashley controllati, avere paura del buio è una cosa da bambini.- Pensai io stando dietro a Chris -s-sono…sono contenta di essere qui, a casa di recente le cose vanno un po’ male.- -I tuoi litigano ancora?- Io annui -si, temo che divorzieranno.- -Forse è meglio che lo facciano a sto punto.- -Chris!-  -Sono serio Ashley, continuando a litigare così faranno solo logorare i tuoi nervi e i loro, quando le cose non vanno è sempre meglio lasciasi che stare lì a fare come cane e gatto per tutto il resto della loro vita. Raggiungemmo la cantina e mi guardai in giro -cavolo è pieno di roba qui.- -Vero eh? Quasi non si cammina, c’è un sacco di roba anche di quando eravamo piccoli.- -Sono messe male.- -Sono anche rubate se per questo.- -Davvero?- -Si, Jason da piccolo aveva il vizio di rubare i giocattoli agli altri bambini.- -E suo padre non diceva niente?- -Certo che diceva qualcosa ma non lo puniva mica, il padre di Jason era un genitore particolarmente assente e lo è ancora soprattutto adesso che è diventato presidente degli stati uniti.- -Spero che non faccia cazzate anche ora.- -Be….che vuoi che possa fare? Rischiare di farci ammazzare tutti quanti? Non vedrò come potrebbe farlo. Eccoci qui.- Arrivammo al generatore dell’acqua calda -allora Ashley lo vedi questo bottone rosso qui?- Io annui -quando si accende la luce verde sopra premilo ok?- -Ok.- Attesi che arrivasse la luce verde e schiacciai il pulsante e sentii un rumore tremendo venire dal generatore -ed ecco arrivata l’acqua calda! Batti il cinque!- Esclamò Chris, io li battei il cinque e lui sorrise -grazie per avermi aiutato Chris.- Lui arrossi -di niente, ora vai a farti pure il tuo bagno prima che Ellie abbia la tua stessa idea, lo sai quanto tempo ci sta lei.- -Andiamo subito.- -Andiamo?- -Mi devi accompagnare fuori dalla cantina, sei tu quello con la torcia.- -Ah già è vero….andiamo.-
Jason
La sveglia incominciò a suonare e io rapido la spensi -le dieci del mattino, ottima ora per cominciare la giornata.- Scesi dal letto e mi rivestii, finalmente si poteva dire che quella settimana di vacanza era cominciata, e da come avevo potuto vedere Sam aveva troppo bisogno di una vacanza per poter rompere il cazzo, non me ne fregava niente se quella era la nazione degli straccioni rossi, io volevo divertirmi. Scesi di sotto e trovai gli altri già svegli -ehi vedo che qui siamo mattinieri.- Commentai io -noi siamo andati a letto presto.- Disse Ellie sbadigliando e dandosi una occhiata allo specchietto -cazzo guardate che borse sotto gli occhi!- -A nessuno interessa.- Disse Tatiana -oggi che volete fare?- Chiesi io per evitare che cominciassero a litigare di nuovo -Potremmo andare a quella “piscina” naturale d’acqua calda a farci una bella nuotata.- Propose Tatiana -ma è ha un’ora di cammino da qui.- Borbottò Markus -ok, facciamo con votazione, chi vuole andare alla piscina alzi la mano!- Esclamai io alzando le mani seguito da praticamente tutti gli altri tranne Markus che vedendosi in minoranza -alzò la mano -bene! Allora facciamo colazione e andiamo, ho ancora qui i vostri costumi dell’estate, ve li porto subito.- Dissi salendo di sopra e vedendo il telefono con un sacco di messaggi in segreteria -saranno di papà, forse si è finalmente ricordato che oggi è il mio compleanno.- Andai a schiacciare il pulsante della segreteria che parti.-“Un messaggio ricevuto ieri ha mezzogiorno: Ciao Jason è papà che parla, ti avvisò già che quando tornerai dalla tua vacanza io non ci sarò, parto domani con tua madre per una bella vacanza ai caraibi, ti abbiamo lasciato i soldi in casa x sicurezza.”- Il messaggio si concluse e io strinsi il pugno per la rabbia, perché ero così stupido da credere che improvvisamente mio padre cambiasse? Non era mai stato presente nella mia vita, mai in nessuno evento, non mi stupirebbe nemmeno scoprire che nemmeno il giorno del mio concepimento c’era.- Pensai furioso tirando un cazzotto al mobile, andai a recuperare i costumi. Lì indossammo e dopo aver preparato qualcosa per pranzo ci dirigemmo verso la piscina naturale che in realtà era un laghetto non più grande di una piscina olimpionica ma d’acqua calda dove venivamo ogni estate oh inverno per fare una nuotata, avevo proprio bisogno di qualcosa per sfogarmi dopo quello che avevo sentito.- Ci dirigemmo verso il laghetto naturale ma io ero talmente nervoso che con una scusa mi allontanai dagli altri e camminando camminando trovai una radura e lì vidi quattro strani Totem con dei simboli strani sopra, io sorrisi divertito -mi sa che ho trovato il mio sfogo.- Pensai avvicinandomi e incominciando a distruggere quei quattro Totem tanto a chi sarebbe importato!?!- Distrussi tutti e quattro i Totem e finalmente mi sentii meglio -mi ci voleva! Tanto se mi beccano lo scandalo andrà tutto contro mio padre, se lo merita il bastardo.- In quel momento sentii un ramo rompersi, mi voltai ma non vidi nessuno, strano mi sembrava di averlo sentito vicino. Che fosse uno degli altri? Magari Sam?...No se fosse stata lei sarebbe già venuta a rompermi le scatole.- Decisi di ignorare quel suono e tornai dagli altri che stavano già in acqua  -ma dov’eri?- Mi chiese Sam -ahem mi scappava.- -Ma non eri andato in bagno prima di uscire?- -Mi conosci Chris, lo sai che io appena mi allontanò da un bagno ho bisogno di andarci.- -Su vieni dentro l’acqua è fantastica!- Esclamò Mike -arrivo!- Esclamai io divertito svestendomi e appena lo feci tutti scoppiarono a ridere -perché ridete?- Gli chiesi io confuso -oh per nessun motivo…Barbie!- Io abbassai lo sguardo e vidi che avevo un costume rosa con su una immagine di Barbie -oh cavolo!- Imbarazzato mi immersi per nascondere il costume -chi te l’ha regalato quello?- -Mia sorella l’anno scorso ha pensato bene di farmi questo “regalo” di compleanno.- Dissi io imbarazzato -che regalo crudele.- Commento Sam divertita -già, nuotiamo adesso.- Dissi io  cominciando a nuotare tranquillo, la mia mente andò a  quello che avevo combinato ai Totem ma scossi la testa, di che mi preoccupavo? Non sarebbe successo niente di male, erano solo degli stupidi totem piantati qui chissà quanto tempo fa.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1. Di innamorati, scambiarsi parole o gesti teneri, dolci, affettuosi: quei due tubanocome due tortorelle. 
   
 
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