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Autore: Minerva1120    25/07/2023    0 recensioni
Jason Morgan è il figlio del presidente degli Stati Uniti, ma non è un ragazzo felice, suo padre lo ingnora nonostante tutti i suoi tentativi di attirare l'attenzione e un giorno furioso con il padre, mentre è in vacanza con dei suoi amici distrugge dei Totem indiani, un'azione di cui si pentirà amaramente
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Moon'
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I need a break
Khemmis - A Conversation with Death
Sam 
-“Allora cari telespettatori chiamate numerosi! Voglio sapere che ne pensate dell’argomento trattato di oggi nel nostro Podcast di Misteri & affini…ecco la prima chiamata da una certa Lunaviola2021, Lunaviola parla, sei in diretta- -Grazie Mandie, ti ho chiamato per dirti che hai assolutamente ragione, quello che è successo in quel campo estivo è qualcosa di grosso, lo dimostra il fatto che l’esercito ha preso in mano la situazione e che non faccia trapelare nulla, inoltre sono convinta che la strage all’ospedale di Maple Hill centri con i fatti avvenuti al campo, in tutti e due gli eventi è intervenuto l’esercito, dicono che un paziente impazzito ha ucciso tutti. ma l’esercito non si mobilità per un semplice pazzoide, qui ci deve essere sotto qualcosa di grosso me lo sento!”-Spensi il video e sospirai guardando fuori dal finestrino dell’autobus, il mio nome è Sam Palmer, sono una ragazza di diciotto dai capelli biondi legati con uno chignon disordinato, gli occhi azzurri e le labbra truccate di rosso, stavo andando a fare una vacanza di una settimana alla Baita del mio amico Jason Morgan, ero contro l’idea di quella Baita, era stata costruita in segreto nella Nazione Nativa ed era una cosa sbagliata per me ma Jason se ne fregava, lui era il figlio di Matt Morgan, il presidente degli stati uniti d’America e quindi Jason riteneva di poter fare tutto quello che voleva, lui era un ragazzo di vent’anni dai capelli neri e corti e una grossa barba, di solito per la Baita li facevo storie ma per quella settimana avrei lasciato perdere le lamentele, avevo accettato di venire perché ha causa della morte di mia madre ero stata costretta a prendere due lavori part time e lo stress mi stava per causare un Burnout, staccare la spina era l’unico modo per non impazzire, sulla baita non ci saremo andato da soli, io e lui ci saremo andati con i nostri amici fra qui Chris Columbus, un ragazzo di vent’anni dai capelli biondo sporco, gli occhi verdi e gli occhiali a montatura nera, Tatiana Vasquez, una ragazza spagnola dai capelli castani e ricci e la pelle olivastra, gli occhi scuri con un tatuaggio di una rosa su una guancia e vestita sempre in rosso, Ashley Moon, che aveva la mia stessa età i capelli rosso ginger lunghi fino alle spalle e leggermente sovrappeso, Markus Sanders, che era un ragazzo di colore privo di capelli e con una marea di piercing in faccia e vestito quasi sempre da motociclista e poi c’era l’eterna coppietta Ellie Turner e Mike Foster, erano una coppia dal primo anno di liceo, lei era una ragazza bionda coi capelli acconciati in due trecce olandesi, Ellie era l’ex leader del gruppo delle Cheerleader e poi c’era Mike, un ragazzo dai capelli neri, gli occhi scuri ed era Quarterback della squadra di football americano della scuola.- L’autobus si fermo davanti all’ingresso per raggiungere la funivia, presi il borsone e raggiunsi il cancello e vidi attaccato un biglietto che diceva “il cancello è rotto, se volete passare dovete scavalcare”, io alzai gli occhi al cielo -va bene! Per mia fortuna ero la migliore in arrampicata a scuola, mi arrampicai sul muretto e scesi dall’altra parte e mi incamminai verso la zona della funivia cercando di sopportare quel freddo, una volta arrivata alla baita mi sarei fatta un bel bagno caldo, arrivai nei pressi del secondo cancello che aveva un muro più alto rispetto al primo e vidi Chris aggrappato a metà del muro, io sorrisi divertita e mi avvicinai -ciao Chris.- -C-Ciao Sam.- -Posso sapere che stai facendo?- -Sto osservando il muro non vedi? È la mia nuova passione.- Disse lui -una passione particolare, vuoi una mano?- Si, sono qui da un’ora.- Io scoppiai a ridere divertita -ok, sta tranquillo ti salvo io.- Dissi divertita salendo sul muro e allungando la mano verso Chris che l’afferrò e io lo aiutai a salire -oh grazie Sam, ancora cinque minuti lì e mi sarei mangiato una gamba.- -Esagerato.- Scendemmo dall’altro lato e raggiungemmo la funivia -però che panorama che si vede da qui.- Commentai -già pensa che questa zona non vede l’uomo dagli inizi dell’ottocento.- Disse Chris -e perché?- Chiesi io curiosa -l’ho letto in un libro a storia, secondo alcune leggende locali un tempo una città di coloni si formò in questa montagna, crearono case, un ospedale psichiatrico, un Hotel e la baita.- -Aspetta la Baita dove stiamo andando c’è dall’ottocento? Io pensavo che l’avessero costruita i Morgan.- Chris scosse la testa -no, loro l’hanno restaurata e al massimo hanno costruito la funivia.- -Be questo non cambia che non avremmo il diritto di stare qui, soprattutto dopo le recenti polemiche fra gli la nostra nazione e questa.- -Quali polemiche?- -Gli Stati Uniti dicono che la Nazione Nativa nasconda due assassini ricercati con un mandato internazionale.- -Cazzo!- Esclamò Chris spaventato -tranquillo Chris se sono qui abitano come tutti gli altri indiani più a Nord, non hanno motivo per venire qui.- -Lo spero comunque che stavo dicendo a si, da queste parti è stata costruita una città che secondo logica sarebbe dovuta fiorire insomma guardati attorno, un posto privo di insediamenti, pieno di natura incontaminata e risorse, una città doveva fiorire senza problemi ma non fu così.- -E perché?- -Perché tutti gli abitanti della città sono stati trovati morti.- -M-Morti?- -Si.- -E di cosa?- -Secondo le fonti ufficiali si parla di un attacco da parte di un branco di lupi ma secondo alcuni non erano lupi ma qualcosa di più spaventoso, fonti storiche dicono che la notte prima del ritrovamento dei corpi si erano sentiti degli strani versi simili a quelli di un Wapiti anzi a una marea di Wapiti ma quell’animale non è arrivato in zona fino agli anni venti.- -Cavoli bel mistero.- Dissi io -Secondo alcuni tutto è stato causato da una maledizione su questa montagna, comunque parlando d’altro gli altri sono già qui? -Chiesi io -penso di si, per fortuna c’eri tu se no rimanevo bloccato lì chissà per quanto.- -E rischiavi anche di rimanerci, visto che non possiamo chiedere aiuto a nessuno, oh almeno possiamo ma rischiavamo di far scattare un grosso incidente fra le due nazioni e tutto perché tu hai paura di staccare i piedi da terra.- Dissi io divertita -non è una semplice paura, ma una vera e propria fobia, in quinta elementare dei bulli mi hanno issato alla bandiera e sollevato aria, ero a cinque metri da terra!- Arrivammo alla cabina della fattoria e salimmo sopra e la cabina partii e Chris tiro fuori un libro con il titolo “Effetto farfalla” -Effetto farfalla? Che cos’è?- Chiesi io -usando parole povere è una locuzione che dice che da piccoli cambiamenti si possono produrre grandi variazioni.- -Non ho capito.- -Ti faccio un esempio, lo sai che io e Jason ci conosciamo dalle elementari e ci siamo conosciuti grazie a delle piccole cose, la sera prima avevo impostato male la sveglia, così questa è suonata in ritardo perciò nella fretta di arrivare a scuola mi sono dimenticato l’ombrello e quando quel pomeriggio ha cominciato a diluviare nonostante abbia cercato di tornare a casa a piedi sono stato costretto a fermarmi sotto una tettoia e sotto quella tettoia c’era Jason capisci? Se impostavo bene la sveglia non mi sarei svegliato in ritardo, non avrei dimenticato l’ombrello e sarei potuto tornare a casa a piedi tranquillamente e non avrei incontrato Jason e tu a quest’ora stavi parlando con qualcun’altro o eri da sola, questo è l’effetto farfalla.- -Interessante quindi se un giorno decidessi di prendere la strada più lunga per tornare a casa invece della solita corta potrei rischiare di dare una svolta alla vita.- -Certo ma la cosa può essere anche in negativo ti avverto.- In quel momento al cellulare di Chris arrivo un messaggio e vidi che era di Ashley, io sorrisi divertita -allora sei finalmente riuscito a dire ad Ashley che ti piace?- -Cosa?!? A me non piace non piace Ashley!- Esclamò Chris fingendosi indignato -si certo come no.-
 
Ellie
-Mi sedetti sulla panchina vicino alla funivia in attesa che arrivasse Mike, aveva detto che mi avrebbe raggiunta per passare un po’ di tempo insieme, sentii il cellulare suonare, lo presi in mano e vidi che era un messaggio di Mike che mi diceva che arrivava presto, io sorrisi, mi il cellulare al suo posto e recuperai lo specchietto e la trousse, tirai fuori il rossetto feci per mettermelo quando sentii una botta fortissima -ah!- Lo specchietto mi cadde dalle mani e cadde a terra e si frantumo -porca puttana! Sette anni di guai.- Pensai andando a vedere e vedendo Sam e Chis -Ellie ci apri?!?- -Mmm in realtà stavo pensando di lasciarvi qui che ne dite?- -Che sarò costretto a mangiarmi una gamba allora.- -Ce l’hai con queste gambe.- Commento Sam divertita mentre io aprivo la porta -finalmente siamo arrivati, il viaggio in autobus è stato veramente lungo, per fortuna mi sono scaricata il Podcast di Misteri & affini da ascoltare.- -Non era il nome di un cartone animato?- Gli chiesi io -no, il nome del cartone animato era  “Scooby doo”- Rispose lei -e di che parlavano?- Gli chiese Chris -del loro argomento preferito da quindici anni a questa parte, del mistero del campo estivo Big Lace Field e del successivo massacro all’ospedale della città di Maple Hill.- -Interessante.- -Noi andiamo? Vieni anche tu Ellie?- -No, aspetto Mike.- -Ah capito! Se volte divertirvi la cabina della funivia è senza telecamere.-
 
Tatiana
-Ah, non ci credo che ci sia anche quella troia di Ellie! Aveva detto che non veniva! L’aveva giurato! E invece eccola lì la stronza! Tutta presa a scattarsi quei cazzo di Selfie!- -Tesoro calmati.- Dissi io seguendola a fatica, Tatiana quando era incazzata camminava sempre molto velocemente.- -Io sono calma!- Esclamò lei inviperita -se questo è il tuo essere calma non voglio sapere come sei da incazzata.- Pensai Tatiana e Ellie erano ex migliori amiche, avevano litigato quando Ellie aveva osato mettersi con Mike dopo che lei l’aveva scaricato, io non capivo perché Tatiana se l’era presa tanto ma era meglio lasciarla sfogare perché se provavo a dire qualcosa era capace di prendersela con me -manca ancora molto alla baita?- Chiesi io -no, fra poco dovremmo…- Improvvisamente qualcosa uscii da dietro un albero urlando, io e Tatiana sussultammo spaventati ma per fortuna era solo Mike -Mike ma sei scemo?!?- Gli chiese Tatiana, lui scoppio a ridere -scusate non ho resistito!- -Per tua fortuna non ci è caduto niente.- Dissi io irritato -scusate volevo solo fare uno piccolo scherzo.- Disse Mike -vai a fare il tuo piccolo scherzo altrove.- Disse Tatiana furiosa andando avanti -ci vediamo alla baita!- Ci saluto lui allegro
 
Mike
Arrivai nei pressi della funivia e notai Ellie che guardava come al solito il cellulare, io sorrisi divertito e mi abbassai per fare una palla di neve e la lanciai contro Ellie beccandola sul braccio -ah!- -Beccata!- -Mike! Non è valido fare agguati!- Esclamò lei divertita correndo a raccogliere una palla di neve e lanciandomela, io mi gettai a terra schivandola e presi una seconda palla di neve e la lanciai, mancandola per un soffio -mancata!- Esclamò lei divertita -arrenditi Ellie! Tanto ho vinto io!- Esclamai -lo vedremo!- Esclamò lei!- Continuammo a lanciarci le palle di neve divertiti quando improvvisamente sentii Ellie urlare e cadere a terra -Ellie!?!- Corsi a vedere e la vidi a terra che si teneva una caviglia -tutto bene?- -Si, sono solo inciampata su qualcosa semisepolto nella neve.- Andai a vedere dove indicava vidi qualcosa di bianco sporgere, lo presi in mano e vidi con orrore che era la testa di teschio -ah!- Lo lasciai cadere a terra -c-che c’è?- -È un teschio!- Esclamai io -oh dio!- Io la presi in mano e vidi che aveva una serie di buchi sulla cima grandi un centimetro -s-sembra che sia stato ucciso da qualcosa che l’ha morso alla testa.- -Dovremmo chiamare qualcuno?- -Non penso…è…è probabile che sia qui da anni.- -E quel simbolo strano che cos’è?- Mi chiese Ellie -quale simbolo?- -Ha una mano con una spirale all’interno incisa vicino ad un occhio.- -Mmm qui in giro ci sono alcuni totem indiani ora che mi ci fai pensare e ho visto quel simbolo su alcuni di loro, questo dimostra che questo scheletro è qui da un bel pezzo…ehi aspetta ora ricordo che significa quel simbolo.- -Lo sai?- -Si, una volta Tatiana mi ha regalato una collana con quel simbolo, questo simbolo vuol dire guarigione.-  -Be non è servito gran che se è morto.- Disse Ellie -forse non volevano guarire il corpo, sarà meglio andare ora non credi? Questa scoperta mi ha tolto tutta la Libido che avevo in corpo.- -Uff che peccato!- Esclamò lei -volevo fare le nostre cosacce prima di essere costretta a starti “lontano” per una settimana.- -Ehi non è detto che non potremmo fare niente, dovremmo solo trovare il momento opportuno per “sparire” a fare roba.-
 
 
 
 
 
 
   
 
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