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Autore: terryoscar    26/07/2023    3 recensioni
AUTRICI: Aizram e Terry
Un racconto, un e se ...... e se Andrè avesse cercato di impedire ad Oscar di partecipare a quel ballo? Cosa sarebbe accaduto?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L’amante di mio figlio
 
Albeggia appena, sento il gallo cantare, accidenti per colpa di André non ho chiuso occhio per tutta la notte! Tra due ore dovrò essere a Versailles ma io comincio a sentire la stanchezza di una serata orribile. E pensare che io volevo solo andare a un ballo a corte. Vabbè, avrei voluto andarci in abiti per me inconsueti ma alla fine … sarebbe stato solo un ballo!
Mi rigiro nervosamente nel letto, sbraito: “Accidenti a te André! … Riconosco che avevi ragione: se mi fossi presentata a quel dannato ballo vestita da donna, sarei caduta nel ridicolo e magari quello sbruffone di Fersen mi avrebbe riconosciuta ed io … Oh ma che imbarazzo!”
Mi urta riconoscere che André ha avuto ragione ma poi … è successo tutto il resto!
“Ehhh ma stasera, dopo il turno di guardia a corte mi recherò in quella dannata osteria, devo sapere la verità: André è o non è un libertino?”
Se coì fosse, dovrà starmi alla larga. Guai a lui se oserà solo sfiorarmi con un dito, lo infilzo senza alcuna pietà!
 
Mi rigiro ancora, la tensione sale. “Basta! Sono troppo agitata. Meglio che mi prepari per prendere servizio a corte. Non voglio André tra i piedi, andrò da sola! … Uscirò prima di lui, così non mi troverà!” osservo sul tavolo. “Bene, ci sono biscotti e frutta, saranno sufficienti per fare colazione.
Mi vesto in tutta fretta mentre mangio un biscotto, poi afferro una mela ed esco rapida dalla mia stanza. Voglio andare a Versailles a riprendere il mio posto!
 
 
 
 
 
 
Entro nella toilette, mi avvicino al catino per rinfrescarmi un po'.
Mi asciugo appena quando sento bussare con vigore.
“Ma chi sarà a quest’ora?! Uhm … solo due persone bussano in questo modo: il Generale e … Oscar.” Afferro la camicia con l’intento di indossarla ma continuano a bussare con impazienza, poi sento LA voce.
 
“André apri! Non importa se non sei presentabile, apri!”
 
“Ma è il Generale! Cosa vorrà a quest’ora!?” appoggio la camicia sulla spalliera della sedia, mi porto intorno al collo l’asciugamano e apro in tutta fretta. “Generale, è successo qualcosa?”
“Debbo parlarti!”
Timidamente mi sposto, sussurro: “Prego Generale …”
Osservo il petto nudo del giovane, è in imbarazzo e ordino: “Su presto, infilati la camicia!”
“Si … Sissignore!” mi libero dal collo l’asciugamani e in tutta fretta indosso la camicia. Il Generale mi osserva, che imbarazzo! Ma cos’avrà mai da osservarmi così! Mi scruta, mi osserva, si sposta appena. Sembra che mi stia studiando, come se volesse leggermi dentro.
 
Continuo a guardare André e con tono grave domando: “Cosa c’è tra te e mia figlia?! Sarò più chiaro, siete amanti?”
Spalanco gli occhi, sussulto e ribatto: “Cosa?! Ma Generale cosa dite!?” Rispondo scandalizzato mentre mi sento sempre più sotto osservazione, neppure fossi un animale raro. E il generale è lì, davanti a me, fiero, dritto, impettito, a controllare ogni mia mossa, ogni mio movimento.
“Allora?! Forza rispondi!”
“Ma Signor Generale, con tutto il rispetto ma è forse uno scherzo?!”
“Ho l’aria di chi sta scherzando?”
“No, ma … dovete riconoscere che … ma Signore cosa Vi fa pensare una cosa simile?”
“Il vostro atteggiamento! Credi che sia nato ieri?!” lo guardo negli occhi. “Ti rifarò la domanda e ti ordino di rispondermi! … Sei l’amante di mio figlio?!”
“Ma …”
“ALLORA?!”
“No!” Rispondo deciso.
“Uhm … Ciò che ho visto, smentisce le tue parole!”
 
Sento il tono pacato del generale, continua ad osservarmi, senza dare segni di emozione alcuna. Freddo, calcolatore, forse. Ma il suo sguardo … fa paura. Certo che tiene in pugno il suo reggimento con uno sguardo!
 
“Ma Signore, l’ho già detto: Oscar ed io ci stavamo allenando tutto qui!”
“Ho visto fin troppa complicità e poi mia figlia coff … coff … volevo dire, Oscar, Oscar aveva una strana luce negli occhi e poi ti ha lacerato la camicia come se si fosse vendicato di te. André. C’è troppa confidenza tra voi!”
“Mi pare ovvio, Signore, Oscar ed io siamo cresciuti insieme!”
“E con ciò?! Non sarebbe la prima volta che un nobile e un attendente diventino … amanti …”
“Non è il nostro caso. Oscar, mi ha sempre visto come un amico, nulla di più!”
“Ti piace? … L’ami?”
“Ma Signore …”
“TU ami mio … mia figlia?”
“Ma …”
“Basta tergiversare, voglio la verità! Sii uomo!”
Tiro fuori tutto il mio orgoglio e ribatto: “Ebbene si, Signor Generale! Io amo Oscar, l’amo da sempre e per lei farei qualsiasi cosa … le darei anche la mia vita. E adesso che lo sapete, fate di me ciò che volete. Sono disposto a subire la Vostra ira.” Lo guardo negli occhi con fierezza. “Ma voglio che sia chiaro che io ed Oscar non siamo amanti!”
“Uhm … Ti ama?”
Sento il tono del generale, divenuto leggermente sospettoso, come se stesse già pensando ad altro. Spalanco le braccia in segno di resa e sussurro: “Io credo di non esserle indifferente ma è confusa ….”
Tiro fuori la pipa, l’accendo e comincio a tirare qualche boccata. Poi mi avvicino al balcone, vedo una figura minuta recarsi alle scuderie, la riconosco. “Ma cosa fa a quest’ora?”
Seguo timidamente il Generale, domando con voce timida: “A chi Vi riferite, Signore?”
“A mio figlio!” mi giro, lo guardo. “Dopo quanto mi hai detto dovrei dire a mia … figlia.”
“Non capisco …” guardo fuori la vetrata, vedo Oscar lasciare le scuderie al galoppo con Cesar. “Ma dove va a quest’ora?”
“è ciò che mi chiedo! Se ne va senza di te! … Ciò significa che avete litigato come fanno due innamorati!”
“Innamorati?” domando dubbioso.
 
 Innamorati, lei ed io? Davvero il generale ha detto ciò, riferito a noi due, a me e … a Oscar?!
 
“Vorrei chiederti il motivo della Vostra discussione …”
“Ma …”
"Ma niente! Tu devi spiegarmi cosa sta accadendo tra te e mio .. coff .... mia figlia! Ora! Chiaro? E vedi di essere sincero"
" ... Generale, ciò che mi chiedete è imbarazzante. E' una questione personale ..."
"Esatto! Se Oscar è femmina ... è mio dovere preservare il suo onore di donna! Quindi ... parla!"
"Ma ... come devo spiegarVi che è una questione ... troppo intima!?"
"ALLORA SIETE AMANTI! Esigo riparazione, ora!" Sbotto furente.
Sgrano gli occhi e con un filo di voce sussurro: "Volete dire che ... se Oscar ed io fossimo amanti, mi obblighereste a sposare Vostra figlia?"
"Ti obbligo a batterti con me, come prima cosa. E dopo che ti avrò dato una sonora lezione, e bada bene che ne sono ancora in grado, ti trasformerò in Andrèe affinché tu possa sposare mio figlio! Chiaro?" Rispondo sempre più furioso. “Esigo soddisfazione!”
"Ma io ..."
"Tu nulla! E poi non mi hai ancora spiegato il motivo della Vostra discussione. PARLA!"
"Ecco ... Oscar pensa che io ... io sia un libertino. Ma giuro che non è così, io l'amo e non sono MAI stato con nessuna donna ... solo … lei ..."
"AAAAHHHH! QUINDI LO AMMETTI!  SIETE AMANTI!" Mi avvento su André e lo afferro per la camicia, strattonandolo in malo modo.
“Signore, io …”
“Tu niente! Lo ha appena ammesso, nessuna donna, solo lei, solo MIA figlia!! Dannato … hai osato fare ciò che non avresti mai dovuto fare … sotto il mio tetto, per di più!!”
"Ma ... ma ... io non intendevo questo ... arg ... avete ... frainteso ..."
"Sono parole tue! Dannazione! Ora c'è una sola soluzione: un matrimonio riparatore!"
Ancora una volta sgrano gli occhi, mormoro: "Oscar mi ucciderà ..."
"Pazienza! Basta che lo faccia dopo il matrimonio!"
“Ma Signore io …”
“Tu niente! André, mi hai deluso profondamente!”
“Io Signore?!”
“Si, tu! E poi … ma dico … con tutti i damerini di corte com’è possibile che mio figlio abbia scelto te come amante!?”
“Ma …”
“Certo, sei un ragazzo discreto oltre che prestante … André, qualcuno sospetta di voi?!”
 
Ecco, ora il generale ha nuovamente quello sguardo, quel tono di voce. Povero me … che brutta notte … e che brutto risveglio. Però … mi ha ordinato di sposare Oscar …
 
“Ma cosa volete che ne sappia!? Sono sempre stato al fianco di Oscar come attendente e …”
“Si, certo, ma a quanto pare l’hai servita in tutto e per tutto! … Oh ma quando Oscar tornerà, mi sentirà, giuro che mi sentirà! … Andrè anche se è molto presto sono sicuro che Oscar si sia recata a corte …”
“Lo penso anch’io …”
“Su presto cosa aspetti?! Va da lei! Quei maledetti nobili potrebbero fare illazioni sul vostro conto. Seguila!”
“Agli ordini Signore!”
Sfodero la spada, gliela punto alla gola e digrigno: “Ma prima dovrai batterti con me! Hai osato oltraggiare mia figlia e devo salvaguardare l’onore della mia famiglia! Avanti, impugna la tua spada!”
Alzo le braccia in segno di resa e sussurro: “Non è ciò che avete inteso ma se è questo che volete, fate di me ciò che volete. Io … non posso impugnare alcuna arma contro il padre della donna che amo. Uccidetemi se volete, sono qui.”
“Uhm … mi stai provocando, André?!”
“No. Non lo farei mai. Amo Oscar e non farei mai nulla che potrebbe recarle un dolore e poi come devo farVi capire che tra me e lei non c’è mai stato nulla di ciò che pensate?!”
“Questo ti fa onore ma rimani un vigliacco! Adesso lo neghi?”
“Non nego di amarla ma non le ho mai mancato di rispetto.”
“Ne sei scuro?”
“Si …”
“Allora sei un’idiota!”
“Ma …”
“Basta! Visto che hai deciso di non difenderti allora non mi resta che darti un taglio simbolico …”
 
Mi irrigidisco, un poco preoccupato, non vorrà tagliarmi … lì!
 
“Sta calmo, non ti farò del male, mi servi vivo! Da te, voglio dei nipoti anzi un nipote, l’erede!“
“Ehmm?! Ma è uno scherzo?”
“Vorresti forse che il mio nome finisca con Oscar?”
“Ma …”
“Oppure vuoi che un altro la sposi?!”
“NOOOOO … piuttosto che vederla unita ad un altro uomo, mi ammazzo!”
“Ecco! E poi in tutta onestà chi la sposerebbe?! Mio figlio è troppo mascolina, solo tu potresti domarla… forse! … Beh adesso serve l’ultimo tassello della mia vita: un erede. E TU … André, me lo darai!” alzo la lama e riduco la sua camicia a brandelli. “Ecco, ho lavato l’offesa! Adesso a corte potranno anche sapere che mio figlio è l’amante del suo attendente, ed io ho lavato l’onta!”
“Signore, state bene?”
“Corri da Oscar! Via! E mi raccomando, non voglio che nessuno sospetti di voi! … CORRI!”
“Sissignore, agli ordini!” dico mentre lascio la mia stanza. “Oscar mi ucciderà … lo so, lo sento ….”
Sento le urla del Generale raggiungermi: “BACIALA! VEDRAI CHE TI ACCETTERA’!”
“Povero me! E adesso come farò a raccontarle tutto?!”
 
 
 
 
 
Ho tirato César al galoppo senza fermarlo, finalmente varco il cancello della Reggia, attraverso i giardini fino a raggiungere la piazza d’armi. Arresto il passo del mio cavallo, scendo e lo lego. Al mio passaggio vedo i miei soldati mettersi sugli attenti, a passo spedito mi accingo ad entrare nel mio ufficio ma alcuni passi accompagnati da una voce mi fanno voltare.
“Tenente Girodelle!”
 “Colonnello, Vi sta aspettando il Conte di Fersen!”
Sussulto, replico: “Il Conte di Fersen?! Cosa vuole?”
“Non saprei, mi ha detto solamente che desidera parlare con Voi!”
Con tono severo domando: “Dov’è?”
“Vi attende nel Vostro ufficio.”
Annuisco e lo raggiungo. Con un tocco deciso appoggio la mano sulla maniglia della porta, l’apro. Vedo Fersen seduto di fronte alla mia scrivania, appena si accorge della mia presenza, si alza e mi fa l’inchino.
Se penso alla follia che stavo per commettere ieri, mi sento morire … non voglio che Fersen si accorga del mio imbarazzo, devo comportarmi con freddezza, come ho sempre fatto.
Lo guardo e con voce fredda e distante domando: “Cosa succede? Perché mi stavate aspettando?”
“Buongiorno madamigella Oscar!”
“Siamo nel mio ufficio, sono il Colonnello Oscar François de Jarjayes!”
“Si, avete ragione, scusatemi.”
“Avanti, cosa avete da dirmi?”
La fronteggio e con tono pacato, continuo: “Sono qui per chiedere il Vostro aiuto.”
Con tono sprezzante ribatto: “Se volete che Vi copra affinché Vi incontriate con la Vostra Dama, sappiate che io non mi presto a nulla di sconveniente nei suoi confronti!”
“Ma … Comandante, Vi supplico di aiutarci …”
“Forse è la Vostra Dama che ha chiesto il mio aiuto?”
“No, no!”
“E allora la nostra conversazione non ha ragione di proseguire!”
“Ma … Oscar perché non volete comprendere?”
“Il mio compito è quello di proteggere la Regina Maria Antonietta e non prestarmi alle Vostre tresche, Conte!” rispondo fredda e decisa.
 
Obbedire agli ordini della mia Regina è una cosa … aiutare questo fedifrago che salta di letto in letto … proprio no!
 
“ …. Oscar siete così fredda! …” avanzo, la guardo con disperazione, sussurro a bassa voce: “Vi chiedo un poco di comprensione, forse … scusate il mio ardire ma … forse Voi non avete mai amato?”
“FEERSEN!!”
“Scusate se Vi ho recato disturbo… mi dispiace! … Oscar, solo chi ama può comprendere ed io mi sono illuso che mi avreste aiutato. Dimenticavo che Voi siete un soldato e come tale Vi comportate. Però sono sicuro che se foste stato al mio posto, avreste compreso. Scusatemi!”
Sento la voce di André fare irruzione: “Oscar, tutto bene?”
“Certo che si! Il Conte di Fersen stava lasciando il mio ufficio.”
 
Mi inchino nuovamente e mi congedo senza proferire parola.
 
Chiudo la porta, mi avvicino ad Oscar e domando: “Cosa voleva da te?”
“Cosa ti importa?” Rispondo mentre guardo Andrè dritto negli occhi.
“Mi importa eccome, visto che ci siamo baciati una, due, tre e tante altre volte!”
“Ma lasciami in pace!”
“Sono geloso, lo capisci?! Cosa voleva Fersen da te!”
Lo guardo dritto negli occhi e ribatto: “Mi sono recata a Versailles prima del dovuto perché non gradivo la tua presenza quindi ti ordino di sparire!”
“Impossibile!”
“André!”
“Credo che d’ora in avanti per te sarà inevitabile avermi accanto.”
“Ma cosa stai farneticando?”
“Oscar, tuo padre è venuto in camera mia ..”
“Mio padre!? Quando?” Domando un poco allarmata. Mio padre … mio padre ordina, e non va affatto bene!
“Poco fa!”
“E si può sapere cosa voleva da te?”
“Lui …” avanzo, la fronteggio. “E’ convinto che siamo amanti …”
“COSA?! Ma è impazzito?! … Tu cosa gli hai detto?”
“Non mi ha lasciato spiegare. Pensa, mi ha sfidato a duello per …”
“CHE?! Ma …”
“Ovviamente mi sono rifiutato di incrociare la spada con lui ma …”
“MA?!”
“Vuole che ripari al torto che ti ho fatto.”
“Al torno che mi hai fatto?! Quale torto? A cosa si riferisce?”
“Allora non hai capito?! Il Generale è convinto che siamo amanti ed io devo sposarti!”
Spalanco la bocca ma le parole rimangono prigioniere.
“Oscar, cosa c’è?! Perché fai quella faccia stravolta?”
“Come sarebbe perché!? … Mio padre pensa che siamo amanti e per giunta vuole che tu mi sposi ed io non dovrei essere stravolta?! … Credevo che l’unico fuori di testa fossi tu e invece mio padre lo è ancora più di te!”
Incrocio le braccia e con tono sarcastico sussurro: “Certo, se al mio posto ci fosse stato Fersen magari avresti esultato, vero Oscar?!”
Lo afferro per il bavero e digrigno: “Bada André, ancora una parola e giuro che non tornerai a casa vivo!”
Mi lascio prendere dall’emozione, non resisto, mi avvento sulla sua bocca e la bacio, poi sussurro: “Io ti amo e so che non ti sono indifferente …”
“Maledetto presuntuoso, lasciami!”
“Si, ti lascerò andare ma prima dimmi cosa voleva Fersen da te! Sono terribilmente geloso …”
La stretta di André mi mette in difficoltà, non riesco a liberarmi, digrigno: “Lasciami andare … potrebbe entrare uno dei miei soldi …”
“Si, hai ragione ma prima …” la bacio ancora …
 
 
 
Ho appena montato di guardia, sento il Comandante Oscar discutere animatamente con qualcuno, devo intervenire, poi sento la voce del Tenente Girodelle: “Soldato, cosa succede?”
“Tenente, sento delle voci nell’ufficio del Comandante, temo che sia accaduto qualcosa di grave.”
“Andiamo a vedere!” Il soldato ed io spalanchiamo la porta, vediamo il Colonnello Jarjayes tra le braccia del suo attendente, si baciano! Spalanco gli occhi, non ci posso credere! Ed io che la voglio per me! … Non è possibile! Preferisce André a un nobile?! … Mi rendo conto che anche il soldato ha visto tutto e ordino: “Se vuoi ancora vivere, guai se proferisci parola!”
“Sissignore!” mi allontano e dico tra me: “ … Ih ih ih … però e noi soldati che pensiamo che il Colonello Oscar sia fatta di ferro!? E con chi poi?! Con il suo attendente! Bah!”
   
 
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