Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: dirkfelpy89    19/08/2023    0 recensioni
Protagonista di questa storia è il giovane Regulus Black, dalla sua nascita fino alla tragica e prematura morte. I rapporti con la famiglia, con il fratello, con Hogwarts e con i Mangiamorte fino ad arrivare a quella maledetta grotta in compagnia del fido Kreacher.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Black, Mangiamorte, Regulus Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 15, Tricheco e Pitone

 





La cena si rivelò luculliana e, nonostante Regulus fosse stato abituato bene dall’ottima cucina di Kreacher, quella sera, forse anche per l’emozione, mangiò il miglior pasto della sua vita.
Rachel, Barty e Regulus si tuffano sulle pietanze a più non posso e due ore più tardi, quando il banchetto di benvenuto volse al termine, il giovane Black si sentiva decisamente pieno e soddisfatto.

Corban Yaxley, il prefetto di Serpeverde guidò i primini giù per i sotterranei, in un dedalo di corridoi che sulle prime disorientò i giovani Serpeverde ma che lo studente più anziano percorreva con estrema disinvoltura.
Davanti a un particolare muro di pietra, Corban si fermò.
“Avrete bisogno della parola d’ordine per entrare. È segreta, pertanto è assolutamente vietato riferirla a chiunque non sia della nostra casa. Draconis
A quella parola una porzione di muro scivolò di lato, permettendo agli studenti di entrare nella sala comune.

La sala comune di Serpeverde, le cui alte pareti di pietra erano decorate da stendardi verdi e argentati, era costantemente illuminata da una soffusa luce verde che filtrava attraverso le finte finestre; la luce era dovuta alla posizione della sala, proprio sotto il lago che Regulus e gli altri studenti del primo anno avevano attraversato la sera precedente.
Il camino di marmo nero era talmente grande che da solo riusciva a scaldare non solo tutta la vasta sala comune, ma anche il lungo corridoio che la collegava all’entrata. Un paio di divani e alcune poltrone, rivestiti di pelle nera, erano posti proprio di fronte al camino.

“Gli alloggi per le ragazze di qua, quelli dei maschi… da quella parte,” borbottò Yaxley prima di lasciarli e andarsi a unire a un gruppo di studenti già posizionati di fronte al fuoco.
Come aveva potuto capire dallo Smistamento, quell’anno Serpeverde avrebbe avuto nove membri: quattro ragazze e cinque ragazzi. La stanza dove avrebbero dormito era anch’essa in qualche modo rischiarata dalla luce del lago ma molto più accogliente della sala comune. Oltre a Regulus e Barty c’erano il loro nuovi compagni David Kasperling, Jordan Burrow e Edoard Fawley.
Durante il banchetto, Regulus aveva scoperto che le famiglie di David e Jordan non erano affatto Purosangue, cosa che l’aveva inevitabilmente spinto a non rivolger loro la parola, avrebbe chiesto più delucidazioni al padre appena possibile. Edoard era Purosangue, invece, anche se la sua famiglia da tempo era in rovina.

“Che serata emozionante,” borbottò quest’ultimo, mettendosi a letto.
“Già, non vedo l’ora che inizino le lezioni!” esclamò Barty e Regulus annuì.
Aveva desiderato tanto andare a Hogwarts che adesso tutto gli sembrava decisamente strano. I tre rimasero a parlottare per qualche minuto ma il sonno alla fine vinse Regulus e si addormentò, cullato dai sussurri dei compagni.



/ / / / / / /

La mattina seguente Regulus fu il primo a svegliarsi, cercò inutilmente di scuotere dal torpore Barty ma non avendo successo, si avviò per primo verso la Sala Grande.
Fin dall’inizio si presentò però un problema quasi insormontabile: la sera precedente era mezzo addormentato quanto aveva seguito il prefetto, adesso non si ricordava da che parte doveva svoltare.
"Se hai un problema… chiedi ai quadri vicino alla tua sala comune," gli aveva consigliato zio Alphard. “Sono sempre ben disposti ad aiutare i nuovi Serpeverde.”
Perciò si voltò e osservò i vari quadri appesi alle pareti del corridoio.
Uno in particolare attrasse la sua attenzione.

Un gruppo di streghe, intente a tessere un tappeto volante, inveivano contro un mago anziano che aveva fatto irruzione nella loro cornice, e cercavano di spingerlo fuori in malo modo.
"Signore, vi consiglio di non trattarmi in questo modo. Non sapete chi sono io!" protestava il mago in tono arrogante.
Ma una di quelle lo spinse fuori e l’uomo si ritrovò nel quadro accanto, in mezzo ad un pascolo di pecore.
"Bah, che maniere! Io…!"esordì quello ma non aggiunse altro: non appena incrociò lo sguardo di Regulus sussultò e cercò invano di nascondersi dietro una delle pecore.
"Dannazione!"
"Che cosa fai?" gli chiese Regulus, che lo aveva riconosciuto.
Phineas Nigellus abbandonò il luogo in cui si era nascosto, con tutta l’aria di chi è stato colto in flagrante.
"Io… niente…" mentì. "E come osi rivolgerti così… oh, va bene! Mi stavo assicurando che ti comportassi bene e che non diventassi uno scavezzacollo come tuo fratello," ammise.

Regulus ne fu piuttosto irritato. Come, non si fidava di lui?
"Bè, adesso puoi anche smettere di pedinarmi. Mi sto comportando decisamente bene, considerando che non ho nemmeno iniziato le lezioni…"
"Oh, lo vedo. Ma la prudenza non è mai troppa. La strada giusta è svolta a destra, sinistra, destra, destra e sinistra," borbottò. "Arrivederci, allora."
E con una disinvoltura invidiabile, Phineas si diede alla macchia.

Alzando le spalle e cercando di memorizzare il più possibile le indicazioni del vecchio preside, Regulus si incamminò per i corridoi tutti uguali e una decina di minuti più tardi riuscì a sbucare nella sala d'ingresso.
La Sala Grande era quasi vuota, solo una manciata di studenti decisamente mattutini erano intenti a fare colazione.
Alla tavola di Serpeverde c'erano solamente una decina di studenti anziani, ma uno sembrava avesse la sua stessa età. Regulus quindi prese posto accanto a uno strano ragazzino dai lunghi capelli neri, all'apparenza abbastanza unti, intento a tenere con una mano un croissant e con l'altra un libro dall’aria molto antico.
"Piacere, sono Regulus Black!" Disse il ragazzo, afferrando una porzione generosa di torta alle fragole.
Il compagno Serpeverde alzò appena gli occhi dal libro, addentò la pasta e rispose, svogliato: "Severus Piton."

Non aveva mai sentito prima quel cognome, Regulus stava per chiedere se la sua famiglia fosse Purosangue quando vide Barty e Rachel entrare nella sala.
Si sbracciò e riuscì ad attrarre la loro attenzione.

"Certo che ti sei svegliato presto," borbottò Rachel. “Per fortuna ho la memoria fotografica e io e Barty non ci siamo persi.”
"Sei stata più in gamba di me, allora. Ho tentato di coinvolgere anche Barty ma ho fallito," rispose il giovane Black. In effetti Crouch sembrava ancora nel mondo dei sogni.
La colazione fu al livello della cena della sera precedente, anche se Regulus si sentiva ancora pieno mangiò a sazietà.
I tre ben presto iniziarono a parlare delle varie lezioni che gli attendevano.

"Non vedo l'ora che sia il 3° anno per iniziare Cura delle Creature Magiche. Mio nonno in Argentina ha un sacco di Thestral. Claro, non li ho mai visti, ma sembrano davvero interessanti!" Esclamò Rachel, accalorata. “Anche Pozioni sembra molto affascinante!”
"Trasfigurazione mi affascina davvero tanto, così Difesa Contro le Arti Oscure però, anche se mio padre la guarda con disprezzo," spiegò Barty, adesso leggermente più sveglio.
Piton, che aveva finito di mangiare ma era ancora intento a leggere il libro, alzò lo sguardo per la prima volta da almeno mezz'ora.
"Tuo padre è Bartemius Crouch," disse.
"È una domanda?" sbottò l’altro.
"No. Il fatto che suo figlio sia a Serpeverde lo trovo… ironico," rispose il ragazzo.
"Anche lui è stato a Serpeverde… anche se cerca di nasconderlo," rispose Barty, ghignando. "Sono sicuro che adesso mi scriverà per dirmi che non trova appropriato il fatto che io, suo figlio, in un momento così delicato sia finito a Serpeverde. Guarda, ecco i gufi."

Proprio in quel momento, un centinaio di animali alati planarono all'interno della Sala Grande, finendo più o meno bruscamente sui vari tavoli delle casate.
Cinque gufi finirono di fronte a Regulus. Sorpreso, prese il messaggio che il suo gufo gli rendeva e lo lesse.

"Caro Regulus,
Ieri sera Phineas ci ha riferito con estremo orgoglio il fatto che tu sia stato smistato a Serpeverde. Condividiamo l'orgoglio del nostro esimio antenato e io e tua madre ti inviamo i nostri più calorosi complimenti.
Orion."


Prese velocemente anche gli altri biglietti, inviati da Alphard, Cygnus, nonno Pollux e Bellatrix. Tutti avevano più o meno lo stesso contenuto.
"Giusto un briciolo di pressione, eh?" Esclamò Barty, "e, sì, mio padre mi ha giusto scritto di come la mia scelta di finire a Serpeverde non sia appropriata, data la situazione politica attuale."
"Mi lamentavo dei miei genitori ma, accidenti, i vostri vi hanno messo addosso un bel po' di pressione!" Esclamò Rachel, sbirciando la lunga lettera che l’amico aveva ricevuto dal padre.

"Naturale, quando sei il figlio di una delle famiglie più importanti e fai tutto quello che dicono." Sirius era appena apparso dietro alla ragazza in compagnia dei suoi tre amici. "Guardami, faccio come mi pare e le pressioni sono molto limitate. Basta che non finisca espulso!"
Il ragazzo occhialuto accanto a Sirius rise, sguaiato.
Regulus fece per rispondere ma in quel momento notò che gli occhi di Sirius si erano posati sulle lettere che aveva ricevuto e la sua espressione si incupì leggermente.
"Ma, d'altra parte, se fai il bravo tutti si ricordano di te. Stanno distribuendo gli orari, bada al vecchio tricheco," disse, prima di andarsene, seguito dagli altri Grifondoro.

"Vecchio tricheco?" Chiese Barty.
Era evidente che i due fossero incuriositi dal comportamento di Sirius ma l'arrivo di un uomo con una grande pancia e due baffoni da manuale bloccò la conversazione sul nascere.

"Signor Black!" esordì l'uomo, entusiasta. "Sono davvero felice di averti nella mia Casa. L’anno scorso speravo tanto di ottenere tuo fratello, e invece mi sono quasi preso un colpo quando la professoressa McGranitt me lo ha soffiato sotto il naso!"
Regulus non aveva ancora capito bene se l’insegnante stesse parlando di Sirius o di un Boccino d’Oro, ma quello continuò a parlargli.
"Sono Horace Lumacorno, insegnante di Pozioni. Spero che la mia materia ti piaccia. Ma non è questo che volevo dirti. Sai, non so se tuo fratello te ne ha parlato, ma alcuni fine settimana sono solito organizzare delle cene nel mio ufficio con alcuni studenti scelti da me. Se vorrai partecipare, ne sarei onorato."
"Ehm, d’accordo…" rispose Regulus perplesso.
"Fantastico! Spero che anche Barty Crouch voglia venire. Suo padre è una persona davvero importante, lo sai? Ho notato che state diventando amici, vero?"
E, continuando a chiacchierare anche con altri studenti, riprese a distribuire gli orari, ignorando bellamente Severus e Rachel.

"Ehi, cosa sono invisibile?"
"Lumacorno valuta molto i cognomi delle famiglie, perlomeno all'inizio," sbottò Piton, occhieggiando il tavolo di Grifondoro. Seguendo lo sguardo, Regulus vide che Lumacorno si era brevemente fermato a parlare con una ragazzina dai lunghi capelli rossi al tavolo di Grifondoro.
In quel momento la campanella suonò, indicando l'inizio delle lezioni.

/ / / / / / /

Oddio non sapevo proprio come trovare la fine di questo cap, però ci tenevo tanto a presentarvi il 4° coprotagonista. Il buon Severus Piton. E Lumacorno che, vabbé, avrà la sua ovvia importanza.
Spero questo cap vi sia piaciuto, alla prossima!

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: dirkfelpy89