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Autore: Veggie12775    15/09/2009    2 recensioni
Ripercorre abbastanza fedelmente la serie Dragon Ball Z con in più qualche momento romantico fra la bellissima coppia Vegeta e Bulma. Questa fanfiction è la prima di una serie.
Genere: Generale, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DICIASSETTESIMO CAPITOLO



SEI ANNI DOPO


“E vai, oggi inizierò a frequentare l’Orange Star! Finalmente potrò andare in una scuola vera e fare nuove amicizie! Iuppi.”
Gohan non stava più nella pelle, era riuscito a convincere la madre a farlo studiare in una vera scuola, invece di farlo con lei e il ragazzo non vedeva l’ora.
D'altronde lo studio lo appassionava molto, a differenza del padre, e questo rincuorava un po’ Chichi che rimetteva le sue speranze in questo figlio, poiché il secondogenito Goten era molto simile al padre sia come fisionomia che come comportamento.
“Buongiorno a tutti” disse Gohan entrando nella sua aula e sedendosi in prima fila come un secchione!
“Ciao, tu sei nuovo vero? Io sono Mirko e loro sono i miei migliori amici, Tom e Hilary.”
“Io, invece, mi chiamo Gohan. Questo è il primo anno che vengo a scuola perché ho sempre avuto lezioni private ma…non vedo l’ora che arrivi il professore, ho così tanta voglia d’imparare cose nuove!”
“Tu sei proprio un secchione! Non so se piacerai alla nostra Videl!” dissero i tre nuovi compagni.
“Chi è Videl?” chiese Gohan.
“Videl è la nostra capoclasse. Lei è la figlia del grande mister Satan, colui che ci ha salvati dal crudele Cell, e lei come suo padre si prodiga a mantenere l’ordine in città. Ha una squadra di aiutanti a sua disposizione e spesso viene chiamata anche durante le lezioni per catturare i malviventi. E’ davvero in gamba! Se in questa città non ci fossero lei e suo padre saremmo rovinati!” gli spiegò Hilary.
“Già” disse ironicamente Gohan sapendo che invece gli autori della salvezza del mondo erano lui e suo padre che addirittura si era sacrificato per l’umanità.
“Eccola, te la presento” disse Mirko a Gohan.
“Questa è la nostra Videl. Videl, lui è Gohan, uno nuovo.”
“Ciao Gohan, piacere di conoscerti. Vedi di comportarti bene se no dovrai vedertela con me!” disse una grintosa moretta dai grandi occhi blu.
“Oh, non preoccuparti. Io sono un pezzo di pane!”
“Infatti hai la faccia da stoccafisso!”
Il professore poco dopo arrivò così finirono le chiacchiere.
Verso la fine delle lezioni Videl si assentò per una delle sue imprese e Gohan decise di seguirla di nascosto per aiutarla perché se era come il padre non aveva molte speranze!
Invece, il ragazzo notò che Videl era coraggiosa e s’impegnava molto a difendere la sua città.
Per un attimo Gohan pensò d’intervenire poi si rese conto che lei era in grado di cavarsela, in fondo si trattava solo di uno scippo a una vecchietta e poi come poteva farlo?
Infatti, se l’avesse aiutata, lei avrebbe scoperto la sua natura saiyan!
Ci voleva un’idea geniale per cui Gohan si recò da Bulma che come sempre trovò un’ottima soluzione!
“Ecco qua, Gohan, con questo orologio non desterai sospetti. Ti basterà premere questo pulsante, così…ed ecco che sarai mascherato! Con questo casco nessuno ti riconoscerà! Quest’altro tasto serve per tornare normale. Allora, cosa ne pensi…Great Saiyaman?”
“E’ davvero fantastico, grazie Bulma, non so proprio come avrei fatto senza di te!”
“Di nulla! Vuoi fare merenda con noi?”
“Con voi chi?”
“Ma come chi? Me, Trunks e Vegeta! Noi dividiamo sempre i pasti insieme! Allora ci stai?”
“Grazie, ma mia madre mi sta aspettando e sai com’è apprensiva! Comunque, vedo che sei in ottima compagnia con i tuoi due uomini!”
“Già. Trunks e Vegeta sono molto affiatati, si allenano insieme ma non si dimenticano mai di me per cui sono molto felice. Comunque, quando vuoi sei il benvenuto. Ciao Gohan e salutami Chichi.” Era davvero una bella trovata! Così un giorno ideò un falso pericolo e poiché sospettava di Gohan lo seguì e come immaginava lo scoprì mentre si stava trasformando, lasciandolo di sasso.
“Ti ho scoperto finalmente! Proprio come immaginavo! Di giorno fai l’innocente ragazzo saputello mentre all’occorrenza compari dal nulla a ficcare il naso nei miei affari! Adesso hai finito di metterti in mostra, Gohan!”
“Ma io non volevo mettermi in mostra, volevo solo darti una mano” si difese il ragazzo.
“Solo perché sono una femmina non vuol dire che io non sia in grado di badare a questa città!”
“Io non volevo offenderti, è la verità!”
“Molto bene, allora visto che ti credi così forte ti sfido!”
“Ti prego, Videl, risolviamo la cosa in modo amichevole. Tu fai finta di non avermi visto e ritorniamo amici come prima.”
“No. Se non vuoi che riveli a tutta la tua vera identità tu dovrai partecipare al prossimo torneo di arti marziali e se io ti batterò tu non dovrai più aiutarmi a sorvegliare la città. Che ne dici?”
“Ma è un ricatto!”
“Lo so! Allora cosa decidi di fare?”
“Sono costretto ad accettare anche contro la mia volontà.”
“Allora allenati perché io ti batterò.”


Gohan si sentiva davvero sconsolato così si recò da Bulma per spiegarle la situazione poiché al torneo, a causa del regolamento, non avrebbe potuto indossare il casco.
“Gohan, penso che tu debba provare questi. Con questa bandana e gli occhiali da sole neri non sei riconoscibile. Guardati” disse Bulma conducendolo davanti allo specchio.
“Ahahah, come sei ridicolo! Gohan, ma che ci fai vestito da pagliaccio?” Come sei ridicolo!” disse Trunks arrivando in quel momento insieme al padre.
“So che non sono il massimo ma devo partecipare ad un torneo e non voglio che qualcuno mi riconosca. Sai, ora che vado a scuola potrei mettermi in situazioni imbarazzanti!”
“C’è un torneo? E tu parteciperai?” disse Vegeta.
“Ma come credi di superarlo se sono sei anni che non ti alleni! Vorrà dire che m’iscriverò anch’io, voglio metterti al tappeto questa volta!”
“Ciao a tutti!” sentirono dire all’improvviso da una voce a loro nota.
“Ehi papà, sei proprio tu?” gridò Gohan, incredulo di risentire la voce del padre dopo sei anni.
“Già. Stavo ascoltando la vostra conversazione e ho saputo del torneo e che tu e Vegeta vi parteciperete. Siccome mi è stato concesso di poter tornare per un giorno sulla Terra, ho deciso di esserci anch’io. Se c’è Vegeta io non posso mancare, anche se solo per un giorno. Sarà come ai vecchi tempi, non è così, Vegeta?”
“Sono felice, Kakaroth, quando c’è la possibilità di battersi con te è sempre una gioia! Ora mi allenerò ancora di più e vedremo chi vincerà!”
“Beh, ora devo lasciarvi, ci vediamo il giorno del torneo. Ciao Bulma e Trunks. Gohan, vedi di allenarti e non studiare soltanto. Salutami la mamma, a presto.”
“Ma chi ha parlato? E come mai conosce il mio nome? Ehi papà…ma dove vai? Mamma, mi dici…boh, aspetterò questo torneo poi vedrò chi è questo Kakaroth!”


Gohan era super emozionato così decise di andare ad avvisare tutti della lieta notizia.
Prima andò sull’isola di Genio dove vivevano anche Crili e C18 che si erano sposati e avevano avuto una bimba di nome Marron.
L’amico d’infanzia di Goku si commosse poi decise di partecipare anche lui insieme alla moglie.
Quando Gohan giunse al palazzo del Supremo anche Junior prese la stessa decisione, poi tornò a casa dalla madre a cui raccontò per due o tre volte di seguito tutto ciò che Goku aveva detto.
“Finalmente potrò riabbracciare il mio Goku! Non vedo l’ora! Dovrò preparargli dei bei pranzetti perché là chissà che schifezze gli danno! E tu, piccolo Goten, finalmente vedrai il tuo papà! Non sto nella pelle!”
Chichi era talmente euforica che per una volta era contenta che il figlio combattesse e Gohan si sentì fiero di se stesso.
  
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