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Autore: Effecrivain    24/08/2023    1 recensioni
Lui è il Capitano dei Navy Seals Cristopher Lucas Adams e lei è l'infermiera della base Riley Victoria King.
Cosa succede quando non sono più il Capitano e l'infermiera ma solo Cristopher e Riley? e soprattutto cosa succede quando l'azzurro dell'oceano incontra il marrone del cioccolato?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Non fece in tempo ad appoggiare il suo pugno che la porta si aprì.

Cristopher era tornato dietro la sua scrivania e stava riordinando dei fascicoli, entrò e si chiuse dietro la porta.

-Cristopher dimmi-

Rimase in silenzio

-ok so di aver esagerato ma hai detto quella cosa, dopo giorni di...-

-Per te sono il Capitano Adams-

-Ah-

-Ed esigo che tu mi porti rispetto, soprattutto davanti ai miei ufficiali-

-ora la metti così? Anche qualche notte fa eri il Capitano Adams? Quando eri nel mio letto?-

-Riley-

-per te infermiera king-

Aveva detto di essere brava a fare i capricci.

Adams si alzò da dietro la scrivania, la sua figura era imponente rispetto a quella di Riley e la sovrastò in pochi passi

-smettila di fare la ragazzina, non tollero che tu ti comporti così davanti ai miei ufficiali-

-Invece tu? Posso ammettere di aver sbagliato la forma, ma sai bene che non hai il diritto di dirmi dove posso andare o cosa posso fare-

-Tu dici?

-Si caro Capitano, io e te non siamo niente e lo hai messo in chiaro questi giorni-

-Cosa ho fatto in questi giorni non sono affari tuoi-

-infatti non te l'ho chiesto e già che ci siamo nemmeno quello che faccio io fuori da qui sono affari tuoi-

Mentre lui stava per aggiungere altro, lei prese la porta e uscì dall'ufficio dirigendosi verso la sua camera.

Sbattè la porta, era infuriata.

Mandò un messaggio alla madre per sapere come stesse e poi si cambiò.

Prese uno dei pochi vestiti che aveva portato con sé da Seattle, era nero, con scollo a cuore e corpetto trasparente ma soprattutto era pericolosamente corto.

Mise un paio di Sandali alla schiava, si truccò facendo risaltare il marrone dei suoi occhi e lasciò i capelli mossi e liberi.

"Se ti senti ferito vai a farti consolare da Annie, stronzo!"

Aveva abbassato le sue difese, si era invaghita del Capitano e adesso era rimasta ferita dalle parole dette ma soprattutto da quelle non dette.

Ora voleva uscire, andare a svagarsi e provocare un'ulcera a Cristopher.

Raggiunse l'entrata della base dove trovò gli altri ufficiali, fischi e complimenti la accolsero.

-infermiera Riley, credo che stasera dovrà curarmi il cuore-

Le disse un soldato facendola ridere

Si avvicinò alle donne, era la prima volta che le vedeva senza la divisa e sembravano quasi umane.

Iniziarono i convenevoli e poi quando arrivarono tutti, salirono sulla navetta.

All'appello mancava Adams ma non sapeva se era il caso di chiedere di lui, la curiosità fu più forte e si rivolse ad una delle soldatesse

-Il Capitano non viene?-

Sperava che non leggesse la speranza nel suo tono di voce

"Stupida me" pensò, tirandosi una botta immaginaria sulla fronte.

-Si, ci ha detto che sarebbe venuto ma ci raggiungerà con la sua macchina-

-ah ok-

"Non è alla sua altezza la navetta? Oppure così ha una scusa per raggiungere Dottoressa Satana?"

Mentre la sua testa farneticava ipotesi assurde la soldatessa riprese a parlare con lei?

-Cosa è successo nel suo ufficio?-

Panico, respira e menti!

- ma niente, mi sono presa una bella ramanzina-

- So che può essere difficile, adattarsi alle regole del campo, soprattutto al Capitano Adams-

- Molto-

La guardò con gratitudine, da quando era arrivata alla base, la soldatessa Moore fu la prima a mostrarle un po' di umanità, esclusa Patricia ovviamente

-tu è molto che ne fai parte?

-Mi sono arruolata due anni fa, ma ho sempre fatto parte di questo mondo, mio padre e mio fratello sono nei marines-

- posso chiederti perché proprio i neavy seals?-

- ti potrei rispondere perché no nei neavy seals? Mio padre voleva che entrassi nei Marines, ma invece io volevo qualcosa di più, ho scelto il reparto più duro ma è il migliore-

-Tu? Perché hai scelto di fare l'infermiera?-

In pochi le avevano fatto quella domanda e aveva sempre ringraziato per la cosa, non le piaceva mettersi a nudo ma la ragazza davanti a lei le stava simpatica e sentiva di potersi fidare

- era semplicemente la strada giusta per me- prese un respiro e continuò - fin da piccola mi sono presa io cura delle ferite che mi causava il mio patrigno e così alla fine del liceo ho scelto la scuola da infermiera per evitare che qualcun'altra dovesse curarsi le ferite da sola. Non ho mai detto a nessuno questo e...-

- tranquilla, rimarrà con me. Però ho una domanda, il tuo patrigno?-

- è a casa con mia madre, non riesce a lasciarlo-

- capisco, sappi che per qualsiasi cosa hai un reparto intero di neavy seals pronto ad intervenire e no, non ci andiamo giù leggeri, basta solo una parola Riley e andiamo a Seattle a sistemare quel bastardo-

La guardò negli occhi e le strinse la mano -grazie-

Era doppiamente felice, si era trovata una nuova amica.

-Signore, la carrozza è arrivata, pronte a sbronzarvi?-

-certooo- urlarono in coro e scesero dalla navetta.

Davanti all'entrata del pub vide Cristopher, era semplicemente mozzafiato e anche a distanza si poteva percepire il potere che emanava.

Prima che riuscisse ad entrare lui la afferrò per un braccio

-balla con qualcuno che non sia io e gli spezzo le gambe-

Non fece in tempo a reagire che venne trascinata dentro dagli ufficiali. Un'ondata di calore le attraversò il corpo, lasciando tracce di eccitazione tra le sue gambe.

Si diresse al bar dove prese una birra e cercò la causa del suo stordimento tra la folla.

   
 
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