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Autore: ValeAlcazar    25/08/2023    7 recensioni
Una ff scritta con Manu Roja spin off della Sequenza estiva e realizzata per il compleanno di Andre'
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ALLA SCOPERTA DI NOI Prima parte Spin off Le stagioni del cuore Sequenza estiva Jarjayes, Alta Provenza, agosto1985 Oscar e Andrea, insieme alla loro figlioletta Carlotta, di quasi 3 anni, avevano deciso quell'anno di trascorrere parte delle loro vacanze presso il villaggio di Jarjayes, borgo montano dell'Alta Provenza, dove Oscar attraverso meticolosi studi con Andrea, aveva scoperto che proprio da quella località aveva origine la sua discendenza. La piccolina di casa, di carattere molto vivace e molto curiosa, impegnava i genitori in passeggiate ed escursioni dove poter scoprire fiori e piante nuove, tant'è che i suoi genitori scherzando ipotizzavano il suo futuro come botanica. Era piacevole anche per Oscar e Andrea immergersi in quel verdeggiante e rilassante paesaggio, differente dal luogo pianeggiante della campagna toscana dove vivevano. Una mattina Andrea era uscito presto con Carlotta, mentre Oscar dopo colazione aveva deciso di andare a visitare il paese, era rimasta infatti colpita da tutta una serie di negozietti e bancarelle di antiquariato che si snodavano lungo il centro del villaggio. Era il regno dei collezionisti, dove avrebbe potuto trovare qualcosa d'interessante per i loro studi, ma lo scopo di Oscar era anche quello di cercare qualcosa di raro da poter regalare ad Andrea che da lì a qualche giorno avrebbe festeggiato il suo trentunesimo compleanno. Oscar, si fermò in varie bancarelle, frugando tra il mucchio di libri, alcuni vantavano valore e pregio altri erano ristampe di testi che aveva già avuto modo di approfondire nei suoi studi. Continuando la sua passeggiata, l'attenzione di Oscar venne attirata da una vetrina dove spiccavano oltre che mobili più o meno restaurati, anche volumi sistemati in perfetto ordine per anno di pubblicazione. Incuriosita entrò, l'antiquario si mise a sua disposizione, cercando di venirle in aiuto. "Bonjour Madame, posso aiutarla in qualche modo?" "Bonjour Mousier." salutò Oscar lasciando trapelare dall'accento la sua origine "Sarei interessata a libri che trattano l'origine di questo Borgo e alle antiche famiglie nobili del posto in particolare dei De Jarjayes" "Oh Madame siete italiana?" disse in italiano stentato "Guardi in quello scaffale a sinistra, potrebbe trovare qualcosa. Poco tempo fa, mi hanno portato dei piccoli volumetti che non ho avuto modo di visionare completamente, ma che potrebbero interessarle." disse indicando una parte del piccolo ambiente "Merci Mousier." In mezzo a tutti quei volumi, perfettamente allineati per grandezza e volume, dopo averne visionato alcuni, Oscar notò un libricino. Fu attratta da quel minuscolo volumetto, foderato con una copertina di velluto nero, lo aprì, ciò che lesse le fece sbarrare gli occhi per lo stupore. Scritto sulla copertina interna in bella grafia capeggiava il nome Augustin Reynier De Jarjayes Non riusciva a credere ai suoi occhi, il taccuino del Generale Jarjayes era tra le sue mani...tremava. Era ben tenuto, solo i margini dei fogli erano un po' consumati e i fogli ingialliti dal tempo. Ora tutto quello che voleva sapere sulla sua antenata e del suo compagno, la storia della sua famiglia e chissà cos'altro potevano essere soddisfatti. Sfogliò curiosa...in prima pagina vi era una data poco leggibile ********** Anno domini 1746 Mancano pochi giorni al mio matrimonio con la mia Marguerite, la amo tanto, avremo una vita fantastica. Tutto è pronto, si danno tutti un gran da fare affinché tutto sia perfetto, soprattutto Nanny che da qualche mese ha occupato il posto di Rose che vista l'età e la sua malattia è andata a vivere con la figlia. È stata una vera fortuna averla con noi e Marguerite le è già molto affezionata. La mia futura sposa merita che tutto sia perfetto. ************ Oscar continuò a sfogliare le pagine. Dall'emozione di aver trovato quel prezioso taccuino sentì le lacrime punzecchiarle gli occhi pronte a venire fuori. Doveva leggere con cura quel taccuino quindi dopo essersi calmata e ricomposta si avvicinò all'antiquario. "Madame ha trovato qualcosa d'interessante? Vedo che ha un libricino in mano...è interessata a quel volumetto?" "Sì, è interessante e lo cercavo da un po', sono stata molto fortunata. Da quanto è in suo possesso, se lo ricorda?" "Me lo hanno portato non più tardi di 20 giorni fa. Hanno svuotato una vecchia casa appartenuta ad uno storico parigino, non molto lontano da qui e il nuovo proprietario ha dato via tutto." "Quanto le devo per questo volumetto?" "Madame, lei ha un fascino carismatico, ho visto che leggeva quel libricino e aveva gli occhi lucidi...dev'essere importante per lei." "Ha ragione Mousier, potrebbe contenere informazioni sulle origini della mia famiglia." "Quand'è così lo prenda pure...è suo." "No, Mousier...voglio pagare il dovuto." "Lo consideri un regalo per la sua famiglia." "La ringrazio molto. Tornerò a prendere un regalo per mio marito che tra pochi giorni festeggerà il suo compleanno. Sicuramente un'altro libro antico, è un archivista e appassionato di vecchi libri e pergamene." "Allora cercherò qualcosa di specifico e lo metterò via per lei, così potrà scegliere quello che più riterrà possa piacere a suo marito." "La ringrazio Mousier, a presto." salutò e uscì Ancora frastornata dallo scorrere di quelle pagine, una volta uscita dalla bottega si diresse verso la piazzetta del paese, sedutasi in disparte su una panchina, vicino ad un grande e maestoso olmo, s'immerse nuovamente nella lettura del libricino. Oltre alla menzione delle nozze venivano citate le nascite delle prime figlie del Generale e di Madame Marguerite che si erano susseguite ad intervalli regolari, portando sconforto tra le pareti domestiche in quanto il bramato ed agognato figlio maschio non arrivava. Una sezione con data 25 dicembre 1755 era completamente dedicata alla nascita di quella che sarebbe stata l'erede del Casato, la sesta figlia femmina a cui il Generale aveva imposto un nome maschile Oscar François, avrebbe non solo portato avanti la prestigiosa Casata, ma avrebbe intrapreso la carriera militare su suo volere. Oscar chiuse il prezioso taccuino, doveva assolutamente tornare da Andrea, fargli sapere d'averlo trovato. Corse alla piccola casetta dove alloggiavano, entrò rossa in viso per l'emozione. Andrea a vederla in quello stato preoccupato le chiese "Oscar, amore. Che ti è successo?" "Andrea..." disse con un filo di voce "L'ho trovato..." mostrandogli il taccuino che aveva in mano "Che cosa hai trovato? Oscar spiegami, ti prego." "Il taccuino del Generale, quello che abbiamo cercato per anni. Guarda qui...Augustin Reynier De Jarjayes." Ora quello sbalordito e senza parole era Andrea. Gli raccontò del piccolo negozietto in centro, dell'attrazione che ebbe per quel volumetto in mezzo ai grossi volumi, alla commozione quando scoprì a chi appartenesse, a quel poco che era riuscita a leggere seduta sulla panchina e alla corsa fatta per dargli la notizia. Ora non restava che leggerlo e sapere cos'altro contenesse. Dovettero desistere dal consultarlo ulteriormente per via di Carlotta che volle a tutti i costi giocare un po' con la madre. Dopo aver accontentato la piccola giocando e aver pranzato, misero la piccolina a fare il riposino, Andrea e Oscar si sedettero al fresco del piccolo portico davanti casa e impazienti iniziarono a sfogliare il taccuino per scoprire qualcosa di più. Lessero varie pagine dove, dopo la nascita di Oscar erano annotati principalmente i progressi e la testardaggine di quest'ultima, la loro attenzione fu catturata da un episodio scritto con un tono più emozionato. ********** Settembre 1760 Oggi arriverà in casa nostra un bambino, il nipote di Nanny. Ha perso entrambi i genitori. Aveva perso la madre figlia di Nanny e adesso anche il padre è venuto a mancare. Mi è dispiaciuto tanto per la morte della dolce Éléonore, anche se è stata con noi solo qualche anno era dolce e gentile, ora l'unica che può prendersi cura del bambino è Nanny. Le ho dato il permesso di portarlo qui a vivere con noi, così mio figlio avrà anche un riferimento maschile della sua età con cui rapportarsi. Io per via delle mie missioni non posso sempre essere presente, sto via per lunghi periodi. Il piccolo André Grandier, da come lo descrive Nanny ha capelli neri come il padre e gli occhi verdi di Éléonore avrà la sua stessa educazione, spero che tutto vada bene. Sono ansioso di conoscerlo e capire se ho fatto la scelta giusta, conoscendo Nanny e la figlia non può che avere già delle basi di buona educazione, poi mi ha assicurato che è un bambino tranquillo e riflessivo anche se ancora così piccolo, meglio, così calmerà quella testa calda di Oscar. ********** Oscar e Andrea leggendo quelle poche righe rimasero stupefatti...eccolo, il nome che cercavano e che avrebbe dissipato i dubbi sulla storia del Capitano delle Guardie e il suo attendente, era lì, sotto ai loro occhi finalmente. Adesso avevano in mano le basi su cui poter continuare e dare un preciso indirizzo alle loro ricerche. Non sarebbe stato facile ma data la caparbietà di entrambi, si sarebbero immersi negli archivi e scartabellato manoscritti e fonti settecentesche per riuscire a ricostruire l'intricata vicenda delle loro origini. "Andrea ci pensi? La professoressa Fournasier non aveva torto quando a suo tempo ipotizzò che era probabile una tua possibile discendenza dall'attendente di Oscar, André Grandier, ne abbiamo la prova adesso." "No aspetta Oscar. Sapevamo già che André Grandier era l'attendente del Capitano De Jarjayes ma non sappiamo ancora se stavano insieme. Continuiamo a leggere il taccuino del Generale forse ci saranno altre informazioni riguardo ad André Grandier...sono curioso di sapere qualcosa in più su questo mio "avo"." Lo lessero finché la bimba non si svegliò, reclamando la loro presenza...poco importava, ormai lo avevano trovato e lo avrebbero ripreso dopo cena, adesso era il momento di dedicarsi a lei. L'emozione per quel ritrovamento non li abbandonò per tutto il pomeriggio e la sera. Dopo cena ripresero in mano il taccuino. Vi erano varie annotazioni sul suo lavoro e qualche episodio di vita militare. Leggevano con avidità quelle pagine dove in alcuni punti la scrittura, per via del tempo trascorso, era leggermente sbiadita ma comprensibile. Avevano già letto più di metà del taccuino e non avevano ancora trovato ciò che speravano il Generale avesse potuto annotare...la conferma che il Comandante Oscar François De Jarjayes ed il suo ex attendente erano una coppia...ed ecco una data cruciale che si palesò sotto ai loro occhi. ********** 14 Luglio 1789 No, non posso, anzi, non voglio credere a quello che il soldato Alain De Soisson della Guardia Metropolitana è venuto a dirmi. Oscar e André, sono morti. Si sono uniti al popolo in rivolta ed hanno perso la vita. Le parole usate dal soldato De Soisson sono state "Signor Generale, v'informo che il mio Comandante Oscar François è deceduta il 14 Luglio durante l'assalto alla Bastiglia preceduta il giorno prima dal mio amico André Grandier deceduto il 13 con un colpo di fucile in pieno petto che non gli ha lasciato scampo. Voglio che sappia anche che, il Comandante e André la sera prima si erano uniti promettendosi amore eterno, per questo saranno sepolti uno accanto all'altro su una collina di Arras. Volevo solo informarvi Generale, perché sono già stati composti e sono in viaggio scortati dal resto della mia compagnia per il posto stabilito." Tu ed André vi siete uniti? Vi siete sposati? So che André ti amava, me lo aveva confessato quella sera che volevo punirti per il tuo tradimento alla Corona. Quando vi è arrivato l'ordine l'ho raggiunto nelle scuderie trovandolo a sellare i cavalli prima che partiste per Parigi qualche giorno fa. Gli ho augurato di cuore che non gli succedesse nulla di male. Gli ho sempre voluto bene a quel ragazzo come se fosse stato un figlio. Gli ho anche detto che avrei caldeggiato la vostra unione se fosse stato un nobile perché ero sicuro che ti avrebbe resa felice. Ora lo sei Oscar? Lo sei? Dimmelo ti prego! Sei felice adesso con lui? Siete felici ragazzi miei? Perdonami se sono stato troppo duro con te figlia mia. Perdonatemi entrambi! Ora sarete insieme per sempre. Mi chiedo come farò a dirlo a tua madre e a Nanny." ********** Andrea era sconvolto, Oscar era visibilmente commossa. Piangeva calde lacrime, con la testa appoggiata al suo Andrea che vista la commozione per quelle parole le accarezzava il capo per calmarla. Era vero...il Comandante Oscar François e André Grandier si erano uniti come marito e moglie. Non c'erano più dubbi adesso, era scritto lì dallo stesso Generale De Jarjayes. Avrebbero letto il seguito l'indomani, adesso non sarebbero riusciti ad andare avanti...l'emozione era troppo forte per quella storia d'amore iniziata e finita in un alito di vento. Trascorsero una notte praticamente insonne, ripensando a quello che avevano letto. Dopo colazione Andrea come solito portò la loro piccolina a fare una passeggiata mentre Oscar rimase per finire di consultare il taccuino, con la promessa che al loro ritorno sarebbero andati in paese per il pranzo, fare una lunga passeggiata per distarsi un po' e godersi la vacanza. Il taccuino continuò dopo l'annotazione della morte di Oscar e André con altri avvenimenti luttuosi che sconvolsero la vita del Generale. Anche la vecchia governante, nonna di André, era deceduta la notte stessa di aver saputo della morte dei ragazzi e dopo qualche tempo anche la sua amata moglie si spense. Era rimasto solo, il resto della sua famiglia trovò rifugio fuori dalla Francia quindi in salvo. Si era buttato a capofitto sulle missioni che il suo Reggimento doveva portare a termine. Negli anni a venire le annotazioni sul taccuino, riguardavano le sue missioni e le difficoltà nel mantenere l'ordine in tutto il Paese, ormai quasi del tutto fuori controllo. L'unico scopo rimasto era riuscire a salvare i Sovrani che, nel frattempo erano tenuti prigionieri dai rivoltosi dopo la fuga ma che anche con enormi sforzi era fallito miseramente a Varenne. L'ultima, breve annotazione risaliva agli inizi del mese di Settembre dei primi dell'800. ********** 6 Settembre 1802 Sento che le forze stanno ormai per abbandonarmi. Sono giorni che non riesco più ad alzarmi da questo letto neanche per sedermi in poltrona. Sento vicina la mia fine. Chiedo il perdono di Dio per tutte le mancanze che ho compiuto in questa mia vita. Spero di ritrovare e la mia amata Marguerite e di rivedere mia figlia Oscar e il suo André. ********** Gli occhi di Oscar erano appannati dalle lacrime che dopo rigavano il suo viso alla lettura di quell'ultima nota. Il Generale nel suo letto di morte, sperava ardentemente di poter rivedere la sua amata sposa e i suoi ragazzi e chissà se il suo desiderio si era poi avverato. Seduta sulla panchina sotto al portico e il taccuino ancora in mano attese il ritorno di Andrea con la loro figlioletta. Mentre si avviavano raccontò al marito quello che c'era scritto sulle ultime pagine rimaste del taccuino. Andrea guardò con dolcezza la sua Oscar e le sorrise vedendo ancora la commozione che traspariva dai suoi occhi. "Oscar mancano ancora alcuni giorni alla fine della nostra vacanza. Quando torneremo a Firenze avviseremo il Professor Grassi Mariani e Yvette, che siamo in possesso del taccuino del Generale De Jarjayes, penso che dovremmo invitarla da noi così da studiarlo meglio, anche se quello che volevamo sapere è scritto a chiare lettere." Oscar annuì. "Sai cosa mi sorprende di tutta questa storia a parte le nostre origini?" chiese Andrea "Credo d'immaginarlo" rispose Oscar "Ah sì?" "Che io e te ci siamo innamorati come la mia antenata e il suo André." "Già! È proprio così! Chiamala coincidenza, ma io credo che ci hanno messo loro lo zampino, tu che ne pensi?" chiese Andrea prendendo per mano Oscar "Dici che siano stati loro a farci incontrare? Che abbiano in qualche modo condizionato la nostra vita?" "E se siamo loro del 1700 e ci siamo rincontrati?" "Ma dai Andrea smettila" "Non sto scherzando...pensaci. Guarda caso io mi chiamo Andrea e tu Francesca Oscar tu le assomigli come una goccia d'acqua, non posso dire lo stesso per me perché non c'è nessun ritratto che li ritrae insieme e che faccia vedere l'aspetto di André." "L'aspetto no, ma il Generale quando scrive dell'arrivo di André a Palazzo dice che ha i capelli neri del padre e gli occhi verdi della madre e tu mio caro bel maritino hai i capelli neri e gli occhi verdi più belli che ho mai visto." "Beh, allora ho ragione io mia cara. Sono stato attratto da te come una calamita appena ho incontrato i tuoi bellissimi occhi blu, come se ti conoscessi da sempre. Potremmo essere stati loro in un'altra vita e dopo 200 anni ci siamo riconosciuti amore mio....a me piace pensarlo, a te no?" "Non dirlo troppo in giro però o ti rinchiuderanno in mezzo ai matti e ti riporteranno lontano da me." lo canzonò ridendo ma posandogli un bacio a fior di labbra subito dopo. Andrea rise a sua volta e dopo aver preso in braccio la piccola Carlotta la strinse a sé "Con voi due mi sento l'uomo più fortunato di questo mondo, vi amo e amo da impazzire te Oscar." "Ti amo tanto anch'io Andrea"
   
 
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