"Chi sei tu?" chiese il ragazzino, confuso e al tempo stesso incuriosito dall'intensità dello sguardo di Merlin.
Il mago deglutì, l'emozione gli serrava la gola. "Sono Merlin," rispose, la sua voce era ferma, ma c'era un tremore leggero che tradiva l'emozione che lo attraversava. "Ti ricordi per caso di me?”
Il ragazzino lo osservò, incerto, cercando di comprendere le sue parole. "Sei... sei un amico di famiglia?”
Merlin prese un respiro profondo, lottando per mantenere la calma nonostante le emozioni che lo travolgevano. "Come ti chiami?"
“Arthur.”
Il mago scoppiò in lacrime. Arthur lo fissò incredulo, un po’ preoccupato. "Cosa ti succede? Perché stai piangendo?"