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Autore: Davemarine99    03/09/2023    0 recensioni
Due settimane dopo la scomparsa di Rachel Amber, James Amber non riesce a darsi pace e per questo motivo grazie anche a una serie di agganci, riesce a mettersi in contatto con l’agenzia WISE, a cui chiede l’aiuto della nota spia Twilight affinché ritrovi sua figlia scomparsa.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anya Forger, Loid Forger/Twilight, Yor Briar/Thorn Princess, Yuri Briar
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Giovedì 9 maggio ore 8:45 

La famiglia Forger arriva ad Arcadia Bay, e il primo luogo in cui si dirigono è il Two Whales dove poter fare colazione, ma una chiamata costringe Loid a dirigersi da James Amber prima del previsto. 

Loid: “Scusate, ma temo di dovermi allontanare. Sono stato chiamato da uno dei responsabili della Blackwell che vuole incontrarmi, se tutto va bene dovrei raggiungervi per ora di pranzo.” 

Yor: “Non preoccuparti Loid, metticela tutta!” 

Anya: “Forza papà, stendili tutti.” 

Loid si dirige verso casa di James Amber, mentre Yor e Anya entrano all’interno del Two Whales, venendo serviti da Joyce 

Joyce: “Benvenuti da Two Whales.” 

Yor: “Ehm… salve.” 

Joyce: “Tutto bene?” 

Yor: “Sì… Scusi se le sembro fuori dal mondo, ma è la prima volta che mi trovo lontano da casa e non so come comportarmi.” 

Joyce: “Non c’è alcun problema, se ha bisogno d’aiuto per qualunque cosa non esiti a chiedere signora…?” 

Yor: “Forger, Yor Forger. Lei invece come si chiama?” 

Joyce: “Mi chiamo Joyce Price, molto piacere” *si stringono la mano* 

Anya: *Legge i pensieri di Yor* “Per fortuna non le ho rotto la mano, ero così in ansia che temevo di usare troppa forza.” “La mamma è davvero incorreggibile.” “Io invece mi chiamo Anya, e voglio tanto bene alla mamma.” 

Joyce: “Ohhhh, ma che dolce che sei Anya. E dimmi un po’, cosa ti andrebbe di mangiare?” 

Anya: *Legge i pensieri di Joyce* “Quanto vorrei che Chloe mi dicesse ciò che dice questa bambina alla madre” “Chi è Chloe?” “Oh cavolo, perché gliel’ho chiesto?” 

Joyce: “Oh scusate, probabilmente avrò pensato ad alta voce e non me ne sarò accorta. Se vuoi saperlo Chloe è mia figlia, ed è molto più grande di te. Magari la prossima volta che ci vediamo ti parlerò di lei, ma ora dimmi che cosa vorresti per colazione.” 

Anya: “Per fortuna non mi ha scoperto, devo stare attenta a non farmi scoprire.” “Avete qualcosa con le arachidi?” 

Joyce: “Abbiamo il burro d’arachidi, che con la marmellata e il pane tostato sicuramente ti piacerà tantissimo.” 

Anya: “Mamma voglio questo per colazione!” 

Yor: “Va benissimo Anya, per me invece vanno bene i waffle belga e un caffè.” 

Joyce: “Perfetto, a breve arriveranno i vostri ordini.” *Joyce si allontana* 

Anya: “Mamma, vado un attimo in bagno.” 

Yor: “Vuoi che ti accompagni?” 

Anya: “Tranquilla mamma, tanto è qui vicino.” 

Dopo essere andata in bagno, Anya percepisce i pensieri di tutti coloro che sono presenti all’interno del Diner, dai poliziotti che devono iniziare il servizio alle persone che a breve sarebbero dovute andare al lavoro, ma c’è una persona che coglie immediatamente la sua attenzione, specie per i suoi pensieri su Rachel Amber, e quella persona è Frank Bowers. Frank in quel momento stava mangiando i suoi fagioli, e Anya decise di avvicinarglisi. 

Frank: *Sente qualcuno che lo strattona dai pantaloni* “Cosa vuoi mocciosa?” 

Anya: “Cosa mangi?” *Lo fissa intensamente* 

Frank: “Se proprio ti interessa sto mangiando fagioli, e vorrei continuare a farlo senza avere te che mi fissi con quegli occhi da pesce lesso.” 

Anya: “Pesce lesso?” 

Frank: “Esatto, quindi lasciami mangiare in santa pace.” 

Anya: “Io mi chiamo Anya, tu come ti chiami?” 

Frank: “Sei sorda o cosa?! Ti ho detto che sto mangiando, quindi levati dalle palle prima di farmi perdere la pazienza. Non hai una mamma o un papà che ti tengono d’occhio?” 

Anya: “Papà è al lavoro, la mamma invece è laggiù.” 

Frank: “Bene, ti riporto da lei.” 

Frank si alza e prende per la manica Anya, che senza fare storie si fa riportare da Yor. 

Frank: “Ehi, riprenditi tua figlia.” 

Yor: “Oh… grazie.” 

Frank: “Cerca di tenerla d’occhio, così evito altre rotture da parte sua e finisco di mangiare tranquillamente.” *Frank si allontana* 

Anya: “Il mio tentativo di avvicinamento è fallito, dovrò escogitare un piano b per avvicinarmi a quel tizio.” 

Joyce: Ecco i vostri ordini: pane tostato con marmellata e burro d’arachidi per la piccola Anya, e waffle belga e caffè per Yor. 

Yor: Molte grazie Joyce, ah prima che te ne vada vorrei chiederti una cosa: sai chi è quell’uomo che ha riportato qui Anya? Non ho avuto il tempo di chiederglielo che è tornato subito al suo tavolo, e ho preferito non disturbarlo. 

Joyce: Si chiama Frank Bowers, e prima che veniate a saperlo da altri, è uno spacciatore.” 

Yor: “EHHHHHH?! QUELL’UOMO È UNO SPACCIATORE?! 

Joyce: “Non agitarti Yor, mi dispiace avertelo detto in modo così diretto. Non è una cattiva persona nonostante il suo lavoro.” 

Yor: “Scusa per la mia reazione, sono rimasta un po’ di sasso nello scoprirlo. Se dici che non è una persona cattiva mi fido.” 

Joyce: “Grazie per la fiducia Yor, ma adesso devo tornare a servire gli altri clienti, spero ci saranno altre occasioni per parlare, buona colazione.” 

Yor: “Lo spero anch’io, buon lavoro.” 

Giovedì 9 maggio ore 9:30 casa Amber 

Intanto Loid era arrivato a casa della famiglia Amber in netto anticipo, venendo accolto prima da Rose Amber, e poi da James Amber. 

Loid/Twilight: “E’ un piacere fare la vostra conoscenza, ma voglio che andiate dritti al punto di questa situazione, così da potervi aiutare nella ricerca di vostra figlia. 

James: “Come vuole. Intanto possiamo dirle che nostra figlia Rachel non è scappata come molti dicono, ma temiamo possa essere stata rapita.” 

Loid/Twilight: “Lei è coinvolto in qualche scandalo politico, oppure ha avuto qualche problema con dei criminali qui in città? Deve essere sincero perché, se omette dei dettagli ci metterò più tempo nella ricerca, e io voglio concludere al più presto.” 

James: “In passato ho avuto problemi con un criminale chiamato Damon Merrick, che ha accoltellato mia figlia 3 anni fa, ma è morto.” 

Loid/Twilight: “E sa com’è morto Merrick?” 

James: “Allora si disse che ad ucciderlo sia stato il suo migliore amico Frank Bowers, ed era vero.” 

Loid/Twilight: “Molto bene. Sua figlia ha un fidanzato o una fidanzata, o anche una migliore amica con la quale si vedeva spesso?” 

James: “Ha una fidanzata che si chiama Chloe Price e che veniva piuttosto spesso a casa nostra, e volevo informarla del fatto che la casa che le ho fornito è vicina a quella della famiglia Price, così se vorrà avere accesso a più informazioni saprà come fare.” 

Loid/Twilight: “La ringrazio per la disponibilità, per il resto cercherò le informazioni da solo.” 

James: “Un’ultima cosa: Chloe Price ha perso il padre 5 anni fa ed è in pessimi rapporti col patrigno David Madsen, che è anche il responsabile della sicurezza della Blackwell Academy.” 

Loid/Twilight: “Interessante, di certo se riuscissi ad avvicinarmi ai Price potrei ottenere un numero di informazioni non indifferente, e magari riuscire ad accedere ai fascicoli del responsabile della sicurezza potrebbe aiutarmi a trovare Rachel Amber.” “La ringrazio per tutto, di certo tutto questo mi sarà di grande aiuto per ritrovare sua figlia.” 

Loid esce di casa per dirigersi alla Blackwell, ma viene raggiunto da Rose. 

Rose: “Aspetti!” 

Loid/Twilight: “Signora Amber, tutto bene?” 

Rose: “Non proprio, mio marito non le ha detto tutto quello che sa.” 

Loid/Twilight: “Lo avevo intuito. Suo marito è un buon bugiardo, ma la mia esperienza mi aiuta a capire perfettamente chi ha qualcosa da nascondere e chi no, e per questo voglio ringraziarla per essersi fatta avanti.” 

Rose: “Si figuri. Ciò che voglio dirle riguarda me e Rachel: io non sono la vera madre di Rachel, ma è Sera Gearhardt.  

Loid/Twilight: “Sarei disonesto se dicessi che non me l’aspettavo, perché i suoi lineamenti, i capelli e gli occhi mi avevano già fatto capire che lei non fosse la madre naturale di Rachel. Può darmi qualche informazione in più in merito a Sera? 

Rose: “Le ultime cose che so di lei risalgono a 3 anni fa, quando si era completamente disintossicata dall’uso di droghe, poi però da quando Rachel si è ripresa da quella ferita non si è saputo più nulla di lei. Mio marito ha sempre tenuto nascosto questo fatto a Rachel perché non voleva che soffrisse ulteriormente, anche se alla fine è venuta a conoscenza del fatto lo stesso.” 

Loid/Twilight: “La ringrazio di cuore per queste informazioni, non capisco però perché non ne abbia parlato prima quando c’era anche suo marito?” 

Rose: “Non vuole che si parli di Sera, e non volevo potessero generarsi attriti, visto che in queste ultime settimane stiamo con i nervi a fior di pelle.” 

Loid/Twilight: “Capisco.” 

Rose: “La prego, riporti *sigh* nostra figlia a casa, non può *sigh* immaginare il dolore che stiamo vivendo questi giorni, lei è la nostra unica speranza.” 

Loid/Twilight: “Le prometto che farò tutto il necessario per trovare Rachel, ha la mia parola.” *Le tende la mano* 

Rose: “Grazie”  

Rose invece di stringergli la mano, abbraccia Loid che rimane in un primo momento senza parole, in quanto non abituato a gesti così affettuosi, ma che decide di ricambiare. Dopo essere andato via dalla residenza della famiglia Amber, Loid si dirige verso la Blackwell Academy, arrivando anche in questo caso in netto anticipo di 30 minuti come accaduto con la famiglia Amber. Viene accolto dal preside Wells, che lo fa sedere nel suo ufficio per discutere della raccomandazione ottenuta da James Amber. 

Giovedì 9 maggio ore 11:00 Blackwell Academy 

Wells: “E’ un piacere fare la sua conoscenza signor Forger, è un grande onore per noi avere una figura così rinomata come la sua qui alla Blackwell.” 

Loid: “Si figuri, anzi sono io il primo a essere onorato per l’occasione che mi è stata data, visto che occuparsi della salute mentale degli studenti è una cosa importantissima, visto che sono il nostro futuro, e la scuola deve aiutarli in questo percorso.” 

Wells: “Parole sagge le sue signor Forger. Tornando a noi, lei è stato raccomandato dal signor James Amber in quanto, secondo lui, dopo la sparizione di Rachel, gli studenti hanno bisogno di sfogarsi, essere ascoltati e chi meglio di una figura come la sua. Ha portato con sé il curriculum?” 

Loid: “Certo, ora lo prendo” *Apre la valigetta e gli porge il suo curriculum* 

Wells: “Non sono solito rimanere sorpreso da quanto leggo, ma il suo curriculum è davvero di altissimo livello. Si è laureato all’università di Aarhus in Danimarca, parla fluentemente cinque lingue e ha lavorato nei più prestigiosi centri psichiatrici d’Europa. Per me questo vale più di mille parole, da domani le metteremo a disposizione una camera dove poter operare al meglio.” 

Loid: “La ringrazio molto per l’estrema disponibilità.” 

Wells: “Benvenuto alla Blackwell.” *Si stringono la mano* “Bene, se vuole possiamo iniziare il tour della scuola, così che studenti, insegnanti e personale scolastico possano conoscerla.” 

Loid: “Per me va benissimo.” 

Appena usciti dalla presidenza, la prima persona che incrociano è David Madsen, il responsabile della sicurezza della Blackwell. 

Wells: “Signor Madsen, le presento Loid Forger, da qui in avanti si occuperà della salute mentale degli studenti.” 

Loid: “Piacere di conoscerla” *Gli tende la mano* 

David: “…” 

Loid: “Qualcosa non va?” 

David: “Nulla. Benvenuto alla Blackwell” *Gli stringe la mano e poi se ne va* 

Loid: “Per caso ho detto qualcosa di strano?” 

Wells: “Non ci faccia caso, il signor Madsen è una persona molto diffidente, specie dopo la scomparsa di Rachel Amber.” 

Loid: “Altro che diffidente, nutriva forte ostilità nei miei confronti pur non conoscendomi. Devo fare attenzione a questo tizio, o rischio che possa intuire qualcosa.” “Ora è tutto chiaro. Possiamo proseguire?” 

Wells: “Certo.” 

Il preside e Loid proseguono il giro, ed entrano nella classe in cui si tiene la lezione di fotografia. 

Wells: “Scusi se interrompo la lezione professor Jefferson, ma volevo presentare agli alunni il dottor Loid Forger, rinomato psichiatra che lavorerà qui alla Blackwell.” 

Jefferson: “Nessun problema, anzi è un piacere per me incontrare una persona come il signor Forger. Io sono Mark Jefferson, insegnante di fotografia della Blackwell.” *Gli tende la mano* 

Loid: “Non capisco perché, ma quest’uomo mi trasmette inquietudine, eppure è l’opposto di Madsen. Ok Twilight, magari è solo la stanchezza del viaggio, cerchiamo di non saltare subito a conclusioni affrettate.” “Il piacere è tutto mio” *Gli stringe la mano per poi rivolgersi agli studenti* “E’ un enorme piacere trovarmi qui alla Blackwell… 

Victoria: “Taylor, non pensi anche tu che quel Loid sia davvero bellissimo?” Dice sottovoce  

Taylor: “A chi lo dici, tra lui e Jefferson sono indecisa su chi sia più bello.” 

Mentre le due ragazze discutono, Loid si accorge di loro e interrompe il discorso per parlare con loro. 

Loid: “Ehi ragazze, scusate se il discorso è troppo lungo e melenso, ma a breve finirà. Già che ci siamo, potete dirmi i vostri nomi?” 

Victoria: “I…Io mi chiamo Victoria Chase.” 

Taylor: “Io sono Taylor Christensen” 

Loid: “Piacere di conoscervi. Bene ragazzi, qui ho finito, da domani sarò operativo per parlare con chiunque abbia un problema di cui voglia discutere. Buona lezione a tutti.” 

Dopo essere andati via, Loid e il preside Wells si dirigono nella classe di scienze dove oltre alla professoressa Grant, c’è anche Nathan Prescott. Dopo le dovute presentazioni, Loid rifà lo stesso discorso fatto nella classe precedente, ma che viene interrotto direttamente dallo stesso Nathan. 

Nathan: “Che palle, quanto deve andare avanti questo strazio?! Lo abbiamo capito che è uno psichiatra, ora può anche uscire.” 

Loid: “Solo perché non ti interessa ciò che dico, non deve valere lo stesso per i tuoi compagni; quindi, se non vuoi ascoltare non farlo.” 

Nathan: “Non mi dica ciò che devo fare, e voglio ricordarle che a pagare il suo stipendio è mio padre; quindi, tenga a freno la lingua oppure si ritroverà in mezzo alla strada prima di subito.” 

Loid: “Quindi la Blackwell viene finanziata dal padre di questo ragazzo. Di certo la sua arroganza è ben motivata, visto che se lo volesse chiamerebbe il padre per uscire da ogni tipo di situazione. Devo tenerlo buono, visto che potrebbe sapere, se non essere coinvolto dietro alla scomparsa di Rachel Amber.” “In tutto ciò non ci siamo ancora presentati: io sono Loid Forger, tu come ti chiami?” 

Nathan: “Mi chiamo Nathan Prescott, se lo imprima bene in mente questo nome.” 

Loid: “Chiaro. In ogni caso Nathan, voglio che tu sappia che, se hai bisogno di parlare con me di qualsiasi cosa, non c’è nessuno che te lo impedisce.” 

Nathan: “Già vado da uno psichiatra, non ho bisogno di un’altra persona che prova a psicoanalizzarmi, quindi si faccia gli affari suoi.” 

Loid: “Ogni psichiatra ha un suo metodo per affrontare i problemi dei propri pazienti, di conseguenza non è detto che l’esperienza con me possa essere uguale. La scelta è tua, se te la sentirai sarò pronto ad ascoltarti, e questo vale per chiunque.” 

Dopo questo discorso, Loid e il preside Wells escono dall’aula, con quest’ultimo che guida Forger nelle varie zone della scuola, come la palestra e la piscina. Loid ha già un’idea chiara su com’è strutturata la scuola, gli manca solo un’idea sulle persone presenti alla Blackwell, così da poter risalire al colpevole o a qualcuno legato a lui. 

Loid: “E’ stato un giro molto istruttivo, la ringrazio per avermi guidato nella scuola preside Wells.” 

Wells: “Si figuri, domani le farò conoscere anche il nostro bidello Samuel, che nell’ultima settimana è stato assente per una brutta influenza.” 

Loid: “Oh mi dispiace, spero si sia ripreso.” 

Wells: “Di certo starà bene, allora ci vediamo domani alle 10:00 signor Forger.” 

Loid: “A domani.” 

   
 
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