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Autore: soffio di nebbia    05/09/2023    0 recensioni
Fu la sua ostinazione a colpirlo la prima volta che la vide, insieme al rosso dei suoi capelli, unico tratto distintivo in quel drappello di donne dal volto di ferro.
Dieci storie, dieci momenti della vita di una coppia.
[Questa raccolta è stata scritta per la challenge 10 PASSI DALLA TUA OTP indetta da BuckyBear sul forum di EFP]
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eagle Marin, Leo Aiolia
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Rating: Verde
Genere: Slice of life, Generale
Prompt: Tenersi per mano
Avvertimenti: 
Nessuno
Personaggi: Aiolia, Milo, riferimenti a Marin



Al Grande Tempio, nessuna regola ufficiale vietava ai guerrieri di Athena di intrattenere relazioni sentimentali tra di loro. Tuttavia, tali legami erano fortemente scoraggiati. Si pensava che simili rapporti avrebbero finito per interferire con il ruolo che ogni soldato ricopriva, e che la passione e i sentimenti affettivi avrebbero reso più vulnerabile e volubile anche il più tenace tra i Cavalieri.
Così, ogni relazione restava formalmente segreta. Nessuno parlava mai delle proprie vicissitudini amorose né assumeva comportamenti che avrebbero potuto renderle esplicite agli occhi altrui. Erano affari privati, e tali dovevano restare.
Ogni tanto, voci di corridoio azzardavano qualche strana congettura basata su un’occhiata giudicata troppo audace o un tono di voce particolarmente morbido, ma nel giro di pochi giorni la faccenda si chiudeva senza ulteriori analisi, e ognuno tornava alla vita di sempre.
Un giorno, Aiolia stava come sempre di guardia sul sagrato della Casa del Leone, quando il Cavaliere dello Scorpione gli passò accanto addentando una croccante mela.
Era un pomeriggio di mezza estate, uno di quelli in cui il tempo scorre pigro, la natura sonnecchia e ogni faccenda umana si permea di placida indolenza.
«Salute a te, Cavaliere» esordì Milo, l’espressione spensierata di chi vive senza preoccuparsi troppo delle cose superflue.
Aiolia ricambiò il saluto con un cenno del capo.
«Buongiorno, Milo. Si batte la fiacca?» lo canzonò.
Lo Scorpione scrollò le spalle inghiottendo il boccone.
«Ma va… devo incontrare qualcuno al villaggio per conto del Gran Sacerdote. Ti porto qualcosa sulla via del ritorno?»
Aiolia scosse il capo.
«Non serve, ti ringrazio. Piuttosto, se incroci Mu potresti chiedergli di tenersi libero domattina presto? Avrei bisogno di fargli dare un’occhiata alla mia armatura»
Milo annuì.
«Certo, glielo riferisco»
Fece per congedarsi, ma lo Scorpione aveva appena sceso un paio di gradini quando si voltò di nuovo. Agitò una mano per aria con fare vago.
«Quasi dimenticavo… Proprio stamattina, qualcuno ha visto te e Marin tenervi per mano»
Aiolia non si scompose. Incrociò le braccia al petto con tutta la sfacciata sicurezza di chi non ha segreti.
«Impossibile. Non l’ho mai tenuta per mano»
Avrebbe potuto aggiungere “in pubblico”, ma in quel contesto era una precisazione superflua. Sapevano entrambi qual era il punto della questione.
«Magari pensavate di essere soli quando vi hanno visti…» rispose l’amico con una scrollata di spalle «Comunque, non devi giustificarti con me, quello che fate sono fatti vostri… Ho solo preferito avvisarti perché so quanto possano essere noiose queste chiacchiere per alcuni di noi»
Aiolia sapeva bene a chi stava alludendo con quella frase ma, nel rispetto del ruolo che ricopriva, non disse nulla a riguardo. Fece spallucce.
«Se non altro, adesso so perché oggi smettono tutti di parlare quando passo. Comunque, la vita da queste parti può essere piuttosto monotona» argomentò «È normale che la gente parli. Non appena si saranno annoiati, troveranno un nuovo argomento di conversazione»
Milo annuì un paio di volte.
«Sì, è quello che dico sempre anch’io»
Morse la mela un’ultima volta e con fare distratto ne lanciò lontano il torsolo, da qualche parte in mezzo agli alberi.
«Mi raccomando, non stressarti troppo!»
Aiolia restò a osservare il compagno d’armi che si allontanava senza premura.
Sorrise tra sé. Il segreto suo e di Marin non era più tale ma, nonostante tutto, aveva avuto vita più lunga di quanto avrebbe osato immaginare.



Note: Tutta la questione della segretezza sulle relazioni affettive al Grande Tempio non viene mai menzionata nell'opera originale (che io sappia), ma fa parte di un mio personale headcanon che francamente mi intriga parecchio. Quindi... eccomi qui.
  
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