Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Allen Glassred    06/09/2023    0 recensioni
CONTINUO DELLA DICIOTTESIMA LUNA.
Sono trascorsi vent'anni dalla sconfitta di Vincent e Dominique. La pace sembra essere tornata a Veritas, tuttavia una nuova minaccia incombe: qualcuno vorrebbe appropriarsi dei Pilastri demoniaci e ricreare un mondo nuovo, mentre dei vecchi nemici faranno la loro ricomparsa più spietati che mai. La maledizione del re pazzo progredisce, colpendo uno dei figli maschi di Vanitas ed Ivy e portandolo alla morte: riusciranno il re e la regina zaffiro a convincere gli altri Re ad aiutarli ed a creare in tempo l'antidoto per salvarlo? Riusciranno, dopo molti anni, a perdonare loro padre? Quale sarà la verità che Kaname Hikari deciderà finalmente di rivelare? Seguitemi per la risposta a questa e molte altre domande! Trovate la prima parte della diciottesima luna nel profilo.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un giovane dalla lunga chioma corvina cammina su e giù per la sala del trono, abbastanza contrariato. Dietro di lui, ad ogni passo la scia di ghiaccio che si lascia alle spalle diviene sempre più evidente mentre, spazientito, un altro ragazzo dai capelli del medesimo colore, ma di un taglio più corto, prende finalmente parola. “ Kevin “. Lo chiama solamente, mentre il più grande non sembra nemmeno dargli retta e continua a camminare nervoso su e giù per la sala. “ Kevin, calmati…. “. Ripete ancora una volta il minore, senza tuttavia essere minimamente ascoltato. “ Oh, per amor di Dracula! Kevin Hikari! Ti vuoi fermare due secondi?! “. Si spazientisce in fine il ragazzo, mentre l’altro arresta bruscamente il suo passo e si volge di scatto verso di lui.


“ Ivar! “. Lo chiama solamente, per poi riprendere parola di lì a poco. “ Mi vuoi spiegare come posso stare calmo, in un simile momento? “. Chiede, mentre il fratello minore sbuffa sonoramente.

 

“ Potresti iniziare sedendoti e facendo respiri profondi? Potresti iniziare evitando di gelare l’intero palazzo? Perché è ciò che farai, se non ti dai una calmata “. Continua con più calma, ma nulla sembrerebbe far desistere il maggiore e men che meno lo calma.

 

“ Ah, appena tornano mi sentono! Eccome, se mi sentono! “. Si altera, per poi andare a sedersi sul trono di suo padre e cercando di seguire i consigli del fratello, prima di gelare il palazzo intero.

 

“ Suvvia, non ti scaldare! “. Si alza dalla propria sedia Ivar, guardando intensamente l’altro: lo stesso, identico colore degli occhi. Lo stesso colore che tutti i membri del clan Hikari posseggono, dopo tutto, proprio come aveva predetto Vanitas Lunettes tempo addietro. “ Saranno andate a fare una passeggiata, che sarà mai? Sono due adolescenti, hanno bisogno di uscire da queste quattro mura! “. Cerca ancora di farlo ragionare, ottenendo solamente che il fratello si irriti maggiormente.

 

“ Ti ricordo Ivar, che chi cercò di rapire nostra cugina Fukiko è ancora là fuori! I ribelli sono ancora a piede libero e tu mi dici semplicemente di star calmo? “. Chiede, non riuscendo minimamente a calmarsi. “ Luna ed Amalia sono due donne e sono uscite da sole, senza contare che sono due delle eredi al trono! Sono un bersaglio anche sin troppo facile! Era per questo che non volevo uscissero per conto proprio! Cosa credi, che mi divertissi a proibire loro anche solo di uscire per andare a giocare con gli amici? “. Chiede, mentre per un momento il fratello abbassa lo sguardo: certamente, da un lato comprende cosa stia cercando di dirgli Kevin, tuttavia… la voce dell’altro lo riporta bruscamente alla realtà. “ Ma era… è tutt’ora necessario, riesci a comprenderlo? “. Chiede, ripensando all’infanzia sua e delle gemelle, anche prima dell’arrivo di Ivar: seppur fosse il fratello minore, lui ha sempre protetto le sorelle in quanto primo erede maschio della famiglia. Non le ha quasi mai fatte uscire da palazzo da sole, se volevano vedere qualche amichetto era questi ad essere portato a palazzo, ma Luna ed Amalia sono uscite molto raramente da quando, al parto di Jeanne qualcuno di non identificato cercò di sottrarle la neonata appena data alla luce. Questo mise in allarme non solo Vanitas ed Ivy, ma anche tutta quanta la famiglia: si decise di tenere le eredi più al sicuro possibile, di cercare di evitare che avessero contatti con il mondo esterno a meno che non fossero accompagnate da qualcuno in grado di difenderle, in caso di bisogno. Perchè ormai è chiaro a tutti: chi cercò di rapire Fukiko dev’essere qualche ribelle, ancora fedele a Vincent o, ancor peggio a Dominique. E persone di questa risma, tutti quanti lo sanno, non avrebbero scrupoli a prendersela anche con delle ragazzine.

 

“ Fratello… “. Inizia il discorso Ivar, raggiungendo il maggiore e mettendosi al suo fianco mentre lui rimane seduto sul trono. “ Credimi, io ti capisco! Davvero, ti capisco perfettamente: anche io ho molta paura che possa accadere qualcosa alle nostre sorelle, cosa credi? “. Chiede, posandogli una mano sulla spalla per potergli far sentire la sua presenza e fargli capire che potrà sempre contare su di lui, in qualunque momento o circostanza. “ Ma non è tenendole rinchiuse che risolveremo il problema: ricorda che più un uccellino è tenuto in gabbia, più avrà voglia di volare libero ed esplorare il mondo. Riesci a comprendere? “. Chiede, mentre Kevin annuisce: eccome se ha capito. Suo fratello vuol dirgli che più le gemelle saranno tenute “ prigioniere “ in quel palazzo o soffocate di attenzioni, più la voglia di trasgredire sarà grande e rischierà, così, di metterle nei pasticci.


“ Allora, cosa mi consigli? “. Chiede semplicemente, sentendo sulle sue spalle il peso di essere il primo erede maschio della famiglia e di dover proteggere a tutti i costi le sorelle, malgrado queste siano più grandi di lui. A quella domanda Ivar sorride lievemente, scompigliandogli i capelli come sempre, quando cerca di tirarlo su di morale in modo particolare.

 

“ Intanto, togli quel broncio: se Luna ti vedesse così, fuggirebbe a gambe levate e la terrorizzeresti “. E gli fa un lieve occhiolino, mentre l’altro avvampa violentemente e, per sbaglio ghiaccia interamente un mobile lì vicino.

 

“ S… scemo! “. Fa solamente, con quei modi che ricordano molto quelli della madre ma allo stesso tempo quelli del padre, quando si ritrovarono dopo tutti gli anni di lontananza in cui lei credette di essere la figlia biologica di Haruka e Juliette.

 

“ Ed in secondo luogo, rilassati un po'! Fa una passeggiata sotto la luna blu, che a breve sorgerà! Smetti di pensare a quelle due e pensa solamente a svagarti, che ne dici? “. Continua il minore, ridendo un po' ed afferrando il braccio di Kevin, quasi trascinandolo con sé.

 

“ Ma alla luna blu mancano alcune ore! “. Protesta il maggiore, mentre l’altro continua a trascinarlo con sé.

 

“ E allora, nel tempo che rimane ci divertiremo insieme, io e te! Una giornata tra uomini! “. Continua, trascinandolo letteralmente e mentre l’altro non riesce in alcun modo a sottrarsi.

 

“ Ivar, piano! Finiremo per cadere! “. Tenta solamente, ma il fratello non sembra aver idea di lasciarlo libero e, uscendo, non si rende conto che due persone lo stanno osservando.

 

Vanitas osserva la moglie qualche istante, mentre lei sorride lievemente. “ Sono davvero adorabili “. Sentenzia solamente la regina, mentre lui ridacchia un po'.

 

“ Ivar ti somiglia, sai? “. Chiede, mentre lei osserva i figli uscire da palazzo, diretti probabilmente in giardino. “ Ha la tua stessa esuberanza “. Prosegue colui che tutti conoscono come il re bambino, mentre a quelle parole lei annuisce lievemente.

 

“ Devo darti ragione, sai? Invece, Kevin è un mini te fatto e finito “. Ridacchia un po', mentre lui la osserva con un lieve broncio.

 

“ Ehi! Guarda che avere un mini me come figlio, dovrebbe essere un onore per te “. Fa, mentre lei continua a ridere.

 

“ Oh si si, non mi bastavano gli sbalzi d’umore del padre. Dovevamo pure fotocopiarti “. Scherza, continuando a ridere e contagiando ben presto anche lui. “ Seriamente: credi abbiamo fatto bene a lasciare sole Luna ed Amalia? Con tutto quello che è successo al parto di Jeanne… “. Fa, mentre lui le prende la mano e sorride lievemente, rassicurandola.

 

“ Credo sia stata la scelta più saggia: noi saremo sempre qui a proteggerle, ma devono fare le loro esperienze anche al di fuori di queste quattro mura “. Fa, trovando il pieno consenso della moglie.

 

“ Si: credo tu abbia ragione. In oltre, ora a Veritas regna la pace: non saranno alcuni ribelli a turbarla nuovamente. Non più “. Precisa, mentre lui annuisce. In quel momento tuttavia, un messaggero giunge ad interrompere il momento tra i due sposi.

 

“ Mio signore e signora, perdonate la sfacciataggine: non intendevo interrompervi, ma c’è un messaggio urgente per voi “. Sentenzia, inchinandosi ed attendendo il consenso per poter proseguire.

 

“ Che cosa succede? Di chi è il messaggio? “. Chiede solamente Vanitas, perplesso: cosa può mai esserci di così urgente, si chiede? La risposta arriva ben presto, lasciandolo letteralmente di sasso.

 

“ Il messaggio arriva da Sabrie, dal Clan della Luna Rossa “. Precisa, mentre in quello stesso istante il sangue nelle vene del giovane re si gela istantaneamente.

 

“ Il Clan della Luna Rossa? “. Chiede: erano vent’anni che non sentiva più parlare della prima luna demoniaca superiore, dopo le barbarie commesse da Ace negli altri regni e dopo la caduta di alcuni pilastri, il primo Pilastro sembrò essersi fermato e non commise più altre stragi. Questo insospettì gli altri re, che comunque strinsero un’alleanza tra loro per preservare la pace nei loro regni, ergendo una potente barriera e promettendosi aiuto reciproco in caso di bisogno. “ E cosa vorrebbero da noi? “. Continua di lì a poco il Re, mentre il messaggero inizia a parlare dopo alcuni istanti.

 

“ Il re Rubino vorrebbe invitarvi al ballo della Luna Rossa, che si terrà tra pochi giorni. Precisamente, subito dopo quello della Luna Blu “. Spiega, mentre Vanitas guarda in faccia la moglie, che ricambia il suo sguardo sconcertata.

 

“ Invitarci al ballo della Luna Rossa? A Sabrie? State scherzando? “. Chiede, ma in tutta risposta l’altro fa un cenno di diniego con il capo, proseguendo il discorso e riportando il proseguo del messaggio, parola per parola.

 

“ Il re Rubino si offenderebbe molto, se voi e la regina rifiutaste il suo invito e di indossare gli abiti che sono stati fatti apposta per voi. Al ballo ci saranno anche il principe e la principessa “. Precisa, mentre Ivy rimane ancor più sconcertata a quelle parole.

 

“ Anche Garry e Jeanne? Ma che cosa significa? “. Chiede, mentre Vanitas scuote il capo.

 

“ Non lo so, ma non mi farò prendere in giro in questo modo a Ace. È chiaro che ha un secondo fine, per invitarci nel suo regno al ballo in onore della sua luna. Lui mi odia, Ivy: non credo nella sua buona fede “. Ammette, la moglie d’altro canto non può dargli torto: è risaputo che Ace Baskerville odia suo marito, allora perché tutto un tratto, si dimostra così amichevole? Cosa c’è dietro?

 

“ Beh, non hai tutti i torti: l’odio di Ace per te è risaputo ed è più che chiaro che se ti, se ci ha invitati c’è sotto qualcosa. Tuttavia… “. La regina riflette su un’altra cosa: è vero che il primo Pilastro deve avere qualcosa in mente, tuttavia sa anche che rifiutare l’invito li farebbe sembrare estremamente maleducati agli occhi di tutti. “ … se ora rifiutiamo il suo invito, non solo sembreremo maleducati agli occhi di tutti ma daremmo anche l’impressione di temerlo. E sicuramente, questo non è quello che vogliamo “. Fa, trovando il consenso del marito: certo che no, pensa. Non vuole che si pensi che il clan della luna blu, che il re zaffiro tema quello rubino: sono entrambi due lune maggiori, le lune demoniache più forti. Non ha alcun motivo di temerlo. “ Se Ace ha in mente qualcosa, lo scopriremo: credo che una perlustrazione nella tana del lupo, non ci farebbe poi male. Ci basterà tenere occhi ed orecchie bene aperti. Forse, riusciremo a scoprire cosa c’è dietro “. Conclude la regina, mentre Vanitas annuisce alle sue parole e, in seguito osserva attentamente il messaggero.

 

“ E sia “. Fa solamente, mentre l’altro rimane in ginocchio in segno di rispetto. “ Io e mia moglie accettiamo l’invito: verremo al ballo della Luna Rossa, a Sabrie “. Conclude, per poi congedare l’uomo che, una volta porti i propri rispetti si avvia verso l’uscita. Una volta soli il giovane re sospira pesantemente, mentre la moglie gli pone una mano sulla spalla e sorride lievemente.

 

“ Prima o poi, mi dirai perché Ace ti odia così tanto: siete appunto, le due lune demoniache più potenti, le prime mai apparse. Dovreste andare d’accordo, non scannarvi a vicenda “. Fa, mentre lui sospira pesantemente ancora una volta.

 

“ Non è colpa mia se Ace ha dato di matto ed ha iniziato ad attaccare tutti i clan demoniaci e se, dopo vent’anni, torna a far parlare di sé. Come hai detto: andremo a quel ballo e scopriremo cosa c’è dietro “. Fa, evitando accuratamente di rispondere alla domanda della moglie. La donna se ne accorge, ma preferisce non insistere: non vuole innervosire Vanitas, sa che se avrà bisogno di parlarle, lo farà quando sarà il momento giusto. Fino ad allora, il motivo dell’astio tra lui ed Ace rimane avvolto nel mistero.

 

Nello stesso istante, le ricerche di Shilo stanno proseguendo.

 

È da un po' di tempo che Men, Giyu, Mina e Jean Jacques stanno perlustrando le strade di Veritas senza tuttavia aver successo: Shilo sembra essere scomparsa nel nulla, non si riesce a trovarla e nessuno sembrerebbe nemmeno averla vista. La donna si appoggia al muro di un’abitazione, portandosi le mani al viso e scoppiando in lacrime. “ E’ tutta colpa mia! “. Fa solamente, mentre a quella vista suo marito le si avvicina e, in seguito la stringe in un abbraccio per tentare di rassicurarla.

 

“ Ehi! Tesoro, non fare così, vedrai che la troveremo “. Mormora solamente il re indaco, ma nemmeno le sue parole sembrano quietare l’animo della Principessa dei Lunettes.


“ No! No, invece! È tutta colpa mia! Anzi: è colpa di quel bastardo di mio fratello! Anche da morto, continua a creare problemi! Maledizione, Giyu! Dove può essere nostra figlia? “. Chiede, mentre lui continua a cercare di calmarla.

 

“ Basta! Non pensare più a quell’infame, ci ha già fatto abbastanza male: ora è morto e sepolto da oltre vent’anni, non dobbiamo nemmeno più nominarlo, d’accordo? “. Chiede, accarezzando il viso della moglie e cercando di rassicurarla. “ Shilo non si sarà sicuramente addentrata nella Terra di Nessuno: sono sicuro che si trova qui intorno, dobbiamo solo pazientare e vedrai che la ritroveremo “. Fa, ma la moglie scuote il capo.


“ No, di questo passo non la troveremo mai! “. Continua ostinata, mentre il suo terzogenito le si avvicina e le mette una mano sulla spalla.

 

“ Madre… “. Mormora solamente Men, mentre lei posa una mano su quella di lui e sospira pesantemente.

 

“ Credo che solo una persona possa aiutarci, Giyu: lui sicuramente, saprà cosa fare “. Sentenzia, mentre il marito la osserva qualche istante e mentre lei non lascia per un solo istante la mano del figlio. “ Si, so che è da tanto che non lo vediamo. Ma è necessario chiedere il suo aiuto, se vogliamo trovare la nostra Shilo prima che accada una disgrazia “. Trema alla sola idea: se pensa che sua figlia è dispersa a causa del suo eccessod ‘ira, la sola che prenderebbe a schiaffi è solo sé stessa. E se ora accadesse qualcosa alla ragazza, non se lo perdonerebbe mai per tutto il resto dei suoi giorni. È la voce di suo marito ad interrompere i suoi pensieri.

 

“ Aspetta! Vuoi forse….? “. Mormora solamente il re indaco: non è contrariato, solo molto sorpreso. Perché ha già capito a chi si stia effettivamente riferendo la moglie ed a chi voglia chiedere aiuto. Mina ricambia il suo sguardo, asciugandosi le lacrime e più determinata che mai.

 

“ Si: dobbiamo chiedere aiuto a Garry! Sono sicura che lui riuscirà a ritrovare nostra figlia, con l’aiuto dei suoi Hunters “. Assicura la corvina, mentre Giyu riflette un momento e mentre osserva i figli, che come se avessero capito ciò che il padre vuol dire annuiscono quasi all’unisono.

 

“ Ho sempre desiderato conoscere il capofamiglia dei Perry! “. Sentenzia Men, incoraggiando così i suoi genitori.


“ Andiamo! Per ritrovare Shilo, ogni alleato è prezioso ed il tempo stringe: tra poco calerà il sole e sorgerà la luna blu, non c’è tempo da perdere “. Gli fa eco Jean Jacques, mentre Mina fa loro cenno di avvicinarsi e, in seguito li stringe in un forte abbraccio.


“ Vi amo con tutta me stessa, figli miei “. Sussurra solamente, mentre seppur inizialmente sorpresi anche loro, di lì a poco, ricambiano l’abbraccio della madre.

 

“ Anche noi vi amiamo, madre: amiamo voi e nostro padre, ed anche Shilo. Vedrete che la ritroveremo, sana e salva “. Assicura Jean Jacques, mentre alle sue parole e ad un cenno di quello che per lui è un figlio a tutti gli effetti, anche Giyu si unisce finalmente a quell’abbraccio.

 

“ Avete ragione: dobbiamo andare da Garry e Jeanne e chiedere il loro aiuto. Ed insieme, ritroveremo Shilo prima del sorgere della luna blu “. Assicura il re indaco, approvando a tutti gli effetti la decisione presa dalla moglie. La moglie che, dopo molto tempo è disposta a chiedere aiuto all’ex marito pur di ritrovare la sua amata figlia, prima che accada qualcosa di davvero irreparabile. Perché ormai, solo poche ore li separano dal sorgere della Luna Blu.

 

La ragazza dalla chioma corvina varca quell’invalicabile confine che le è sempre stato proibito attraversare: il confine tra Veritas e la Terra di Nessuno. Da ciò che sa, questa terra è la così detta zona neutra e non è comandata da nessun re, per tanto nessuno la caccerà via e lei ha davvero bisogno di restare sola, in questo momento. Ripensa alla lite con la madre e porta una mano alla guancia, decisamente arrabbiata. “ Mi ha dato uno schiaffo! Dico io, uno schiaffo! Uno schiaffo per una stupida fotografia! È inammissibile! “. Borbotta infuriata la corvina, spostando alcuni rami di alberi ed addentrandosi in quelle terre sconosciute. “ Ed anche questo posto! Qualcuno mi spiegasse perché mai è proibito entrarvi? Sono solo alberi e sterpaglie e non vedo nessuno di pericoloso! I ribelli sono scomparsi da anni, quindi perché tutto questo mistero? Non capisco! “. Continua la secondogenita di Mina e Giyu, mentre una strana sensazione di gelo la investe improvvisamente. “ Tanto, a casa non ci torno! No signore! Se lei non vuole dirmi la verità, vorrà dire che la scoprirò per conto mio! “. Continua caparbia la ragazzina che, anche nella sola espressione ricorda suo zio in versione femminile. “ Tanto lei mi odia, solo perché assomiglio a mio zio! Non riesco davvero a comprenderla! Come se io avessi qualche colpa! “. Continua il monologo, prima che un fruscio la faccia arrestare ed appoggiare ad una corteccia. “ Ma che cosa…? “. Mormora, accorgendosene solo ora: è giunta senza volerlo, accanto ad un cimitero abbandonato. E lei crede di sapere di che cosa si tratti: porta le mani alla bocca, incredula. “ Ma questo è il cimitero dei traditori! Quello in cui coloro che hanno tradito il sovrano vengono gettati, senza nemmeno una degna cerimonia funebre! “. Mormora tra sé e sé la corvina, mentre la curiosità si impadronisce di lei. “ Forse lui è qui? “. Si chiede: una domanda piuttosto legittima, dato che sa che suo zio così come Vincent erano traditori e che il primo è morto per mano di Jeanne e l’altro è chiuso in manicomio. Ma grazie all’ostinatezza di sua madre, che non le parla mai di quegli eventi, la ragazza non è nemmeno al corrente se suo zio sia stato seppellito nella tomba di famiglia oppure qui, in questo luogo tetro ed oscuro che odora di morte e sangue. “ Oh che diavolo! Se lo voglio sapere, non mi resta che una cosa da fare… “. Si fa coraggio la Principessa dei Lunettes, alzandosi fiera da terra. Ancora una volta, il suo atteggiamento ricorda quello del gemello di Mina: con un ghigno strafottente si pulisce l’abito dalla polvere, per poi avvicinarsi sicura ai cancelli di quel cimitero. “ Il cimitero in cui tutti i traditori vengono seppelliti. Tutti i quattordici regni demoniaci lo utilizzano, per dar sepoltura a chi attenta alla vita del re o lo tradisce. Se mio zio era un traditore, allora forse… “. Mormora la ragazza, riflettendo: ci sono parecchie tombe, considerato il fatto che tutti i quattordici re usano questo cimitero come una sorta di “ deposito eterno “, un luogo dove seppellire e dimenticare chi attenta alla loro vita o li tradisce in modo grave, così grave da non poter ricevere redenzione o perdono. “ Forza, Shilo! Non ti farai mettere paura da dei semplici cadaveri? Sono morti e sepolti, non ti faranno nulla! “. Si incoraggia, scostando seppur a fatica il pesante cancello. “ Accidenti! Com’è duro! “. Fa semplicemente la corvina, riuscendo a scostarlo in fine, quel tanto che basta a farla passare. “ Oh, finalmente! “. Continua e, senza più esitare varca quella soglia. Forse per un colpo di vento o forse no, non appena l’erede della luna indaco entra il pesante portone si chiude alle sue spalle, emettendo un cigolio degno dei migliori film horror. Shilo si volge un istante a guardarlo, deglutendo due volte ma in seguito, facendosi coraggio. “ Coraggio, Shilo! Vai e scopri la verità! “. Fa e, finalmente le sue gambe la soccorrono e tornano a rispondere ai suoi comandi. Avanza lentamente, leggendo uno ad uno i nomi su quelle tombe mal curate. Poi una cosa la fa sussultare: alcune sembrano essere state profanate, aperte. “ Cos’è successo qui? “. Mormora, incapace di trovare la forza di avvicinarsi: per fortuna pensa, solo alcune tombe sono aperte e magari è lei che si sta facendo mille ed inutili paranoie. Magari pensa, quelle tombe aperte si sono semplicemente sfondate ed aperte dopo tanti anni d’incuria totale e non c’è nulla di misterioso dietro. In seguito sono due tombe in particolare ad attirare la sua attenzione: le lapidi sono legate tra loro da una catena di platino, che lei fa per toccare ma che al solo contatto le brucia la mano. “ Ahi! “. Mormora solamente la ragazza, mentre lentamente l’ustione si rigenera. “ Platino? “. Chiede stupita: argento e platino sono solitamente usati sulle tombe dei cacciatori, per distinguerle da altri umani comuni e per impedire a qualunque vampiro di violarle o profanarle, un caso qualche trattato di pace venisse infranto. “ Due Hunters? “. Giunge a quella conclusione la corvina: chi è seppellito in quelle tombe devono senza dubbio essere due Hunters. Ma la vera domanda è: che ci fanno nel cimitero dei traditori? Cos’avranno mai fatto di così grave, per essere seppelliti in quel tetro luogo e tra i vampiri? E soprattutto… “ Chi sono? “. Continua la principessa scarlatta, prima di chinarsi e scostando le erbacce da quelle tombe, sulle quali i nomi sono leggibili seppur a fatica. “ Accidenti, come sono consumati! “. Sbuffa sonoramente la giovane, per poi assottigliare lo sguardo e, in fine, scandendo le lettere e capendo cosa ci sia scritto. “ Victoria… “. Inizia, scostando altre erbacce dalla tomba alla sua destra. “ e Gerard… “. Fa, per poi concludere la lettura una volta estirpate le ultime erbacce. “ … Yaman? “. Chiede più a sé stessa: non ha mai sentito questo cognome, ma un brivido freddo passa lungo la sua schiena non appena lo legge, come se le incutesse paura. “ Ma chi erano? “. “ Victoria e Gerard Yaman… “. Sussurra, mentre una voce alle sue spalle la fa sussultare: qualcuno l’ha raggiunta senza che nemmeno lei se ne accorgesse.

 

“ Quei due sono i peggiori: hanno osato levare la mano sul Re Oro e lo uccisero, quasi trent’anni fa. Ma questo è un periodo indicativo: forse mi sbaglio “. Sogghigna da sotto il cappuccio colei che, sicuramente è una ragazza. “ Mi riferisco ovviamente, al vecchio re oro “. Continua, per poi afferrare una spada. “ E tu sei nel nostro territorio! “. Conclude, aggredendo la corvina che, con l’abilità degna della figlia di un Pilastro afferra il proprio pugnale da sotto la gonna, difendendosi.

 

“ Non sapevo che i cimiteri avessero un proprietario! “. Esordisce, mentre l’altra la osserva: una scintilla dorata passa nei suoi occhi, la sabbia crea una sorta di tempesta attorno a loro ma non le accieca né danneggia.

 

“ E io non credevo che la spazzatura proveniente dai regni denominaci si spingesse sin qua! Ma ora ti insegno io a stare al tuo posto, microbo! “. Continua la fanciulla che, con un’abilità sorprendente maneggia la spada come fosse un abile ed addestrato soldato. Con un affondo ben assestato riesce, in fine, a gettare a terra Shilo che per fortuna, non perde la presa sul proprio pugnale. “ Te lo dico una sola volta: qui, chi appartiene ai regni demoniaci non è il benvenuto. Vattene! “. Grida furiosa, i suoi occhi ancora iniettati di luce dorata.

 

“ Non ci penso nemmeno! “. Fa semplicemente Shilo, afferrando la lama della spada e fermando così il fendente con una mano. “ Sono qui per avere risposte e non me ne andrò senza averle avute! Che ti piaccia o no! “. Prosegue e, con un’abile mossa riesce a tirare l’arma a sé ed a far cadere la fanciulla, i cui lunghi boccoli castani fanno capolino dal cappuccio.


“ Bastarda… “. Mormora solamente, mentre una nuova voce blocca sul nascere un suo possibile contrattacco.

 

“ Ora basta! “. Comanda solamente quella voce che, per un momento è familiare anche a Shilo. Ma quand’è pensa, che l’ha sentita se nemmeno conosce costui? “ Ma guarda guarda: una ragazzina proveniente da Veritas! E dal suo odore, appartiene al clan Lunettes “. Esordisce, tenendo in spalla come se nulla fosse un cadavere. A quella vista Shilo grida, mentre una donna l’afferra da dietro e le punta un pugnale alla gola.

 

“ Non muoverti, ragazzina! “. Le ordina, mentre la corvina sbianca terrorizzata: ma chi sono questi tre? Perché mai il cimitero dei traditori sarebbe il loro territorio? “ Porta rispetto al nuovo capo dei ribelli “. Continua. “ Ora, in ginocchio! “. Fa colei che ha tutta l’aria di essere una soldatessa. Tuttavia, Shilo riesce a capirlo, la sua divisa non appartiene alle guardie reali di Veritas.

 

“ Lascia stare “. Fa solamente lui, che con un solo cenno ferma l’altra che, in segno di rispetto abbassa lo sguardo e si allontana dall’altra ragazza. Lui si volta verso la fanciulla precedentemente gettata a terra, allungandole la mano per poterla aiutare. “ Sei davvero maleducata: hai attaccato la padrona di questo cimitero e ti sei messa a curiosare. Hai creato scompiglio in un territorio che non è il tuo, come dovrei reagire ora? “. Ghigna maligno: quel ghigno è una delle poche cose visibili di lui, che ancora tiene il cappuccio ed un mantello a coprire interamente il proprio vestiario. Tuttavia Shilo non si lascia intimidire: anche gli occhi di lui brillano di un’intensa luce oro per qualche istante, mentre quelli della precedente ragazza tornano di un azzurro naturale.

 

“ Grazie… “. Mormora solamente, afferrando la mano di lui ed alzandosi mentre l’altra donna in divisa militare l’abbraccia, assicurandosi che stia bene.

 

“ Non ho paura! “. Fa solamente Shilo: non le importa chi diavolo sia quell’uomo o chi siano quelle donne! Niente e nessuno è mai riuscito ad intimidirla e così sarà anche ora! “ Sono qui per avere delle risposte e non me ne andrò senza averle avute! Me ne infischio, se voi avete reclamato questo cimitero come vostro! Io ci sono entrata e finirò di esplorarlo! “Quale ostinazione, pensa l’uomo misterioso. In seguito il suo sguardo dorato torna di un colore naturale, incontrando quello gemello di lei.

 

“ Hai gli occhi di lui… “. Mormora, ghignando compiaciuto ed avvicinandosi a Shilo. Prima che la ragazza possa fare un passo è nuovamente bloccata dalla presa della soldatessa, che afferra i suoi polsi e li immobilizza dietro la sua schiena.

 

“ Ma voi chi siete?! “. Chiede solamente la fanciulla, mentre l’uomo misterioso getta il cadavere a terra come se nulla fosse. Shilo ha un moto di disgusto, mentre senza esitare l’altro pianta un ago in ciò che è rimasto di quel povero corpo, estraendo da esso un liquido oro.


“ Zydrate oro: una delle migliori che esista, seppur questa appartenga solo ad un volgare traditore. Vuoi provarla? “. Sussurra, mentre Shilo trattiene il disgusto quanto più può e scuote il capo con enfasi. “ Ah no? Così mi offendi, sai? Questo antidoto può fungere anche da droga: può davvero farti star meglio ed alleviare il tuo dolore “. Continua, mentre lei scuote nuovamente il capo e chiude gli occhi qualche istante. A quel rifiuto, lui sogghigna lievemente. “ Ovvio: per una principessa, questa zydrate di bassa qualità non basta. Ad una come te, serve quella di un re “. Continua, facendo sgranare gli occhi alla corvina in totale shock. “ Ah! Se ti chiedi chi sia quest’uomo: è uno dei nobili che anni fa, aiutò Gerard e Victoria Yaman ad uccidere il mio predecessore “. Continua, mentre una spessa coltre di vetro copre buona parte del terreno e mentre, nel solo vedere quella zydrate anche gli occhi di lei diventano di un intenso oro. “ Ecco, bene! Eccolo qui, il potere che scorre nelle tue vene: il tuo vero potere, quello che probabilmente ti è sempre stato precluso di conoscere ed esplorare. Quello che probabilmente, la tua adorata mammina ha soppresso per paura che si rivelasse e che il destino di tuo zio si abbattesse anche su di te “. A quelle ultime parole, la ragazza sgrana gli occhi sconcertata.

 

“ Cosa?! “. Chiede, mentre i suoi occhi le bruciano come mai prima d’ora. “ Che significa?! Tu conoscevi mio zio Dominique?! “. Chiede, mentre dai suoi occhi iniziano a scendere lacrime di dolore.

 

“ Se lo conoscevo? Oh… credimi, gli sei più vicina di quello che credi “. Assicura, osservando una tomba lì vicina ed avvicinandosi a lei, afferrandole il mento: la ragazza piange per il dolore agli occhi, dai quali di lì a poco inizia a sanguinare.


“ Fa male! Mi fanno male gli occhi, basta! “. Piange, mentre lui e la donna che ancora tiene immobilizzata Shilo si guardano con un ghigno complice.

 

“ E chi lo avrebbe mai detto, che dopo vent’anni mi sarei trovato faccia a faccia con la figlia di Mina? “. Chiede lui, per poi proseguire di lì a poco. “ La figlia della Principessa Dorata “. Conclude, mentre la ragazzina dalla chioma corvina quasi sviene a causa del dolore e mentre, nei suoi occhi, compare per un istante lo stesso kanji che compare in quello di lui: Upper Rank Seven. Luna superiore numero sette: la luna oro. Un kanji che solitamente appare solo negli occhi dei quattordici re o di chi ne è un discendente diretto, seppur da che si sappia, Shilo non ha legami con il re oro. Almeno, non che lei sappia.



Ciao miei cari fans, come state? Ecco qui il secondo capitolo della diciottesima Luna, che ne pensate? Mentre Vanitas ed Ivy ricevono un invito da Ace e mentre Mina decide, assieme al marito ed i figli, di chiedere aiuto a Garry per ritrovare la figlia, Shilo si inoltra in un cimitero non comune: il cimitero dei traditori, dove dai quattordici regni deminiaci vengono seppelliti i traditori della peggior risma. Lì, la ragazza fa uno strano incontro: un misterioso uomo i cui occhi da azzurro si tingono d'oro, così come i suoi, e due donne, tra cuiuna soldatessa molto preparata. Di chi si tratta? Cosa succederà alla figlia di Mina e Giyu? Riusciranno a trovarla in tempo, prima che i profanatori di tombe e nuovi ribelli le facciano del male? Seguitemi e lo saprete!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Allen Glassred