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Autore: Sasha88    23/09/2023    0 recensioni
Sarò sincera, sono anni che non seguo One Piece ma a seguito del live action mi è venuta voglia di scrivere questa fanfic sul mio personaggio preferito, Mihawk Occhi di Falco. Tutto ciò che vi occorre sapere è che le vicende si svolgono 10 anni dopo l’esecuzione di Gol D. Roger.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drakul Mihawk, Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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- Grazie per averci ricevuto senza preavviso, Sir Philip.

L’ammiraglio Beccoviola era un uomo tutto d’un pezzo. Alto, con bizzarre gambe magre che sembravano due stecchini posizionati sotto al busto. Sembrava una piramide sottosopra. Aveva una folta barba bianca che lisciava in continuazione, come un tic, e capelli corti brizzolati. Lo sguardo austero parlava della sua gloriosa carriera. 

 

In quel momento, Lilian raggiunge di fretta le sua sorelle sulla galleria della grande sala reale. Aveva ancora il fiatone per la lunga corsa. Si appoggiò pesantemente alla balaustra di legno cercando di riprendere fiato. Il suo sentiero segreto era di qualche chilometro più lungo rispetto alla strada principale, perciò aveva dovuto correre più del dovuto per cercare superare il gruppo. A quanto pare, però, non c’era riuscita. 

 

- Si figuri, Ammiraglio. È sempre un piacere la sua presenza qui da noi - disse il sovrano cercando di nascondere un certo imbarazzo. In cuor suo sapeva il perché ma domandó lo stesso a cosa doveva questa vostra visita.

- Beh, andrò dritto al sodo, Signore. Mio figlio Giulius mi ha parlato del suo desiderio di sposare sua figlia, Lilian, e vorrei discutere seriamente dei dettagli dell’accordo anche davanti al qui presente Drakul Mihawk, che, in quanto membro della Flotta dei Sette e quindi “alleato” della Marina e del Governo Mondiale, si occuperà personalmente di ostacolare le ciurme di pirati intenzionati a depredare questa preziosa isola e i suoi abitanti.

 

Lilian, col volto imperlato di sudore e con indosso ancora la vecchia vestaglia, per poco non si strozzava con la sua stessa saliva. Sylvian la richiamó con una gomitata. Florian rosicava perché la sua gemella finiva sempre al centro dell’attenzione. Debian guardava lo spadaccino e sospirava ogni volta, innamorata persa. Quest’ultimo, invece, se ne stava seduto su una poltroncina della grande sala, totalmente disinteressato a tutto quello che stava succedendo nella stanza. Anzi, si leggeva in faccia che avrebbe preferito stare altrove.

- Oh… ehm…, si, certo, Lilian, cara, potresti cortesemente raggiungerci? 

L’imbarazzo di suo padre crebbe notevolmente. Non era difficile prevede che come sarebbe andata a finire. In due settimane sua figlia era rimasta ferma sulla sua decisione, e non era così stupido da credere che la presenza dell’ammiraglio Beccoviola e quella di un pirata del calibro di Mihawk avrebbero svoltato la situazione. 

Lilian, riluttante, scese le scale e, con una lentezza estenuante, raggiunse la destra di suo padre al centro della stanza. Per la seconda volta in quella giornata i suoi occhi incrociarono quelli gialli dello spadaccino, e le parve di percepire un piccolo acciglio, gesto che le fece sobbalzare il cuore in gola. L’aveva riconosciuta? Certo che sì, dopotutto quante ragazze con gli occhi bicolore si trovavano su quest’isola? 

- Mi scuso per il mio abbigliamento poco consono, signore - cominció Lilian che solo allora si ricordó di essere vestita come una stracciona - Ero alle scuderie e non ho avuto il tempo di cambiarmi.

- Tranquilla, cara, la tua bellezza oscura tutto il resto - disse Boccaviola - Hai avuto modo di riflettere sulla proposta di mio figlio?

Lilian guardò suo padre in cerca di rassicurazioni. Le mani le sudavano e le apriva e chiudeva nervosamente. L’uomo ricambió lo sguardo ed era speranzoso e terrorizzato allo stesso tempo. Questo la fece esplodere dentro. Possibile mai che il bene del regno veniva prima di sua figlia? Che razza di padre era quello? Dov’erano tutti i “non ti preoccupare bambina mia, fai quello che ti rende felice”? Decise che da quel momento non avrebbe più avuto esitazioni e le parole vennero fuori con decisione e controllo.

- Si, signore, ma non ho intenzione di accettare.

Nella sala caló il silenzio. Re Philip si portó una mano in fronte, sconfitto. Le ragazze si strinsero cercando conforto l’una con l’altra. I militari si guardano confusi. Mihawk alzò la testa, incuriosito. Giulius era visibilmente deluso. Solo l’ammiraglio non batté ciglio.

- Beh è un vero peccato… sai ch-  

- Mi dispiace interromperla, signore, e mi dispiace se la domanda le sembrerà impertinente - continuó la ragazza. Sentiva la rabbia crescere e il controllo diminuire. Era una persona e la stavano trattando come merce di scambio. Perciò non era intenzionata a sopportare oltre. 

- Proteggere quest’isola e il regno dai pirati non è un vostro compito? Per quale motivo un matrimonio combinato dovrebbe garantirci sicurezza? Sicurezza poi… da chi, da un pirata?

Suo padre voleva sprofondare. Sperava in un infarto fulminante così da svincolarsi da ogni imbarazzo. Mihawk sorrise leggermente. Forse questa pagliacciata non era poi cosi noiosa. Anche Baccoviola sorrise. Doveva riconoscerlo, la ragazza, oltre la lingua lunga, aveva carattere.

- In quanto rappresentante del governo mondiale posso assicurare che gli uomini della Marina fanno tutto il possibile per mantenere l’ordine nel mare orientale, ma è dall’esecuzione del Re dei pirati, Gold D. Roger, che il fenomeno è in costante crescita e la Marina non riesce a stare al passo a formare uomini in grado di fronteggiarlo. Ecco perché è stata costituita la Flotta dei Sette, per…

- So benissimo tutto questo - interruppe Lilian - sono dieci anni che va avanti questa storia, e so anche della Flotta dei Sette, ma non ha ancora risposto alla mi domanda.

- Ti spiego subito - disse l’ammiraglio. Ora cominciava a sentirsi irritato.

- Le dimore delle famiglie dei Marine di un certo grado hanno diritto a maggiore protezione, specie se di lignaggio reale - spiegò Beccoviola, come se fosse la cosa più ovvia del mondo - La sola parola di Mihawk basterebbe per scoraggiare qualsiasi pirata a saccheggiare qualsiasi isola, anche se preziosa come questa.

Odiava ammetterlo, ma aveva senso. Però il suo cervello non faceva altro che chiedersi perché. Perché a me? Siamo sette sorelle, una delle sei andrà bene lo stesso! Ma in cuor suo sapeva che non era così. Era vero che Giulius aveva sempre avuto un debole per lei. Aggiungi poi che era molto viziato, abituato a vincere e ad avere tutto ciò che desidera e il gioco era fatto. Difficilmente avrebbe mollato e patteggiato con una delle sue sorelle se il suo desiderio era averla. Contrariamente a quello che tutti pensavano, Lilian aveva riflettuto davvero sulla proposta di convolare a nozze col ragazzo. Indiscutibilmente era di bell’aspetto e riteneva notevole che a ventitré anni fosse già viceammiraglio (con lo zampino del padre, ovviamente) e ammetteva anche che era molto dotato nel combattimento ed anche un astuto stratega. Insomma, c’erano sorti peggiori dello sposarlo. Ma non lo voleva. Non lo voleva proprio. Se un giorno si fosse sposata l’avrebbe fatto con un uomo che amava, di quell’amore che raccontano nei libri e cantano nelle canzoni. Se non l’avesse trovato, non le importava. Sarebbe rimasta da sola per tutta la vita.

 

- Beh, basta così. 

Mihawk si alzò dalla sua postazione. Imbracció Yoru, la sua possente spada nera, e la sistemò dietro la schiena dirigendosi verso il centro della sala.

Il povero Giulius avrebbe voluto proferire parola ma il padre non glielo concesse. Era già stato difficile portare li lo spadaccino, era saggio non stuzzicare troppo la sua pazienza se voleva andare via.

Lilian rimase impressionata da quanto fosse alto quando le passó accanto. Aveva almeno trenta centimetri in più di lei. Pensò, sorprendendosi di se stessa, che fosse anche molto attraente. Attorno a lui aleggiava un’area di potenza e capire perché fosse tanto temuto dal governo quanto dai pirati non era difficile. 

- Se è questa la decisione, non abbiamo altro di cui discutere. Grazie per il tempo che ci avete dedicato, disse Beccoviola facendo cenno ai suoi di andare.

Re Philip mormorò qualcosa tipo grazie a voi per la possibilità e le ragazze sulla balaustra fecero un inchino di saluto mentre la squadra lasciava la sala, con Mihawk in prima fila. 

Quando gli uomini furono usciti il padre di Lilian riuscì solo a dire quanto fosse deluso. La tensione accumulata mista al dispiacere furono troppo da sopportare. Lilian scappó via piangendo. In pochi passi raggiunge gli uomini davanti e, passando velocemente accantó a loro, urtò lo spadaccino. Mihawk si fermò, vagamente infastidito.

- Dunque passiamo al piano B - gli sussurró Beccoviola. 

Lui non cambiò espressione. Si limitò a guardare ipnotizzato i lunghi capelli dorati della ragazza che oscillavano a destra e a sinistra mentre correva in un fiume di lacrime.

 

   
 
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