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Autore: micchan91    26/09/2023    2 recensioni
Au Sterek ispirata al film "Marry me", tutti umani.
...< Sapete, mia madre mi diceva spesso una cosa... > iniziò Stiles senza staccare lo sguardo da Derek.
< Se vuoi ottenere qualcosa di diverso devi fare qualcosa di diverso > aggiunse e allungò un braccio con la mano tesa verso Derek.
< Si, ti sposo > disse serio e Derek per un momento si guardò intorno, poi si ricordò del cartello e abbassò lo sguardo su di esso per un momento prima di tornare a guardare Stiles che lo fissava con sguardo speranzoso, a Derek sembrava qualcuno sull'orlo del baratro...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Derek non era mai stato bravo a consolare le persone, con i suoi studenti se la cavava, ma solo perchè quando avevano un problema sentimentale o una qualche crisi poteva mandarli da Erika senza pensarci due volte, ora invece era chiuso in macchina con Stiles, suo marito, gli faceva ancora strano pensarci e quello stava piangendo disperato da quasi dieci minuti oramai. Lentamente allungò una mano e gli accarezzò la schiena, ma Stiles non sembrò nemmeno sentirlo.
< Come ha potuto farlo? Perchè scelgo sempre le persone sbagliate di cui innamorarmi?  > singhiozzò all'improvviso parlando a nessuno in particolare e Derek sospirò piano, continuando ad accarezzargli la schiena con movimenti lenti, sperando che Stiles si riprendesse. La macchina sfrecciava veloce per le strade e il cellulare di Stiles non la smetteva di squillare tra chiamate e messaggi finchè Stiles non lo afferrò e lo lanciò verso i sedili anteriori con un ringhio esasperato.
< Fanculo a tutto! > sbottò premendosi le mani sul viso, poi prese un lungo respiro e sembrò calmarsi un pochino. Si asciugò gli occhi senza migliorare granchè la situazione, poi si girò verso Derek e lo fissò intensamente.
< Mi dispiace > soffiò e Derek non capì per cosa si stesse scusando. 
< Invecchierà male secondo te? > chiese poi Stiles di punto in bianco e stavolta Derek intuì subito a cosa si riferisse e gli rivolse un piccolo sorrisetto.
< Malissimo, già ha iniziato a perdere i capelli, si nota > mentì e Stiles si mise a ridacchiare tra le lacrime.
< Fosse vero...diventerà sempre più figo > sospirò con aria triste.
< Beh, tu lo sarai sicuramente di più > ribattè subito Derek, non era tipo da smancerie, ma aveva imparato molto dai film che si guardava Laura. Stiles gli sorrise grato e si mise comodo, guardando un momento fuori dal finastrino.
< Sarebbe dovuto essere il giorno più felice di tutta la mia vita > sussurrò più a se stesso che a Derek che nonostante non potesse vederlo gli sorrise comprensivo. Alla fine prese coraggio e aprì bocca per dire qualcosa, ma in quel momento la macchina si fermò e Scott aprì lo sportello, abbracciando subito fortissimo Stiles che si strinse a lui. Scott poi guardò Derek e sembrava volerlo inondare di domande, invece si limitò a fargli cenno di scendere. Derek aprì lo sportello e si ritrovò nel freddo della serata, prese un bel respiro e si calmò un momento, era stato letteralmente travolto da mille emozioni in una sola ora, non ne era davvero abituato. 
< Dammi il tuo numero di cellulare > la voce di Scott lo riscosse dai suoi pensieri e annuì, dettandogli il numero di cellulare.
< Mi farò sentire domani in mattinata, hai bisogno di un passaggio a casa?  > chiese dopo esserselo segnato.
< No, mi ha scritto una mia amica, mi passa a prendere tra poco, è con mia figlia > disse dopo aver guardato il cellulare.
< Ha anche una figlia > sentì pigolare Stiles e Scott sospirò.
< Non è in condizioni adesso, risolveremo questa...cosa...ok ? > disse guardando Stiles preoccupato.
< Certo > disse serio guardando Stiles a sua volta.
< Starà bene? > chiese poi e Scott alzò le spalle.
< E' una bella botta da digerire > disse sincero.
< Ma è un tipo forte, se la caverà > aggiunse e Derek annuì mentre Scott chiudeva lo sportello dell'auto.
< Posso chiederti perchè hai accettato? > chiese poi a bassa voce.
< Ho aiutato qualcuno in difficoltà, tutto qui > rispose sincero e Scott annuì pensieroso.
< Domani, otto e mezza, vedi di rispondere > disse, poi si infilò in macchina accanto a Stiles che gli fece solo un lieve gesto di saluto prima che la macchina partisse a tutta velocità.
La mattina seguente Derek si svegliò con un gran mal di testa, Erika e Laura gli avevano fatto una testa tanta, lo avevano riempito di domande, stordito di urletti e chiesto almeno diecimila volte cosa sarebbe successo da quel momento in poi, solo che Derek non aveva idea di cosa sarebbe successo da quel momento in poi. Non si era pentito di ciò che aveva fatto, Stiles aveva bisogno di aiuto, probabilmente se Derek non avesse accettato quell'assurda proposta di matrimonio Stiles sarebbe crollato come era crollato in macchina e quelle sono cose che non puoi fare di fronte a tutta quella gente. Derek conosceva bene la sensazione di stare per affogare nelle tue stesse lacrime, di non vedere via d'uscita. Quando Page l'aveva mollato dopo essersi trovata un altro "molto più amorevole di lui", lasciandogli la bambina da crescere Derek aveva passato un gran brutto momento, non poteva immaginare se avesse scoperto di essere tradito proprio pochi istanti prima del matrimonio e di fronte a tanta gente, Stiles era stato coraggioso ad uscire comunque, Derek sarebbe solo che scappato.
Mandò giù un'aspirina dopo aver fatto colazione e guardò il telefono, erano quasi le otto e mezza e alle otto e vent'otto il telefono iniziò a suonare, un numero sconosciuto.
< Pronto? > rispose al primo squillo.
< Sono Scott > rispose l'altro con efficenza e con l'aria di uno che non ha tempo da perdere.
< Come sta? > chiese però Derek.
< Dorme, sono riuscito a farlo addormentare poco fa > rispose spiccio. 
< Possiamo vederci? Ho troppe cose da fare > chiese poi sospirando stanco, dal tono si intuiva non avesse chiuso occhio nemmeno lui.
< Certo, oggi sono libero > rispose Derek finendo di mandare giù il suo caffè.
< Ti scrivo quando e dove, a dopo > e senza nemmeno aspettare una risposta attaccò. 
Derek fissò il cellulare per un momento come se potesse mandare uno sguardo di disapprovazione a Scott tramite quello, poi se lo rimise in tasca e si preparò un altro caffè, sarebbe stata una lunga giornata.
Nel frattempo Scott stava lavorando senza sosta, era riuscito a convincere Stiles a dormire solo da poco, aveva staccato tv, cellulare e tablet e quando li aveva riaccesi erano quasi esplosi dalla quantità di cose che la gente aveva postato. Le persone erano impazzite per questo matrimonio a seguito del tradimento, si chiedevano chi fosse Derek che sembrava non possedere facebook, istagram, tik tok o qualsiasi altra cosa. Scott sospirò e si mise a controllare ogni cosa, cancellando le cose brutte e pregando di non trovare online il video della litigata nel backstage. Chiamò qualcosa come cento persone tra cui il padre di Stiles, iperpreoccupato per il figlio, e sentiva un mal di testa premere sempre più forte sulle tempie. Stava lavorando solo da un paio d' ore quando sentì la tv accesa in camera di Stiles e quando entrò trovò Stiles seduto sul letto con il piumone addosso come una corazza che guardava un programma mattutino.
< Stiles mollerà presto questo Derek e si sposerà con il facchino che li accompagnerà in luna di miele, poi lascerà anche lui per sposarsi con lo stuart dell'aereo > stava ridendo il presentatore.
< Questo ragazzo non sa proprio stare da solo! > rise ancora, prima che Scott trovasse il telecomando e spegnesse.
< Non guardare questa robaccia > gli disse sedendoglisi accanto e Stiles sospirò, togliendosi di dosso il piumone. 
< Parlano tutti del matrimonio > disse atono, stropicciandosi gli occhi con aria stanca.
< Doresti dormire >  gli disse invece Scott, ma Stiles scosse piano la testa.
< Non ci riesco, continuo a fare incubi > sussurrò per poi avvicinargli la mano col palmo rivolto verso l'alto per farsi dare il cellulare.
< No che non te lo do, devi riposare > e Stiles sbuffò, guardandolo contrariato.
< Voglio chiamare mio padre > disse sincero e Scott lo guardò come per dire "fai altro e ti uccido". 
Dopo la chiamata con suo padre Stiles si sentiva totalmente senza forze, ma di dormire non se ne parlava.
< Hai già contattato Derek? > chiese a Scott che annuì.
< Tra poco dovremmo vederci, gli porterò i documenti da firmare, credo che con una buona somma e un contratto di riservatezza possiamo cavarcela. E' un uomo buono, non ha nessun social quindi non credo cerchi fama > rispose e Stiles annuì, ma si fece pensieroso.
< Cosa c'è Stiles? Ti sento pensare da qui > disse Scott alla fine.
< E se...restassimo così? Sposati intendo > disse serio e il moro alzò un sopracciglio.
< Non vi conoscete nemmeno  > ribattè e Stiles annuì.
< Già, ma io ho sempre programmato tutto nella mia vita e guarda com'è finita...magari questa pazzia potrebbe portare a qualcosa di buono > disse alzando le spalle. 
< E poi se lo lasciasse subito cosa direbbe la gente? Si Stiles ha ragione, meglio provare a far funzionare le cose! > esclamò Lydia entrando nella stanza. Anche Lydia era una vecchia amica e si occupava dell'immagine pubblica di Stiles fin dal primo giorno, era sempre stata brava in quello.
< Ovviamente dovrà essere d'accordo anche il ragazzone, ma da come l'ha guardato su quel palco dubito che si tirerà indietro > ghignò porgendo prima a Scott e poi a Stiles due grossi bicchieri di caffè.
< Giocheremo su questo, sulla loro relazione, una cosa nuova, fresca e genuina! Una rivincita su tutto ciò che di brutto ha fatto Theo! > esclamò digitando veloce sul suo cellulare, organizzando già tutti i progetti che aveva in mente.
< Organizzeremo interviste, foto, vi faremo seguire da un cameramen giorno e notte... > poi si bloccò sorridendo e alzò lo sguardo sui due.
< Oggi abbiamo la giornata piena, quindi Scott va a prendere Derek e tu Stiles va a farti una doccia e preparati, sei orribile > disse col suo solito tatto da regina dei ghiacci.
< Ah, Theo non mi è mai piaciuto, non hai perso niente e ieri è lui quello che ci ha fatto una gran brutta figura, non tu > aggiunse mentre Stiles si dirigeva in bagno, lui deviò per darle un breve abbraccio, poi si chiuse in bagno mentre Scott usciva.
Derek era arrivato all'appuntamento pochi minuti prima di Scott, si era portato dietro Erika per supporto morale, ma se ne stava ampliamente pentendo visto che lei non era per niente di supporto.
< Scott > salutò quando lo vide e quello gli fece un cenno di saluto, poi sospirò.
< Ho parlato con Stiles, lui vorrebbe provare a far funzionare le cose > disse storcendo un po' il naso.
< Funzionare le cose in che senso? > chiese Derek confuso, sinceramente si era aspettato che gli proponessero un divorzio lampo o qualche altro trucchetto che usavano i ricconi per scampare ai loro matrimoni finiti male.
< Provare ad essere una coppia. Farebbe bene anche all'immagine pubblica di Stiles, lo allontanerebbe dall'associazione con Theo e aiuterebbe a risollevare un pochino le cose. In fondo alla gente tu piaci > disse serio e Derek lo fissò con entrambe le sopracciglia parecchio aggrottate.
< Io non credo di... > iniziò contrariato.
< Sei mesi, ti chiedo solo sei mesi  > ribattè Scott senza farlo finire.
< Ovviamente verrai ricompensato a dovere > aggiunse passandogli un foglio, una sottospecie di contratto in cui offrivano una cospicua somma per il tempo che Derek gli avrebbe offerto. All'uomo quella storia non piaceva affatto.
< Pensaci Derek, non avevi bisogno di soldi per i tuoi cari studenti? > gli disse Erika dopo aver sbirciato il foglio.
< Ti daranno quasi il triplo che se firmi il divorzio! Il triplo delle cose che potrai comprare ai tuoi studenti  > continuò saltellando.
< Lui farebbe di tutto per i suoi studenti! Sono tipo la sua vita. Fanno gare di matematica sai? > ghignò guardando Scott che le rivolse un sorriso confuso.
< Esistono gare di matematica? > soffiò ed Erika annuì con vigore.
Intanto Derek pensava rapido come non aveva mai pensato in tutta la sua vita, aveva accettato di sposare Stiles sull'onda del momento, non si aspettava certo che la cosa sarebbe andata avanti oltre quel breve attimo del concerto. Aveva da tutelare sua figlia, se stesso, i suoi studenti...però...
< Stiles è davvero d'accordo con tutto questo? > chiese serio e Scott annuì di nuovo.
< E' stato lui a proporlo > rispose sincero e Derek sospirò piano, ignorando Erika e i suoi tentativi beceri di convincerlo, lei avrebbe adorato essere la migliore amica del marito di Stiles Stilinski.
< Ok, sei mesi. Ma dovranno esserci delle regole. Mia figlia non dovrà essere coinvolta e nemmeno i miei studenti o il mio lavoro > disse serio riconsegnando il foglio a Scott. 
< Va bene, troveremo una soluzione > disse quello sorridendogli grato mentre Erika faceva una cosa vergognosa chiamata "il balletto della vittoria" che fece desiderare nuovamente a Derek di non essersela portata.
Ovviamente non riuscì a non farla salire sulla grande macchina che li avrebbe portati a casa di Stiles.
< Erika per favore, contieniti > sussurrò mentre uscivano dal lussuoso ascensore del lussuoso condominio.
< Ma come fai tu a startene così tranquillo Derek?! > sbuffò lei in risposta, tutto intorno a loro urlava "ricchezza", erano in uno dei grattacieli più lussuosi della città, era tutto fantastico e quando entrarono nell'appartamento ad Erika per poco non cadde la mascella per quanto teneva la bocca aperta, a Derek invece non interessava nulla, non aveva mai compreso uno stile di vita come quello dei cantanti o delle persone famose in generale e probabilmente non l'avrebbe mai compreso. I due vennero accompagnati da Scott attraverso i corridoi fino a trovarsi in un ampio e luminoso salotto pieno di persone. Tra loro comparve Stiles, senza trucco, spettinato e con una tuta extralarge addosso sembrava molto più piccolo di quanto non fosse sembrato al concerto. Vedendolo così non lo si sarebbe mai collegato al ragazzo seminudo che solo poche ore prima ballava sensualmente su un palco davanti a milioni di persone.
< Eih > esclamò sorridendo, sembrava decisamente meno sconvolto di ieri anche se le profonde occhiaie facevano intuire che non avesse dormito molto. Stiles si staccò dalle persone con cui stava parlando e si avvicinò a Derek, ma più si avvicinava e più sembrava imbarazzato, tanto che quando fu davanti all'uomo allungò prima la mano per stringergliela, poi aprì le braccia come se volesse abbracciarlo, poi ricambiò idea e gli diede la mano.
< Ciao... > soffiò imbarazzato dandogli una pacca sul braccio e Derek gli rivolse un sorriso teso, quella probabilmente era una delle situazioni più imbarazzanti della sua vita, in più c'erano decine di persone che li fissavano, mettendolo ancora più a disagio. 
< Ciao io sono Erika! Ho portato io Derek al concerto, ce l'ho trascinato se proprio vogliamo dirla tutta quindi sono un po' il vostro cupido! > esclamò Erika mettendosi in mezzo e abbracciando Stiles che ridacchiò allegro.
< Allora credo di doverti ringraziare > le disse dolcemente stringendola per un attimo e la ragazza sembrò sul punto di rimettersi ad urlare, Derek pregò che non lo facesse, ma lei fece una cosa ancora più imbarazzante, tirò fuori il cellulare e chiese a Stiles di poterlo registrare mentre diceva "Tyler hai fatto una grande cazzata a lasciarla". Stiles la guardò confuso e divertito e aprì la bocca, indeciso su cosa dire, ma per fortuna venne trascinato via da una ragazza che iniziò a tamponargli la faccia con del trucco per cancellare le occhiaie. Stiles lanciò uno sguardo di scuse ad entrambi e Derek ed Erika rimasero in disparte a guardare Stiles registrare un video di lui che preparava un frullato dal colore improponibile, elogiando quanto fosse buono e salutare.
< Non credo possa funzionare > sbuffò Derek dopo poco, beccandosi un'occhiata da parte di Erika e di Scott.
< E' il suo lavoro > ribattè Scott guardandolo male per un momento.
< Non si può vivere con il cellulare sempre acceso, la sua vita è online ventiquattrore su ventiquattro, posta tutto ciò che fa su internet > disse Derek scuotendo la testa.
< Cerca almeno di conoscerlo, Stiles è molto altro oltre a ciò che vedi online > fu tutto ciò che disse Scott mentre Stiles si riavvicinava a loro, sorridendogli ancora imbarazzato, insieme a lui c'era Lydia che dopo essersi presentata iniziò ad elencare ciò che avevano da fare, primo tra tutte un'intervista.
< Hai letto l'e-mail che ti ho mandato stamattina? > sbuffò quando vide che Derek la guardava senza capire.
< Io non controllo spesso le e-mail > ribattè lui mentre tutti lo guardavano come se fosse un alieno.
< Tutti controllano le e-mail > ribattè semplicemente Lydia e Derek alzò le spalle.
< Io no > rispose facendo ridacchiare Stiles.
< E come ti organizzi se non controlli le e-mail? > chiese Lydia con un tono glaciale e Stiles la guardò un momento con il classico sguardo da "vacci piano con lui"
< Beh facile, dalle sette alle quattro sono occupato con la scuola, poi ho il club di matematica dopo scuola e tre pomeriggi a settimana ho mia figlia a casa quindi sto con lei. A parte questo sono piuttosto libero > rispose semplicemente alzando le spalle.
< Cazzo, mi ero scordato che ha una figlia > sentì soffiare Stiles e si voltò pronto a fronteggiarlo per chiedergli se aveva qualche problema con quella cosa, ma lo sguardo che gli rivolse il cantante gli fece capire che no, non aveva problemi con quello, piuttosto era preoccupato di aver creato lui problemi con la figlia.
< Spero che non sia arrabbiata > disse infatti appena i loro sguardi si incrociarono.
< No, in realtà era più che entusiasta > rispose sincero, Laura aveva urlato per ore su quanto era felice che suo padre avesse accettato di sposare Stiles e lo aveva guardato malissimo quando Derek le aveva detto di non farsi troppe storie in testa, perchè non sarebbe mai andata da nessuna parte quella cosa del matrimonio e non sarebbero certo diventati una famiglia. 
< Oh, bene > soffiò Stiles, poi si morse il labbro un momento, indeciso se chiedere o no una cosa.
< E...la madre? > sussurrò alla fine e Derek sospirò piano.
< Siamo divorziati > rispose abbastanza tranquillo, tornando a chiedersi se avesse visto ciò che era accaduto, probabilmente si visto che ne parlavano ovunque, ma non lo aveva chiamato quindi evidentemente non aveva intenzione di parlarne. 
< Sei almeno gay? > sbuffò Lydia pochi istanti dopo.
< Lydia! > la richiamò Stiles tra i denti e lei gli fece un sorriso da schiaffi.
< Sono bisessuale > rispose Derek con un mezzo ringhio, quella Lydia non gli stava simpatica per niente, cosa che non sembrò turbare minimamente la ragazza che rivolse anche a lui lo stesso sorriso da schiaffi che aveva rivolto a Stiles.  
< Tornando ai nostri impegni, cercheremo di incastrare tutte le nostre cose con le tue cose > disse calcando molto sulle parole "nostre" e "tue" e Derek le rivolse a sua volta un sorriso omicida.
< Ti ringrazio > disse falsamente e vide Stiles mordersi il labbro per non ridere.
< Vedi però di controllare le e-mail da oggi in poi o giuro che inizio a urlare > disse prima di girare i tacchi, allontanandosi poi rapidamente.
< Jackson! Quel caffè?! > le sentì urlare prima che sparisse in un altra stanza.
< Scusala, è sempre stata molto autoritaria anche da piccola > ridacchiò lievemente Stiles.
< Ho avuto una cotta enorme per lei quando ero piccolo, prima di capire che mi piaceva molto di più il suo fidanzato > disse affiancando Derek.
< Grazie per aver accettato, io voglio davvero provare a far funzionare le cose > sussurrò per non essere sentito da nessuno, ma Derek non potè rispondere che vennero circondati di gente che doveva prepararli in vista della loro prima intervista di coppia.
< Non funzionerà > ripetè Derek quando, una volta arrivati nel backstage dell'intervista, una ragazza continuava a pettinargli la barba con un micropettinino.
< Si che funzionerà Derek > ripetè Erika per l'ennesima volta.
< Guarda su > disse la ragazza dandogli un ultima sistemata al trucco e Derek fissò con aria esasperata il soffitto.
< Non sono davvero tipo da queste cose Erika, interviste, messaggi promozionali...Stiles ci sguazza qui dentro, io voglio solo tornare a casa e leggermi un bel libro > sospirò, ignorando lo sguardo comprensivo della truccatrice. Erika invece sbuffò piano.
< Dai Derek, Stiles ti piace, si vede > rispose lei sincera e Derek serrò le labbra, era vero, Stiles gli piaceva ma...
< Non lo conosco nemmeno > sospirò piano.
< Appunto, conoscilo! > ribattè lei dandogli una pacca sulla spalla.
< Sei mesi non sono tanti...in sei mesi posso abbordare con facilità uno dei suoi ballerini strafighi > ridacchiò e Derek la guardò male per un momento prima di scuotere la testa, poi si alzò e raggiunse Stiles in corridoio. Il cantante aveva un semplice completo bianco mentre Derek era vestito con un completo nero, entrambi si guardarono come se vedessero un bellissimo quadro prezioso e se Stiles era abituato ad essere guardato così per Derek era una novità. Non che la gente non lo trovasse attraente, in fondo era un bell'uomo, ma si nascondeva sempre in maglioni sformati e vestiti passati di moda e stava sempre rintanato da qualche parte, le occasioni di farsi guardare erano davvero poche.
< Sei bellissimo > gli sussurrò Stiles quando furono vicini.
< Grazie, anche tu stai bene > rispose lui iniziando a camminare, torcendosi lievemente le mani.
< So che può spaventare. Tu sii te stesso e vedrai che andrà tutto bene > gli disse accarezzandogli per un momento il dorso della mano con la nocca.
< Dubito che me stesso sarebbe qui > borbottò Derek e Stiles ridacchiò piano.
< Beh se non te la senti... > iniziò.
< Posso andarmene? > lo bloccò Derek prima che potesse finire la frase e Stiles si voltò verso Scott che gli camminava subito dietro.
< Lui non aveva accettato? > chiese con tono un po' preoccupato.
< Certo che lui ha accettato > rispose subito Scott con un'occhiata ammonitrice a Derek.
< Lui vi sente > sbuffò Derek alzando gli occhi al cielo.
< Ho accettato Stiles, ma questo non significa che mi piaccia fare queste cose > disse e vide Stiles serrare le labbra per un momento, ma non potè ribattere perchè dall'interno della sala conferenza il presentatore li stava chiamando.
< Andiamo ragazzone > soffiò prima di stamparsi in faccia un bel sorriso ed uscire nella stanza, subito seguito da Derek, ma senza sorriso
  
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