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Autore: micchan91    22/09/2023    1 recensioni
Au Sterek ispirata al film "Marry me", tutti umani.
...< Sapete, mia madre mi diceva spesso una cosa... > iniziò Stiles senza staccare lo sguardo da Derek.
< Se vuoi ottenere qualcosa di diverso devi fare qualcosa di diverso > aggiunse e allungò un braccio con la mano tesa verso Derek.
< Si, ti sposo > disse serio e Derek per un momento si guardò intorno, poi si ricordò del cartello e abbassò lo sguardo su di esso per un momento prima di tornare a guardare Stiles che lo fissava con sguardo speranzoso, a Derek sembrava qualcuno sull'orlo del baratro...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tutto il mondo era in fermento. Capitava rare volte nella vita di avere la possibilità di assistere al matrimonio di una celebrità e internet in poche ore era stato preso d'assalto. 
< I biglietti per il concerto/matrimonio di Stiles con Theo sono finiti in soli venticinque minuti dall' apertura della prevendita, un vero e proprio record > dopo le parole del giornalista Stiles spense la tv e si lanciò in bocca un cioccolatino, sorridendo felice. Prese poi il fedele cellulare dalla tasca e lo alzò davanti al viso, ridacchiando al messaggio che Theo gli aveva mandato, felice quanto lui della notizia. 
Stiles aveva venticinque anni ed era nel mondo della musica da quasi sei anni, senza contare gli anni passati a postare video su youtube prima che qualcuno lo notasse veramente. Aveva incontrato Theo tre anni prima e avevano iniziato fin da subito la loro relazione, Stiles si era lasciato con l'ex solo poche settimane prima, ma sentiva di non riuscire a stare da solo, come se stando da solo la sua credibilità sarebbe andata a farsi benedire. Aveva fatto coming out fin da subito e i suoi fan avevano straordinariamente preso bene la notizia, lo seguivano in tantissimi ed era praticamente una star di livello internazionale, le sue canzoni erano spesso al primo posto in classifica e non c'era luogo dove andasse che veniva preso d'assalto da tutti. Non che questa vita non gli andasse stretta a volte, di certo quando aveva iniziato a postare le sue canzoni su you tube non avrebbe mai immaginato di arrivare ad un tale livello, era sempre stato un ragazzo estroverso e amava essere circondato da persone, solo che a volte era troppo...non era solo da quanto? mesi forse...
< Wow, i biglietti sono andati a ruba > e infatti Scott entrò pochi istanti dopo con il suo fedele pad in mano, sorridendo felice e lanciandosi sul divano accanto a Stiles. Il ragazzo gli battè il cinque ridacchiando, iniziando a bere un frullato proteico schifoso, ma molto utile per mantenere una pelle sana e brillante.
< Non pensavo che così tanta gente ci tenesse ad esserci > disse sinceramente stupito, all'inizio non aveva accettato di buon grado l'idea di sposarsi davanti a tanta gente per il loro matrimonio. Ovviamente era stata di Theo la proposta, "perchè non sposarsi sul palco, dopo il concerto? Con milioni di persone come testimoni!" e al cantante l'idea non era piaciuta granchè, aveva sempre pensato al matrimonio come a qualcosa di intimo, suo padre e sua madre si erano sposati in una piccola chiesetta nella città di Beacon Hills, sposarsi di fronte a milioni di persone gli sembrava...sbagliato. Poi però Theo lo aveva coinvolto nei preparativi e grazie al suo entusiasmo  Stiles ci aveva preso gusto ad organizzare il tutto, adesso non vedeva l'ora che arrivasse il grande giorno. 
< Ovvio che ci tengono, ti adorano > le parole di Scott lo riscossero dai suoi pensieri e gli sorrise ancora.
< E sappi che il tuo vestito è finalmente pronto, hai le prove finali domani > lo avvertì, come sempre affidabile e puntuale. Era il suo migliore amico fin da quando erano piccoli e mentre Stiles trovava divertente cantare e postare video su youtube Scott trovava divertente gestire le visualizzazioni e i commenti, diventare il suo assistente personale era stata una cosa quasi inevitabile con l'avvento della fama.
< Sto per sposarmi Scott... > soffiò Stiles osservando un tik tok di Theo dove ballava e faceva cuori con le dita "dedicati all'amore della mia vita".
< Già, davanti a milioni di persone. Vedi di non cadere > rise e Stiles lo fissò imbronciato.
< E' successo una volta sola! La smetti di rinfacciarmelo?! > sbuffò, ma sorrise divertito al ricordo di lui che si faceva tutti i gradini di sedere ad uno dei suoi ultimi concerti, aveva riso così tanto che non era riuscito a cantare per ben dieci minuti, le persone lo avevano adorato.  Scott sorrise divertito a sua volta, poi gli diede una pacca amichevole sulla gamba e si alzò, elencandogli tutti i suoi prossimi appuntamenti.
...
Derek poggiò la tazza di caffè sul tavolo della cucina e sbadigliò lievemente, osservando sua figlia ancora seduta al tavolino, presissima dall'ennesimo video di questo famosissimo matrimonio tra Stiles e Theo. 
< Per favore Laura, niente cellulari a tavola > sospirò lievemente mentre afferrava la sua ventiquattrore piena di documenti, pronto per uscire ed andare a lavoro. Osservò sua figlia sbuffare e mettere il cellulare in tasca per poi sorridergli lievemente.
< Prima o poi mi spiegherai perchè odi tanto la tecnologia > disse affiancandolo e lanciandosi lo zaino su una sola spalla.
< Io non odio la tecnologia > ribattè l'uomo mentre camminavano verso la macchina.
< Semplicemente non capisco come si possa vivere col cellulare sempre in mano > aggiunse mettendo in moto e sorridendo all'ennesimo sbuffo della figlia. L'adolescenza era dura, senza una madre sempre presente poi lo era ancora di più e spesso a Derek sembrava di vivere su tutt'altro pianeta rispetto alla figlia, però si volevano bene, si rispettavano e soprattutto Laura era, almeno adesso, serena, era tutto quello che desiderava.
< Ricordati papà, contatti minimi > disse Laura quando Derek ebbe parcheggiato e l'uomo le rivolse un sorrisetto.
< Tutti e due nella stessa scuola, chi l'avrebbe mai detto > disse ironico e lei gli fece una smorfia prima di avviarsi verso l'ingresso, accelerando il passo per far capire al padre che non voleva entrare insieme a lui.
< Buona giornata > gli urlò oramai lontana e Derek scosse la testa con aria rassegnata e divertita, afferrando la sua ventiquattrore dal sedile posteriore per poi chiudere la sua bellissima camaro vintage.
< Anche a te > le urlò di rimando. 
Quando entrò in classe trovò Erika seduta sulla scrivania, stava mandando furiosamente una lunga serie di messaggi e Derek si ritrovò a sospirare per l'ennesima volta quella mattina.
< Ancora Tyler? > sbuffò e lei annuì senza alzare lo sguardo dal telefono.
< Deve capire che ha fatto il più grande errore di tutta la sua vita lasciandomi! > disse seria e solo quando ebbe finito di digitare alzò lo sguardo, sorridendo a Derek, che le fece un mezzo sorriso di rimando. Per fortuna qualsiasi commento sul fatto che Erika stesse rasentando lo stalkeraggio venne interrotto dalla campanella e Derek potè iniziare la sua lezione di matematica, la cosa che più gli piaceva nella vita.
Finite le lezioni fu occupato con la sua classe di ragazzi del club di matematica, per la prima volta dopo anni erano riusciti a qualificarsi alle olimpiadi e si stavano tutti allenando duramente. Derek sperava solo che anche Laura si unisse a loro, era sempre stata bravissima in matematica, ma aveva mollato la squadra dei mateatleti della sua vecchia scuola quando si era bloccata all'ultima domanda in finale, andando totalmente nel panico e non riuscendo a rispondere. Da lì erano iniziati diversi problemi con i compagni e così ora l'aveva trasferita nella sua di scuola, sperando che le cose potessero migliorare. Le stava comunque dando il suo tempo, sapeva che prima o poi sarebbe tornata a fare gare. 
Come al solito salutò i suoi alunni con il loro motto e sorrise ad ognuno di loro mentre uscivano, ritrovandosi poi Erika davanti.
< Ho una grande notizia > disse e Derek sentì un brivido percorrergli la colonna vertebrale, quando Erika aveva quel sorriso non era mai una bella cosa.
< Tu e Laura verrete con me al concerto! > e infatti Derek lo sapeva che non era per niente una grande notizia! Scosse subito la testa.
< Non sono tipo da concerti > disse serio, fissandola negli occhi così che capisse quanto era serio. 
< E poi non dovevi andarci con non mi ricordo come si chiama/quanto è dannatamente figo/farò pentire Tyler di avermi mollata? > sospirò e lei alzò gli occhi al cielo.
< Mi ha dato buca! Ma per fortuna non ho venduto il terzo biglietto come avevo preventivato e ci andremo io, te e Laura! > esclamò allegra e Derek scosse ancora la testa.
< Erika davvero, io non vengo, nulla sulla faccia di questa terra mi convincerà a venire > disse serio, convinto delle sue parole. 
Fu per questo che quando varcò l'ingresso del grande teatro all'aperto insieme a centinaia di persone ancora non aveva capito come avevano fatto a convincerlo. Forse era stata colpa di Laura, dei suoi urletti felici e dei suoi progetti su come si sarebbero dovuti vestire tutti, o forse lo avevano drogato...in fondo quella tazza di thè gli era sembrata sospetta. 
< Oh mio dio, è fantastico! > urlò Laura afferrando la sbarra che li separava dal palco, erano davvero vicini, Erika era stata davvero fortunata ad aver preso quei biglietti. Derek chiuse un momento gli occhi e cercò di isolarsi da tutto quel caos, non era mai stato amante dei posti affollati, a lui piaceva sentire la musica comodamente a casa sua, con un bel disco di musica classica o jazz, senza urla o spintoni, magari con un bel libro in mano, sprofondato sulla sua poltrona preferita. Non aveva mai ascoltato Stiles o Theo, ma sapeva che tipo di musica facevano perchè di tanto in tanto il volume delle cuffiette di Laura superava quello umanamente consentito. 
Il teatro era strapieno, la gente urlava a più non posso, la band che doveva aprire il concerto suonava musica commerciale per Derek scadente, ma per fortuna Stiles non si fece attendere molto, evidentemente troppo impaziente di arrivare al grande momento. Televisione e social non avevano fatto altro che parlare di quel momento, del vestito costosissimo che avrebbe indossato Stiles, di come si sarebbero sposati in grande stile... a Derek tutto quello sembrava un'enorme pacchianata, ma quando Stiles salì sul palco con un enorme sorriso sentì il cuore scaldarsi, quel ragazzino tutto occhi e sorriso sembrava davvero felice e anche se non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce aveva davvero una bella voce. Stiles cantò una canzone dietro l'altra, scatenandosi in balli sempre più complicati e strizzandosi in abiti sempre più attillati e striminziti finchè non si mise a cantare una sua versione di "Like a virgin", accompagnato da ragazze vestite da suora che fecero alzare un sopracciglio a Derek con aria davvero, ma davvero contrariata. Laura ridacchiò e gli diede una leggera gomitata.
< Dai papà, lasciati andare! > gli urlò per sovrastare la musica, Derek era l'unico che non aveva ballato, era rimasto fermo a fissare il palco con aria a volte tranquilla, altre annoiata, altre ancora sconvolta, mantenendo segretamente una piccola attrazione per quel ragazzo sul palco. Derek si limitò a fissare la figlia con le sue sopracciglia che parlavano per lui e lei si limitò a ridere ancora mentre Erika gli passava il cartellone con la scritta "Marry me" per potersi sbracciare meglio nella speranza di farsi notare dal cantante o da uno dei suoi fighissimi e nudissimi ballerini. Stiles finì di cantare e osservò la folla con un ampio sorriso e un lieve fiatone.
< Allora gente, vi sta piacendo il concerto? > chiese ed ottenne un enorme boato in risposta, lui ridacchiò lievemente e si mise una mano sulla fronte per schermarsi gli occhi dalla luce, come se stesse cercando qualcosa tra la folla.
< Ci sono castani tra di voi? > chiese sorridendo e il boato si fece più intenso.
< Io però ne sto cercando uno in particolare, è bello, talentuoso, molto sexy > rise mordendosi il labbro con aria maliziosa e se non avesse avuto in mano il  cartellone Derek si sarebbe tappato le orecchie per le urla che lanciava la gente dietro e accanto a lui.
Fu in quel momento che Theo salì sul palco e Derek potè giurare di sentire la terra tremare sotto i suoi piedi per quanto le persone stavano andando in visibilio, soprattutto quando i due si baciarono.
< Ci vediamo tra poco gente! Devo andare a mettere un vestito speciale! > urlò Stiles rosso in viso, genuinamente felice ed emozionato e uscì dal palco continuando a salutare con la mano. Fu il turno di Theo di cantare, Derek lo osservò immobile come per Stiles, ma quel ragazzetto non gli piaceva nemmeno la metà di quanto gli era piaciuto Stiles, soprattutto perchè le canzoni erano volgari, tutto l'opposto di quelle del ragazzo che stava per sposare.
Dietro le quinte Stiles era circondato da gente, lo truccavano, gli asciugavano il sudore, gli sistemavano il perfetto vestito da sposo, tempestato di diamantini che avrebbero brillato di una luce intensa sotto i riflettori.
< Sei bellissimo > gli disse Heater, la ragazza che si occupava delle pubbliche relazioni, dopo avergli scattato una foto. Stiles prese un bel respiro, si lisciò il vestito e tese l'orecchio, Theo era alla sua ultima canzone, poi sarebbe uscito, avrebbero cantato il loro primo duetto "marry me" e poi si sarebbero scambiati  le promesse, ancora non gli sembrava vero.
Attese il segnale per salire sulla pedana che lo avrebbe riportato sulla parte alta del palco, ma qualcosa intorno a lui non andava. 
< Che guardano tutti? > soffiò guardandosi intorno, erano tutti concentrati sui propri cellulari e di tanto in tanto gli lanciavano strane occhiate. Immediatamente iniziò ad agitarsi, non gli piacevano quelli sguardi e sentiva il cuore battere rapido. Quando Scott lo raggiunse gli bastò un solo sguardo per capire che non era tutto nella sua testa.
< Che succede Scott? > chiese agitato e l'amico distolse lo sguardo, rigirandosi un momento il cellulare nella mano.
< Scott! > lo richiamò allarmato e lui tornò a guardare negli occhi il cantante.
< Non è niente Stiles > tentò di mentire sistemandogli la giacca, ma Stiles allungò una mano verso di lui.
< Dammi il cellulare allora! > disse serio, ma Scott si affrettò ad allontanarglielo.
< Scott dammi il cellulare ho detto > ribattè e fece per scendere dalla pedana per andare a cercare il suo di cellulare, ma Scott sospirò e gli allungò il telefono, consapevole che l'amico lo avrebbe comunque scoperto prima di salire sul palco.
< Magari è finto > sussurrò non credendoci nemmeno lui mentre Stiles sbloccava il cellulare e trovava già aperta una pagina di cronaca. C'era un titolo scritto a caratteri cubitali "Il promesso sposo di Stiles lo tradisce con lo staff" e sotto un video di Theo ed Heater che si baciavano nell'hotel dove avevano soggiornato solo poche settimane prima. Stiles sentì lo stomaco contrarsi e un conato salirgli fino in bocca, ma si costrinse a rimandarlo giù e alzò lo sguardo su Scott che lo fissava con aria dispiaciuta. Stiles gli ridiede il cellulare e si guardò intorno, si sentiva stordito, tutto gli arrivava ovattato e quello non era certo un buon segno. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma il tecnico gli fece cenno che stava per salire.
< Stiles > lo chiamò Scott, ma come un automa il cantante si andò a posizionare al suo posto, fissando il muro davanti a se con la mente vuota.
Quando sentì il meccanismo attivarsi e la pedana iniziare a muoversi fu come smettere di respirare, iniziò a tremare lievemente e sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Erano talmente annacquati che per un momento le luci dei faretti lo accecarono e li chiuse di scatto. La banda iniziò a suonare, i ballerini iniziarono a muoversi, ma Stiles era immobile sul palco. Alla fine prese un bel respiro, aprì gli occhi e alzò il microfono all'altezza della bocca, ma quando la aprì non ne uscì alcun suono. Tutti lo fissavano inteneriti pensando all'emozione del momento e la banda ricominciò l'introduzione della canzone che avrebbe dovuto iniziare a cantare. 
< No...no scusate, potete fermare la musica? > riuscì a dire senza che la voce gli tremasse e la banda smise subito di suonare. Derek lo fissò alzando lievemente un sopracciglio, Stiles era bellissimo con quell'abito e i capelli sistemati, ma dell'emozione che lo accompagnava fino a poco prima non c'era nessuna traccia, anzi sembrava qualcuno sul punto di scoppiare, Derek conosceva bene quella sensazione. 
< Voi siete tutti qui per il matrimonio... > disse Stiles iniziando a scendere i gradini, lentamente, con la paura di cadere perchè le gambe non volevano collaborare e quella volta non ci sarebbero state risate.
< Credete tutti nell'amore, vero? > chiese stringendo il microfono e come per ogni domanda che poneva gli rispose un unico boato.
< L'amore è una cosa meravigliosa, è quella cosa che ti fa svegliare la mattina col sorriso sulle labbra...mio padre e mia madre si amavano tantissimo ed io ho sempre voluto un amore come il loro > non era mai una buona cosa parlare dei suoi genitori, soprattutto di sua madre, lo destabilizzava e infatti sentì subito gli occhi farsi più umidi. 
< Merda > soffiò Scott da dietro le quinte, Stiles stava per crollare. Theo si avvicinò a lui con un grande sorriso.
< Non sapevo volesse fare un discorso, che carino > ridacchiò allegro, ma Scott gli sbattè il cellulare sul petto.
< Non sapevi nemmeno di questo vero?! > sbottò irritato e Theo sbuffò dopo aver letto il titolo, poi alzò lo sguardo sul palco.
< Risolvo subito > disse allontanandosi, convinto che un semplice gesto d'amore avrebbe sciolto Stiles e che sarebbe continuato tutto come prima. Stiles nel frattempo era arrivato al bordo del palco.
< Sapete invece cosa ho imparato io dell'amore? > chiese a voce così bassa che le persone faticarono un po' a sentirlo.
< Che è una bugia, tutta una bugia > si rispose da solo mordendosi il labbro, stava per crollare, stava per avere un crollo nervoso, una crisi di pianto e un attacco di panico davanti a milioni di persone, non sarebbe stato come cadere dalle scale e ridere, sarebbe stato orribile. Si morse forte il labbro e chiuse gli occhi , trattenendo un singhiozzo.
< Potete accendere le luci sotto al palco? > chiese prima di sentire le lacrime uscire e i tecnici le accesero. Stiles si mise ad osservare la folla sotto di se, ma non vedeva volti, vedeva cellulari, file e file di cellulari che lo riprendevano, che riprendevano la sua crisi, pronti a postarlo sui social, dove la sua sofferenza sarebbe stata data in pasto agli haters, già li sentiva i presentatori dei talk show sfregarsi le mani, avrebbero parlato di lui per anni...la sua carriera rovinata. Si passò una mano sulla bocca mentre le persone iniziavano a sussurrare, non capivano cosa stesse succedendo. Fu poco prima di crollare che gli occhi di Stiles ne incontrarono un paio verde. Derek lo stava guardando preoccupato, lì fermo in mezzo a quel mare di cellulari, con il cartello stretto in mano. Stava pensando che qualsiasi cosa fosse successa non doveva essere bello trovarsi nella posizione di Stiles.
< Sapete, mia madre mi diceva spesso una cosa... > iniziò Stiles senza staccare lo sguardo da Derek.
< Se vuoi ottenere qualcosa di diverso devi fare qualcosa di diverso > aggiunse e allungò un braccio con la mano tesa verso Derek.
< Si, ti sposo > disse serio e Derek per un momento si guardò intorno, poi si ricordò del cartello e abbassò lo sguardo su di esso per un momento prima di tornare a guardare Stiles che lo fissava con sguardo speranzoso, a Derek sembrava qualcuno sull'orlo del baratro.
< Oddio Derek! Vai > gridò Erika strappandogli dalle mani il cartello e spingendolo verso il palco
< Ma... > soffiò Derek voltandosi verso sua figlia, ma lei sembrava più emozionata che contrariata.
< Dai papà vai! > gli gridò e quasi come se non avesse nessun controllo sul proprio corpo Derek si ritrovò sul palco, davanti a Stiles. Questo gli prese delicatamente la mano e gli sorrise lievemente.
< Sposiamoci > soffiò stringendogliela delicatamente e Derek davvero non sapeva perchè non si stesse mettendo ad urlare, tutto quello era assurdo, non si trattava di un finto matrimonio, ma di un matrimonio vero. Avrebbe potuto staccare la mano da quella del cantante, dirgli che era pazzo e andarsene, nessuno gliene avrebbe fatto una colpa, forse avrebbe dovuto subire qualche ora di ramazina da parte di Erika e di sua figlia, ma almeno non si sarebbe trovato in quella situazione, in fondo si trovava davanti uno sconosciuto, non gli doveva nulla.
Qualcosa però nello sguardo di Stiles lo fece restare fermo dov'era, con la mano in quella del cantante, bollente come un tizzone ardente  e quegli occhi luminosi e pieni di speranza.
< Ok, facciamolo > si ritrovò a sussurrare e si beò del piccolo sorriso che gli fece l'altro. I due si avvicinarono all'officiante che li guardava confuso.
< Quindi...sposi lui? > sussurrò a Stiles che annuì mentre il mormorio di tutti gli spettatori faceva da sottofondo e i social  stavano letteralmente esplodendo per quella svolta dei fatti così inaspettata.
< Allora, vuoi tu Stiles Stilinski prendere il qui presente The... > l'officiante si bloccò a metà nome e si voltò verso Derek.
< Derek Hale > disse lui senza distogliere lo sguardo da Stiles, che invece fissava l'officiante con l'aria di stare per scoppiare.
< Derek Hale, come tuo legittimo sposo, di amarlo e rispettarlo finchè morte non vi separi? > chiese e Stiles gli strinse un momento la mano con forza, poi si voltò verso Derek e gli regalò un bel sorriso.
< Si, lo voglio > esclamò ad alta voce e Derek fu sicuro di sentire chiaramente tutti i commenti delle persone giungere distinti fino a loro e la tentazione di scappare si ripresentò, ma rimase lì, mani nelle mani dello sconosciuto che stava per sposare.
< Vuoi tu Derek Hale sposare il qui presente Stiles Stilinski e amarlo e rispettarlo finchè morte non vi separi? > chiese poi l'officiante guardando Derek. Un si e sarebbe fatta, avrebbe sposato un perfetto sconosciuto davanti a milioni di altri perfetti sconosciuti...e davanti a sua figlia! Chissà se Page stava guardando la televisione in quel preciso momento.
< Si >  e dalle sue labbra uscì quella semplice parola. Derek Hale, l'uomo meno impulsivo sulla faccia della terra, colui che programmava anche le più piccole cose aveva sposato un cantante nel bel mezzo di un concerto.
< Bene, vi dichiaro marito e marito > e in un attimo le labbra di Stiles furono su quelle di Derek e per un secondo tutto sembrò sparire. Le persone che urlavano felici ma confuse, i giornalisti che urlavano per sovrastare la folla e dare la notizia, le mille voci che si accalcavano una sopra l'altra, tutto svanì su quelle labbra. Si baciarono per diversi istanti, poi Stiles si staccò e lo fissò negli occhi, si staccò da lui e tenendolo per un polso lo trascinò fuori dal palco. Derek vide qualcuno correre sul palco e urlare.
< Beh signori, questo è stato del tutto inaspettato! Stiles preso dall'emozione non tornerà a salutare temo, grazie per essere stati qui! Per scusarci all'uscita troverete tutti un piccolo gadget per ricordarvi della giornata... > la voce si  perse in altri rumori mentre procedevano rapidi dietro le quinte. Pochi minuti dopo un ragazzetto moro e con la mascella un po' storta li affiancò, iniziando a parlare fittamente con Stiles che non aveva mollato per un attimo il polso di Derek, come se fosse l'unica cosa a cui aggrapparsi per non crollare.  Derek era troppo stordito per capire cosa si stessero dicendo, ma per lui fu istintivo mettersi a protezione di Stiles quando vide avvicinarsi Theo a tutta velocità.
< Come cazzo ti è venuto in mente?! Davvero Stiles?! Hai sposato questo... > e fece un gesto sprezzante per indicare Derek con aria schifata.
< Invece di me? ME! > gridò cercando di superare Derek e Scott che si era messo accanto al più grande per proteggere l'amico.
< Vaffanculo Theo! Devi starmi lontano! > gridò Stiles scavalcando Scott per poter spintonare Theo. Derek notò con stizza che tutti quelli che erano lì avevano solo tirato subito fuori i cellulari e stavano riprendendo.
< Tra tutti proprio con Heater! Mi avevi detto che potevo stare tranquillo! Che le donne non ti piacevano! > gridò colpendolo al braccio.
< Che vuoi da me?! Avevamo litigato e tu mi avevi detto di non farmi più vedere > sbottò Theo e Stiles lo fissò indignato, serrando la presa sul polso di Derek.
< Quindi ora sarebbe colpa mia? > urlò furioso e Derek lo tirò istintivamente indietro mentre Scott si metteva tra i due.
< Mettete via quei maledetti cellulari! E cancellate il video, ricordo tutte le vostre facce, se finisce su internet vi denuncio tutti > urlò spingendo Stiles verso l'uscita.
< Va a casa Stiles > gli disse serio riuscendo a spingerlo fuori, per fortuna i paparazzi erano stati allontanati dalla sicurezza così che poterono arrivare alla macchina senza problemi. Derek non sapeva se salire o no con Stiles, ma la presa sul suo polso era ancora salda e venne trascinato in macchina. Scott li fissò entrambi con aria preoccupata.
< Ci vediamo fuori > disse alla fine chiudendo lo sportello e la macchina partì pochi istanti dopo.
Per qualche momento a Derek fischiarono le orecchie, dopo tutto quel caos il silenzio faceva quasi male e Stiles non stava spiccicando una sola parola, fissava dritto davanti a se come in trance, poi lo vide prendere un bel respiro e sentì le dita allentare lentamente la presa sul suo polso, sembrava quasi consapevole che una volta tolta la mano sarebbe crollato e sembrò prendersi il suo tempo. Derek rimase ad osservarlo per tutto il tempo senza dire nulla e sospirò consapevole quando Stiles, una volta poggiata la mano con cui teneva il suo polso sulle proprie gambe si chinò in avanti e scoppiò in un pianto disperato, coprendosi il viso con le mani.


Angolino dell'autrice
Ed eccomi con un altra Au! (giuro che quella sulla sirenetta la finisco presto!)
Scritta di getto mentre guardavamo il film con mia figlia  a casa con l'influenza (maledetta scuola ToT) e senza molto tempo per rileggerla e ricontrollarla, quindi spero non ci siano troppi errori. L'ho divisa in più capitoli altrimenti sarebbe stata troppo lunga, ma spero vi piaccia <3 A presto, bacini <3
  
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