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Autore: DemonGirl    15/09/2009    0 recensioni
salve a tutti, sempre se passerà qualcuno xD..sinceramente non sono sicura del titolo ma vabe, avviso che in questa storia viene trattato anche l'argomento dell'autolesionismo, non eccessivamente, ma ovviamente avvisando, vi regolerete di conseguenza. passiamo alla trama ora..la storia di un ragazzo che non sta propriamente bene con se stesso, e una ragazza..con le alucce..ovviamente le recensioni sia di critica che di tutto sono ben accette xD
Genere: Romantico, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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-c'è..qualcuno?-

 

Una voce risuona alta nell'empietà di quel luogo che somigliava più ad uno stupendo giardino che ad un parco. Ma come ci era arrivato li? Si era perso..

Camminava lentamente per quel piccolo bosco in miniatura. C’erano fiori stupendi ovunque, si era imbattuto anche in un cespuglio di rose nere...stupende...le goccioline della resina appena sciolte faceva sembrare che fossero state appena annaffiate. Si avvicinò ad una di esse e ne carezzò i petali vellutati con delicatezza. Ma esistevano le rose nere? Oddio, finte sì, ma non credeva esistessero.

 

Le foglie di un cespuglio vengono poi spostate seguite dai passi che avanzano in quel prato verde e stranamente leggermente incolto. I fili d'erba che tappezzavano quel luogo incantato erano ognuno di una lunghezza leggermente diversa dagli altri.

 

Poi alza lo sguardo dall'erba e dai meravogliosi fiori che inebriano l'aria con la loro dolce fragranza.

 

Il suo sguardo si ferma un po' più in la, ad osservare un cespuglio di gigli stupendamente bianchi e maestosi. E accanto ad essi c'è qualcuno..

 

-ehi tu...che ci fai in un posto simile?-

Chiede ritrovandosi stupito della presenza di una persona in quel luogo..forse anche lei si è persa...

 

La ragazza che siede su una panca di marmo bianco non alza nemmeno lo sguardo e risponde

 

-perchè..voi ? che ci fate voi qui?..-

 

-io..mi sono perso..sai dirmi qual'è la strada giusta?-

 

La ragazza vestita in bianco studia il fiore che ha tra le dita e risponde con aria principesca e lievemente altezzosa

 

-mi da del tu...siamo gia così tanto in confidenza? Mi conosce?-

 

il ragazzo rimane stranito e leggermente infastidito da quel tono quasi stizzito. Quella ragazza dall'aria di una bambina principessa dai lunghi capelli castano lucido gli era famigliare...dove l'aveva gia vista?

 

-mi..scusi..-

 

Borbotta poi avvicinandosi di più e sorridendo lievemente a quella scenetta a cui stavano dando luogo. Gli sembrava di essere andato indietro nel tempo, dove le persone si davano del voi, o del lei..e quella ragazza sembrava tanto essere di un altra epoca..un epoca dove la cortesia e la riverenza erano di uso comune.

 

-venite, avvicinatevi pure..sedete accanto a me e ditemi...ditemi...come vi trovate qui?-

 

La ragazza gli indica il posto libero accanto a lei invitandolo a sedersi, poggiando il fiore sul tessuto della lunga gonna bianca. Lui obbedisce.ammaliato dagli occhi di lei. Verdissimi. A contrasto con il colore scuro dei suoi capelli. Si siede e rimane in silenzio per un attimo. Poi cerca di spiegarle quello che nemmeno lui sa bene...il motivo della sua presenza in quel posto sconosciuto.

 

-io...credo..cioè..non so...devo essermi perso...-

 

Bofonchia distogliendo lo sguardo da quello della ragazza e portandosi una mano ad aggiustarsi i capelli morbidi di lunghezza media.

Ed è nel momento in cui si siede che si accorge del suo strano abbigliamento.

Indossa una camicia bianca leggermente un po' troppo larga per la sua costituzione magra ed esile. Il colletto lungo e merlettato con attorno un nastro nero di raso lucido lasciato libero di cadere giù dal suo collo. La camicia con qualche bottone slacciato si apre quasi fino al petto, e lascia intravedere l'incavatura del collo e l'ossatura della clavicola. Dalla vita in giu invece un pantalone nero lungo ed aderente, non troppo, le quali estremità delle gambe sono infilate in degli stivali con qualche cinghia a chiuderli. Non sono male... ma non è abituato a vedersi in simili abiti. Ma gli sembrano adatti alla strana situazione..

 

-state tranquillo.-

 

Sorride dolcemente la ragazza e poi gli porge il fiore che fino a poco prima aveva tra le sue stesse dita ed era intenta ad osservare. Era il più bello tra tutti i suoi compagni.

 

-per voi.-

 

il ragazzo con le labbra semischiuse prende il fiore e lo osserva con attenzione..non aveva mai visto un giglio così bello. Così bianco...mai...

 

-perchè? -

 

chiede lanciando uno sguardo interrogativo alla ragazza che come se nulla fosse gli risponde

 

-di cosa volete sapere il perchè?-

 

-del vostro gesto. Non mi conoscete neppure..-

 

la ragazza a questa risposta sorride apertamente prendendo poi a fare dondolare le gambe avanti e indietro come fanno le bambine quando aspettano qualcosa o sono imbronciate.

 

-oh..io vi conosco più di quanto immaginiate...credetemi...-

 

Continua a ridere socchiudendo quasi gli occhi e soffermandosi a guardarlo negli occhi nocciola.

Poi si alza e si pone dinanzi a lui lasciando andare le braccia lungo il busto e le mani cominciano a giocare con il tessuto del vestito. Lui non fa che osservare le sue movenze. Poi si china a porgli un bacio leggero sulla guancia e una mano va a carezzargli il viso liscio e morbido.

 

-svegliatevi ora.-

 

  
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