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Autore: DemonGirl    15/09/2009    0 recensioni
salve a tutti, sempre se passerà qualcuno xD..sinceramente non sono sicura del titolo ma vabe, avviso che in questa storia viene trattato anche l'argomento dell'autolesionismo, non eccessivamente, ma ovviamente avvisando, vi regolerete di conseguenza. passiamo alla trama ora..la storia di un ragazzo che non sta propriamente bene con se stesso, e una ragazza..con le alucce..ovviamente le recensioni sia di critica che di tutto sono ben accette xD
Genere: Romantico, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Le mani che corrono lungo la candida schiena nuda, si soffermano nell'incurvatura che precede il fondoschiena, coperto da un morbido lenzuolo bianco, e poi tornano su percorrendo la linea sottile della spina dorsale.

 

Avanti amore mio dormi tranquillo..

 

La luce fioca della luna trapela dalle finestre chiuse e coperte dalle tende illuminando lievemente la piccola ma spaziosa e ordinata stanza da letto.

 

Un comò a due cassettoni nero sormontato da uno specchio né troppo grande né troppo piccolo si adagia alla parete dinanzi al letto. Su di esso non vi sono poggiati che un pacchetto di fazzoletti, un orologio non troppo massiccio ma molto maschile, in acciaio, un piccolo cofanetto grigio antracite satinato accuratamente chiuso, un libro dalla copertina nera con su scritto thriller e null'altro a descriverne il contenuto. Né un’immagine né un titolo. Poi vi è anche poggiato un pc portatile. Chiuso. Per la prima notte quel portatile comprende il significato di essere finalmente chiuso. In genere ci passava le intere giornate, o quando il giorno era fuori di casa, le notti. Girovagando su internet, guardando film, leggendo strani racconti o più semplicemente rimaneva a fissare lo schermo per ore. 

 

Ora si muove...si gira e si mette supino sulla schiena.

Le mani si portano la destra sull'addome, che si muove regolarmente per via del respiro, mentre la mancina a poggiare col dorso sulla fronte leggermente imperlata di sudore.

 

Proprio non ci riesci eh...

 

Gli occhi si aprono e chiudono lentamente...come se volessero chiudersi e non aprirsi almeno per molte ore. Poi si aprono di scatto, le iridi si voltano a guardare il comodino dello stesso colore del comò, e cercano qualcosa..la mano sinistra si desta dalla sua posizione e si avventa sul piccolo mobiletto accanto al letto. Frugano...frugano insistentemente tra i fazzoletti sporchi....sporchi di macchie rosse, rosso sangue..

 

Le dita trovano ciò per cui frugavano.

 

Eh gia...non riesci a farne proprio a meno...

 

Quando la sinistra porta la lama sul braccio destro e la preme contro la pelle le sue labbra si avvicinano al suo braccio...labbra che lui non può vedere...no..le sue sono labbra invisibili..come tutto il resto di lei...come i suoi capelli scuri che gli sfiorano l'addome..come le sue mani che si trovano sul suo braccio e percorrono silenziosamente le cicatrici e i tagli meno recenti, ancora rossi e caldi.

 

è passato un anno preciso da quando lo aveva.."conosciuto".oddio...lui non sapeva nemmeno della sua esistenza...e d'altronde come poteva?

 

Quel giorno..in quell'ospedale...ci era finito perchè quella volta aveva esagerato con la lama..troppo...dire che gli si era quasi incastrata nel braccio è poco...e lei non voleva portarlo via...no..non era il suo momento. avrebbe dovuto vivere..lo avrebbe dovuto fare per lei.per farle vedere gioia e dolore. amore e odio...

Un angelo..è questo ciò che lei è.

Un bellissimo angelo etereo condannato alla vita eterna ma senza la possibilità di farsi male..o di poter essere mai sfiorata. All'inizio le piaceva...l'eternità..non è una cosa da poco...gia..dev'essere bellissimo poter vivere per sempre e poter esplorare tutte le epoche e tutte le culture...ma non è vita...non è dolore, amore, odio, passione, ossessione, tristezza, rabbia, delusione, gioia, frustrazione, rancore..no..non è nulla di tutto questo...o per lo meno..si questi sentimenti si provano..ma quando vivi per sempre è differente..puoi provarle ma non sulla pelle...no...non senti il dolore fisico...e nemmeno la fottuta stanchezza...

Invece lui si ...e doveva mostrarle a lei..quell' angelo perdutamente innamorata di lui...

Quell' angelo che ogni notte si infilava nel letto assieme a lui, che ogni notte gli dava il bacio della buonanotte e gli sorrideva melanconimente, quell' angelo che ogni notte si fissava a carezzargli il corpo studiandone i minimi dettagli..i dettagli visivi..il suo tocco non lo percepiva ne lui, ne lei stessa.

 

 

 

il sangue prende e scivolare lentamente giù per il braccio di lui che non se ne cura e svogliatamente ci passa la lingua sopra..poi li osserva, i tagli...questa volta non ne ha fatti molti...solo sette..piccoli,precisi e profondi. Solo due sono più lunghi rispetto agli altri, ma la loro profondità è minore...

Lascia cadere il braccio accanto al proprio corpo, senza troppi riguardi. Se il lenzuolo si sporca vorrà dire che lo porterà in lavanderia in caso di eccessiva resistenza alla lavatrice. in fondo in quell'appartamento non deve dare conto a nessuno se non a se stesso.

 

Era per questo che non aveva voluto condividere appartamento e affitto insieme a qualcun'altro... era solo li. E poteva fare tutto ciò che gli andava..anche spaccare tutto se ce ne fosse stata l'occasione. E dio, se ce ne erano state di occasioni. C'erano stati giorni in cui la rabbia si era completamente impossessata di lui e perfino lei aveva avuto paura e si era rintanata in un angolino. Come una bambina...e proprio come una bambina ancora appena svezzata dalla prima infanzia, non conosceva le conseguenze che poteva avere la rabbia, su di un uomo. Su di un ragazzo..su di un essere umano.

 

Voleva imparare..voleva crescere e distaccarsi dal suo mondo ovattato dalle sensazioni.

Si l'eternità è un gran dono...ma non è bello essere invisibili...non sempre, ma la maggior parte delle volte.

Aveva vissuto..lo ricordava...si aveva vissuto in un epoca ottocentesca, quella dovegli abiti sono vistosi, eleganti e raffinati..era una ragazza ricca,di buon ceto...era bellissima...se lo ricorda...ma non ricorda le sensazioni di un bacio, di due mani che si toccano e si sfiorano..di un graffio che brucia...del sangue che sporca la pelle..della pioggia nei capelli e del freddo o del caldo..non ricorda nulla di quello che serve ad un essere umano per vivere. Come però fosse diventata angelo, questo non lo sapeva. Troppo tempo...

 

e ora si trova su quel letto, accanto all'essere umano per cui ha perduto il senno.

Più volte era stata richiamata e rimproverata. Ma non le importava...cosa avrebbero potuto farle? Cacciarla via...? Sì e l'avrebbero mandata sulla terra sotto vesti umane, finalmente. Ma data l'incertezza della sua possibile fine, era meglio non esagerare...o poteva bruciarsi le possibilità di poter divenire umana... stava disperatamente cercando un modo...deve..deve trovare un modo per poter stargli affianco...fisicamente...e non solo spiritualmente.

 

è ancora su quel letto...al suo fianco. L'abito bianco che indossa le ricorda i suoi vestiti ottocenteschi..ed è per questo che lo adora. È bianchissimo, con pizzi e merletti quasi ovunque. Una gonna vaporosa e lunga, ma decisamente più comoda rispetto a quelle che era abituata ad usare quando viveva. Non aveva tutta l'impalcatura per la gonna che invece ora le cadeva morbida giu dai fianchi. Ai piedi aveva delle piccole scarpette, bianche di certo, con un taglio da bambina...adorava anche quelle. I capelli invece erano lunghi è di un castano scuro lucido, non perfettamente lisci, ma non se ne doveva fare chissà quale problema, le stavano bene, e poi, era invisibile.

 

solo qualche volta si era lasciata intravedere da lui...nell'ospedale, quella sera, di sfuggita per un corridoio, e poi qualche volta per strada...o per i negozi, quasi come fosse un fantasma. Ma in quei pochi attimi aveva potuto ben sentire lo sguardo curioso del ragazzo poggiarsi su di lei come se si poggiare su di uno strano oggetto di cristallo, prezioso e fragile, ma dal forte impatto visivo.

 

ora lui si è addormentato. Ha tirato su il lenzuolo a coprire il suo corpo mezzo nudo, e si è girato ora su un fianco. Il braccio ha smesso di sanguinare da un po' ma sicuro deve bruciargli. Passa le dita sulle ferite..non può sentirle sotto il suo tocco.. ed è la cosa che più la lascia delusa...avrebbe voluto sentirsi amata almeno per una volta....

 

poi si alza dal letto lasciandolo da solo...

 

ma come...come poteva anche solo pensare che se fosse stata umana lui l'avrebbe amata? Lui...

Però lei è il suo riflesso....l'ha trovato perché lei è lui....è la sua immagine... ogni angelo ha un essere umano nel quale si ritrova. Ovviamente c'è poi l'angelo che se ne lascia trasportare, e l'angelo che vi riesce a resistere. O addirittura l'angelo che non riesce a trovarlo...l'essere umano in cui riflettersi...e per quanto sia brutto forse è meglio così.

 

Si avvia poi verso la finestra guardando attraverso le tende. Poi scompare...

 

 

 

 

 

 

  
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