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Autore: Dragon mother    03/10/2023    2 recensioni
Isabella è una ragazza semplice alla quale la vita ha tolto più cose di quante gliene abbia date. La sua più grande fortuna è avere Alice come amica anche se a volte è proprio una pazzerella..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buonasera ragazze ed eccomi qui con un nuovo capitolo tutto per voi.
Finalmente scopriremo che scherzo ha combinato Alice a Bella.. si sarà arrabbiata oppure no?
Scopritelo leggendo le prossime righe.
A presto e come sempre grazie!
 
 
 
Bella
 
Sono in un paradiso tropicale, distesa su di un lettino, sotto un sole caldo.
Intorno a me sabbia, palme e lo scrosciare delle onde che si abbattono sul bagnasciuga.
Un leggero vento mi accarezza la pelle abbronzata e…
 
Driin, driin, driin
 
Ricordavo di aver spento il telefono, sono in paradiso chi osa disturbarmi?
 
Driin, driin, driin
 
Quel suono fastidioso continua e ben presto mi rendo conto che il mio paradiso era solo un bel sogno: è il mio telefono appoggiato sul comodino che suona incessante.
Mi stropiccio gli occhi e senza guardare allungo la mano per prenderlo; lo afferro ma mi scivola cadendo rovinosamente in terra.
Per fortuna il tappeto attutisce il colpo, ci manca solo un telefono rotto ai miei già tanti problemi. Cerco di divincolarmi dalle lenzuola per afferrarlo dal pavimento, quindi, contorsionismi e alcune imprecazioni dopo, lo raggiungo e rispondo senza neanche controllare chi è che sta chiamando.
“Pronto”
“Bella, Bella ma perché ci hai messo tanto a rispondere? Sei pronta? Dai che sto partendo ora da casa. Sarò lì tra un quarto d’ora al massimo”
Alice? Sono pronta? Viene a prendermi? E per andare dove?
“Ciao Alice scusa ma dove dobbiamo andare?”
La mia voce sembra quella di un transessuale e non posso fare niente per non farle capire che mi ha svegliata e soprattutto che non ho la più pallida idea di dove dobbiamo andare.
“Non dirmi che stavi ancora dormendo e che ti sei dimenticata del nostro impegno? Accidenti Isa, sei sempre la solita.
Va bene dai non preoccuparti, sono già le 7.00 però sto arrivando, faremo presto.
Tu intanto buttati sotto la doccia e accendi la macchina del caffè, sarò lì fra poco”
Non faccio in tempo a rispondere, ha già riattaccato.
Di tutto quello che ha detto ho capito solo due parole: doccia e caffè.
Ho un sonno tremendo, ieri a lavoro ho fatto tardi, c’erano molti clienti per una festa di compleanno e le ore di straordinario mi fanno guadagnare bene e a me i soldi servono parecchio.
 
Dieci minuti dopo quando Alice apre la porta di casa, sono già lavata e vestita e mi sto asciugando i capelli.
Non so neanche io come ho fatto.
Finisco di prepararmi, ingurgito il caffè e usciamo.
Adesso deve proprio ricordarmi del nostro impegno.
“Alice scusa ma vorresti per favore rinfrescarmi la memoria per questo nostro impegno super importante?” le chiedo mentre saliamo in auto.
“Isa, sei sempre la solita, pensi solo a lavorare e mai a svagarti. Ti ricordi almeno di quando ti ho parlato di Edward Cullen?” mi chiede lei con una nota di speranza nella voce.
“L’attore?”
“Si brava proprio lui” la guardo e annuisco e a quel punto mi ricordo di quella assurda proposta che mi fece.
“Sì Alice mi ricordo e mi sembrava di essere stata chiara: non mi interessa quel concorso, piace a te e non a me, non mi ricordo neanche in quali film ha recitato”
“Oh beh se è per quello rimediamo subito: dunque è stato co-protagonosta in..”
“Alt alt ferma, ti dico che non mi interessa.
Se vuoi ti accompagno fino alla porta e poi vengo a riprenderti quando finisci, niente di più”
“Oh eddai Isa, ti prego non lasciarmi da sola là dentro, in mezzo a tutte quelle galline che urleranno come pazze, entra con me, ti prego, ti prego, ti prego”
Come si fa a dire di no ad Alice, la mia amica di sempre, lei che mi è sempre stata vicina, con lei ho condiviso tutto della mia vita.
“E va bene rompiscatole ma voglio qualcosa in cambio”
“Tutto quello che vuoi Isa, tutto quello che vuoi” e mi abbraccia quasi strozzandomi.
La sala dell’auditorium è gremita di ragazzine ma anche donne di diverse età.
Questa -avventura- in cui si è infilata Alice credo sia davvero una cosa da lei ma non da me: per me stare chiusa qui dentro con tutto questo chiasso è uno stress ed è un paradosso considerando che lavoro in un locale dove il chiasso è di casa.
Comunque, siamo ad un concorso dove tramite diverse selezioni in palio c’è una settimana da trascorrere insieme a Edward Cullen, l’acclamato attore del momento.
A me neanche piace poi tanto come attore, è un bell’uomo sì su quello niente da dire, ma i suoi film non mi hanno emozionato più di tanto.
Sono qui per la mia amica, anche se non so ancora niente del tranello che mi ha teso.
Prendiamo posto su due poltroncine all’incirca a metà sala.
La mia amica è un po’ agitata, si muove sulla sedia e non fa che agitare anche me.
“Alice stai bene? Mi sembri più agitata del solito? C’è qualcosa che vuoi dirmi? Come posso aiutarti per..”
“Beh per aiutarmi potresti intanto prendere questo”
Mi porge un pacchetto ben incartato, rettangolare, dalla forma sembrerebbe un libro o un cofanetto di dvd. Sorrido e ripenso alla nostra conversazione di alcuni giorni fa in cui le dissi che per il mio compleanno avrei voluto solo libri o dvd.
“Oh se sorridi vuol dire che non sei arrabbiata per il mio -regalo-“
“Alice anche se il mio compleanno è fra qualche mese, se mi fai un regalo non posso arrabbiarmi con te”
“Oh beh questo è un buon presupposto, spero che sia così anche quando lo avrai aperto. Su forza, desidero conoscere la mia atroce fine e se almeno un po’ ti piace.. non necessariamente in quest’ordine mhmhmh”
La guardo un po’ confusa per le sue parole e curiosa di svelare cosa c’è all’interno di questa confezione colorata.
Con una mano reggo il pacchetto mentre con l’altra inizio ad aprire la carta facendo attenzione a non romperla. Man mano che scivola dal pacchetto la mia curiosità sale e Alice al mio fianco si tortura le mani.
Ed è ad un certo punto che da sotto la carta spunta la copertina di quello che scopro essere un libro, sulla quale fa bella mostra di sè il volto di Edward Cullen.
Sento il calore salirmi alle orecchie e la voce di Alice sussurrarmi -Ti piace?-
“E’ uno scherzo Alice? Perchè in ogni caso non mi piace”
Lei cerca di trovare le parole ma dalla bocca non le esce niente ma proprio quando sembra intenzionata a parlare, un uomo, quello che al primo impatto penso sia il presentatore, annuncia l’inizio del concorso.
Dall’esterno della sala si sentono urla e posso capire che l’ospite d’onore sia arrivato. Pochi minuti dopo fa il suo ingresso sul palco accolto da applausi e fischi di approvazione.
Penso sia meglio rimandare la discussione con Alice a più tardi, quando tutto sarà finito.
L’ho accompagnata per farle compagnia ma non so niente di questo concorso fino a quando il presentatore non inizia a dare qualche informazione.
A quanto pare parte tutto da questo strabenedetto libro che la mia amica mi ha regalato e che proprio adesso scopro averne uno uguale.
La prima selezione consiste nell’aprire il libro e verificare se tra le prime pagine c’è l’autografo di Edward Cullen.
Nel momento in cui il presentatore darà il via apriremo i libri e controlleremo. Chi avrà l’autografo passerà alla fase successiva.
Alcuni minuti dopo inizia il countdown e Alice accanto a me sembra una statua.
“..zero! E’ il momento di scoprire le fortunate che passeranno alla prossima selezione! Forza aprite quei libri”
Non so perchè ma mi batte il cuore e sono un po’ agitata. Guardo Alice con uno sguardo d’intesa decidiamo di aprire insieme.
E poi.. i miei occhi si incollano a quella pagina di libro sulla quale, in una scrittura elegante, leggo il nome dell’uomo seduto sul palco di fronte a me. Alzo lo sguardo verso lui e poi verso Alice la quale ha ancora gli occhi fissi sul libro.
“Alice, Alice hai l’autografo?”
Accenna un -no- con la testa “E tu?”
“Io.. emh..io.. sì” alza di scatto la testa e mi guarda. E’ delusa mentre io non so perchè mi sento felice di averlo trovato. Ma capisco che dovrebbe averlo lei.
“Alice tieni, io non lo voglio, io non so niente di lui, è giusto l’abbia tu, prendilo”
Scuote vigorosamente la testa e con una mano sposta verso di me il libro che le stavo porgendo.
La voce del presentatore ci interrompe bruscamente per invitare tutte le donne presenti che hanno trovato l’autografo ad alzarsi in piedi.
Ci fa avvicinare al palco e ci fa accomodare sulle poltroncine in prima fila e ci annuncia che adesso inizia la seconda fase della selezione.
Tra tutte le persone presenti, le fortunate siamo solo cinque. Io neanche volevo venire qui oggi e guarda te dove sono finita ora.
Mi concedo di alzare la testa a guardare il nostro -premio- e quasi mi prende un colpo quando lo scopro intento a scrutarmi. Imbarazzata abbasso subito lo sguardo e posso scommettere di aver sentito una risatina provenire da lui.
Che figuraccia, non mi smentisco mai.
La seconda fase consiste nel rispondere correttamente a dieci domande riguardanti l’attore. Le risposte vanno scritte su una lavagnetta che alzeremo e rivolgeremo verso il palco.
In questo momento dovrei essere preoccupata, non sono una fan di questo attore come invece lo è Alice ma è proprio grazie a lei che è come se lo fossi.
Abbiamo passato interi pomeriggi insieme in cui lei mi ha raccontato ogni minima cosa di lui, ogni più piccola insignificante informazione, ogni minimo dettaglio che riguardasse la sua carriera, i suoi gusti alimentari, le preferenze in fatto di moda e ancor di più la sua vita privata: potevo affermare di conoscerlo come se avessimo vissuto insieme dalla nascita. Ero spaventosamente certa di riuscire a rispondere correttamente a tutte e dieci le domande che mi avrebbero rivolto. E questo mi turbava: non volevo vincere questo stupido concorso ma Alice mi aveva in qualche modo contagiata, buttandomi in questa sfida e costringendomi a battermi per arrivare prima.. e si sa, Isabella Swan non arriva mai seconda.
“Bene, cominciamo con la prima domanda. Siete pronte? Mi raccomando non copiate!”
Una debole risata sale dalla platea e il mio sguardo scappa sulla figura di quell’uomo oggetto di queste domande. Siede rilassato a gambe accavallate e con un sorriso sulle labbra. Le mani giunte in grembo, muove il capo verso destra richiamato da un suo collaboratore e dio quel ciuffo si muove suadente causandomi una strana emozione. Devo restare concentrata altrimenti saranno guai.
“Allora cominciamo: scrivete la risposta sulla lavagnetta e allo scadere dei 20 secondi la volterete verso la giuria. La risposta deve essere precisa e dettagliata, vi garantisco che il premio è decisamente all’altezza dello sforzo.
La prima domanda è questa: Quale personaggio interpreta Edward Cullen nel film -The Haunted Airman-?”
Dunque è un film di qualche anno fa, ricordo che ad Alice non era piaciuto particolarmente e non me ne ha parlato tanto però mi sembra che parlasse di guerra..
“Forza, i secondi passano..” incita il presentatore
Sì guerra e lui era.. era.. sì adesso ricordo, un pilota che resta ferito e paralizzato e poi impazzisce per lo shock.
Mi affetto a scrivere e concludo poco prima dello scadere del tempo.
“Bene, voltate le lavagnette e guardiamo un po’ cosa avete scritto.. dunque hanno risposto esattamente tutte le ragazze.
“Bene proseguiamo. La prossima domanda è:
Da bambino le sue sorelle lo vestivano da donna e poi lo presentavano agli amici con quale nome?”
Oddio questa non me la ricordo, Alice me l’avrà detto sicuramente, lei è così attratta dagli aneddoti e dai pettegolezzi. Dunque aspetta, iniziava con la -A-.. no no no con che diavolo di lettera iniziava? Aspetta forse ci sono è la -C- sì quella. C di Claire, no. C di Cindy, no. Ah sì C di Claudia.. è Claudia!
“Ferme tempo scaduto. Vediamo le risposte. Bene la risposta esatta è Claudia. Passano tutte alla prossima domanda”
 
Ed è così che mi ritrovo alla decima domanda insieme ad altre due ragazze. La sfida è stata lunga e dura, più volte ho creduto di aver sbagliato o di non essere stata abbastanza precisa ma ce l’ho fatta. Ed ora stiamo aspettando il verdetto finale. Un po’ di suspance non guasta ma io non sopporto più l’attesa.
“Dunque voglio annunciarvi che per spiegazione più che corretta e precisione nei dettagli, la ragazza che ha risposto in modo più esaustivo è.. la numero.. tre! Un grande applauso alla fortunata che trascorrerà una settimana intera in compagnia dell’amatissimo divo di Holliwood Edward Cullen”
La numero tre, accidenti, la numero tre.. ma.. ma sono io la numero tre!
Un turbinio di emozioni mi assale e un boato si alza dalla sala. Vengo abbracciata dalle altre ragazze, mi raggiunge anche Alice cacciando in malo modo chi si frappone tra noi.
Si complimenta con me e mi stringe forte fino a quando sento le sue braccia scivolare via e una voce calda e cordiale mi arriva alle spalle.
“Ciao e complimenti. Ecco qui la fortunata che passerà con me un’intera settimana” mi saluta lui.
Al suono della sua voce mi volto, scontrandomi con i suoi occhi smeraldo e una scossa elettrica mi scende lungo la schiena quando lui appoggia una mano sul mio braccio mentre mi si avvicina.
Mi sovrasta con la sua altezza e da vicino è ancora più bello. Non ho mai pensato di seguirlo come fan, di lui sò quello che mi ha sempre raccontato Alice ma devo ammettere che è un ragazzo molto affascinante e carismatico.
“Ciao” sussurro un po’ imbarazzata
“Si sono proprio la fortunata”
“Spero tu sia contenta almeno quanto lo sono io” mi bisbiglia avvicinandosi a un orecchio. Si allontana e mi fa l’occhiolino. Resto un attimo imbambolata dalle sue parole carezzevoli ma torno in me quando realizzo ciò che ha appena detto.
Ma che sfacciato, va bene ritenersi bello, affascinante e un grande attore ma potrebbe non esagerare, diamine.
Faccio per rispondergli ma il notaio e tutto lo staff ci trascinano in uno stanzino per autentificare la vincita.
   
 
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