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Autore: KillerQueen86    19/10/2023    0 recensioni
Una serie di one shot con protagonisti i Captain Swan, seguendo i prompt della lista Sea proposta per il writober di Fanwrite.it.
Cap 15: Missing Moment teg ep 7x02. Henry si prepara a partire per la sua avventura attraverso i regni, ma prima Emma e Killian volevano dargli dei regali.
Genere: Angst, Avventura, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it.

» Prompt: Rotta

» Lista: pumpSea

 

Note dell’autore:  Eccomi qua, a sorpresa direi e in ritardo di qualche minuto, leggendo il prompt non avevo alcuna idea di cosa scrivere quindi avevo deciso di saltare, poi all’improvviso mi è venuta fuori questa piccola storia con protagonista Henry.

Ho visto solo una volta la settima stagione, ricordo che nella 7x02 A Pirate's Life (l’ultima puntata con Emma), dopo una scena sulla Jolly Rogers, il nostro ragazzo partiva con la moto di August e la bottiglia che Killian gli dona per rimanere in contatto con loro. Ho pensato di ricreare una missing scene prima della partenza dove Emma gli fa un dono speciale per questo suo viaggio.

Come le altre anche questa non è bettata, quindi vi chiedo scusa per eventuali errori (orrori) grammaticali e di sintassi, farò una revisione appena possibile.

Aspetto le vostre recensioni, mi raccomando, alla prossima.

 

Disclaimer: OUAT e tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (altrimenti sarebbe stato un prodotto HBO), tutti i diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un divertimento.

 

The compass

KillerQueen86

 

Guardò fuori dalla finestra mentre sorseggiava la sua cioccolata calda, il suo ragazzo, Henry stava sistemando le ultime cose della moto che August gli aveva regalato, mancavano ormai qualche ora al suo primo viaggio. La sera prima avevano organizzato una cena di famiglia per salutarlo e regalargli dei piccoli oggetti che gli sarebbero stati utile durante i suoi viaggi.

Non impazziva all’idea di vedere il suo ragazzo lasciare tutto per andare a scoprire altri regni magici, ma sapeva che non poteva tenerlo sotto la sua ala protettiva per tutta la vita, doveva crescere e il modo migliore era conoscere il mondo. Killian era stato il suo più grande sostenitore in questa sua scelta, era stato il primo a saperlo e questo le aveva riscaldato il cuore.

Involontariamente si accarezzò il ventre piatto, avevano provato ad avere dei figli loro, sapeva che Killian sarebbe stato un padre meraviglioso e attento, ma non avevano avuto alcuna fortuna, quindi avevano deciso di non continuare a insistere. Del resto il suo pirata si era detto onorato anche solo di accompagnare la crescita di Henry, non aveva mai preteso che lo chiamasse padrino, preferiva essere Killian per il ragazzo, non volendosi sostituire a Neal.

 

“E’ pronto il nostro ragazzo?” le arrivò la voce di suo marito alle sue spalle, sorrise voltandosi verso di lui che era appena entrato nella loro cucina, con il gilet ancora sbottonato e la camicia fuori dai pantaloni, il suo modo di stare più comodo a casa, non era riuscita a convincerlo a indossare un pantalone della tuta quando decidevano di rimanere a casa.

“E’ quasi pronto” disse lei posando la tazza sul bancone della cucina che avevano scelto insieme dopo il loro matrimonio.

“Lo sai ch’è importante per lui, vero?” chiese circondandola la vita con il braccio sinistro.

“Si, e sono orgogliosa di lui” rispose lei chiudendo gli occhi mentre lui gli appoggiava un dolce bacio sulla fronte.

“E solo che mi mancherà molto” continuò.

“Sei stata una madre meravigliosa, mancherai anche a lui” le ricordò sorridendole, come sempre aveva capito subito cosa la tormentava e riusciva sempre a calmarla.

“Ora Swan, che ne dici di andare da lui e portagli quel regalo che gli hai preparato” la invitò con dolcezza, nonostante erano sposati da anni non aveva mai smesso di chiamarla Swan, cosa che lei adorava immensamente.

 

Si separò da lui dopo avergli dato un piccolo bacio sulla guancia, prese il cofanetto di velluto blu scuro che aveva messo sul bancone della cucina ed uscì per raggiungere Henry nel vialetto della loro casa.

“Tutto pronto?” chiese avvicinandosi, il ragazzo alzò lo sguardo da qualunque lavoro stesse facendo alla moto.

“Quasi, mancano gli ultimi ritocchi” rispose si mise in piedi e Emma si sorprese ancora di quanto era diventato alto e sarebbe cresciuto ancora diventando un uomo.

“Sai che devi passare da Regina prima di andare”  gli ricordò, Henry alzò gli occhi e per un attimo le sembrò di vedere il ragazzo di cui si era innamorata, Killian le aveva sempre detto che assomigliava tanto al padre, ma fino a quel momento non aveva capito quanto.

“Non credo che potrei dimenticarlo tanto facilmente” mormorò pulendosi le dita delle mani con una pezza ce una volta era stata bianca. Regina era stata l’ultima a consentire a quel viaggio, non lo riteneva sicuro e preferiva che andasse al college come un ragazzo normale.

“Accontenta la tua povera mamma e siedi con me” lo invitò lei allungando una mano verso di lui, il ragazzo sorrise e si avvicinò. 

I due si misero seduti sul portico della casa su una panca che lei e Killian avevano messo lì qualche anno fa per godersi le serate d’estate.

“So che tutti ti hanno fatto un regalo per il tuo viaggio” disse la donna stringendo il cofanetto che teneva in mano.

“Non serviva che mi facessi un regalo anche tu, lo sai” disse senza riuscire a nascondere la curiosità dei suoi occhi, del resto era stata proprio quella curiosità a portarla a Storybrooke.

“Lo so, ma volevo che tu avessi questa” disse porgendogli il cofanetto, Henry sorrise nel prendere il regalo e lo aprì, vide i suoi occhi illuminarsi nel vedere cosa conteneva.

“E’ quello che penso che sia” disse prendendo in mano la bussola che Emma aveva conservato gelosamente per tutto quel tempo, sorrise nel vederla.

“Si, proprio quella che io e Killian abbiamo preso ad Anton” spiegò senza nascondere l’emozione che provava nel rivivere quei primi momenti insieme al suo pirata.

“Conserva ancora la sua magia, ti porterà sempre a casa quando ne avrai bisogno” disse senza nascondere le emozioni che le velavano gli occhi di lacrime.

“Killian ti direbbe semplicemente che con questa riuscirai a trovare la rotta di casa” scherzò allentando l’emozione che gli stava avvolgendo.

 

“Questo è davvero bellissimo” disse il ragazzo stringendo la bussola senza nascondere l’emozione. Sapeva che per sua mamma quell’oggetto era importante, non solo perché era stata la sua prima avventura con Uncino, ma perché grazie alla bussola aveva trovato la strada per tornare a casa, da lui che l’aspettava.

“Grazie, a entrambi, per tutto” disse poi Henry alzandosi, Emma allungò una mano stringendo la sua, si voltò verso di lei e nel suo sguardo lacrimoso vide tanto amore e orgoglio, in quel momento Killian decise di uscire nel portico.

“Hai tutto pronto ragazzo?” chiese l’uomo distraendolo dalla madre.

“Credo di si” disse senza lasciare la mano di sua madre sorridendole.

“Non puoi partire senza questa” disse Killian consegnandogli una bottiglia vuota, la guardò confuso non capendo.

“E’ magica, basta sussurrare il mio nome lì dentro e saprò come trovarti” gli spiegò e ne fu colpito, era un modo geniale per restare in contatto e chiedere aiuto se ne aveva bisogno.

Stava diventando più difficile andare, sua madre si alzò e si mise accanto all’uomo che amava senza però riuscire a lasciare la sua mano, prima di andare, Henry doveva dire un ultima cosa.

“Grazie ancora a tutti e due” iniziò con l’emozione che lo colpiva al cuore.

“Siete stati dei genitori meravigliosi, tutti e due” disse guardando entrambi.

“Killian, grazie, per avermi aiutato a prepararmi a questo viaggio e per avermi supportato in questo” lo ringraziò con tutto il cuore, perché non gli aveva mai fatto mancare l’affetto e una figura maschile con cui poter parlare.

“E tu mamma, grazie per avermi seguito tanti anni fa ed essere rimasta solo per stare con me” continuò guardando la sua mamma.

“Non potevo chiedere di meglio” disse per poi avvicinarsi e abbracciare entrambi, Emma lo strinse subito, mentre sentì un po’ di esitazione da parte di Killian, cosa che non lo sorprese perché aveva sempre mantenuto una certa distanza, ma alla fine lo strinse anche lui.

“Ci renderai fieri di te, lo sappiamo” disse Emma tra le lacrime sciogliendosi dall’abbraccio, gli prese il viso tra le mani come una volta aveva fatto sua nonna con lei.

“La tua camera rimarrà sempre qui per te” disse Killian con la voce roca, sapeva che anche per lui era difficile questo addio.

Si dovette forzare a separarsi da entrambi perché una parte di lui voleva sempre rimanere qui con loro, al sicuro nella nuova Storybrooke, a crescere con tutta la loro famiglia, ma come Killian stesso gli aveva detto aveva bisogno di fare questo.

Scese i gradini della scale e salì sulla moto dopo aver messo un casco, guardò verso il portico trovando ancora Emma al fianco di Killian, entrambi con gli occhi rossi ma con un sorriso incoraggiante sul viso, quella era l’ultima immagine che voleva di loro due, fianco a fianco felici, poteva iniziare la sua nuova avventura.

 

Fine

 

   
 
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