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Autore: micchan91    23/10/2023    2 recensioni
Au Sterek ispirata al film "Marry me", tutti umani.
...< Sapete, mia madre mi diceva spesso una cosa... > iniziò Stiles senza staccare lo sguardo da Derek.
< Se vuoi ottenere qualcosa di diverso devi fare qualcosa di diverso > aggiunse e allungò un braccio con la mano tesa verso Derek.
< Si, ti sposo > disse serio e Derek per un momento si guardò intorno, poi si ricordò del cartello e abbassò lo sguardo su di esso per un momento prima di tornare a guardare Stiles che lo fissava con sguardo speranzoso, a Derek sembrava qualcuno sull'orlo del baratro...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La sfida che gli aveva lanciato Derek non era facile per niente, ma Stiles era testardo, così testardo che sconvolse Derek.
< Hai davvero appena lanciato una pietra contro la porta-finestra? > esclamò sconvolto e divertito. Erano davanti ad una delle case vacanze di Stiles e Derek gli aveva impedito di chiedere aiuto a Scott perchè il cantante non ricordava dove avesse nascosto la chiave. Stiles infilò la mano nella vetrata rotta e aprì la porta da dentro, sorridendo soddisfatto mentre l'allarme smetteva di suonare dopo aver digitato il codice.
< Siamo dentro, problema risolto > ribattè entrando in casa con aria soddisfatta.
< Tu sei pazzo > disse il professore entrando a sua volta.
< La farò riaggiustare > disse Stiles alzando le spalle e Derek scosse la testa con aria divertita. Da quando avevano fatto l'amore il loro rapporto era diventato solido, Stiles stava mantenendo la sua promessa e aveva iniziato a fare più cose da solo, Derek si sforzava di postare qualcosa sui social ed entrambi sembravano finalmente andare nella stessa direzione, avevano trovato un buon compromesso tra i loro due poli opposti.
< Ok, credo sia questo > borbottò Stiles premendo un tasto, ma invece di accendere la luce accese il camino e lo fissò malissimo, come se fosse colpa del fuoco e non colpa di Stiles se si era acceso.
< Beh, almeno compensa il freddino che arriva dalla porta-finestra rotta > ridacchiò Derek, beccandosi un'occhiataccia divertita a sua volta.
< Questo è colpa della tua sfida > brontolò lanciando via il telecomando dopo aver rinunciato e Derek scosse ancora la testa, abbracciandolo da dietro e baciandogli la spalla, capendo che il camino sarebbe stato utile perchè di lì a poco entrambi sarebbero stati nudi...
Nei giorni successivi si susseguirono disastri, come Stiles che accese il frullatore senza coperchio, zozzando se stesso, i suoi costosissimi vestiti e i suoi costosissimi mobili della cucina, e belle cose, come il mezzo milione di followers che avevano iniziato a seguire Derek e ciò che faceva, facendo avvicinare la gente alle gare di matematica e dando voce  e speranza a molti ragazzini che venivano presi in giro e bollati come nerd, adesso molti associavano le olimpiadi di matematica al sexy marito di Stiles. 
Ovviamente il cantante era sempre il primo a mettere mi piace e a commentare ogni singola cosa postasse Derek, anche se erano per lo più foto dei ragazzi, dei loro compiti e dei loro risultati, ma era molto fiero di ciò che stavano crando.
Il giorno del suo compleanno Derek si svegliò per la prima volta con il cellulare pieno di auguri da milioni di persone in tutto il mondo, gli faceva strano essere consciuto da tutti oramai, ma poteva sorvolarci sapendo ciò che di buono stava portando la sua pagina. Ovviamente non rispose a nessuno che non fossero persone che conosceva, ma fece un post di ringraziamento dopo che Erika gli ebbe fatto una testa tanta sulla gratitudine. Stiles doveva lavorare, ma a Derek non pesava, non era mai stato il tipo da festeggiare il suo compleanno, per questo si stupì molto nel trovarselo sotto casa poco dopo cena con in mano una benda nera e un enorme sorriso stampato in faccia.
< Ti fidi di me? > gli chiese.
< Ovvio che no > rispose subito Derek, ma si lasciò mettere la benda docilmente, ascoltando la risata cristallina di Stiles.
< Non dovevi lavorare? > gli chiese Derek una volta in macchina.
< Ho staccato prima, ci tenevo a farti questo regalo > rispose accarezzandogli la mano. Viaggiarono abbastanza a lungo da preoccupare Derek e quando scesero Stiles lo accompagnò per qualche metro.
< Spero per te che non sia qualcosa che sai che non farò, ho esaurito la scorta di socialità aprendomi la pagina sui social > borbottò e Stiles ridacchiò, sfilandogli la benda.
< Tranquillo, siamo solo noi > soffiò mentre gli occhi di Derek si posavano sull'enorme ruota panoramica che si stagliava davanti a loro. Subito si voltò verso Stiles che gli fece un enorme sorriso.
< Ti sei ricordato > soffiò emozionato. Aveva raccontato a Stiles mesi prima che quando era piccolo andava in quel parco divertimenti con sua madre ad ogni compleanno e che l'ultima volta che ci erano venuti era chiuso, sua madre ci era rimasta così male e gli aveva promesso che l'anno dopo ce lo avrebbe riportato, ma poi era morta e Derek non era più tornato lì.
< Vogliamo salire? > disse semplicemente Stiles avviandosi verso la ruota panoramica e Derek gli strinse forte la mano, quella era la cosa più bella che qualcuno avesse mai fatto per lui. 
< Esprimi un desiderio > disse Stiles tirando fuori un pasticcino e accendendo una candelina quando furono nel punto più alto della ruota. Derek soffiò la fiamma, poi sorrise a Stiles.
< Si è già avverato > soffiò baciandolo dolcemente e sentì che le cose potevano davvero andare bene. 
Quella sensazione rimase lì nel suo petto fino a pochi giorni dopo, quando Theo entrò nel teatro dove stavano facendo le prove per le finali. Tutti i ragazzi ovviamente iniziarono ad urlare entusiasti mentre Stiles, al fianco di Derek, si irrigidì come sempre.
< Scusate, ha insistito per entrare > disse Erika mentre Derek mandava i ragazzi fuori dal teatro, per fortuna l'allenamento era finito e i genitori erano venuti a prenderli.
< Stiles! Grandi, gradissime notizie! > esclamò Theo prendendo le mani del cantante e ignorando come sempre Derek.
< Ti hanno candidato come miglior interpretazione vocale ai Grammy > disse e Stiles lanciò un urlo felice premendosi poi le mani sulla bocca.
< Con la nostra canzone, Marry me! > aggiunse e Stiles si lanciò su Scott, iniziando a saltare e a urlare felice, poi si voltò e abbracciò anche Derek.
< Sapevo che era solo questione di tempo Stiles, te l'avevo detto che ti avrebbero notato > disse Theo e Stiles si staccò per sorridergli. 
< E c'è anche un'altra cosa. Farò un concerto tra qualche giorno, è in diretta streaming e avrà molta visibilità, abbiamo pensato che potresti fare una sorpresa e salire sul palco anche tu, aiuterebbe tantissimo per far votare la canzone > disse e Scott annuì, segno che si erano parlati e probabilmente già accordati. Stiles smise di saltellare e si morse il labbro, palesemente combattuto.
< Non c'è nessuno dei nostri ballerini in città > tentò, ma Theo alzò le spalle.
< Possiamo fare la versione che volevamo far uscire dopo la cerimonia  > ribattè.
< Con così poco preavviso...>  sussurrò ancora Stiles spostando il peso da un piede all'altro, sempre più combattuto. 
< Non lo so Theo > soffiò poi voltando lo sguardo verso Derek, che gli fece un mezzo sorriso e si allontanò con una scusa senza dire nulla, si sentiva nervoso a arrabbiato col mondo come non lo era da tempo. Pochi secondi dopo però Stiles lo raggiunse.
< Derek...ti prego non offenderrti, è una grande occasione per me > gli disse e Derek strinse un attimo i pugni.
< Certo che lo è, ma posso ricordarti che le premiazioni sono solo stronzate? Non hai bisogno di vincere nulla per sapere quanto vali > rispose con tono nervoso, non gli piaceva vedere Theo vicino Stiles, non gli piaceva vedere con quanta facilità Stiles rientrasse nei vecchi schemi e non piaceva vedere che ancora il cantante sentisse il bisogno di ricevere gratificazioni inutili.
< Vieni con noi, mi farebbe piacere averti lì > disse lui e Derek scosse la testa, non potè nemmeno rispondere che vennero raggiunti da tutti, Theo compreso, che strinse Stiles per un momento.
< Ciao tesoro, ci vediamo presto > disse per poi allontanarsi e subito dopo Scott e Lydia erano al fianco di Stiles.
< Dobbiamo organizzare le prove e tutto ciò che serve > disse Lydia lanciando un'occhiata di traverso  a Derek, come per rimproverarlo di quel suo comportamento, poi afferrò Stiles per un braccio e iniziò a trascinarlo via.  Il cantante voltò un attimo il viso verso di lui, guardandolo smarrito, ma Derek si limitò a fargli un gesto di saluto con la mano. Quando fu nuovamente solo si concesse di dare un pugno alla porta, prendendo poi un bel respiro, era stato uno sciocco a credere che Stiles avrebbe rinunciato a tutto, che si sarebbe accontentato di stare con lui e con Laura e che avrebbe rinunciato a quello stupido premio.
I giorni prima del concerto Stiles e Derek si sentirono poco e niente, soprattutto perchè Derek era molto freddo nei confronti di Stiles e il cantante era sempre più oberato di impegni. Il fatidico giorno arrivò anche troppo presto per i suoi gusti, Derek alla fine non era andato con Stiles e si trovava davanti alla tv con Erika e Laura, entrambe gli lanciavano sguardi preoccupati mentre digrignava i denti, ascoltando Theo dire cose come "nonostante alla fine non mi abbia sposato Stiles resterà per sempre la mia famiglia" e cose simili e quando Stiles fece la sua comparsa sul palco era più bello che mai. Gli avevano pettinato i capelli in modo che sembrassero una corona ed indossava un abito dorato che mostrava il fisico nel modo giusto e nonostante Theo gli ronzasse intorno era Stiles a catalizzare l'attenzione di tutti. Derek osservò come Stiles e Theo si guardavano negli occhi, presi nella loro canzone, la canzone che avevano scritto pensando al loro matrimonio e quando finì non gli piacque per niente il modo in cui si sorrisero.
< Alza il culo e corri al garden > disse subito Laura, fissandolo seria. 
< Papà, lui ama te, io lo so e lo sai tu, va a ricordarglielo > aggiunse e Derek si alzò anche se di malavoglia, prendendo le chiavi della camaro e uscendo di casa. 
Quando arrivò lì venne portato però da un'altra parte, tutti quanti si erano spostati ad un locale per festeggiare, Stiles si era cambiato e i suoi capelli erano tornati normali, sembrava raggiante e quando vide Derek gli corse subito incontro.
< Sei venuto > disse felice, prendendogli le mani.
< L'hai visto? > chiese poi e Derek annuì.
< Si, l'ho visto. Sei stato meraviglioso > rispose accarezzandogli per un momento la mano col pollice.
< Possiamo parlare? > chiese poi a mezza voce e Stiles lo guardò preoccupato per un momento, poi senza lasciargli la mano lo accompagnò in un punto dove potevano essere soli nonostante fossero ancora visibili da tutti. Derek si fermò un momento a fissare Theo che su un piccolo palco stava cantando una canzone che parlava di seconde occasioni.
< Seconda occasione... > soffiò amaro scuotendo la testa.
< E' solo una canzone Derek > ribattè Stiles serio, guardandolo con crescente ansia e preoccupazione.
< Vedo che non sembra esserci più aria di crisi tra di voi > disse allora l'uomo con serietà.
< Si chiama professionalità Derek > ribattè Stiles un po' sulla difensiva, lasciandogli la mano e fissandolo stranito, incrociando le braccia al petto in un inutile tentativo di difesa. 
< Non credo che sia solo una canzone...> soffiò più a se stesso che al marito.
< So che per te tutto questo è una cosa importante, ma...io non sono a mio agio con questa situazione > disse poi e Stiles aggrottò per un momento le sopracciglia.
< Cosa significa Derek? Che stai cercando di dirmi? > chiese agitato e Derek scosse la testa maledicendosi, non era quello il discorso che avrebbe voluto fare, ma non riusciva a ragionare, la musica alta, i suoi sentimenti e i suoi pensieri in subbuglio, in quel momento Derek sentiva solo di non voler soffrire e che la via più facile per farlo era allontanarsi, da Stiles, dalla situazione, da tutto.
< Questa cosa non può funzionare > disse e Stiles spalancò gli occhi.
< Quindi sei venuto fin qui per lasciarmi?  > soffiò con gli occhi lucidi e Derek si sentì un po' morire per quella cosa, lui non voleva lasciare Stiles, Stiles era la cosa più bella che gli fosse mai capitata. Ma c'era troppo caos, troppa gente, non riusciva a ragionare e a far uscire le parole giuste. Aprì la bocca per rispondere, ma Theo dal palco iniziò a chiamare Stiles.
< Dai, vai, ne parliamo dopo > disse Derek a mezza voce, ma Stiles scosse la testa.
< No che non ne parliamo dopo! > esclamò, ma venne afferrato per un braccio da uno degli invitati per accompgnarlo da Theo.
< Si, ne parliamo dopo > ripetè Derek osservando Stiles camminare verso il palco, ma senza mai smettere di guardarlo con quello sguardo ferito. Stiles distolse lo sguardo solo un momento per guardare Theo fare il suo discorso, discorso che Stiles non stava per niente ascoltando, ma quando tornò a guardare dove prima c'era Derek non vide nessuno, l'uomo se n'era andato. 
Stiles e Derek non si sentivano da ormai due settimane, Derek si era gettato a capofitto sul lavoro ed era stato categorico con Erika e Laura, non voleva parlane. Cercava di ignorare i social, pieni di foto di Stiles e Theo, nessuna compromettente, ma per via della promozione della canzone per fare in modo che venisse votata erano sempre insieme. 
Nel frettempo una nuova canzone di Stiles era stata rilasciata dal cantante e Derek aveva pianto per la prima volta dopo anni quando l'aveva sentita, sapeva che parlava a lui, ma non voleva ascoltare. 
Sei mesi dopo il loro matrimonio Derek trovò Scott davanti a scuola, lo guardava con aria di rimprovero, ma mantenne un atteggiamento professionale mentre gli porgeva un assegno.
< Come pattuito > disse, ma Derek scosse la testa.
< Non li voglio > disse serio, ma Scott glielo mise in mano.
< Lo ha fatto intestare alla scuola, sapeva che non l'avresti accettato > sbuffò.
< E poi se non lo prendi l'accordo prematrimoniale non è valido, potresti scriverci un libro o rivenderti la storia > aggiunse quasi infastidito e Derek fece un gesto di stizza.
< Pensi davvero che potrei mai farlo?! > sbottò e Scott lo fissò negli occhi, in quei mesi avevano fatto amicizia, ma Scott era più amico di Stiles, era normale si schierasse dalla sua parte e non da quella di Derek.
< Io non penso niente Derek, so solo che hai mollato il mio migliore amico nel momento più importante per lui. So che Stiles sta uno schifo e non se lo merita quindi prendi questo assegno e fottiti! > disse tra i denti.
< Io tifavo per te, volevo che funzionasse perchè per la prima volta vedevo Stiles realmente felice > sbuffò poi con aria più calma dopo essersi passato una mano sul viso.
< Beh mi dispiace averti deluso > borbottò Derek mettendosi l'assegno in tasca con aria nervosa.
< Lo sai vero che Stiles e Theo non stanno insieme? > sospirò Scott dopo che un autobus con un'enorme foto di Stiles e Theo abbracciati fu passato al loro fianco, facendo sospirare pesantemente Derek.
< Sono ovunque, social, cartelloni, tv....io devo proteggere me e mia figlia > scosse la testa con aria quasi rassegnata.
< Stagli accanto ok? > aggiunse prima di salire in macchina, mettendo in moto e partendo senza aspettare una risposta.
Derek fu felice che le finali erano alle porte, almeno aveva qualcosa su cui concentrarsi per non pensare a Stiles e a tutta la storia, lasciava che fosse Erika a pensare alla parte social e andava avanti un po' in automatico cercando di ignorare tutte le notizie. 
La sera prima della finale se ne andò a letto molto presto, consapevole che Stiles e Theo fossero ad un talk show serale, insieme come sempre, a parlare della loro canzone. 
Infatti Stiles in quel momento non faceva che agitarsi dietro le quinte della sala di registrazione televisiva, una delle sue assistenti gli aveva ricordato che la matemaratona sarebbe stata il giorno seguente e il cantante in quel momento provava solo tanta nostalgia per Derek, per i ragazzi e per la spensieratezza che provava ogni volta che era con loro. Erano settimane che tutto lo stress era tornato prepotentemente a farsi spazio nella sua vita, non riusciva più a stare alla sfida di Derek di fare tutto da solo, era di nuovo sempre circondato da gente, sempre al cellulare per promuovere se stesso e la sua canzone e in quel momento si stava preparando psicologicamente ad affrontare le domande spinose che gli avrebbero fatto.
< Stiles, stiamo per andare in onda > gli disse una ragazza e lui le sorrise lievemente, poi si stampò in faccia un bel sorriso ed uscì nello studio televisivo, salutando le persone urlanti e andandosi a sedere accanto a Theo. 
Per la prima volta in via sua sentì un'intervista come qualcosa di terribile, il prensentatore non faceva che fare battutine e quando disse che l'ultima canzone che Stiles aveva scritto era per Theo sentì un conato di vomito, la canzone non era per Theo, era per Derek, parlava di quanto fosse perso senza Derek, di quanto gli mancasse, Theo non c'entrava nulla e mai ci sarebbe c'entrato. Scosse la testa e smise di ascoltare il presentatore che ciarlava di un possibile ricongiungimento tra di loro.
< No > disse poi all'improvviso, interrompendo il fiume di parole dell'uomo.
< No io...mi dispiace, forse non è il momento più adatto per una confessione ma...io non voglio tornare indietro! Sono stanco di continuare a fare gli stessi errori, io voglio davvero qualcosa di diverso > esclamò, poi si chinò per dare un bacio sulla guancia a Theo.
< Mi dispiace > sussurrò e si alzò, lasciando lo studio, oramai stava diventando una costante lasciare le cose all'improvviso. Si fiondò fuori dallo studio televisivo ignorando i fotografi e si trovò subito Scott al suo fianco.
< Dove stai andando? > chiese agitato.
< A Beacon Hills > rispose Stiles con un sorriso, lì si sarebbero svolte le finali e lì è dove il suo cuore gli diceva di andare.
< Oh, ok ti prenoto l'aereo... > iniziò a dire, ma Stiles lo bloccò.
< No, faccio da solo, non sarà così difficile no? > rise salendo in macchina. Quando arrivò all'aereoporto creò un bel po' di scompiglio, le persone lo indicavano facendo urletti, ma Stiles corse dritto fino alla prima cassa disponibile.
< Ho bisogno di un biglietto per Beacon Hills  > esclamò col fiatone, aveva corso come non mai in vita sua. La ragazza ci mise qualche secondo per riprendersi dallo schock, ma poi gli sorrise dispiaciuta.
< Mi dispiace, è tutto pieno > disse e Stiles si sentì sprofondare.
< Ma io devo andare a Beacon Hills! > disse disperato.
< C'è un volo che parte domani alle diciotto > disse ancora la ragazza.
< No! Io devo essere lì stasera! La matemaratona finisce domani a mezzogiorno! > esclamò disperato, poi si voltò verso le persone,
< Offro cinquemila dollari a chiunque mi ceda il posto per il volo per Beacon Hills > urlò.
< Non può comprare il biglietto di un altra persona  > lo avvertì la donna con gentilezza e Stiles si voltò  verso di lei con aria confusa.
< Davvero? > chiese cadendo dalle nuvole e in quel momento arrivò Scott con un fiatone peggio del suo. Dopo aver ripreso fiato gli allungò un biglietto.
< L'ultimo biglietto per Beacon Hills, bastava prenderlo online > ansimò e Stiles subito lo strinse forte a se.
< Non saprei proprio come farei senza di te > soffiò.
< Ma tu lo sapevi che non si possono comprare biglietti da altre persone? > chiese poi e Scott lo guardò come per dire "fai sul serio?".
< No Stiles, non si può > soffiò e Stiles lo guardò sempre più sconvolto prima di abbracciarlo di nuovo e salutarlo per salire sull'aereo in partenza.
Quando scese dall'aereo Stiles si maledisse per non essere veramente in grado di far molto da solo, non aveva pensato ad un maledettissimo cappotto e stava congelando, così fece ciò che sapeva fare meglio, comprò il cappotto di uno dei passeggeri, gli stava enorme, ma meglio di niente. Ovviamente la fortuna non voleva essere dalla sua e quando afferrò il telefono per chiamare un taxi quello si spense per via della batteria morta. Stiles lo fissò disperato.
< Qualcuno ha un caricabatteria? > chiese alle persone accanto a se, ricevendo sorrisi di scuse insieme a risposte negative, e davvero Stiles era troppo abituato ad ottenere tutto ciò che chiedeva quando lo chiedeva.
< Ce l'ho io > esclamò una voce a lui familiare e quando si voltò vide Erika, subito la abbracciò.
< Oddio Erika > disse grato di vedere un volto amico.
< Mi ha scritto Scott  > gli disse Erika per poi staccarsi.
< Che ci fai qui? > chiese poi guardandolo con un po' storto, come Scott era schierato con Stiles Erika era schierata con Derek.
< Beh, ho mollato Fellon nel bel mezzo di un'intervista e sono venuto a congelarmi le chiappe a Beacon Hills, secondo te perchè? > sbuffò divertito ed Erika gli sorrise, poi osservò il suo cellulare.
< Cavolo, mancano solo novanta minuti, non ce la faremo mai > disse guardandosi intorno, poi senza preavviso si lanciò in strada, facendo urlare Stiles. L'autobus inchiodò e il conducente aprì la porta, guardando Erika con gli occhi sgranati.
< Ma sei pazza?! > sbottò.
< Senti, Stiles Stilinski, hai presente? Ecco, questa icona della musica deve arrivare dall'amore della sua vita! Lui ha promesso che ci sarebbe stato per la finale e se non ci sarà infrangerà non solo il suo sogno, ma il sogno di tutte le persone che hanno creduto nel vero amore! > esclamò mentre il conducente la fissava come se fosse pazza.
< Lei deve accompagnarci alla matemaratona! > aggiunse salendo un gradino per salire.
< L'icona le darà duemila dollari > aggiunse Stiles quando vide che l'uomo stava probabilmente per chiamare la polizia e sospirò di sollievo quando quello gli fece cenno di salire, partendo poi per la loro meta. Stiles pregò solo di fare in tempo.
Nel frattempo la squadra di Derek e quella avversaria erano pari, appena finita la pausa si sarebbe disputato il round ad eliminazione diretta, decretando così se avrebbero vinto loro o i loro avversari, già tre volte campioni. 
Derek aveva incoraggiato i suoi ragazzi ed era tornato al suo posto, poi era stato raggiunto dal professore dell'altra squadra che molto subdolamente gli aveva proposto di ritirarsi, giocando sulla difficoltà di sua figlia nel rispondere in pubblico. Derek non saltò alla gola solo perchè c'erano i suoi studenti.
< Ti piacerebbe eh? > ringhiò guardandolo malissimo.
< I miei ragazzi si sono allenati tanto e se perderanno lo faranno su quel palco, io ho fiducia in loro > disse e quello alzò le mani sorridendo divertito, Derek si limitò a lanciargli uno sguardo assassino, poi prese un lungo respiro e sorrise incoraggiante alla sua squadra.
Alla fine stavano andando alla grande finchè Laura non venne chiamata sul palco. Tutti si misero a incoraggiarla mentre saliva tremante sul palco, prendendo un bel respiro. Il giudice fece la sua domanda e subito lei si mise al lavoro, ma a quanto sembrava la squadra degli avversari oltre ad essere brava era anche scorretta, sapevano della sua difficoltà e uno di loro iniziò a prenderla in giro. Venne immediatamente ripreso dal giudice, ma oramai il danno era fatto, Laura era bloccata e stava andando nel panico. Cercò il padre con lo sguardo e Derek strinse forte i pugni prima che gli venisse in mente una cosa...cosa avrebbe fatto Stiles se fosse stato lì? Subito prese a muovere i piedi, ricreando la piccola coreografia che aveva inventato il cantante, sorridendo incoraggiante a Laura. La ragazza lo fissò per qualche secondo, poi sorrise a sua volta e si mise a ballare insieme a Derek, ignorando le risatine di tutti. Laura tornò a contare e rispose proprio nell'istante in cui la campana della fine del tempo suonava.
< La risposta è corretta, ma purtroppo il tempo è scaduto > disse il giudice dando la vittoria agli avversari. Laura soapirò con aria abbattuta, ma Derek la raggiunse sul palco e la abbracciò forte.
< Sono fiero di te > le disse sincero mentre lei scosse la testa.
< Ho perso > singhiozzò.
< Sei salita su questo palco, hai superato le tue paure, se non è una vittoria questa non so proprio cosa può esserlo > le disse stringendola forte.
< E' vero, sei salita lì sopra anche se avevi paura ed è questo che conta  > la voce di Stiles li fece voltare entrambi.
< Sai, ho sentito dire che se vuoi qualcosa di diverso devi fare qualcosa di diverso > disse sorridendo a Derek.
< E se noi fossimo troppo diversi? > chiese lui fissandolo intensamente.
< E se invece non lo fossimo? > ribattè subito Stiles.
< L'ho detto mesi fa e lo ripeto Derek Hale, sei la cosa più bella che mi sia capitata > disse e afferrò un cartellone, lo aveva preparato poco prima mentre Laura era sul palco e Derek  non potè fare a meno di ridere quando lo lesse.
< Marry me > sussurrò mentre Stiles lo guardava da sotto al palco con il cartello stretto in mano. Poi Stiles si fece passare un altro cartellone da Erika e lo sostituì a quello che aveva in mano.
< Again > sospirò divertito Derek leggendo ancora e sorrise con amore a Stiles. Laura strinse le braccia del padre e lo fissò emozionata con un largo sorriso.
< Dai papà > sussurrò piano, annuendo per dare una seconda volta la sua benedizione.
< Stiles ti rende felice, ci rende felici > aggiunse a bassa voce per non farsi sentire dagli altri e Derek non potè fare altro che darle ragione, il periodo con Stiles per quanto caotico e  folle era stato uno dei più felici della sua intera vita. Sorrise a sua figlia, poi si voltò verso Stiles e allungò una mano verso di lui, ripetendo a sua volta il gesto che aveva fatto il cantante al concerto.
< Si, ti sposo > disse con amore e Stiles allargò il suo sorriso, poi lasciò cadere i cartelloni a terra e salì sul palco con un'agile falcata, attirando Derek in un lungo bacio e per la prima volta Derek se ne fregò di tutto, non gli importava di essere il professore, che tutti li stessero guardando e riprendendo, che sua figlia stesse facendo i suoi soliti urletti e che tutti gli occhi fossero fissi su di loro, prese Stiles e gli fece fare una specie di casquè senza staccarsi dalle sue labbra.
< Ti amo Stiles > soffiò quando si staccarono e Stiles gli sorrise ancora con le guance deliziosamente arrossate.
< Ti amo anche io Derek > disse accarezzandogli la guancia per poi riprendere a baciarlo. Ogni tassello della loro vita era finalmente al posto giusto.

Un anno più tardi...

< Ciao a tutti ragazzi! Oggi è una giornata speciale! Grazie ancora per gli auguri! E guardate un po' chi c'è qui? Il mio sexy marito! Quanto è sexy con lo smoking mh? > la voce squillante di Stiles si diffondeva per la diretta istagram da qualche minuto e quando inquadrò Derek lui si limitò ad alzare gli occhi al cielo con aria divertita, fare un cenno di saluto alla telecamera del cellulare per poi allontanarsi senza dire una parola.
< Il mio logorroico marito gente! Dice tutto senza dire niente > rise Stiles facendo la rima e Derek si voltò verso di lui per lanciargli un'occhiataccia divertita e Stiles gli mandò un bacio, leggendo divertito i commenti lasciati dai loro fan, la diretta stava esplodendo.
< Ora devo andare ragazzi, stanno arrivando gli sposi! A presto > e mandato un bacio alla telecamera Stiles chiuse la diretta, si infilò il cellulare in tasca e raggiunse Derek, infilando una mano nella tasca posteriore dei suoi attillatissimi pantaloni eleganti.
< Potresti evitare di palparmi il sedere almeno di fronte a mia figlia? > soffiò Derek, ma si tradì con un sorrisetto. Stiles gli sorrise e si voltò a guardare Laura che, seduta al tavolo dietro di loro, stava chiaccherando animatamente con Lydia. 
< No > rispose semplicemente il cantante dandogli una strizzatina leggera prima di togliere la mano dalla sua tasca, accoccolandosi meglio a Derek e sorridendo intenerito quando nella grande sala addobbata fecero il loro ingresso Erika e Boyd, stretti nei loro bellissimi vestiti da sposi. Boyd era il professore che aveva portato alle finali la squadra avversaria di Derek, tra lui ed Erika era stato amore a prima vista e Stiles li aveva shippati fin da subito, ridendo ogni qual volta Derek borbottava qualcosa sul fatto che Boyd gli stesse sulle scatole. Infatti anche in quel momento Derek aveva un cipiglio infastidito sul viso, cipiglio che Stiles si affrettò a baciare.
< Avanti, sono felici insieme > sussurrò dolcemente sulle sue labbra e Derek sbuffò infastidito prima di baciarlo a sua volta.
< E' passato troppo poco tempo, poteva aspettare per sposarlo > brontolò e Stiles rise ancora.
< Senti da chi viene il pulpito > lo prese in giro con amore per poi abbracciarlo.
< Sono felice Derek > ripeteva spesso quella frase, come se volesse far sapere costantemente a Derek quanto lo rendesse felice. Immediatamente il cipiglio di Derek si trasformò in un sorriso.
< Lo sono anche io > disse ed era vero. Era felice, lui e Stiles avevano trovato un equilibrio perfetto tra popolarità e vita privata, Stiles aveva allentato un po' la presa sui social anche se per Derek lucidava un po' troppo spesso il suo meraviglioso trofeo che faceva bella vista di se sul caminetto a casa loro. Il professore dal canto suo aveva un po' rivalutato i cellulari e i social, aveva iniziato a lavorarci e insieme a Stiles avevano fatto tante cose interessanti e buone in quell'anno. Davvero, Derek non poteva desiderare altro. 
Quando dalle casse del dj partì una delle canzoni di Stiles il cantante si staccò, iniziando a ballare lievemente sul posto, poi sorrise divertito a Derek e allungò la mano verso di lui, con gli occhi che brillavano di felicità.
< Balla con me Derek > disse e il professore prese un bel respiro, non si era mai fatto convincere a ballare da Stiles, non in pubblico almeno, ma quello era un giorno speciale, era un anno che lui e Stiles si erano riscambiati le promesse sotto una grandissima luna scintillante dopo la finale delle olimpiadi di matematica, solo loro due e nessun altro. Alla fine rilasciò andare il fiato e fece un passo avanti, seguendo Stiles che indietreggiava ballando fino alla pista. Quando Derek afferrò i fianchi di Stiles e si mise a ballare non trattenne una risata nel sentire l'urlo felice di sua figlia e dei suoi amici e baciò suo marito, ignaro che sul cellulare di Lydia, in diretta, tutto il mondo si stava scatenando in un unico commento.
"L'amore vince sempre"



Angolino dell'autrice
Ed è finita! Grazie mille per aver letto fin qui, spero davvero che vi sia piaciuta! Ci vediamo presto con altre storie (ne ho un bel po' da pubblicare XD )
Bacioni <3
  
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