TREMORE
I pompieri stavano facendo del loro meglio per domare l’incendio, la polizia era già accorsa sul luogo dell’incidente per investigare, alcuni agenti dell’FBI parlavano fra loro in disparte. Una folla di curiosi era scesa in strada, nonostante fosse notte fonda. E poi c’era lei, con la sua camicina da notte e il suo fedele orsacchiotto Berry, che non riusciva a capire tutto ciò. Un uomo di nome James, con dei grandi baffoni castani, le aveva detto di essere un amico del suo papà e le aveva fatto mille domande a cui lei non aveva saputo rispondere bene. L’unica cosa che sapeva con certezza era di essere uscita a comprare del succo d’arancia per papà e quando era tornata aveva trovato la casa avvolta dal fuoco.Con gli occhi annebbiati dalle lacrime, tutto ciò che riusciva a fare era fissare le fiamme infernali che inghiottivano la sua casa, la sua mamma, il suo papà, la sua vita. Pregava in silenzio che smettessero, ma le sue preghiere non venivano accolte.
L’uomo di nome James l’aveva fatta salire sulla sua auto, avvolgendola in una coperta per ripararla dal freddo della notte, eppure lei continuava a tremare. Il fuoco stava bruciando tutto, riscaldando l’aria, ma lei tremava come una foglia.
Non avrebbe mai immaginato che, anche diversi anni dopo quell’avvenimento, la vista del fuoco l’avrebbe fatta rabbrividire.