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Autore: ElectricSneeze    02/11/2023    0 recensioni
Misty ha 30 anni e la sua carriera sta andando a gonfie vele. Non solo è capo palestra di Cerulean city, ma assieme alle sorelle sta per inaugurare una nuova piscina all'aperto. La sua vita non potrebbe andare meglio di così! A parte forse per un piccolo problemino da risolvere... Una questione in sospeso che risale a vent'anni fa, quando lei e Ash presero strade diverse. Dal destino puoi scappare ma non puoi nasconderti, come dice il detto, perché alla fine tutte le strade portano a Trezzano sul Naviglio. O qualcosa del genere, non mi ricordo... E sembra che Misty abbia dimenticato qualcosa di molto importante lungo la strada...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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CAPITOLO UNO
UNA QUESTIONE ANCORA APERTA

La folla è ancora in delirio dopo l’ultimo pezzo. I Thunder Rats sono a metà concerto ed è tempo per placare gli animi con un pezzo romantico. Dopo aver bevuto un sorso, Ash Ketchum, cantante e leader della band, torna al microfono «Questa canzone l’ho scritta per una persona speciale. Una persona speciale che per colpa mia persi molti anni fa… Ma se sei la fuori da qualche parte questo è per te!»

[Soundtrack: Ratt - You’re Givin’ Yourself Away]
«You say you don’t want me
You say you don’t care
You say that your heart
Ain’t got no room for me there
You say you don’t need me
But I know that it’s just a lie
‘cause when you call me in the night
Tellin’ me your life is better off without me
How come you’re sleepin’ all alone
Tellin’ me you don’t ever think about me...
…Hey, you’re givin’ yourself away
It's there in every move you make
You can’t hide your heartache away
Hey, it’s somethin’ you don’t have to say
It's written in the tears on your face
I see through the part that you play
Your givin’ yourself away
...»

Lentamente la musica si fa più distante, come in una lunga dissolvenza… Misty apre gli occhi «Era un sogno», pensa, mentre è ancora abbracciata al cuscino. Sbuffa e si raggomitola ancora un po’ tuffando il volto nel guanciale.
*knock knock* «Misty? Pigrona, stai ancora dormendo?» Esclama Daisy.
Si ode un mugugno che somiglia a un sì.
«Misty, ti sei dimenticata che giorno è oggi? Dai fatti bella e scendi, gli ospiti stanno già arrivando!»
Misty si mette seduta sul letto e guarda l’ora: sono quasi le 10 di mattina. Ieri lei e le sorelle hanno fatto tardi coi preparativi per l’inaugurazione della nuova piscina all’aperto. Pensa che forse avrebbe dovuto invitare Ash… Scuote la testa: ma no, che va a pensare, non si vedono da un sacco di tempo e non le sarebbe nemmeno balzato in mente se non fosse stato per quel sogno. Così si alza e si va a preparare.

È passata mezzora e Misty scende al piano terra. Ha i capelli corti sciolti e veste un elegante kimono rosa che ricorda vagamente quello che indossava da bambina a motivo seaking e bolle.
«Eccola qui la sorella dormigliona!» Lily la accoglie all’uscita della palestra.
«Guarda quanta gente è venuta all’inaugurazione!» Esclama Misty sbalordita.
«E abbiamo appena cominciato, ne arriveranno molti altri per lo spettacolo! Dai, vai a cercare qualcuno di carino là in mezzo!»
«Lily!» Esclama Misty imbarazzata.
«Ho visto un tipo interessante prima da qualche parte. Vallo a prendere tigre!»
«Se permetti me li so cercare da sola i tipi carini!»
«Non sembrerebbe…» Replica Lily allontanandosi con fare di sufficienza.
«GRRR!» Ruggisce Misty imbestialita con la sorella già di prima mattina. In qualche modo Lily riesce sempre a farle saltare i nervi, ma anche le altre due non scherzano. Poi un imprevisto accade…
«PSYYY!! PSYYY!! *blub blub* PSYYY!!» Psyduck è scivolato in acqua e sta annegando… In qualche modo annegando… Sì insomma, lo so che è un’anatra ma lui ci riesce.
«Ah quanto è tonto!» Sbuffa Misty, mentre sta già correndo alla piscina. Velocemente si sfila il kimono rimanendo in costume da bagno e si tuffa in suo soccorso riportandolo a terra. Intanto Violet arriva con un asciugamano mentre un gruppetto di persone si è radunato per vedere cosa sta succedendo.
Avvolta nell’asciugamano Misty si china su Psyduck abbracciandolo «Psyduck, ti sei spaventato?»
«Psy…» Esclama il papero con voce triste.
Misty si rimette in piedi e sconfortata gli dà un colpetto in testa «Tonto!»
«Psahi!»
«Forse avremmo dovuto tenerlo d’occhio», si scusa Violet, «ma c’è così tanta gente oggi che non abbiamo un minuto libero».
«A proposito di minuti liberi, meglio che me ne prenda qualcuno per asciugarmi».
«Sì hai ragione, ma non abusare di questa scusa per sottrarti ai tuoi doveri di padrone di casa. Ricorda: sorridi e sii gentile con gli ospiti!»
«Sembra proprio la mia descrizione!» Risponde sarcastica Misty congedandosi da Violet.
Ancora avvolta nell’asciugamano, Misty raccoglie il suo kimono da terra e si dirige verso la palestra. Cammina in mezzo agli ospiti asciugandosi i capelli con l’asciugamano, poi una voce richiama la sua attenzione «Scusami, sei Misty la capo palestra, giusto?»
Lei si volta. Impossibile non notarlo: è un bell’uomo sulla quarantina, elegante sia nel vestito che nel portamento. Potrebbe essere lui il tipo a cui si riferiva Lily?
«Sì sono io…» Risponde lei non potendo far a meno di ammirarlo, “ma se sei qui per un incontro devo dirti che la palestra riaprirà domani».
«Ma certo che no, non sono un allenatore di pokémon», risponde lui sorridendo. «Sono rimasto colpito dalla tua determinazione! Non hai perso un secondo di tempo e ti sei subito tuffata in acqua per salvare il tuo psyduck. Vedo che le voci sul tuo conto sono ben riposte».
Ancora coi capelli umidi e arruffati Misty si sente lusingata e un po’ imbarazzata «Oh beh… grazie…»
«Sai anch’io una volta salvai un mio amico dall’annegamento. È una storia emozionante… Ma fa freschino qui, penso che potrei raccontartela dopo che ti sarai cambiata d’abito».
«Ok», risponde lei sempre imbarazzata, «ci vediamo qui tra qualche minuto». Entra in palestra e scompare in camera sua.

La piacevole sensazione dell’aria calda del phon in testa viene rovinata solo dal suo fastidioso suono, ma Misty ha ben altri pensieri in testa. È certamente un uomo di un certo fascino, non c’è che dire, anche se odia dar ragione a sua sorella. Forse Misty è un po’ impacciata quando si tratta di relazioni sentimentali, come se perdesse improvvisamente la sua sicurezza e il suo caratteraccio, ma c’è un altro ma: Ash. Proprio lui. Non lo vede da vent’anni eppure eccolo apparire nei suoi pensieri ogni volta che conosce qualcuno. Ma non questa volta: è da più di un mese, infatti, che è ricomparso nella sua mente, questa volta apparentemente senza motivo. Perché la sua mente la tormenta così? Ash è stata una cottarella da bambini! Ok, magari la sua prima cotta, il primo ragazzo che le è mai piaciuto, l’unico ragazzo con cui si trovava davvero bene… Ma è ora di finirla! Il mare è pieno di pesci e uno di loro la sta aspettando di sotto. Deve dargli una possibilità! Così, convintasi dell’insensatezza dei suoi pensieri e con nuovamente indosso il suo kimono, Misty torna giù dal tipo.
«Hey lo sai che sei proprio deliziosa con quel kimono?» Esclama lui appena la vede.
«Grazie», esclama lei sempre un po’ imbarazzata, «non mi hai ancora detto il tuo nome».
Il tipo sembra imbarazzarsi un poco, si agita e si passa la mano davanti alla bocca «Il mio… hem… nome è… Pincopallino».
«Oh», esclama lei imbarazzata per lui, «beh, senz’altro un nome… facile da ricordare?» Cerca di essere gentile e a stento di trattenere il sorriso.
«Ma lasciamo perdere il mio, hem, nome, perché l’importante è la mia azienda! Sai, faccio belle cifre con l’aerotrasporto merci…»
«Sei un pilota?»
«Quando ero più giovane sì. Ho trasportato merci in tutto il mondo e conosciuto tante persone e culture diverse. Ora sono io a dare gli ordini e volo solo nel tempo libero. Sai, mandare avanti un’azienda è una bella responsabilità, ma a grandi sforzi corrispondono grandi ricompense!»
«Ah sì, credo di capire quel che dici, anch’io mi impegno molto per essere sempre all’altezza di essere una capo palestra di una delle otto palestre ufficiali della Lega Indigo! L’altro giorno è venuto questo allenatore che…»
Lui la interrompe «Sì, beh, non è proprio la stessa cosa sai…»
Misty è perplessa «Che cosa intendi dire?»
«Gli incontri di pokémon… Un lavoro che richiede una certa abilità, certo, ma non è paragonabile alla responsabilità del trasporto merci. Aziende di tutto il mondo necessitano consegne integre e puntuali per essere produttive. Senza offesa eh!»
Misty però si offende lo stesso e la sua personalità “vera” riemerge «Hey! Ci vuole impegno e dedizione per allenare pokémon! Non credere sia un lavoro che possa improvvisare un qualsiasi bambino di dieci anni!»
«Beh se Psyduck è il tuo risultato migliore…»
Misty ha sgranato gli occhi e gli sta per saltare al collo quando arriva Daisy sorridendo «Misty, vedo che hai conosciuto Pincopallino! È grazie a lui se abbiamo potuto installare quelle splendide mattonelle di marmo ceruleo di Alola che vedi in piscina!» Mette una mano a lato della bocca e sussurra «Il dirigente dell’azienda è un suo amico e ci ha fatto un ottimo prezzo…»
«Se volete scusarmi…» Ruggisce Misty, voltandosi e rientrando in palestra.

Passa un’altra mezzora e ritroviamo Misty a trafficare in piscina, intenta a sistemare cose e spostarne altre (esatto, non ho idea di come si chiamino gli oggetti che stanno intorno alla piscina). L’elegante kimono rosa ha ceduto il posto ad una semplice maglietta e, soprattutto, è ancora irritata.
Le tre sorelle al completo la raggiungono «Misty! Si può sapere che ti prende? C’è una festa la fuori!» Esclama Violet.
«Le feste mi danno sui nervi!» Sbuffa lei, senza degnarle di uno sguardo, continuando a trafficare con l’attrezzatura.
«Te l’ho detto Violet: ha litigato con Pincopallino», continua Daisy.
«Il bonazzo?» Domanda Lily.
«Sentite, ho un sacco di lavoro da fare, perché non tornate alla festa e non ne riparliamo più?»
«Io ve l’avevo detto che ha qualcosa che non va…» Sbuffa Lily con sufficienza.
«GRRR!» Pensa Misty tra sé e sé.
«Misty, siamo preoccupate per il tuo atteggiamento…» Esclama Daisy.
Misty abbandona quello che sta facendo e si volta aggressivamente «Il MIO atteggiamento?? Perché non quello di mr. pinco pallino super importante? Scusatemi se non ci ho fatto amicizia, ma penso che sopravviveremo lo stesso!»
«Non intendevo con lui in particolare, mi riferivo al tuo atteggiamento verso gli uomini in generale».
«Oh no, non di nuovo…» Sbuffa lei, abbassando testa e braccia afflitta.
«Dicci solo perché continui a scappare da tutti i tuoi corteggiatori», chiede Violet.
Misty rialza la testa e urla stringendo i pugni «Ma perché non vi fate i fattacci vostri impiccione!!»
Violet continua «Pincopallino non ti sta simpatico, ok; Marco pigliamosche no perché odi gli insetti; Luigi cervellone no perché emanava cattivo odore; John marinaio no perché era inaffidabile; Tobias rischiatutto aveva il vizio del gioco; Karl mangiafuoco no perché… Beh d’accordo, lui era comunista… E la lista è infinita, Misty! Cavolo, l’unico ragazzo con cui andavi d’accordo era…»
«ASH!» Urla Lily, interrompendo sua sorella. «Tu stai ancora pensando ad Ash!»
*blush* Misty diventa rossa come un peperone.
Passa qualche secondo poi Daisy rompe il silenzio «Ora si spiega tutto…»
«Questa cosa richiederà anni di terapia…» Pensa ad alta voce Lily.
«Era una cotta infantile!» Incalza Violet, «capisco la nostalgia ma ci sono molti altri uomini interessanti!»
«Intanto con lui stavo bene…» Replica Misty, incrociando le braccia e distogliendo lo sguardo.
«Sii realista: sono passati vent’anni, lui non è più il bambino che ricordi!»
«Umpf, non è detto!»
«Le persone cambiano, crescono… Sarà sposato ormai!»
«Non stava assieme a quella… Come si chiamava? S… Sara? Serranda? Serena!» Lily mette il dito nella piaga.
«NON MI IMPORTA DI LUI!» Sbotta Misty, «io voglio stare con qualcuno che mi faccia stare bene e caso vuole che sia fatto come Ash, ma non dev’essere per forza lui!»
«Violet ha ragione: le relazioni sentimentali tra adulti sono diverse e se continui a paragonare gli uomini adulti all’idea infantile che hai di Ash…»
Daisy cerca di essere realista ma viene interrotta da Misty «Diverse in cosa?? Cosa gli impedisce di essere rimasto lo stesso bambino di un tempo??»
«Beh ad esempio l’aver scoperto la…»
Lily viene interrotta da Misty «BASTA COSÌ! Sono stufa di voi tre impiccione! E sono stufa dei vostri continui consigli di saggezza non richiesti! Sono perfettamente in grado di cavarmela da sola! Troverò Ash e chiuderò questa faccenda una volta per tutte!» Termina, passando in mezzo alle sorelle, spingendole via poco educatamente e scomparendo in camera sua.

Passano solo cinque minuti e Misty sta già scendendo le scale con shorts, maglietta gialla, bretelle e sacca rossa.
«Misty, dai, sii ragionevole! Non volevamo…» Daisy si interrompe da sola dato che Misty ha già sbattuto le porte della palestra non degnandole di uno sguardo.
«Infantile come sempre», esclama saccente Lily.

«Psyduck, rientra!» Il raggio laser richiama il papero nella sua sfera mentre Misty cammina a grandi passi infuriata. E dove va una donna quando è infuriata? Esatto: al buffet! Per fare provviste per il viaggio s’intende.
«Vedo che sei di buona forchetta ma, se vuoi un consiglio, credo ti donasse di più il kimono…»
Misty riconosce la voce, si volta e gli ruggisce in faccia «Questo perché sei solo un pinco pallino qualunque! E non perderò più un secondo di tempo con te!» Poi si allontana, mentre lui rimane pietrificato sul posto. Quel rude maschiaccio non può essere la stessa ragazza che ha conosciuto prima!

E così Misty afferra la sua bici e scompare all’orizzonte in direzione Pallet town. Riuscirà a trovare Ash? E se sì che cosa gli dirà? Riuscirà ad accettare che l’Ash reale e l’Ash nella sua testa non sono più la stessa persona? E a quel punto, ci metterà una pietra sopra, tornerà a casa e farà meno la schizzinosa? Lo scopriremo nelle prossime puntate di Pokémon
   
 
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