Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: AlexV_    02/11/2023    0 recensioni
Buona sera ragazzi, sono tornata dopo un secolo che non scrivevo , con questa fanfiction su Emma e Regina. Non so ancora se sarà una one shot, o se aggiungerò qualche capitolo.. tutto dipenderà da voi, se questa storia vi piacerà , sarò felice di provare a continuarla per voi.
Come potete leggere dal titolo, ho voluto scrivere qualosa di leggero e spero scorrevole, per donarci un po' di gioia e di speranza :D
Aspetto con ansia le vostre recensioni..G.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Regina Mills è una donna bellissima e affascinante, sindaco di Storybrook, una ridente cittadina del Maine.
 Capelli corvini, profondi occhi scuri, e carnose labbra rosse.
Sempre elegante, avvolta in completi costosissimi e decollete vertiginose, attirava lo sguardo di chiunque la incrociasse, Emma compresa.
Lei, detective di Storybrooke , si limitava ad osservarla da lontano, a domandarsi come mai una donna tanto bella, intelligente e affascinante, fosse sola da così tanto tempo, per poi trovarsi spesso immersa in sogni ,anche non troppo casti sul sindaco. E proprio per questo, cercava di interagire con lei il meno possibile, perchè in sua presenza diventava una completa IDIOTA.
Non riusciva a concentrarsi per via di quella dannata cicatrice che spuntava appena dal labbro superiore di Regina. Calamita per i suoi occhi, Emma si perdeva a guardarla, e tutto intorno perdeva il volume, non ascoltava più, non capiva più nulla di quello che le dicesse, come in un acquario, o forse in un sogno.
Era la prima volta che si sentiva così, al cospetto di una donna. Eppure nel suo passato lontano da Storybrook ne aveva avute molte di relazioni, qualcuna più duratura di altre, ma in tutte aveva avuto il controllo assoluto del suo cuore, della sua testa.
E questo le faceva pensare che Regina Mills fosse diversa da tutte le donne con cui era stata. Le faceva pensare che forse valeva la pensa provare ad essere di nuovo felice, che sarebbe stato bello rientrare in una casa in cui qualcuno ti aspetta, o avere qualcuno da aspettare a casa.
E così, una mattina di inizio marzo, decise che avrebbe dovuto iniziare a conoscere meglio Regina Mills. Sentiva dentro di sé la necessità di avvicinarsi a lei, e salvarla dalla torre in cui lei stessa si era rinchiusa.

Ignara di tutti ciò, Regina Mills sentì bussare alla porta del suo ufficio.
"Avanti" disse, senza alzare gli occhi dai documenti che stava compilando.
Emma non sapeva chi le stesse dando il coraggio di entrare in quell' ufficio, ma fece un bel respiro e aprì la porta.
Quando la vide il cuore le fece una capriola nel petto, la salivazione si azzerò e ...niente, Emma Swan aveva perso ogni capacità di formulare una frase di senso compiuto perchè Regina Mills era perfetta in quel completo Blu Notte, con bottoni oro che si chiudevano giusto all' altezza di una scollatura vertiginosa.
Non avendo risposta, il sindaco alzò gli occhi trovandosi inaspettatamente il Detective Swan impalata davanti la scrivania, con due caffè in mano.
"Buongiorno Miss Swan, posso fare qualcosa per lei?" Chiese Regina , alzando un sopracciglio , e scostando leggermente la sedia dalla scrivania.
Emma si ridestò dalla trance in cui era caduta, e cercò di mettere insieme tutti i pezzettini in cui si era sciolta.
“S-sindaco Mills, buongiorno” balbettò confusamente , poggiando il caffè sulla sua scrivania. “ Questo è per lei “ si schiarì la voce e aggiunse
“ ho pensato che potesse farle piacere” e si sedette di fronte a lei, facendo un grosso sorso dal suo caffè, nel quale avrebbe voluto annegare, sparire, sciogliersi.


Regina rimase senza parole.
Era la prima volta che qualcuno facesse un gesto così carino e disinteressato per lei. Un gesto così semplice, gentile. E si meravigliò che quel gesto provenisse proprio dal Detective Swan, con cui aveva avuto pochissimi contatti, almeno fino a quel momento.
Perché da allora le pause caffè tra le due donne iniziarono ad essere sempre più frequenti. Emma le portava in ufficio il suo caffè, Nero, amaro e bollente, e Regina le faceva trovare lì una merenda, che lei stessa aveva preparato, perché in quei piccoli momenti rubati, avevano iniziato a parlare, a conoscersi, forse perfino a confidarsi, e aveva scoperto che Emma era sempre affamata, e che i dolci erano il suo punto debole.

Emma invece, aveva capito in quegli incontri brevi ma anche profondi, che Regina era sì la donna Bella, indipendente e forte che appariva, ma era anche fragile, e bisognosa di amore. E voleva essere a tutti i costi lei, a darglielo.
Ci volle una sera intera al Rabit Hall, l’unico bar che restava aperto di notte a Storybrook,e qualche birra di supporto per dare il coraggio ad Emma di scriverle quel messaggio.
Lo schermo di Regina si illuminò, e al sindaco parve molto strano, nessuno mai le scriveva, non di certo a quell’ ora. Era un messaggio di Emma.

* Detective Swan* : “passo a prenderti domani alle 19:30, non accetto rifiuti”.

* Regina * : “ Mi sta chiedendo un appuntamento Miss Swan?”
* Detective Swan : “ forse..”
Regina si ritrovò a sorridere davanti allo schermo, e a pensare che era da molto tempo che non si sentiva così a suo agio con qualcuno. E per quanto le potè sembrare strano quel messaggio, si era ritrovata ad esserne felice.
Il giorno seguente arrivò in fretta, ed Emma trascorse ogni minuto di quella giornata a maledirsi per quell’ insana idea che aveva avuto .
Cosa poteva mai avere lei da offrire a Regina? Ma ormai il danno era fatto, e lei non avrebbe mai potuto tirarsi indietro. Per cui aveva trascorso il giorno intero cercando di rendersi presentabile, passabile, pur sapendo che non sarebbe mai stata all’ altezza del sindaco Mills.
Alla fine aveva optato per un pantalone nero a vita alta, una camicia bianca ed una giacca casual a completare l'outfit.
E così Emma, ritardataria cronica, era stata quella volta puntualissima. Alle 19:29 aveva bussato alla porta di Villa Mills, imprecando contro se stessa nella sua testa. Qualche istante dopo la porta si aprì mostrando una Regina Mills, se possibile, ancora più bella del solito. Un tubino nero le fasciava il corpo statuario, fermandosi giusto sopra il ginocchio. Gambe toniche e ambrate, rese ancora più slanciate dal sandalo gioiello che Regina aveva scelto per quell’ occasione. Trucco leggero e Capelli perfetti, a incorniciarle il volto.
Emma pensò di poter svenire da un momento all’ altro risucchiata dal turbinio di emozioni e di pensieri che quella visione le aveva scaturito.
Impiegò qualche secondo a ricomporsi, attingendo ad ogni briciolo di forza e di contegno che aveva dentro di sé , perché quella sera lei doveva essere perfetta.
“ R-regina , sei meravigliosa.” Le disse porgendole il braccio per aiutarla a scendere i pochi gradini che dividevano la porta d’ ingresso dal patio.
“ Devo dire che anche tu non sei male Em-ma” le sorrise la mora, con uno strano, insolito guizzo di felicità nel cuore.
Emma la condusse verso la macchina, e le apri fiera lo sportello.
“Quanta galanteria..” La punzecchiò il sindaco.
“ Ho pur sempre un appuntamento con una Regina..devo essere all’ altezza” sorrise Emma.
Il viaggio in auto fu breve, appena una decina di minuti...Il detective aveva scelto un ristorante appena fuori Storybrook, perché desiderava un posto tranquillo, dove non le conoscessero. Certamente non perché voleva tenere nascosta Regina, anzi. Avrebbe voluto camminare fieramente mano nella mano con lei, mostrare al mondo intero che quella donna così perfetta , fosse al suo fianco.
Ma era appena il prima appuntamento e il detective  voleva solo  passare una serata lontana da occhi indiscreti, in cui lei fosse semplicemente Emma e non il detective Swan, e il sindaco Mills fosse semplicemente Regina.
L'imbarazzo di quella insolita situazione svanì presto, e le due donne si trovarono a trascorrere una serata piacevole, leggera piena di risate e tenerezza.
La risata cristallina di Emma faceva vibrare il cuore di Regina, e il detective si perdeva a vedere gli occhi brillanti della mora fissi su di sè, sorridenti.
Non c'erano stati silenzi imbarazzanti, il cibo e il vino fecero il loro dovere regalando alle due donne una serata che non si aspettavano fosse tanto perfetta.
Al termine della cena Regina chiese di dividere il conto, ma il detective  pagò, fingendosi platealmente offesa, e rubandole la promessa di una passeggiata sul molo. Regina accettò sorridendo, conscia che quella fosse solo una scusa per non far terminare quel loro primo appuntamento, che ad essere totalmente onesti , nemmeno lei voleva terminasse.
Passeggiarono in silenzio, godendosi la brezza piacevole di una sera di inizio estate, tenendosi sotto braccio prima, fino a quando Emma non ebbe il coraggio di far scorre il proprio braccio lungo quello della mora, fino ad arrivare alle sue mani, e ad incrociare le proprie dita alle sue. Fu totalmente naturale il modo in cui le loro mani si cercarono e si trovarono, in un incastro perfetto.
Un'ora e tante risate più tardi, Emma riportò Regina a casa, scese dall' auto, e come ad inizio serata porse il braccio alla mora per accompagnarla alla porta.
"Sono stata molto bene stasera" sussurrò Regina. Avvolta nel buio della sera , Emma non potè accorgersi che la bellissima e fortissima Regina Mills stava arrossendo.
Emma la tirò a sè, abbracciandola. " Anche io, Regina. " le sussurrò all'orecchio.
Si sciolse dall'abbraccio e si allontanò lentamente dalla mora che invece la trattenne stringendole la mano.
"E' la prima volta che esco con qualcuno che non ha come primo scopo il portarmi a letto.. qualcuno che vuole trascorrere semplicemente del tempo con me.." Stavolta Emma aveva visto il rossore sulle sue gote, e aveva risalito quel gradino che le divideva. Le poggiò dolcemente una mano sul viso.
"Regina.. tu.. sei meravigliosa.. e io ti mentirei se dicessi che non mi è mai passato per la testa..." Emma sospirò cercando di riordinare i pensieri confusi dal vino e dalla vicinanza di Regina " ma per me sei importante..ecco.. e io voglio fare le cose per bene con te..tu sei molto di più di una bella donna..io non voglio il tuo corpo..cioè non voglio solo quello..io voglio il tuo cuore."
Regina sorrise per quella dichiarazione così confusa, pura e sincera. E pensò che fosse lo specchio preciso della donna che aveva di fronte.
Respirò profondamente, si alzò leggermente sulle punte, e appoggiò le sue labbra carnose su quelle di Emma, in un morbido, dolcissimo bacio a stampo.
"Buona notte detective" le sussurrò.
"Buona notte signor Sindaco" .
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: AlexV_