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Autore: jessicalocke    07/11/2023    2 recensioni
Herlequin vive tranquilla nella casa rosa circondata da campi, frutteti ed animali. Un giorno però le nuvole rosate si trasformano in orribili nuvoloni grigi. Principe è tornato!
Genere: Commedia, Demenziale, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un dì, il Principe grazia della sua presenza la bella casetta rosa. Dico “grazia” perché è vero che si è trasferito, ma sempre per non avere troppe rotture di scatole, va e viene come più gli aggrada; soprattutto nessuno sa quando c’è e quando no.
La questione sarebbe risolvibile con una semplice azione, ossia muovere la gamba destra davanti a quella sinistra e così via, sino ad arrivare alla sua porta. Però la privacy del Principe va rispettata!
Le zie non osano disturbarlo: pertanto, alla mala peggio, gli scrivono un Whatsapp e attendono una sua “gentile” risposta.
In caso di urgenza, zia Ippocrata tenta un leggero << Principe? >> sussurrato nell’aria. Questo solo una volta; se ottiene risposta, bene, sennò meglio rimanere nel dubbio amletico: c’è o non c’é?
Egli fa capolino dalla sua tana alle 17.40, dopo svariate ore dalla domanda sussurrata, e saluta le zie.
Strano, avrà bisogno sicuramente di qualcosa, se si fa vedere. Come gli animali che, finito il letargo, vanno alla ricerca di cibo.
Quel giorno, il Principe deve essere particolarmente affaticato, perché invece delle solite moine lampo, si limita ad “intelligentissimi” monosillabi degni di uno scimpanzé. Anzi no, chiedo scusa agli scimpanzé per il grave affronto.
<< Ciao, zie…>> e già la frase subisce una sospensione non dovuta ad interruzione alcuna. Parlare gli costa uno sforzo immane.
<< Ciao Principe, quale onore vederti. >> gracchiano le zie, Ippocrata già commossa e partita per la tangente.
Alle ore 17.42 Principe esce già dall’adorata casa e sparisce con un fugace << Vado sino a vedere una cosa…>> .
Nemmeno Flash sarebbe stato in grado di sbarazzarsi così velocemente di un super cattivo. Non è nemmeno incappato nelle solite domande di rito come: “Sei appena uscito? Come va? Hai mangiato?” e simili.
Il Principe ha battuto ogni suo precedente record.
Se fosse un atleta, la folla sarebbe in visibilio.
Herley invece, che si trova al piano superiore e non vede nessun motivo per scendere, sfoggia una gigantesca goccia sulla fronte come nei manga.
Dopo ben 8 o 9 minuti massimo, Principe grazia nuovamente le zie della sua presenza e parte in quarta per svignarsela. Giustamente la sua soglia di sopportazione ha già raggiunto apici inenarrabili.
Riesce abilmente ad evitare ogni domanda che potrebbe rallentare la sua permanenza, continuando ad utilizzare solo monosillabi e mugolii.
Esattamente alle ore 18 da l’avvio ad una manovra evasiva << Va bene, zie “carissime”…avreste mica un po’ d’insalata? >> domanda mentre è sulla porta pronto ad uscire.
Ippocrata, folle d’amore, tenta di tutto per farlo restare ancora al suo fianco, ma, ahimè, si vede costretta a capitolare dopo ben 7 minuti.
Principe se ne va e lei è veramente dispiaciuta.
Ad un tratto Egli ritorna, apre la porta e, facendo solo spuntare la testa, esclama << Zia, hai mica anche delle uova? >>.
Ippocrata è felicissima di poter inebriarsi ancora di qualche secondo della sua presenza. Prende le uova e gliele porge << Principe carissimo, sai che ieri con Herley siamo andate….>>
Herley non capisce se la zia è uscita di senno o è cosi disperata da provare un qualcosa del tutto privo di senso “ Ma cosa vuoi che gliene freghi a lui di me, di voi e di quello che abbiamo fatto ieri. Poi anche se non raccontate tutti i fatti miei a lui….soprattutto visto come si comporta e l’assoluta privacy che invece vige nei suoi confronti...“.
Come volevasi dimostrare, Principe non prova nessun interesse e fugge più veloce del vento.
Herley aspetta di essere sicura della di lui dipartita. Oddio no, sarebbe troppa fortunata, voleva dire la sua partenza, e scende in cucina dalle zie.
<< È passato Principe >> attacca zia Romana << ha detto di salutarti, Herly…>>
La ragazza deve trattenersi dallo scoppiare a ridere “Bugiarda, ma se nemmeno mi ha menzionata e sia chiaro ne sono bene felice”.

…….

Zia Ippocrata ha agganci con vari rappresentanti di prodotti cosmetici, per la pulizia e la cura della casa, e chi più ne ha più ne metta.
Proprio quel giorno l’ha chiamata una rappresentante dicendole che sarebbe passata a farle la solita visita per consegnarle i prodotti.
Tizia arriva alla casa rosa e, dopo i vari convenevoli, mostra il catalogo, le offerte e prende nota della merce che le zie vogliono ordinare.
Mentre Herley è intenta a sfogliare il catalogo, all’improvviso zia Romana, dal nulla, se ne esce con << Uh! Ma lo sai che sta notte ho avuto un incubo orrendo?! Ho sognato che, Herley, te ne andavi di casa e andavi a battere, facevi la prostituta! >>.
Le altre due donne fanno finta di niente, mentre Herley è scocciata.
Prima di tutto, che cavolo si è fumata Romana per fare un’uscita simile, e poi perché non sa sta zitta?
Che si preoccupi per Babi semmai.
Herley non può fare a meno di risponderle << Per quanto riguarda diventare una prostituta non sono di certo io la nipote della quale ti devi preoccupare. Ne hai già una che lo fa praticamente di professione. Infatti dopo essersi fatta terra bruciata perché è andata a letto con metà paese, ha dovuto cambiare regione >> “Ipocrita” .
Romana rimane un attimo interdetta, non si aspettava questa uscita << Non giudicare e non sarete giudicati >> controbatte velocemente, citando il tanto caro Vangelo.
<< Ma a me non interessa, zia. Ognuno può fare quello che vuole, però almeno non fingiamo indifferenza e di non sapere nulla, soprattutto davanti all’evidenza. Quando una persona si comporta in un certo modo, determina anche quello che è >>
Se non è una puttana Babi, non saprei proprio chi potrebbe esserlo. Per carità, io non sono una santa, sono una stronza e psicopatica se volete, ma puttana no! E non rendiamoci ridicoli più di quanto già non siamo.
<< Troppo comodo. Voi volete che io applichi il Vangelo del “porgi l’altra guancia”, i vostri due altri nipoti invece se lo possono scordare tutto quel libro li. Fanno quello che vogliono e devono pure essere non solo non giudicati, ma anche perdonati >>.
L’aria attorno si raffredda, ma ovviamente le zie non controbattono.
Chi tace acconsente.



Note autore: Ciao ragazzi! Vi ringrazio per aver letto il capitolo precedente, spero vi abbia divertito e siate ancora con me. Non so se qualcuno è tanto matto da seguire questa storia delirante e in parte nonsense, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate. :) 
Alla prossima! 
   
 
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