Gli occhi di Aziraphale si riempirono di lacrime alle parole del suo demone.
Quello che segui dopo fu una cascata di conseguenze inarrestabili, una melodia di passi, un armonia di gesti.
Crowley cinse la guancia dell'arcangelo per asciugare quelle lacrime calde...
Gli diete un bacio sulla fronte, poi un altro sulla guancia, poi gli bacio entrambi gli occhi...scese sul collo e ai baci si susseguirono dei piccoli morsi incandescenti.
La sua mente gli ordinava di fermarsi, aveva paura che la passione potesse spaventare l'arcangelo supremo...
Aziraphale invece rispose a quell'affetto con dolce riservo, prese le mani di Crowley, le bació nocca dopo nocca con amore e passione...quel tocco speciale del suo angelo lo fece vibrare in ogni cellula del corpo e d'improvviso anche le ali del demone vennero fuori dalla schiena.
E così, a mezzo metro da terra, si abbracciarono, opposti ma complementari.
Le loro labbra si cercavano affamate, le loro mani conquistavano porzioni di pelle che avevano desiderato, in silenzio, per millenni.
Piccole scintille di energia sprizzavano fuori dal contatto tra i loro corpi umani e lampi di amore brillavano illuminando tutta la libreria.
Restarono cosi per ore, non sapevano bene come ma le camice di entrambi giacevano per terra...le mani di Aziraphale erano affondate una tra i capelli del demone e una sulla schiena.
I polpastrelli angelici disegnavano piccoli cerchi sulle scapole del demone che invece abbracciava l'arcangelo supremo all'altezza della vita.
Aziraphale scostò leggermente il viso del demone dal suo petto e con uno schioccò di labbra propose di tornare a terra.
Aziraphale: "C-Crowley, possiamo proseguire il nostro...incontro...a terra? Cosa ne pensi mio caro?"
Crowley: "Ancora cinque minuti Angelo, fino a quando le nostre ali non tornano al loro posto".