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Autore: ailinon    16/09/2009    1 recensioni
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,
le cortesie, l'audaci imprese io canto"
Questo potrebbe essere l'introduzione presa da Ariosto.
Siamo nel medioevo fantastico di una verde terra lontana, dove il rosso è il colore dell'ardore in battaglia, che si mischia con il porpora dell'amore e della gelosia. Dove non tutto è quello che sembra.
Questa è la storia del giovane Gawyn D'Evin, e del suo signore.
Spero vi piacerà.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Medioevo
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PARTE 29

PARTE 29

 

Gawyn attendeva nello studio di Damodred come l’uomo gli aveva chiesto di fare durante il banchetto.

Pensava che Damodred volesse restare da solo con lui, dopo la serata. Perciò rimase basito nel vedere la baronessa di Vinì accompagnare Damodred.

Subito s’inchinò: «Miei signori…»

«Sta pure comodo, Gawyn, lady Leonora è qui per affari»

«Affari?» ripeté il giovane perplesso.

La donna rise piano: «Si. Per parlare del nostro matrimonio»

Gawyn sbiancò visibilmente tanto che Einon si giustificò subito: «Ho avuto un ottima idea riguardo al problema che mi avevi esposto»

«L’ho notato» rispose acido Gawyn.

Leonora di Vinì rise ancora: «No, no, caro ragazzo! Stia sicuro che il nostro matrimonio sarà solo per quieto vivere»

Il giovane parve confuso e osservò il suo signore mentre faceva accomodare la baronessa.

 «Come ho già spiegato a lady Leonora, il nostro sarà un puro contratto nobiliare. Sarà mia moglie sulla carta ma non pretenderò nessuna, diciamo, prestazione da lei. Anzi, se vorrà, potrà continuare a vivere tranquillamente nel suo feudo» disse Damodred con calma.

Gawyn incominciò a comprendere: «Una specie di trattato di alleanza»

«Che salva le apparenze» sorrise piano la nobildonna.

«E ci evita ulteriori problemi con il re» spiegò Einon.

Gawyn annuì. «Capisco… Ma perché lady Leonora si presta a questo contratto?»

Lei si guardò le unghie ben curate con fare distratto: «Vedete, ser Gawyn ho anch’io delle pressioni da parte dei baroni sul mio territorio, e so che con la figura di Damodred al mio fianco, nessuno si azzarderebbe più a toccarmi. Inoltre…» e dicendolo sorrise: «Anch’io ho un amante che non potrei proprio presentare al re»

Gawyn si ricordò improvvisamente del valletto che per tutta la sera aveva avuto accanto a sé. Annuì.

 «E la soluzione che mi ha illustrato lord Damodred, mi sembra un’ottima soluzione per entrambi»

«Ci eviterà anche scomuniche dalla chiesa» commentò il duca, riferendosi più a lui e al suo cavaliere, che a lady Leonora.

Gawyn  fu d’accordo: «Si ma, se dovesse nascere un bambino tra la baronessa e…»

 «So badare a queste cose» sorrise sorniona Leonora.

Damodred invece sventolò un foglio, dopo averlo firmato. Lo porse alla dama, dicendo: «Signora, se dovesse succedere, suo figlio sarà erede anche del mio ducato. Lo riterrò come nostro figlio»

La dama sorrise: «Soltanto che avrà una famiglia un po’ più numerosa» scherzò, accettando il foglio con garbo.

Einon le sorrise: «Fatemi sapere che ne pensate e quando preferite sposarvi»

 «Senz’altro, lord, anzi… Caro marito»

***

 

Gawyn fissava il cielo stellato dalla finestra della camera da letto di Damodred.

 «Interroghi le stelle?» domandò il suo lord, arrivandogli vicino e coprendogli le spalle nude con un elegante mantello in broccato e pelliccia.

Gawyn si lasciò cingere le spalle, sorridendo: «Si, cerco di pensare al futuro»

«A noi?»

«Si» annuì: «Davvero resterai con me, anche dopo sposato?»

«Mi sposo proprio per restare con te»

Gawyn si voltò, guardandolo negli occhi: «E se ti innamorassi di lady Leonora

«Non succederà» sorrise Einon.

«Come lo sai?»

«Perchè amo una sola persona, sotto qualsiasi spoglie essa sia…» Gawyn attese trepidante il seguito. «E quella persona sei tu» disse Einon, sfiorandogli il naso con il suo: «E lo sai»

 «Damodred…»

«Persino travestito da donna, ho apprezzato il mio Gawyn e nessun altro» gli prese il viso tra le mani: «I tuoi occhi su tutto, quel giorno che mi hai salvato, hanno impresso il tuo nome sul mio cuore, rendendolo di tua proprietà. Mi hai incantato con i tuoi begli occhi. Incantato…»

Gawyn s’imbarazzò per una simile dichiarazione d’amore e si agitò tra le sue braccia. Magia. Destino.

Einon rise piano, disegnandogli le labbra con un dito: «Soltanto con più lentezza»

Gawyn si strinse contro di lui: «Non ho capito quanto eri importante per me, fin quando non ho rischiato di perderti»

«Anche io ero impazzito senza di te. Non te ne andare più» rispose l’uomo chiudendo la finestra e tirando Gawyn verso il letto.

«Non lo farò» rispose il ragazzo serenamente, scivolando sul letto con il suo signore. «Io sono e sarò per sempre il ragazzo che è disposto a dare la vita per te, come quel giorno…»

«Il mio eroico cavaliere» rispose Damodred baciandolo dolcemente.

***

 

FINE

 

   
 
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