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Autore: AmiliaCross    17/11/2023    0 recensioni
LIBRO I
In un futuro non troppo lontano il progresso tecnologico ha finalmente dato i suoi frutti, e ora gli umani possono godere di un sogno che per secoli è stato definito impossibile: ingannare la morte.
La Macchina dei Sogni permette alla coscienza di chi ha terminato il proprio tempo su questa Terra di poter continuare a vivere una nuova vita.
Buster ha solo 19 anni quando una malattia terminale lo sconfigge. Ma egli non teme la morte, poiché ora è certo di poter continuare a vivere in una nuova realtà che lui stesso ha creato.
Ma qualcosa sembra non andare come previsto e Buster si risveglia in un mondo completamente differente. Al posto della vita rosea e romantica che egli aveva scelto, dovrà invece sopravvivere in una terra abitata da diverse razze e creature magiche, in competizione per la ricerca di un nuovo sovrano.
TW: Sono nominati episodi di bullismo, abusi, suicidio e altre scene delicate che potrebbero infastidire lettori sensibili.
Genere: Avventura, Comico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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La schermata principale del Menù era disposta da altre quattro sezioni esplorabili: il profilo, i personaggi, le abilità e una mappa.

Riguardo quest'ultima, una volta aperta era possibile visualizzare l'intera mappa del regno di Asil.
Essa aveva al suo lato sinistro un grosso continente circondato su ogni lato dal mare. Il resto delle terre era formato perlopiù da isole. In alto a destra vi era la più grande, composta per la maggior parte da un terreno prevalentemente montuoso. In basso a destra si poteva trovare invece un arcipelago. Del tutto pianeggiante, con lunghe spiagge. Questi erano i primi che risultavano all'occhio, a seguito vi erano almeno sette isole più piccole, sia attorno al continente che all'isola più grande.
Accanto alla mappa vi erano alcuni pulsanti che potevano cambiare il modo in cui questa veniva mostrata. Il primo era un disegno che rappresentava le pianure, le spiagge e le increspature con diversi strati uno più scuro dell'altro per mostrare le diverse altezze delle montagne.
Era possibile ingrandire alcuni punti per poter vedere nel dettaglio una determinata zona. In tal modo era possibile visualizzare anche i nomi delle catene montuose, dei laghi o delle foreste.
Un secondo pulsante mostrava la mappa suddivisa in regni di colori diversi. Ogni colore era associato ad una razza.
Ad avere il maggior numero di terre erano rispettivamente la razza dei Draghi e degli Elfi. Il primo era rappresentato da un rosso scuro e occupava quasi tutta l'isola più grande. Inoltre vi era segnato anche una grossa parte del continente, in alto a est.
La rispettiva controparte a ovest aspettava agli Elfi, rappresentati da un colore verde sulla mappa. In ordine di grandezza dei territori a seguito vi era il regno degli Umani, quello dei Mannari, gli Spiriti degli Elementi, le Sirene, i Vampiri ed infine le Banshee.
I primi tre occupavano il resto delle coste del continente. Le Sirene, col loro bell'azzurro della mappa, occupavano l'intero arcipelago.
Ai Vampiri, era stato assegnato un solo minuscolo pezzo di terra nell'isola dei Draghi. Infine, alle Banshee aspettava una singola isola a nord del continente.
Al centro dei Asil vi era tuttavia un grosso spazio di terra colorato di un rosa pelle. Stando alla leggenda dei colori lì a lato quello era un territorio neutro, accessibile a tutte le razze ma dove nessun nobile di esse poteva esercitare il proprio potere, ad eccezione del sovrano. Zoomando al suo centro Buster poteva leggere i nomi delle città. Con un pallino rosso a segnarne la posizione vi era De'Asil, la Capitale e la dimora del Re.
Quel Menù sembrava riportare molte notizie interessanti, si poteva addirittura scegliere di modificare l'opacità delle linee nere che segnavano il confine fra i vari regni!
Dopo aver saputo che l'ultimo sovrano era un Nobile della razza dei Draghi, Buster si era domandato se tutto quel rosso scuro della mappa non fosse dovuto proprio a questo fatto.
Soffermandosi con lo sguardo sul nome di ogni razza, era possibile aprire un secondo pannello che riportava una descrizione di questi.
La razza dei Draghi, ad esempio, non era esattamente come Buster se la era aspettata la prima volta che ne aveva sentito parlare, giunto in quel posto.
Si potrebbe dire che il loro regno può essere suddiviso in tre categorie sociali. Al posto più basso vi sono i Draghi Puri, ossia i Draghi con l'aspetto della grossa creatura alata che tutti conoscono. Questi possono essere di dimensioni piccole o medie, ma non superano i tre metri di altezza. Al secondo posto vi stanno quelli che vengono chiamati Reptiles. Appartengono alla razza dei Draghi, ma non sono altro che creature dall'aspetto metà umanoide e metà da rettile. Essi possono comprendere sia il linguaggio dei Draghi Puri che quello degli umani. Infine vi erano i Nobili. Ciò che li differenzia da questi ultimi due ranghi è che questi hanno sia un aspetto umano che uno da Drago, ed è possibile per loro mutarlo a proprio piacimento. I Nobili possono trasformarsi in Draghi di dimensioni maggiori rispetto ai Draghi Puri. A seguito di una nota "Curiosità" vi stava annotato che il record del Drago più grande era stato tenuto da Asterin Longfire, con 60 metri di altezza sulle quattro zampe e 110 in lunghezza.
Il Drago che Buster aveva visto al porto era molto più piccolo di questa Asterin, tuttavia era più che sicuro che si trattasse di un Nobile.
Ma ciò che ormai aveva capito era che la famiglia Longfire era gente dalla quale dovevano assolutamente tenersi alla larga.
Ciò che stava accadendo all'interno della locanda del Lizards Boots non sarebbe mai dovuto cominciare.
Mardic aveva appena offeso un Nobile dei Draghi di fronte all'intera folla che lo stava acclamando fino ad un istante prima. Il silenzio era calato, il pubblico di Vaion si era voltato per osservare chi fosse questo individuo così coraggioso, o stupido, da compiere un simile gesto. In molti rimasero sorpresi nel vedere un semplice ragazzo sui vent'anni. Egli se ne stava in piedi senza alcun tremore o insicurezza, i capelli biondi in parte legati dietro la nuca e sulle guance un lieve rossore causato dall'alcool. Per quanto Buster conoscesse il carattere del giovane, non si sarebbe mai aspettato un simile comportamento da lui. Maledisse mentalmente lo Spirito dei Cristalli e la sua idea di portare alcolici a tavola.
Vaion saltò con un abile e leggero balzo dal tavolo fino a terra, avvicinandosi a passo lento al suo nuovo avversario.
Era un ragazzo di circa cinque anni in più rispetto a Mardic, sicuramente non oltre da come ne dimostrava, eppure era notevole alto. Aveva la pelle chiara, con dei capelli rossi scalati che gli incorniciavano il volto, fino a scivolare oltre le spalle. Un taglio ordinatamente scompigliato, acconciato con una piccola coda larga a lato del capo.
Anche senza sapere il suo nome era ben possibile ipotizzare che fosse di sangue nobile osservando semplicemente i suoi abiti.
Ogni suo movimento era ricolmo di un'innaturale grazia, seguiva riga dopo riga di un rigido copione. Come se trattasse ogni cosa come fragile porcellana e un suo movimento sgarbato potesse ferire allo sguardo. Era un uomo dall'aspetto affascinante, Buster non poté negarlo, era difficile staccargli gli occhi di dosso una volta inquadrato.
Vaion e Mardic erano ormai l'uno di fronte all'altro, ma quest'ultimo non mostrò alcun segno di timore o pentimento.
La voce del Drago era bassa e persuasiva. L'atmosfera era diventata tesa, ma il tono del rosso rimaneva calmo senza perdere la propria autorità. -Potresti ripetere? Credo di aver capito male.-
Mardic non si fece problemi a ripetere. -Nessuno vorrebbe un Re stupido come te.-
Per un attimo Buster temette che il Nobile potesse colpire l'amico, ma egli agì in modo totalmente diverso. Emise una risata bassa, ma non sembrava affatto ironica. Anzi, pareva stupito e divertito nel poter assistere alla scenata di un individuo simile. -E sentiamo, secondo quali fatti stai basando questi tuoi pregiudizi?-
-Ti ho sentito poco fa mentre raccontavi le tue gesta.-
-Combattere contro chi mi manca di rispetto mi renderebbe un Re stupido?-
Quello che stava usando il rosso non era affatto un tono d'accusa, come se stesse parlano tranquillamente ad un bambino stolto. Le carte che Vaion stava giocando erano ben chiare: mostrarsi superiore a quelle accuse senza far trapelare la minima rabbia gli stava permettendo di risultare più maturo del proprio avversario e mantenere così l'appoggio del pubblico lì attorno.
Ma Mardic non sembrò voler ritirare le proprie parole. -Hanno sentito tutti quando hai raccontato di aver distrutto un'intera città per questo! Perché ora non ripeti tu ciò di cui ti stavi vantando un attimo fa?-
Ma Vaion sembrava solo ancora più felice di poter mettersi nuovamente in mostra. Recuperò dal tavolo il proprio bicchiere, oscillando elegantemente il vino rosso pregiato che vi stava al suo interno. -Ma certamente. Un vile mercante... Anzi, un truffatore ha avuto il coraggio di poter trattare e vendere merci pregiate con la mia gente. Fino a questo punto non vi era alcun problema. Tuttavia ha fatto l'errore di volermi ingannare, scambiando la merce dopo il pagamento con delle copie fasulle e prive di alcun valore.-
L'intero salone in quel momento si era già zittito da un bel pezzo, la conversazione dei due aveva attirato anche l'attenzione del barista dietro al bancone. Persino il violinista aveva momentaneamente fermato la sua suonata pur di non risultare d'intralcio. Buster pensò che fosse dovuto principalmente alla presenza di un Nobile come un Longfire. Anche senza considerare la sua influenza, egli era un parente del loro ultimo Re, sarebbe stato inopportuno rischiare di interrompere un suo discorso proprio durante una conversazione simile.
Aveva lasciato l'ultima frase con una nota alta per far intendere che il suo discorso non era finito. Sfruttò il tempo di un sorso al suo vino per creare un piccolo momento di pausa, in modo da attirare l'attenzione dei curiosi che già si chiedevano cosa avrebbe detto dopo.
A seguito proseguì. -Così mi sono vendicato, facendo in modo che non potesse più truffare nessun altro. Le cose hanno finito per ingigantirsi e coinvolgere parte della sua città, proprio questa mattina. Mi sembra il minimo per aver mancato di rispetto ad un Longfire. Il mio è più che lontano da un gesto barbarico... O stupido, come tu dici. Finché non vi è alcun sovrano a difendere il regno, il lavoro sta al regno stesso! Che Nobile sarei se stessi indifferente, con gli occhi bendati di fronte a questi crimini? Quanta altra gente avrà truffato? Quanti altri sarebbero caduti nello stesso inganno dopo di me? Ho solo avuto la fortuna di avere la giusta posizione per rendere giustizia quando altri non potevano, o non volevano. Se la città ne è rimasta coinvolta è solo colpa di chi ha posto resistenza.-
Buster, che aveva visto quello scenario con i propri occhi, poteva ben dire che la verità era lontana da quelle grandi e nobili parole. Lasciare che delle bestie gironzolassero in città attaccando le persone e distruggendo le case non era una reazione dovuta ad una resistenza. Ma Vaion non solo sapeva come raccontare la storia a proprio favore, ma si stava anche spianando un buon sentiero nella sua campagna elettorale!
Le diverse risate che si udirono non aiutarono Mardic a cambiare d'umore. -Vuoi vendicarti di un singolo uomo e distruggi un'intera città? Mi sembra evidente a questo punto quanto tu manchi di morale! Quale era il nome della città?-
-Non lo ricordo, non ho badato a questa piccolezza. So solo che è stato divertente distruggere tutte le loro navi.-
Tutti al tavolo di Buster sentirono un nodo allo stomaco. Il corvino si voltò ad osservare i suoi compagni, nessuno di loro aveva il coraggio di fermare l'amico. Shato era tornato a giocare con la carne facendo finta di non sentire nulla. Portia come sempre non aveva posto una sola parola, osservando il tutto con una mano a coprirle la bocca, immobile.
Se quello che avevano di fronte era il responsabile dell'attacco alla loro città, allora avrebbe dovuto fermare ogni tipo di disputa per evitare di far ripetere la storia.
Avevano atteso forse fin troppo tempo. Quando Buster si alzò dalla sedia riuscì a raggiungere appena in tempo il biondo, afferrando il braccio che già stava caricando per colpire il Nobile. Mardic probabilmente non si era aspettato un intervento da parte dell'amico, guardandolo in quel momento era come se avesse momentaneamente dimenticato ciò che avrebbe voluto dire al Drago. -Oh, ciao. Hai le mani fredde.-
-Mardic che pensi di fare?- rimproverò con un sussurro il maggiore.
-Sto parlando con questo tizio qui.-
Qualche timido brusio riempì la sala.
-Bene, ora smettila.-
Buster fece l'errore di guardare in volto Vaion. Essendo ora più vicino al Nobile era più facile percepire l'aura pesante e forte che emanava. Per quanto i suoi metodi potessero risultare eleganti e raffinati, egli era chiaramente un individuo pericoloso. Il corvino ne aveva avuto la prova osservando come, nel suo aspetto da Drago, poteva affondare tranquillamente tutte quelle navi. E da come l'aveva raccontato, sembrava quasi che in quel momento stesse addirittura giocando senza fare sul serio. Data l'influenza che si era guadagnato in quel posto, Vaion probabilmente era ancor più bravo a manipolare la gente con le parole. In quella discussione, Mardic aveva già perso nel momento in cui aveva aperto bocca.
Buster cercò di non farsi intimorire dagli occhi color cremisi di Vaion, puntati ora su di lui. -Scusate, il mio amico ha bevuto troppo questa sera. Dimenticate tutto ciò che ha detto!-
Quando cercò di tirarlo nuovamente verso il tavolo, Mardic si oppose con tutte le sue forze. -No! Non dovete dimenticare niente!-
Il corvino fino ad allora non aveva mai pensato di provare il desiderio di picchiare quel suo amico. Ma per quanta forza egli ci mettesse, il biondo non era intenzionato a lasciare quel suo posto, tantomeno a rinunciare alle proprie accuse.
-Ho detto che uno così non ha alcun diritto di essere Re!-
-Non è vero, non lo pensa veramente. Non ascoltatelo.-
-Sì che lo penso!-
Quella loro breve lite fu interrotta da una risata. Entrambi si voltarono nella sua direzione, scoprendo che essa proveniva da Vaion. Ancora una volta era perfetta, senza alcun segno di forzatura o ironia. Ascoltando semplicemente quella risata chiunque avrebbe pensato ad un ragazzo che stava ridendo di gusto per una barzelletta divertente che gli era stata raccontata. -Che spasso! Non speravo di divertirmi così tanto questa sera. Vediamo se riesco ad indovinare anche il resto del discorso. Scommetto che questa è la parte in cui ti proclami migliore di me come possibile sovrano, o sbaglio?-
Sul volto di Mardic era rimasta impressa per tutto questo tempo una smorfia arrabbiata, con una chiara aria di sfida, impassibile anche se il suo avversario aveva il supporto di tutto il pubblico lì attorno.
All'ennesimo strattone da parte di Buster, egli sembrò realizzare solo in quel momento chi fosse l'amico che stava cercando di allontanarlo da quel posto. Invece di liberarsi dalla sua presa afferrò una delle sue mani che lo stavano trattenendo.
Il corvino si sentì tirare il braccio, Mardic aveva alzato le loro mani in alto come per mostrare a tutti anche la presenza dell'amico.
-No.- annunciò alzando maggiormente la voce, volendo farsi sentire da ogni persona presente in quella sala. -Non sarò io a sfidarti. Lui è Buster Oak, ricordatevi il suo di nome, perché sarà lui a diventare Re al posto di questo sbruffone!-
Buster sentì il suo "No!" soffocare all'interno della propria gola. Mardic continuò, puntando un dito accusatorio verso il rosso. -È molto più intelligente ed onesto. Lui non distruggerebbe mai un'intera città pur di vendicarsi per un torto fatto da una singola persona. Inoltre ha rischiato la vita per salvare diversa gente questa mattina, mentre tu distruggevi la nostra città!-
Lo sguardo di Vaion era lo stesso di una persona che aveva già compreso molte cose ancor prima che gli venissero dette. -Questa sembra più una vendetta personale, chiuderò un occhio. Tuttavia il sovrano sarà colui che vincerà il Torneo, intendete davvero sfidarmi pubblicamente?-
"No!" gridava la mente di Buster. "Non ho alcuna intenzione di sfidarti."
Ma la risposta di Mardic fu diversa. -Sì.-
Nell'esatto istante in cui il biondo disse tale parola, nella visuale di Buster un piccolo cerchietto rosso apparve accanto al punto esclamativo a segnalare una notifica. Il ragazzo ebbe un pessimo presentimento.
Aperta la sezione degli Eventi, il secondo rettangolino grigio sotto all'evento "Assalto a Borrian" prese colore.
Il nome del nuovo evento che si era formato era "Torneo a De'Asil. Obiettivo: impedire la vincita di Vaion".
A differenza del suo primo evento, questa volta vi erano elencate anche le conseguenze che sarebbero seguite a seconda del risultato.
Con un esito negativo, vi sarebbe stata la sottrazione del 100% dei suoi Punti Vita e Spirituali. L'azzeramento di quelle barre, così come in ogni gioco, segnalava solo una cosa: Game Over.
In caso di esito positivo, invece, sarebbe giunta una ricompensa in denaro. Buster non aveva mai visto così tanti zeri uno dopo l'altro.
Tuttavia in quel momento non si fece accecare da quel denaro, erano decisamente maggiori le probabilità di sconfitta che quelle di vincita.
Reagì tardi. Aveva già abbassato a forza la mano da un pezzo, gridando più di una volta che non avrebbe accettato la sfida. Tuttavia attorno a loro tutti gli ospiti del bar stavano già esultando e ridendo. Era impossibile ritirare il guanto di sfida. Anche guardando i suoi amici al tavolo comprese che da quando Mardic aveva aperto bocca la prima volta, sarebbe stato difficile per loro tirarsi indietro dopo aver attirato in quel modo l'attenzione. Anche se fossero andati via, aver insultato pubblicamente un Nobile tanto irascibile non li avrebbe fatti scappare molto lontani.
Shato si era messo ad esultare come se non avesse capito ciò che stava accadendo, battendo le mani al tavolo e ridendo, mentre Portia non aveva avuto il coraggio di mettersi in mezzo.
Anche in mezzo a quel baccano Buster sembrò riconoscere il rumore dei passi di Vaion quando lentamente si avvicinò al gruppetto dei due amici. Il rumore dei tacchi tintinnò fra le sue orecchie.
Il rosso si era avvicinato a meno di mezzo metro per scrutare il volto del corvino. Quando si chinò un poco per arrivare alla loro altezza, Buster sentì un profumo simile alla legna bruciata, accompagnato dal leggerissimo odore del vino. Gli occhi color cremisi di Vaion erano profondi e pungenti, accennati da una leggera linea di eyeliner nero che li circondava con eleganza.
Vaion era bello, ma Buster ebbe l'impressione che egli potesse divorarlo vivo in quell'istante.
Il nobile Drago accennò un elegante sorriso. -Non vedo l'ora di combatte con te al Torneo. Spero proprio che tu ci arrivi tutto intero.-
Il mattino successivo, Cora non si risparmiò affatto nel colpire più di una volta la testa di Mardic con una scarpa.
-Cosa credevi di fare, stupido?-
Il volto di Mardic era segnato dalla stanchezza e dalla confusione post-sbornia. Come prima bevuta, non gli era andata molto bene. Dopo aver sfidato pubblicamente un Nobile della razza dei Draghi, Buster dovette trascinarlo fino alla sua camera per evitare che combinasse altri guai. Era diventato talmente appiccicoso che il corvino faticò a staccarselo letteralmente di dosso una volta messo a letto. In compenso, dopo tutti i calci ricevuti, aveva dormito come un angioletto fino al mattino.
-Ve l'ho detto. Quelle cose le avevo pensate, ma non credevo di averle fatte realmente.- la sua voce era un pochino più bassa del solito, comprendendo ciò che aveva fatto. Quando il gruppo si riunì a Cora, dovettero spiegare l'accaduto sia a lei che al diretto interessato, che fino a qualche istante prima era convinto che tutta la discussione con Vaion fosse stata solo un gioco della sua mente. Ma la rossa aveva dato la stessa dose di botte ad entrambi i colpevoli, compreso Shato che aveva portato l'alcool al tavolo.
Date le loro espressioni, probabilmente non avrebbero mai più bevuto in vita loro.
Shato si era messo a piagnucolare pur di non ricevere quelle botte. Purtroppo per lui, non aveva funzionato. -Mi picchi solo perché non hai potuto vedere! Spettacolo divertente. Shato si è divertito. Mardic buffo e carino se beve!-
Marrion mostrò il suo disaccordo con un sospiro.
-Va bene.- Cora tentò di non demoralizzarsi. -Non è una catastrofe. Vi hanno solo sentiti un gruppetto di persone, che sarà mai? Nessuno fra un mese si ricorderà di questo evento, quel Vaion avrà sicuramente molti altri sfidanti.-
Buster non era sicuro di poter rivelare loro del Menù e della sezione degli Eventi. Ma quest'ultimo che era comparso parlava in modo chiaro, ignorare la faccenda l'avrebbe portato alla morte.

   
 
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