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Autore: SilkyeAnders    20/11/2023    1 recensioni
Elena e Zick sono sempre stati ottimi amici, questa storia segue un po' la loro crescita e si concentrerà sulla loro adolescenza.
Compiuti i sedici anni, Elena si trasferisce in un'altra città lasciando Zick da solo.
I due si scrivono per un po' ma poi perdono i contatti.
Cosa succederà quando lei ritornerà ad Oldmill?
E soprattutto, cosa accadrà quando vecchi sentimenti del passato riaffioreranno?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ZELENA CAP 2 Capitolo 2: The mission


Era davvero facile per i Domatori cacciarsi nei guai, guai belli grossi a giudicare dall'espressione truce con cui Jeremy li stava osservando.
Teddy se ne stava rannicchiato su se stesso, dando l'impressione di essere molto più basso di ciò che era realmente. Elena non ricordava di averlo mai visto così mortificato e lo stesso valeva per Zick che aveva il capo chino come se avesse commesso un terribile errore.
Lei era arrivata da poco, sua madre l'aveva messa in punizione per una marachella di una settimana prima e le aveva proibito categoricamente di uscire. Sapeva che Zick e Teddy avevano in mente di svolgere una missione ma i loro padri sembravano furiosi quasi quanto Jeremy e non ci volle molto a Elena per comprendere che forse non avrebbero dovuto farlo.
Elena rimase in silenzio, in disparte, ad ascoltare il Tutore Massimo inveire contro i ragazzi. Avrebbe voluto tanto sapere in che razza di guaio si fossero cacciati, decise di concentrarsi su un punto indefinito alle spalle di Zob. Avrebbe chiesto tutto a Zick non appena fosse terminata la ramanzina.
Irresponsabili... Stupidi... Decisamente fuori dalle vostre possibilità...
Accidenti! Dovevano aver commesso un errore bello grosso per meritarsi simili epiteti. Elena decise che il punto indefinito alle spalle di Zob non era più interessante, così passò ad osservare i mostri che, poco più in là, assumevano l'espressione di chi provava del disagio fisico in una situazione tanto tesa.
-Sentito che roba?- bisbigliò Lay avvicinandosi a Elena.
-Ma che cosa è successo?- chiese la ragazzina di rimando.
-Non ne so molto più di te, sicuramente non è il bentornata che ti immaginavi-.
Elena annuì cercando di mascherare un sorriso divertito con la mano :-No infatti... Muoio di curiosità!-
-A chi lo dici! Bobby e io abbiamo fatto partire le scommesse-.
Elena sgranò gli occhi.
Ultimamente lei e Lay avevano iniziato a fare amicizia, o per meglio dire, stavano iniziando a conoscersi meglio. Elena continuava a trovarla fastidiosa e riusciva a sopportarla solo in piccole dosi, non riusciva davvero a capire cosa ci vedessero tutti in lei.
Probabilmente, e non faceva fatica a realizzarlo, era un po' gelosa a causa della bellezza e bravura di Lay. Elena si sentiva spesso poco utile non avendo poteri grandiosi come quelli dei Domatori e Lay era una Domatrice di talento, era più grande, più matura e decisamente piena di fascino.
In quel periodo Elena stava cercando di mettere da parte quella gelosia insensata e stava provando ad entrare in contatto con la ragazza, scoprendo che non era poi così smorfiosa come pensava lei.
-Che malignità- mormorò la bambina sopprimendo un'altra risatina.
-Su! Non dirmi che non ci hai pensato!-
Bobby le raggiunse poco dopo :-Credete andrà avanti ancora molto questo spettacolo pietoso?-
-Probabilmente sì, Jeremy sembra davvero furioso... Ma tu lo sai che cosa è successo?- chiese Elena.
-Non proprio... So solo che hanno preso parte a una missione e hanno combinato un guaio-.
-Chissà che hanno combinato quei due?-
-Forse hanno perso un dom box- azzardò Bobby.
-Non credo, secondo me invece hanno distrutto il luogo della missione- tentò Lay.
-Sono cose già successe, no? Per me si tratta di qualcosa di davvero grosso... Non mi viene in mente nulla che possa far infuriare Jeremy così, a meno che non abbiano corso un pericolo inutile-.
-Sai che forse hai ragione, Elena?- rispose Bobby :-Può darsi che abbiano partecipato a una missione troppo difficile per loro-.
-Credi? Eppure Zick ha affrontato pericoli molto consistenti nel corso degli anni- osservò Lay.
-Questo è vero ma esisterà pure un mostro che Zick non possa inscatolare-.
-Non so se esiste, ma so che Jeremy sta per liberarli... Non vedo l'ora di sapere che cosa è successo!- esclamò Elena.
-Come sai che sta per lasciarli andare?- chiese Lay.
-E' molto semplice, sta iniziando a balbettare. Vuol dire che non ha più niente da dire- sospirò Elena :-Ho ricevuto abbastanza ramanzine da Jeremy, so benissimo come iniziano e come finiscono-.
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Non ci volle molto prima che Teddy e Zick venissero finalmente lasciati in pace, entrambi avevano un'aria decisamente affranta e questo non faceva che incuriosire la giovane Rifugiatrice.
Dopo giorni passati lontana da quel mondo incredibile a cui Zick l'aveva introdotta, non poteva sopportare di non sapere quale fosse il motivo di tanto risentimento da parte dei Tutori e dei padri dei ragazzi.
-Zick, Teddy!- esclamò facendo loro cenno con la mano.
I due le lanciarono una rapida occhiata prima di abbassare il capo e camminare lentamente nella sua direzione.
-Che facce da cuccioli bastonati! Che è successo?-
Teddy sollevò lo sguardo, un moto di orgoglio ferito nei suoi occhi :-Ci siamo infilati in un guaio, ecco cosa è successo-.
-Questo lo avevo capito, vorrei più dettagli- azzardò la ragazzina.
Zick sospirò :-Abbiamo preso parte a una missione-.
-E fin qui non ci vedo nulla di così grave- rispose Elena.
-Non lo sarebbe stato di norma, il fatto è che abbiamo commesso alcuni errori-.
-Errori da pivelli, aggiungerei- sospirò Teddy.
-Ma non capisco, perché Jeremy è così arrabbiato? Capita a tutti di sbagliare, no?-
-A causa dei nostri errori sciocchi qualcuno stava per farsi davvero molto male- rispose Zick.
Teddy annuì :-Siamo entrati in competizione come nostro solito e... Bè, per poco mio padre non ci rimette la pelle-.
Elena sgranò gli occhi :-Potete raccontarmi per bene che cosa avete combinato, per favore?-

Zick reggeva in mano il dom box, pronto a catturare l'orrendo mostro che gli si era parato davanti agli occhi. Suo padre era poco più distante e affiancava Terrence sul flyvan, entrambi stavano volando in circolo pronti ad attaccare il mostro in modo tale che Zick potesse rinchiuderlo più facilmente.
Anche Teddy stava cercando di indebolirlo, attaccandolo alle spalle. Non era particolarmente felice che, come sempre, a Zick andasse tutta la gloria.
Fu nel momento in cui il mostro si gettò in avanti per attaccare Zick che Teddy decise che non sarebbe rimasto con le mani in mano. Si mise a rincorrere la bestia e attaccò, il mostro in un moto di furbizia si scanzò e il colpo di Teddy finì dritto dritto addosso a Zick, facendogli scivolare il dom box dalle mani.
Zick, innervosito dalla situazione, lanciò anche lui un attacco in direzione di Teddy che riuscì a deviarlo. Il problema nacque nel momento in cui il colpo di Zick virò verso l'alto, colpendo il flyvan di Terrence che scivolò iniziando la sua caduta. Fortunatamente, Zob fu abbastanza rapido da acchiapparlo al volo ma, nel mentre, il mostro riuscì a fuggire.

Elena rimase in silenzio ad osservare i due :-Tutto qui?- chiese dopo poco.
-Che vuoi dire con tutto qui?-
-Bè, mi pare vi siate cacciati in guai peggiori di questi... L'importante è che stiate tutti bene, no?-
-Sì, ma intanto il mostro è fuggito- sospirò Zick.
-Vorrà dire che lo recupereremo- rispose Elena.
-Scusa, perché parli al plurale?-
-Perché mi pare ovvio che non posso lasciarvi da soli, appena lo faccio combinate subito qualche disastro-.
-Se ora ci mettiamo a cercare quel mostro ci cacceremo nei guai un'altra volta!- esclamò Zick.
Elena alzò gli occhi al cielo :-Ma se andiamo a catturarlo non potranno dirvi nulla! La missione verrà portata a termine-.
-Ma non hai sentito come era arrabbiato Jeremy? E la faccia di mio padre l'hai vista? Se ci vedono uscire di qui...-
-Vorrà dire che non ci faremo notare- rispose Teddy prontamente.
Zick sospirò, era davvero saggio seguire quei due in quella missione suicida? Forse no ma, onestamente, doveva ammettere che aveva voglia anche lui di dimostrare che erano perfettamente in grado di portare a termine il compito assegnato.
-Questo sì, se a qualcuno di voi due imbecilli venisse in mente di dare prova di quanto sia maschio... Non fatelo- sbuffò Elena.
I due arrossirono di riflesso, effettivamente avevano rischiato di sfiorare la tragedia solo per dimostrare quanto fossero bravi e forti. Non aveva senso!
-A mia discolpa, stavo solo cercando di difendermi da questo sbruffone- osservò Zick indicando Teddy con il pollice.
-Ah sì? Bè in questo caso...-
Elena fulminò entrambi con lo sguardo, incrociando le braccia al petto :-Allora? Andrete avanti ancora molto?-
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I tre ragazzi si trovavano nell'ultimo punto in cui il mostro era stato avvistato. Elena aveva origliato mentre Jeremy ne discuteva con Zob e Terrence e aveva scoperto che il mostro fuggitivo si trovava nei pressi della zona commerciale di Oldmill.
-Sei sicura che si trovi qui?- chiese Zick.
-Più che sicura, ora zitto così magari riusciamo a sentire qualcosa di strano-.
-A parte la tua voce intendi?- la canzonò Teddy.
Elena si voltò appena per guardarlo in cagnesco, sguardo che rivolse anche verso Zick quando lo sentì ridere di quella pessima battuta.
-Smettetela tutti e due, fatemi concentrare!- sibilò la ragazzina.
Teddy passò avanti, schermando la visuale degli altri due e guardandosi attorno con fare circospetto. I suoi occhi scannerizzavano rapidamente l'area in cerca di qualcosa che potesse indicare il passaggio del mostro da quelle parti.
-Non mi pare sia da queste parti, come al solito non dovevamo fidarci di te Patata- sbuffò Teddy.
In quel momento, un forte rumore di vetri rotti pervase l'area attorno a loro e il mostro sgattaiolò rapidamente da dietro un vicolo :-Dicevi?-
Zick roteò gli occhi :-Non mettetevi a litigare anche voi due! Forza, andiamo a prenderlo!-
-Io lo distraggo- disse Elena correndo verso il mostro.
-Muoviti! Quella si fa ammazzare!- esclamò Teddy trascinandosi Zick appresso.
I ragazzi, alla fine di una lotta considerevolmente difficile e di un inseguimento stancante, riuscirono a catturare il mostro. Anche grazie a Elena che si era premurata di portarsi dietro qualche dom box, con le poche informazioni che le avevano riferito sarebbe stato un miracolo avere con sé quello giusto al primo tentativo.
Chiaramente, una volta tornati all'Antica Armeria si beccarono tutti e tre una bella sgridata per aver disobbedito agli ordini. Elena fu anche molto sorpresa quando tutti e tre ricevettero una punizione.
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-Non ci posso credere, esco da una punizione e mi caccio subito in un'altra. Porca bomba! Sono la solita sfortunata!- lamentò la ragazzina mentre strofinava energicamente una pentola incrostata.
-Se ci avessi dato retta ora nessuno di noi sarebbe in questa situazione- sbuffò Zick.
-Vorrei ricordarti che non eravate affatto obbligati a dirmi di sì- rispose l'altra.
Teddy scosse il capo :-Non capisco davvero perché punirci. Il mostro l'abbiamo preso, no?-
-Anche se ci era stato espressamente detto di non farlo- aggiunse Zick.
-Eppure l'abbiamo catturato! Siamo stati veloci e abbiamo rimediato al nostro errore, dovrà pur significare qualcosa!-
Elena abbandonò la pentola che stava cercando, invano, di pulire :-Sai che ti dico Taur? Per una volta sono d'accordo con te!-
-Se iniziate ad allearvi potrebbe essere un bel guaio- sospirò Zick rivolgendo loro un sorrisetto malizioso.
-Pensa al tuo piatto lurido tu!-
-Questa sbobba non verrebbe via nemmeno se ci buttassimo l'acido- sbuffò Teddy.
Zick scosse il capo, decisamente sfinito da tutta quella situazione :-Basta lamentarvi, rimettetevi a pulire! Prima finiamo e prima possiamo tornare a fare ciò che ci va!-
-Se finiremo, intedi dire!-
Effettivamente, la punizione fu più lunga del previsto. I ragazzi passarono l'intero pomeriggio a sfregare, pulire e rassettare le cucine dell'Antica Armeria.
-Mi fanno male anche muscoli che non credevo di avere- sospirò Elena, sedendosi su uno sgabello consunto.
-L'importante è aver finito- sbuffò Teddy.
-Sì, ma io ho una fame...- mormorò Elena reggendosi lo stomaco :-Sono le otto di sera-.
-Andiamo a vedere se i nostri genitori hanno portato qualcosa da mangiare- suggerì Zick.
I tre ragazzi si diressero versò la zona principale dove, come previsto da Zick, li stava aspettando del buon cibo.
-Papà... Signor Taur... Ecco non vi abbiamo ancora chiesto scusa per...- mormorò Zick.
-Non importa, figliolo. Anche noi siamo stati giovani, per quanto difficile da credere. Effettivamente, eravamo due bei combinaguai- rispose Zob carezzando i capelli del figlio :-Ora mangiate, ve lo siete davvero meritato dopo tutto quel lavoro-.
-Oh sì! Non me lo farò ripetere due volte!- esclamò Elena avventandosi su un panino.
-Elena, scusami se te lo chiedo ma... Hai avvisato tua madre che avresti rincasato tardi?- chiese Greta.
Elena sgranò gli occhi, afferrò il cellulare e notò le ventisei chiamate senza risposta di sua madre :-Oh no!- esclamò.
-Mi sa che finirai in punizione ancora per un po'- disse Zick sghignazzando.


   
 
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