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Autore: lmpaoli94    22/11/2023    0 recensioni
I pensieri felici non sempre riescono davvero a farci sentire di buon umore.
Eppure un piccolo desiderio nascosto di una giovane bambina ha cambiato le sorti della sua esistenza in un mondo fantastico che nella mente di ognuno di noi fatica a pensare.
Eppure quel volto era così celestiale e affascinante che lo sguardo di un giovane bambino gli faranno capire che l’amore non ha età, nemmeno quando non si vuole crescere.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Peter Pan, Spugna, Wendy Darling
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era nascosta tra gli alberi di una piccola isola che sembrava non esistere.
Eppure quel luogo era il posto da favola di tutti i bambini che ignoravano la volontà di diventare adulti.
Perché adulti voleva dir dimenticare l’infanzia.
Adulti voleva dire prendere scelte che non volevamo fare.
E anche se la piccola Wendy, la giovane primogenita di una famiglia benestante di Londra, avrebbe inseguito un destino che solo Peter Pan avrebbe potuto fermare.
Ma il giovane ragazzo che non riusciva a pensare come un adulto, credeva solo al divertimento.
L’Isola che non c’è nascondeva insidie che nemmeno lui poteva credere, e la prima insidia nascosta si trovava all’avamposto delle sirene dove la giovane bambina era riuscita ad arrivare camminando tutta sola nel buio.
Non sentiva la paura invadere il suo corpo, soltanto la voglia di scoprire un fatto che all’inizio era solo una leggenda.
Perché le dicerie sull’Isola che non c’è erano molte e le verità molto poche.
Quando la luce lunare illuminava il mare rispecchiando uno spettacolo nascosto e magnifico allo stesso tempo, Wendy accarezzò il mare sentendo il sapore dell’acqua così fresco e limpido.
Ma la giovane bambina non era giunta fin lì per ber e per passare una notte diversa, ma per parlare con una delle sirene che abitavano tale luogo.
Wendy sapeva benissimo che non era mai riuscita ad andare d’accordo con le creature del mare, ma sapeva che niente era irrimediabile ai loro occhi e al loro modo di fare.
Mentre il timore stava prendendo il sopravvento, ecco che alcuni rumori dell’acqua riscossero dentro i suoi pensieri.
Loro erano lì che la stavano spiando, ma la giovane bambina non riusciva a vederli nel buio.
Pensava che si stessero prendendo gioco di lei, irritandola notevolmente.
< So che mi state guardando. Perché non vi fate vedere? >
Ad un certo punto, sentiva alcune risate di scherno mentre la paura stava facendo spazio alla follia.
Sembrava tutto incredibilmente surreale, ma loro erano lì in attesa di fare la prima mossa.
Accasciandosi su uno scoglio chiudendo gli occhi, Wendy cercava di scordarsi il suo passato di Londra per far spazio ad un futuro tanto nefasto quanto incredibile.
La sua volontà principale era di diventare una sirena, ma nessuno riusci9va a capire perché.
Peter Pan e tutti i bimbi sperduti l’avevano sempre avvertita che il luogo delle sirene poteva nascondere segreti e misteri tanto limpidi quanto oscuri, ma Wendy non ha mai voluto ascoltarli.
Aveva bisogno di un’avventura diversa perché anche lei voleva esser una creatura speciale.
Ma se ciò voleva dire entrare nelle grazie di quelle creature marine, molto prestò la piccola ragazza inglese avrebbe avuto un tremendo risveglio.
< Perché sei giunta fin qui? Che cosa vuoi da noi? >
Alzandosi dallo scoglio per vedere quella sirena illuminata dalla luna, Wendy non riusciva a rispondere.
< Hai tanta paura nel vedermi così? >
< No. perché dovrei averne? >
< Perché lo vedo dai tuoi occhi, bambina mia. Hai forse timore di qualche dispetto com’è accaduto qualche giorno fa’? >
< Io non sono una bambina. Sono abbastanza grande per prendere simili decisioni. >
< Del tipo? Far parte della nostra vita. >
< Esatto. Voglio capire come ci si sente ad essere come voi. Non ho più interesse di essere umana. Perché non provate… >
< Non potrai mai diventare una sirena, Wendy. Ci devi nascere. >
< Questo è quello che ho sempre creduto… Ma sono sicura che esiste un modo segreto che voi creature del mare nascondete gelosamente. >
Nel sentire tale parole, la sirena esplose in una fragorosa risata prima di richiamare le altre all’ordine.
< Come ti chiami? > gli domandò Wendy.
< Perché lo vuoi sapere? >
< Mi sembra educato presentarsi, non credi? >
< Come mi chiamo io non deve interessarti, sciocca ragazzina. Vattene subito da qui prima che le altre sirene ti facciano pentire di aver disturbato il nostro sonno e aver varcato il nostro territorio. >
Ma Wendy, essendo molto insistente, non avrebbe mai acconsentito a tale volere.
< Rimarrò qui finché voi non mi avrete fatto sentire una di voi. Che vi piacica o no. >
< Vuoi forse fare il gioco duro con noi, Wendy? Non ti conviene, sai? >
< Le minacce non m’intaccano affatto. È molto tempo che sono su quest’isola e la paura di morire non mi spaventano per niente. >
< Credi che noi sirene possiamo arrivare al punto di ucciderti? >
< Ci sono molte dicerie sulle creature del mare come voi: e non è per niente vero che voi siete delle buoniste. Ammaliate solo gli stupidi uomini con la vostra bellezza prima di ucciderli. >
< E chi ti ha detto queste cose? >
< Anche se sembro ancora molto piccola, so molte cose. Tante cose che voi non potete immaginare. >
< Ti ritieni una creatura intelligente? Molto bene… Ma se vuoi davvero diventare una di noi, dovrai superare una prova. >
< Del tipo? >
< Dovrai uccidere una di noi. Solo così potremmo capire dove il tuo istinto può spingerti. >
< Uccidere una di voi? Perché? >
< E’ la nostra legge. E se vuoi seguirla, devi ubbidire. >
Ma Wendy, capendo che tutto ciò era una trappola, sapeva bene che la sirena dinanzi a lei stava mentendo.
< Io… non sono un’assassina… >
< Allora torna nella giungla più oscura. Qui non servi a niente. >
Nel dire ciò tutte le sirene scomparvero improvvisamente, lasciando da sola la piccola bambina.
Sentendosi abbandonata ancora una volta, Wendy non voleva darsi per vinta.
Li avrebbe attese ancora una volta, anche fino allo spuntare del sole.
Perché anche se le sirene non la volevano, lei non voleva far parte dei bimbi sperduti.
Voleva stare lontano da Peter Pan che la trattava come una semplice ragazzina.
Se doveva reprimere la sua voglia di crescere, doveva diventare qualcos’altro.
Ma nel mentre il buio sull’Isola che non c’è diventava sempre più fitto, Peter Pan vagava volando per la foresta alla ricerca di lei.
Perché anche se non l’aveva promesso, avrebbe protetto lei e i suoi fratelli a qualsiasi costo.
Ma stavolta non era implicato il malvagio Capitan Uncino.
Sentiva i suoi timori diventare reali mentre il silenzio era sempre più palpabile.
Fino a quando arrivando sulle sponde del mare non venne attaccato alle spall da una creatura sconosciuta.
< Non riesci a vedere al buio, vero Peter? >
< Chi diavolo sei tu? >
< Colei che ti farà capire che l’Isola che non c’è non è solo il tuo territorio. Tu te ne dovrai andare, altrimenti non rivedrai mai più la tua Wendy. >
Nel sentire quel nome, Peter divenne pallido in viso.
< Se gli hai fatto del male… >
< Potrai vederla tra poco. E quello che ti dirà, non ti piacerà per niente. >

   
 
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