Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Nome_Cognome    23/11/2023    0 recensioni
Questa è la storia di Ida Stilinski: la sorellina del caotico ed iperattivo Stiles. Insieme al fratello e al compagno di avventure Scott McCall, sarà coinvolta nelle vicende del mondo sovrannaturale e stringerà una forte amicizia con il più scontroso dei suoi abitanti: Derek Hale.
Ida farà del suo meglio per aiutare i suoi amici nonostante la sua personale battaglia contro la leucemia e, durante il suo viaggio, scoprirà che quel mondo popolato di creature mitiche le appartiene più di quanto creda.
La narrazione è in prima persona ma prende occasionalmente in considerazione i punti di vista di Stiles e Derek.
Il racconto segue gli avvenimenti della stagione 1 di Teen Wolf.
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao! 

Sono Ida Stilinski, ho 5 anni e vivo a Beacon Hills, nella terza casetta a partire dal confine ovest della riserva, insieme a papà, lo sceriffo, e Stiles, il mio fratellone.

La mamma è volata in cielo quando sono nata; non l'ho mai incontrata ma papà e Stiles mi hanno raccontato di lei qualche volta, così mi sembra di conoscerla, almeno un pochino.

Mi piace leggere, giocare ai videogames, nuotare e guardare i film dei supereroi con Stiles. Il mio preferito in assoluto è Superman, anche se mio fratello prova sempre a convincermi che Spiderman è meglio.

Papà dice che anche io ho un superpotere: sono capace di vedere il buono nelle persone. Proprio come Superman, però, ho la mia Kryptonite: si chiama leucemia, Mia per gli amici. Ce l'ho dall'inizio dell'estate e per tutte le vacanze ho fatto avanti e indietro dall'ospedale insieme a papà o zia Melissa, la mamma di Scott, il migliore amico di Stiles, per fare la chemioterapia. Il dottore dice che, anche se mi fa stare male, è necessaria per tenere a bada Mia perché, se ci sono poche cellule cattive, ti senti solo debole, ma se sono tante, la situazione diventa pericolosa.

Uh, Stiles mi sta chiamando. "Ida?" fa capolino con la testa nella mia stanza "Vestiti, usciamo." dice sorridendo "ma Stiles… è notte e papà ha detto che devi riposarti perché domani c'è scuola." gli ricordo: voglio finire il mio capitolo di Harry Potter, non andare in giro con lui e Scott "eddai Ida… se domani lo leggiamo insieme Harry Potter?" domanda "fai anche le voci?" chiedo "Sì, faccio anche le voci…". 
Incrocio le braccia perchè così non mi basta "promettilo.". Stiles alza una mano e mette l'altra sul cuore "prometto solennemente che domani leggerò Harry Potter facendo le voci. Contenta? Adesso però cambiati, ci vediamo giù.". Mi alzo dal letto e mi stiracchio prima di prendere un paio di pantaloni della tuta neri, la mia maglietta di Superman, una felpa rossa e l'immancabile bandana per coprirmi la testa: prima di Mia avevo tanti bei riccioli castani, ho pianto tanto quando papà me li ha tagliati dopo che avevano iniziato a cadere ma mi ha assicurato che ricresceranno e saranno più belli di prima.

Scendo di corsa le scale trovando Stiles ad aspettarmi all'ingresso già vestito.
"Sei pronta?" domanda entusiasta e annuisco.
"Dove stiamo andando?" gli chiedo mentre cerco il mio canale radio preferito "A fare un'avventura…" risponde senza dettagli. Quando Stiles non straparla vuol dire che sta nascondendo qualcosa: stiamo per combinarne una grossa, me lo sento. "Dove?" lo guardo dal sedile e non mi perdo le sue mani che si stringono al volante "Nella riserva…" ammette alla fine. "Nel bosco di notte? Stiles ci sono un sacco di storie di paura che iniziano nel bosco di notte e, di solito, non finiscono bene." mi lamento "Tranquilla Ida, ci siamo io e Scott a proteggerti." dice "Davvero? E cosa facciamo se incontriamo un animale selvatico? O l'assassino con la motosega e l'uncino o-o ci rapiscono gli alieni…" la jeep si ferma e Stiles mi appoggia le mani sulle spalle come fa sempre quando vuole calmarmi "andrà tutto bene Ida, fidati di me. Adesso, da brava, rimani un attimo in macchina che vado a chiamare Scott, ok? Torno subito…". Dopo qualche minuto, come promesso, Stiles torna insieme a Scott "hey Scricciolo! Come stai?" mi saluta il mio amico "Ciao Scott!" sorrido contenta e lo abbraccio dal sedile di dietro "Sto bene, grazie…" rispondo mentre Stiles avvia la jeep e ci porta alla nostra prossima destinazione: la riserva.

"Dobbiamo farlo per forza?" chiede Scott una volta scesi nel parcheggio "Dici sempre che in questa città non succede mai niente…" ribatte Stiles incamminandosi verso gli alberi. Scott mi guarda perplesso prima di prendermi per mano e seguire mio fratello "volevo riposare per l'allenamento di domani" dice "giusto! Perché stare seduto in panchina è veramente faticoso." risponde Stiles "No invece, quest'anno giocherò, anzi, sarò tra i titolari!" Scott sembra convinto; so che quest'estate si è allenato parecchio mentre mio fratello ha preferito 'oziare sul divano', come dice papà.
"Questo è lo spirito giusto! Devi avere un sogno, anche se non si realizzerà mai…" colpisco il braccio di Stiles con la mano "ahi! Che ho fatto?" lo scuote leggermente guardandomi confuso "Non essere così cattivo." gli dico montando una delle mie migliori occhiatacce. Scaliamo una collinetta e Scott si ferma appoggiandosi al tronco di un albero per usare il puff "stai bene?" lo raggiungo un po' preoccupata "Sì, è tutto ok." mi accarezza la guancia "Anche se, magari, dovrebbe essere quello che soffre d'asma a tenere la torcia, eh?" si schiarisce la voce ma Stiles è concentrato su qualcosa che sta succedendo più avanti. Lo raggiungiamo e ci buttiamo per terra sotto una radice, quando alzo lo sguardo vedo tante piccole luci che ci vengono incontro. Mio fratello spegne la torcia "andiamo!" esclama alzandosi per correre "aspetta! Stiles!" Scott lo richiama ma lui è già lontano. Lo seguiamo correndo "Stiles!" provo a chiamarlo anche io cercando di tenere un tono di voce basso visto che sembra che non siamo soli. Ad un certo punto qualcosa mi strattona di lato: alzo gli occhi e trovo Scott che mi fa segno di stare in silenzio. Siamo nascosti dietro un albero e, tendendo l'orecchio, riconosco una voce familiare "Aspetta, aspetta! Questo piccolo delinquente appartiene a me." è papà "Papà! Che si dice?" risponde infatti Stiles "allora, tu, ascolti tutte le mie telefonate…" ahia, lo sceriffo è arrabbiato "no… non quelle noiose…" si difende mio fratello "dove sono andati a finire i tuoi complici?" trattengo il fiato per fare meno rumore possibile "Chi, Scott e Ida? Scott è a casa, ha detto che… si voleva riposare per il primo giorno di scuola e… e Ida è con lui, già… sono solo io, nel bosco, da solo…" balbetta 
Stiles.
"Scott? Ida? Dove siete!" le mani di Scott si stringono sulle mie spalle e ci irrigidiamo entrambi: chiudo gli occhi sperando che papà non becchi anche noi "Scott!" urla ancora ma poi le torce si spengono e papà sparisce con Stiles. "Accidenti!" sospira Scott quando sono lontani "e adesso? Cosa facciamo?" gli chiedo; inizio ad avere paura e si sente anche un tuono in avvicinamento. "Adesso… ehm… torniamo a casa, ok? Torniamo a casa… vieni, sta vicina a me…" mi prende la mano e ci incamminiamo, cercando di capire da che parte sono andati gli altri, per trovare la strada di casa. Ad ogni rumore ci guardiamo intorno e io mi spiaccico sempre di più contro la gamba di Scott finché non si ferma: ha bisogno di usare il puff.
C'è un rumore strano sembra come i cavalli quando corrono; rimaniamo immobili aspettando che vada via ma, d'un tratto, davanti a noi, compaiono dei cervi in corsa. Scott mi butta per terra e mi protegge con il suo corpo finché gli animali non sono passati.
"Tutto a posto? Sei ferita?" mi chiede aiutandomi a rialzarmi "No, sto bene… ma voglio tornare a casa…" rispondo con la voce che mi trema. "Ida, ehi! Stiamo bene, ok? Non piangere. Adesso torniamo a casa e poi facciamo una bella lavata di capo a tuo fratello, mh?" annuisco e sorrido leggermente. Mi appendo alla mano di Scott e lo seguo in silenzio finché non lo sento cacciare un urlo; da lì diventa tutto confuso: mi sento trascinare, cado e chiudo gli occhi mentre rotolo giù per una discesa. Quando li riapro sono da sola, mi fa male la gamba e sento qualcosa di caldo e bagnato che scende fino al piede. Mi alzo a fatica aiutandomi con il tronco di un albero "Scott?" chiamo senza ricevere risposta e inizio a piangere: non voglio rimanere qui da sola. Quando sento un verso che fa 'auu' come quello del lupo mi rannicchio contro il mio alberello e cerco di non muovermi o fare rumore; magari i lupi sono come il t-rex: se stai fermo non ti vedono. Delle foglie si muovono dietro di me e inizio a tremare nascondendo la testa sotto le braccia per ripararmi.
"Serve aiuto?" è una voce che non conosco, sollevo piano piano la testa e vedo due scarpe da ginnastica e dei jeans neri davanti a me; guardo un po' più in alto e mi trovo di fronte ad un ragazzo di quelli grandi: è gigantesco, sembra anche più forte di papà, ha la giacca nera tipo quella dei motociclisti, i capelli neri e gli occhi verdi.

"I-il mio papà è lo sceriffo…" lo avverto; il ragazzo si inginocchia davanti a me "non ho alcuna intenzione di farti del male." dice "Non dovrei parlare con gli sconosciuti…" gli rispondo "Non dovresti nemmeno stare sola nel bosco a quest'ora scommetto." ribatte "No, infatti…" gioco con le foglie secche accanto all'albero.
"Ti sei fatta male?" chiede; guardo la gamba e poi lui, indecisa se fidarmi. Sono qui da un po' e Scott non mi ha ancora trovata, forse è meglio stare con questo ragazzo piuttosto che da sola con i lupi. Annuisco in silenzio "posso vedere?" si avvicina piano e annuisco ancora liberando la gamba. Mi giro dall'altra parte per non guardare: non mi piace il sangue. "Ok, ascolta: abito qui vicino, posso medicarti lì e poi riportarti a casa." lo guardo incerta "Se ti fa piacere, mi chiamo Derek. Così sono un po' meno sconosciuto?"
"Ida…" rispondo "d'accordo Ida, ti suona bene come piano? O, se preferisci, posso lasciarti qui tutta sola." faccio no con la testa e mi affretto per cercare di alzarmi. "Vieni qui…" mi prende in braccio "non è il caso che cammini.".

Dopo un po' arriviamo ad una casa: è da sola in mezzo al bosco e sembra uno di quegli edifici di Chicago Fire, la serie tv che guardo con Stiles prima di cena, dopo che è scoppiato l'incendio. "È questa casa tua?" chiedo "Sì, non è bellissima, lo so, ma casa è sempre casa." mi risponde e, nonostante il sorriso, capisco che è triste, si vede dagli occhi; me l'ha insegnato papà: la verità è sempre nascosta negli occhi. "Scusa, non volevo farti venire in mente cose tristi…" gli dico sinceramente "non sono triste." ribatte facendomi sedere su un divano mezzo squartato e andando dall'altro lato della stanza per prendere quello che gli serve a medicarmi "sì invece. Anche mio fratello fa quella faccia lì quando qualcuno dice che Roscoe è un rottame…" torna davanti a me "Roscoe?"
"Sì, la nostra jeep, quella tutta azzurra: è l'unica in tutta Beacon Hills, non puoi non averla mai vista." gli spiego mentre apre una valigetta bianca con sopra la croce rossa "comunque… era della mia mamma, che adesso non c'è più… è molto vecchia e dentro c'è più scotch che pezzi buoni ma per noi è importante; un po' come la tua casa per te." sorride e, stavolta, sorridono anche gli occhi.
Mi solleva piano il pantalone "questo brucerà un po'." mi avverte prima di rovesciare il disinfettante sulla gamba cerco di non mettermi a urlare o piangere: i bambini coraggiosi non lo fanno. "Non sono profondi ma sanguinano parecchio…" commenta ad alta voce con un tono mezzo incerto e mezzo sorpreso "è ok in realtà; è solo colpa di Mia… poi mi aggiusto anche io, promesso." gli dico. "Mia?" domanda mentre fascia la gamba "Uhm… giusto… dimentico sempre che quelli nuovi la chiamano con un altro nome, ehm… leucemia… è colpa sua se quando mi faccio male succede così e se… non ho i capelli…" faccio passare distrattamente la mano sulla testa e mi accorgo di avere perso la bandana.
"Oh no!" esclamo "che succede?" Derek si ferma subito e mi guarda preoccupato "Ho perso la bandana nuova: me l'ha regalata il papà al mio compleanno." dico tirando su il cappuccio della felpa "ehi, sta tranquilla… domani, con la luce del sole, proverò a cercarla e, se la trovo, prometto di riportartela, ok?"
"Ok…"
"Ecco qui, abbiamo finito. Torniamo a casa?" annuncia e annuisco "Vivo nella terza casetta a partire dal confine ovest della riserva." affermo "Che precisione." dice "In realtà non sono tanto sicura che è proprio così… ma Stiles dice che il sole sorge a est e tramonta a ovest e, siccome di sera sparisce sempre dietro gli alberi della riserva, quello deve essere l'ovest… credo…" gli spiego "sì, immagino abbia senso. Comunque tranquilla: so dove vive lo sceriffo." mi sorride. 

"Grazie Derek." dico quando la macchina si ferma davanti a casa "Non c'è di che ma, la prossima volta, dì a tuo fratello di stare lontano dai boschi di notte." annuisco e faccio ciao con la mano prima di scendere.

"Ida! O mio Dio! Sei intera e stai bene!" esclama Stiles abbracciandomi felice. "Scott mi ha chiamato: è tornato pochi minuti fa. Quando mi ha detto che ti ha persa, stavo per mobilitare una squadra di ricerca. Dio, mi hai fatto morire di paura!" continua a stringermi forte; so che mio fratello mi vuole un bene dell'anima e, anche se a volte fa delle cose un po' stupide, lui ha un cuore grande così: dev'essersi spaventato davvero tanto questa volta.
"Sto bene Stiles, sono a casa…" lo abbraccio anche io.

"Papà è tornato in centrale ma mi ha promesso che domani mattina viene a salutarci prima di andare a scuola." dice "Va bene…" andiamo al piano di sopra e mi augura la buona notte.
"Ehm… Stiles?"
"Dimmi…"
"Puoi dormire con me stanotte?" gli chiedo anche se, di solito, lo faccio solo quando ho gli incubi "ma certo Scricciolo. Prendo il pigiama e arrivo." mi bacia la fronte e va nella sua stanza.

Note a fine capitolo:
Ci tenevo giusto a dire due parole per spiegare meglio il personaggio di Ida, che è una bambina molto matura per la sua età. Questo suo tratto è dovuto al costante relazionarsi con Stiles e i suoi amici da cui apprende e imita i comportamenti e il modo di esprimersi anche se, in fondo, resta pur sempre una bambina.
E niente... questa storia giaceva nel mio vecchio PC da anni ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicare. Spero possa piacere.

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Nome_Cognome