Fumetti/Cartoni europei > Monster Allergy
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Autore: SamBluefire    29/11/2023    1 recensioni
Autore: Ho sempre pensato che Moster allergy meritasse più di quanto ha avuto, vediamo se riesco a ridargli gloria con queste mie storie, spero vi piacciano.
Genere: Avventura, Azione, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Elena Patata, Ezechiele Zick
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Capitolo 16: L’ultimo cardine.

Zick correva spedito per la sua via, lungo la strada usò il suo Dom per liberarsi la strada dai Gaiga minori che invadevano le strade, dopo circa un quarto d’ora di corsa e di lotta, si ritrovò nel mezzo di una guerra totale, c'erano Bonz e Gorka che combattevano i Gaiga minori, ma erano in svantaggio numerico.
Zick si caricò di energia e lanciò una serie di fulmini Dom che uno dopo l’altro folgorarono a morte i Gaiga, ovviamente non tutti, ma ha aiutato a bilanciare lo scontro.
I Bonz e i Gorka rimasero scioccati, uno dei Gorka si avvicinò a lui e gli chiese “E tu da dove salti fuori? E perché ci hai aiutati?” Zick non rispose, il suo sguardo era focalizzato sul palazzo adocchiato, in quell’esatto momento, un altro cardine della città venne spezzato, Zick digrignò i denti e senza pensarci due volte diede un ordine al Gorka “Spiega le ali e portami lassù!” il Gorka preso alla sprovvista si ritrovò a ubbidire, si fece spuntare le ali e portò Zick fino alla cima del grattacielo.
Zick per tutto il viaggio si stava maledicendo, sapeva che quello che stava facendo era un’idiozia, che avrebbe fatto meglio a scappare... ma ormai era arrivato fino a metà strada, gli sembrava giusto tentare.
Una volta in cima al palazzo, il Gorka minacciò di colpire Zick, ma lui gli diede un nuovo ordine “Chiudi le ali!” il Gorka le chiuse e si ritrovò a cadere, fortuna che allungò le braccia per aggrapparsi e fermare la caduta. Zick era terrorizzato, guardando quei mostri che nemmeno nei suoi libri s'era mai immaginato, sentiva una formica contro un branco di elefanti, ma in qualche modo quella paura che provava sembrava trasformarsi in forza. Sentiva l’energia scorrere nel suo corpo sempre di più e accumularsi, doveva usare quella forza.
Zick prese un respiro profondo, chiuse gli occhi, concentrò la sua energia Dom tra le mani generando una sfera energetica.

Moog Magister dal suo posto sentiva con soddisfazione notizie da tutto il mondo, notizie di resa, notizie di politici che lasciavano il loro posto per “donarlo” volentieri a lui.
Anche Ermelia e Miranda sorridevano al pensiero che tutto andava come previsto, e che presto avrebbero fatto una scalata sociale importante nel nuovo mondo del loro maestro.
Quando… all’improvviso Ermelia, guardando l’orizzonte, vide una luce azzurra in lontananza, che sia un faro?
Non era possibile, non era buio, e poi chi accenderebbe un faro nel bel mezzo della loro conquista del mondo?

La fonte di quella luce era a Bigburg, Zick stava concentrando così tanto la sua energia Dom in quella sfera che l’energia emessa era abbagliante.
Da lontano poteva sembrare un faro, un faro di speranza che potesse essere visto da chiunque, ma che avrebbe attirato tutti i mostri.
Greta resasi conto della situazione corse come una forsennata nel tentativo di raggiungere suo figlio, la situazione dal suo punto di vista era critico, non permetteva a niente e a nessuno di intralciare la sua strada, qualunque ostacolo si ritrovò davanti lo distruggeva con la sua forza.
Anche Elena vide la luce che emanava Zick, e senza pensarci due volte, scappò da scuola saltando dalla finestra, corse fino a casa sua per armarsi di scettro e subito dopo ricominciare a correre verso il centro.

I tutori dal loro punto di vista le azioni di Zick erano considerate “folli” cosa pensava di fare quel ragazzino da solo?
Deputyh diede l’ordine di fermarlo qualsiasi cosa stesse facendo, anche se prima ancora che desse l’ordine, Timothy si era già mosso per raggiungere Zick, saltò di palazzo in palazzo, di ponte in ponte, salì in groppa a un mostro da trasporto con zampe simili a quelle di un gecko, la sua capacità di arrampicarsi sulle pareti lisce e scalarle era utile.
Doveva raggiungere Zick il prima possibile, ma il mostro che stava cavalcando era troppo lento, quindi con il suo potere ruppe i vetri delle finestre e decise di prendere l’ascensore.

Su uno dei Gaiga titani volanti, c’erano tre anguane che Zick conosceva molto bene: Creola, Irma e Ziara. Le quali quando videro Zick, ebbero un’idea malata: da quando Zick le ha truffate con un Lurrido hanno serbato un certo rancore e attendevano con ansia il momento della loro vendetta. Creola prese il controllo del mostro e lo indirizzò contro Zick.

Zick aveva accumulato così tanta energia che a fatica riusciva a contenerla, delle piccole scariche fuoriuscivano dalla facendo crepare il pavimento, lui stesso era accecato dal suo potere.
Tutto accadde molto in fretta, i tutori stavano provando a raggiungere Zick, Timothy aveva raggiunto l’ultimo piano prima del tetto, Greta e Elena raggiunsero a fatica il quartiere dove si trovava Zick e il Gaiga comandato dalle anguane era vicinissimo all’uccidere Zick... ma Zick si decise a rilasciare la sua energia lanciando un’onda energetica il cui solo rilascio ha fatto tramare il palazzo.
L’onda d’urto fu così violenta che distrusse i vetri del palazzo, sbalzò indietro i tutori che cercavano di raggiungerlo, tranne Timothy, essendo all’interno sembrava quasi un terremoto per lui.
L’attacco di Zick era abbastanza forte da trattenere il Gaiga, ma non era abbastanza per ucciderlo, le anguane ridevano mentre si avvicinavano a lui, in quel momento Zick lanciò un urlo e con uno sforzo ulteriore diede ancora più potenza all’attacco che, finalmente, non solo trapassò completamente il corpo del Gaiga, ma ne distrusse la maggior parte, lasciando integri solo: il cranio, le ali e le zampe posteriori. Le quali si sfracellarono al suolo.
Quando Zick si fermò, cadde a terra svenuto, lo sforzo immane che aveva fatto lo lasciò senza forze.

Quando Timothy finalmente riuscì a raggiungere il tetto e vide Zick svenuto, lui corse subito da Zick e posò l’orecchio sul suo cuore, per fortuna batteva ancora, Timothy lo strinse a se sollevato.
Ma subito dopo si rese conto che Zick aveva appena ucciso un Gaiga, da solo, neanche lui si aspettava una potenza simile da un ragazzino di a malapena undici anni.
Timothy non ebbe il tempo di stupirsi che venne contattato telepaticamente da Jeremy Joth “Messaggio telepatico, messaggio telepatico, tutore Timothy Moth mi ricevi?” “Forte e chiaro.” “Rapporto sullo stato del domatore.” “Zick è- mi scusi, il domatore è vivo e vegeto, ma è molto stanco, quell’attacco di prima deve averlo sfinito.” al che s’intromise Carnaby Croth “Ma ha ucciso il Gaiga…” tutti i tutori massimi si rivolsero verso di lui, conoscendo Carnaby gli altri tutori massimi sapevano esattamente cosa stava pensando “Non se ne parla neanche collega tutore massimo Carnaby Croth! Noi non chiederemo aiuto ai domatori!” strillò Deputyh Deth “Ma colleghi, abbiamo altre opzioni? I Gaiga sono ovunque e anche tutti insieme non gli facciamo nient-” prima che Carnaby potesse finire la frase, si sentì un forte tonfo, e guardandosi attorno videro la loro città sospeso crollare, si resero conto che era rimasto solo un cardine a tenere su la città sospesa.

Carnaby non perse tempo, corse verso l’ultimo cardine gridando a pieni polmoni “Per la città sospesa!” lasciando lì i suoi colleghi.
Bartely Bath, Deputyh Deph e Jeremy Joth si scambiarono uno sguardo, si lessero la mente a vicenda e poi diedero dei messaggi telepatici a tutti i tutori, ordinarono di trovare i domatori e di farli prendere parte alla battaglia, d'altronde non avevano altre opzioni.

Le azioni di Zick scossero tutti, gli umani ovviamente rimasero a bocca aperta, i rifugiatori anche e i mostri non sapevano più di cosa aver paura, se i Gaiga o i domatori, ma soprattutto... le anguane lo videro e una dopo l’altra persero il sorriso tutte quante.
Quando Moog Magister venne a sapere che un Gaiga è stato abbattuto, da un ragazzino, s’innervosì un pochino e ordinò via radio a tutte le anguane di distruggerlo al più presto, strillando che era solo un colpo fortunato.
Le anguane più vicine si precipitarono sul luogo dell’attacco di Zick coi rispettivi Gaiga, ma Timothy lo portò al riparo saltando da un palazzo all’altro pregando che Zick si svegliasse.
Greta e Elena non rimasero in stasi tanto a lungo, si fecero largo tra i Gaiga minori, ma non provarono a sfidare i titani, dovevano raggiungere il responsabile dell’uccisione di un Gaiga.

I domatori che assistettero alla scena si misero a comunicare a tutta la loro mente alveare, comunicarono a tutti i loro fratelli e sorelle quanto accaduto, era incoraggiante pensare che i Gaiga potessero effettivamente morire, ma ne avevo la forza o era solo un caso isolato?
Mentre ci pensavano e si consultarono, i ragazzini che non erano ancora connessi alla mente alveare, si misero a correre e a prendere parte nel conflitto ispirati da Zick, Lay con un vortice Dom ha spazzato via i Gaiga minori, Teddy bombardava con tutto il suo potere il titano più vicino, i fratelli Luseney sparavano palle di fuoco Dom e venti freddi Dom e così via, sempre più domatori prendevano coraggio e iniziavano a opporre resistenza.

E quando gli adulti vennero raggiunti dai tutori che letteralmente pregavano la loro forza, anche gli adulti lasciarono i loro dubbi alle spalle e si lanciarono nella mischia.
Ogni Gaiga venne preso di mira da squadre di diversi domatori che univano le loro forze, combinando le energie dei loro attacchi poterono causare danni seri.
Per abbattere un titano alato i domatori usarono la tecnica degli anelli Dom, unendo le loro energie crearono degli anelli giganti che potessero bloccare il Gaiga.
Ma quando lanciarono gli anelli, il Gaiga gli schivò e vennero avvistati dalle anguane che li cavalcavano, ma Zay con l’aiuto di un Bomber Back, riprese gli anelli e li rilanciò contro il Gaiga puntato, e sta volta lo immobilizzarono.
Zay poco prima di cadere diede il comando che fece esplodere gli anelli Dom, una violenta esplosione fece precipitare il titano, Zay si diede una spinta di vento Dom per atterrare sul tetto di un palazzo vicino, ma poco prima che potesse scendere per aiutare gli altri domatori, un esercito di Tulkumani che avevano scalato il palazzo la circondarono.
Era sola e contro chissà quanti Gaiga, Zay fece un respiro, i suoi occhi s’illuminarono di rosso e disse “Ho cresciuto da sola due ragazzine testarde, a confronto non siete niente… sono pronta ad affrontarvi… e sono pronta a morire.” concluse mentre si mise in posizione di guardia.

Ogni Gaiga della zona di Bigburg subiva gli attacchi combinati dei domatori, se Zick da solo a fatica ne aveva ucciso uno, tutti i domatori insieme che collaborano ne poterono abbattere quanti ne volevano.
Alcuni domatori collaboravano con rifugiatori e tutori, controllando le mostrine aprivano dei buchi nei Gaiga, e poi attaccavano dall’interno distruggendo le ossa e gli organi interni del mostro, e quando uscivano, restava un solo il corpo del mostro senza vita.

La città era un campo di battaglia, i mostri combattevano, i rifugiatori combattevano e i domatori combattevano.
I Gaiga minori erano i più facili da gestire, con i titani era un po’ più difficile, ma da quando Zick aveva abbattuto quel primo gigante ne caddero altri sette.

Quando Ermelia e Miranda dissero al loro maestro che la situazione a Bigburg stava peggiorando per loro, divenne visibile una vena gonfiarsi sulla fronte del maestro, ma prima che lui dicesse qualsiasi cosa ricevette una serie di messaggi radio da parte delle anguane di tutto il mondo.
Ogni singola anguana riportava dei problemi gravi, causati da chi gli opponeva, che non erano umani normali, ma i rifugiatori e domatori dei rispettivi paesi.
Moog imprecò in tutte le lingue che conosceva, tutori e domatori avevano mandato dei messaggi telepatici ai loro simili degli altri paesi.
Moog strinse i pugni così forte che le unghie gli entrarono nella carne, Miranda e Ermelia non dissero nulla, non lo avevano mai visto così arrabbiato.
Quando lui rivolse il suo sguardo indemoniato verso di loro, le prese il collo e le gettò in bocca al suo Gaiga “INUTILI!!! Se vuoi un lavoro fatto bene, fattelo da solo!” esclamò Moog Magister mentre diresse il suo Gaiga verso Bigburg.

Elena e Greta con il loro lavoro di squadra sgominarono i loro nemici, ma fu quando vennero raggiunte da Timothy che videro la situazione di Zick, vivo ma privo di sensi, “Ti sembra il momento di dormire?!” lo rimproverò Elena come se la potesse sentire, ma Zick non reagì.
Certo sarebbe stato meglio se tutti facessero la loro parte, ma era anche vero che Zick ha consumato molta energia, quindi potevano solo sperare che si svegliasse al più presto per aiutare, in compenso i Gaiga che invadevano la città erano drasticamente diminuiti di numero e le anguane che li possedevano, o morivano o diventavano prigioniere di guerra.

Zick riprese conoscenza quando Elena gli diede una piccola scossa col suo scettro, Zick si sveglio con i muscoli delle braccia doloranti, lo spettacolo che aveva davanti era paragonabile alla guerra dei mondi, ma in compenso, almeno all’apparenza sembrava che stessero vincendo loro.
Non solo, vide pochi metri di distanza Lyu lottare fianco a fianco con Mercyrius Marx, e la stessa cosa la stavano facevano gli altri domatori non solo coi tutori, ma con tutti i mostri che avevano preso parte alla battaglia.
Il numero di Gaiga titani e minori era diminuito a tal punto che tutto si fece silenzioso, anche se, alzando lo sguardo vide che a Bibbur-sì era un disastro, gran parte della città sospesa era caduta con Bigburg.

Zick si rimise in piedi, sua madre non sapeva se essere arrabbiata perché era scappato e sfidato i Gaiga, o felice che stesse bene e ne avesse abbattuto uno da solo, nel dubbio ignorò quei pensieri e preferì abbracciare suo figlio, all’abbraccio si unirono anche Timothy e Elena, in fondo avevano tempo per permetterselo.
Ma all’improvviso tutti sentirono la terra sotto i piedi tremare... tremava a intermittenza, aveva un ritmo: tremore, minuto di silenzio e di nuovo tremore.
Si ripeteva sempre con questo ritmo mentre la potenza delle scosse si faceva sempre più forte.
Tutti cercarono con lo sguardo la fonte, avevano già capito di cosa si trattasse, si misero in posizione di guardia, anche se Zick non era nel massimo delle sue potenzialità, lui voleva contribuire, anche perché si era avvicinato abbastanza da essere visibile: il Gaiga più grande di tutti. Un vero e proprio alfa tra i Gaiga.
Il ruggito del Gaiga incuteva terrore in chi lo sentiva da lontano, e chi era vicino sentiva la terra tremare, ma come faceva Moog Magister a stargli sulla testa?
Carnaby Croth affiancato a Deputyh Deth quando lo videro, capirono subito che era il responsabile di tutto quel caos, Carnaby rimase a difesa dell’ultimo cardine mentre Deputyh corse verso uno dei bozzoli ancora integri.
Moog Magister, arrabbiato come non mai, fece un respiro profondo, fece un incantesimo che fece oscurare il cielo: dal nulla nuvole nere di tempesta iniziarono ad oscurare tutta Bigburg, fulmini e saette iniziarono a uscire dalle nuvole e diversi fulmini colpirono il Gaiga che stava cavalcando.
Quell’incantesimo era la “collera degli dei” ogni fulmine che colpiva il Gaiga lo caricava di un energia che lo potenziava, le vene del Gaiga iniziarono a illuminarsi di un blu elettrico.
Ad ogni ruggito del Gaiga, potenti onde d’urto facevano tremare la terra e generavano correnti d’aria che facevano crepare i palazzi, Carnaby per non essere spazzato via e impedire che cadesse anche l’ultimo cardine, alzò il suo scudo energetico, a fatica riuscì a resistere a un singolo colpo, ce l’avrebbe fatta fino alla fine?
Moog Magister iniziò a parlare “Questo mondo è mio! Ho reclamato il mio diritto quando ho risvegliati gli antichi Gaiga! Arrendetevi o diventerete parte delle fondamenta del nuovo mondo!” dalle nuvole una fredda pioggia nera iniziò a scendere mentre altri fulmini caricavano di energia il Gaiga.
Moog non ricevette risposta, guardando in basso, potè vedere chiaramente, decine di migliaia di occhi rossi che brillavano nel buio, piccoli come formiche ma anche numerosi e questo per lui bastava come dichiarazione di guerra. Un ennesimo fulmine colpì il Gaiga, ma sta volta colpì anche Moog Magister e anche lui iniziò a brillare come il suo Gaiga, dopo di che urlò “CARICA!!!” e il Gaiga emise ancora una volta il suo ruggito prima di iniziare a caricare i suoi bersagli.
Timothy prese Zick per aiutarlo a muoversi più velocemente, e tutti insieme si misero a correre per cercare un riparo, mentre loro si spostavano, gli altri domatori attaccavano il Gaiga lanciandogli addosso tutte le varianti possibili e immaginabili della loro energia Dom: bombe, anelli, raggi, fuoco, fulmini e altro ancora. Anche i tutori e i rifugiatori con i loro attacchi energetici attaccarono il Gaiga, non era per abbatterlo ma per distrarlo mentre altri domatori si avvicinavano di soffiato per abbatterlo dall’interno come avevano fatto con gli altri.
Ma quando provarono ad attraversare il corpo del mostro, una potente scossa li respinse, non riuscivano a controllare nemmeno le mostrine del mostro per aprirsi dei buchi, ogni strategia era inefficace.
Quando i domatori lo comunicarono ai loro fratelli dovettero cessare il fuoco e battere il ritirata, Moog Magister di certo non rimase fermo, mentre i suoi avversari iniziarono a correre iniziò a prenderli di mira con i suoi raggi energetici, per lui era come bruciare vive le formiche con una lente d’ingrandimento, era divertente per lui.
Ma mentre sghignazzava sentì un forte dolore alla schiena, la sua veste era rovinata e la sua schiena era bruciata, lui si guardò intorno ma non vide nessuno, quando all’improvviso sentì un dolore alla faccia, un dolore simile a quello di un pugno tra i denti, e poi lo sentì di nuovo e di nuovo.
Era da tanto che non provava il dolore sulla sua pelle, e il pensiero che qualcosa o qualcuno lo stesse ferendo lo faceva inferocire, ma non si capiva cosa lo stesse attaccando era come se il suo avversario fosse… invisibile.
Dalle tasche tirò fuori un monster-scanner e si sbrigò ad indossarlo, vide un mostro alato da soma, e un tutore massimo che lo guardava con astio.
“Lurido mostro…” disse Moog Magister “...come ti permetti di toccarmi!” “Sono il tutore massimo Deputhy Deth, il mio compito è proteggere la MIA città!” rispose il tutore mentre il simbolo sul suo petto iniziò a brillare, Moog repentinamente gli sparò un raggio contro ma venne bloccato dallo scudo energetico di Deputhy.
Moog e Deputhy si sfidarono mentre il Gaiga continuava a camminare, cercando di schiacciare e divorare i suoi nemici, i domatori riuscivano a salvarsi attraversando il terreno e nascondendosi sotto terra, tutori e rifugiatori dovevano correre oppure generare degli scudi energetici, anche se poco efficaci.
I mostri alati come i Bomber Back e i Gorka volavano in cielo, attaccavano la montagna che cammina come potevano, ma ottenendo scarsi risultati.

Zick notò una cosa guardando il cielo, la presenza di mostri alati che non aveva mai visto, ma che Deputhy Deth ha cavalcato per raggiungere in fretta la testa del Gaiga e il suo padrone, evidentemente per sbaglio li aveva liberati tutti.
A quel punto gli venne un’idea: con un ordine telepatico avrebbe ordinato ad alcuni di quei mostri di atterrare, poi li avrebbero usati per volare e combattere in cielo. Inviò subito un messaggio telepatico agli altri domatori, i quali a macchia d’olio diffusero a tutti gli esterni della mente alveare l’idea di Zick, e tutti insieme hanno richiamato quei mostri.
Quando domatori, rifugiatori e tutori furono tutti in groppa ai mostri alati la battaglia divenne aerea, su ogni mostro alato c’erano almeno due persone, una che guidava il mostro e l’altra che sparava con i propri raggi.
Zick non essendosi ancora ripreso si mise a guidare il mostro mentre Elena con il suo scettro attaccava il mostro, lo stesso fecero Timothy e Greta, con Timothy che guidava e Greta che attaccava.

Intanto sulla testa del mostro, Deputhy stava avendo la peggio contro Moog Magister, la gran varietà di incantesimi che possedeva il maestro delle anguane lo rendeva un avversario temibile.
Ma non per questo Deputhy si arrese, strinse i denti, e anche se non aveva una gran varietà di mosse aveva una forza considerata “invidiabile” dagli altri tutori, non è mai stato in guerra, ma questo non lo rendeva inferiore ai suoi colleghi, visto che più volte i suoi raggi energetici hanno annullato quelli di Moog.
Moog d’altro canto era stanco di questo “contrattempo” e provò lanciargli contro le “onde fotoniche” ma Deputhy con il suo potere divise le acque luminose e un raggio, colpì Moog Magister.
Moog rimase destabilizzato dall’attacco, a quel punto Deputhy restrinse la distanza tra lui e Moog e lo scontro divenne un corpo a corpo, per impedire a Moog di ricorrere ad altri incantesimi.
Deputhy affondò un pugno nello stomaco di Moog Magister, poi uno in faccia dall’alto, poi uno in faccia dal basso, ma prima che potesse colpirlo oltre, Moog gli fermò la mano e gli sparò un raggio a distanza ravvicinata.
Deputhy si scansò in fretta uscendone con solo un graffio sulla guancia, e da quella distanza sparò dal petto un raggio che distrusse ulteriormente la veste di Moog e lo ferì, Deputhy provò a colpirlo di nuovo con un pugno, ma venne anticipato da Moog che gli diede un calcio sul fianco, e poi un altro e poi un altro ancora.
Deputhy riuscì a dargli un altro pugno in faccia prima del prossimo calcio, ma prima che potesse colpirlo di nuovo, il Gaiga divenne irrequieto.
I movimenti del Gaiga erano diventati… strani, era l’unico modo che avevano tutti i presenti per descriverlo, Moog non capì, ma vedendo che il Gaiga si agitava quasi a volerlo disarcionare, gli venne in mente una cosa che non gli piaceva per niente: l’effetto della pozione d’ipnosi era finito. Il Gaiga si stava dirigendo verso i palazzi ancora in piedi per andarsi a schiantare volontariamente, cercava di togliersi di dosso il tutore e il maestro delle anguane.
Moog faceva fatica a stare in piedi sul suo Gaiga, voleva usare di nuovo le pozioni d’ipnosi, ma il Gaiga non glielo permise, nel distruggere i palazzi fece cadere sia Deputhy che la riserva di pozioni di Moog.
Deputhy per fortuna si aggrappò alle scaglie del Gaiga, ma cadde comunque dalla testa lasciando solo Moog Magister, il quale non fece altro che strillare “Stupido Mostro! Io sono il tuo padrone! Devi obbedirmi!” ma il mostro continuò furioso, ignorando i mille avversari che aveva attorno che lo bombardavano, lui si diresse verso altri palazzi su cui provò a grattarsi via Moog e Deputhy.
Dopo aver distrutto tre grattacieli puntò verso il prossimo, quello dell’ultimo cardine difeso da Carnaby, il quale con tutto il suo potere alzò uno scudo energetico enorme che bloccò il mostro dallo schiantarsi, ma questo fece solo irritare il gigante, che cominciò a dare una serie di testate furiose contro lo scudo di Carnaby intenzionato a distruggerlo.

Testata dopo testata, Carnaby sentiva che le sue forze non sarebbero bastate a fermarlo per sempre, era stanco per la lunga lotta, i suoi colleghi erano lontani, il Gaiga era fuori controllo e la battaglia non era finita, doveva resistere anche a costo di morire, doveva fermarlo, per la città sospesa. Man mano che il Gaiga cercava di distruggere lo scudo di Carnaby, il suo corpo perdeva luminosità, diventando di conseguenza di nuovo un bersaglio facile per i domatori, mancavano poco e la luce sarebbe sparita del tutto.
I domatori attendevano impazienti, mentre Moog faticava a restare in piedi e lanciare di nuovo l’incantesimo, e allo stesso tempo Deputhy si arrampicava per risalire l’enorme corpo del Gaiga, mentre Carnaby resisteva con il suo scudo.

Quando finalmente il mostro perse del tutto la protezione dell’incantesimo, tutti i domatori, anche Zick, si lanciarono sul mostro ed entrarono nel suo corpo.
Il mostro si fermò e emise un forte ruggito, un ruggito di dolore, i domatori lo stavano distruggendo e a Moog Magister questo non piacque, neanche un po’.
Ma nonostante il mostro avesse perso alcuni cuori, diversi organi vitali non funzionavano più e qualche cervello esplose, era ancora ben lungi dal morire come gli altri Gaiga e ricominciò furioso a prendere a testate lo scudo di Carnaby, ancora più forte di prima, lo scudo energetico di Carnaby stava crepando, il tutore massimo era in ginocchio mentre Jeremy e Bartely cercavano di raggiungerlo prima che fosse troppo tardi.
Zick affiancato da Bobby e Lay tra un osso rotto, un cuore scoppiato e qualche altro organo che non conosceva veniva distrutto, iniziarono una scalata verso l’alto, verso la testa del Gaiga per distruggere il cervello più grande tra tutti, quello più importante.
Deputhy riuscì a raggiungere Moog, il quale si teneva stretto alle squame del Gaiga, Moog si accorse della presenza di Deputhy e provò a sparargli contro, Deputhy si protesse con il suo scudo, mentre lentamente faceva passi avanti per avvicinarsi a Moog.
Quando fu abbastanza vicino i due ricominciarono a combattere corpo a corpo, ogni pugno dei due, che fosse di Moog Magister o Deputhy Deth, il Gaiga sembrava andare a tempo con le testate che infliggeva allo scudo.
Carnaby resistette più che potè, ma alla fine il suo scudo venne distrutto e lui era consumato dalla fatica, Carnaby cadde, il suo corpo non gli ubbidiva più, la sua vista si fece sfocata, mentre il Gaiga si preparava a dare un’altra testa. Carnaby chiuse e gli occhi, e con un filo di voce sussurrò “Per… la ci… la città… so… sospesa…” in quel momento Zick, Lay e Bobby raggiunsero il cervello, era grande quanto una casa, motivo per cui decisero di fare le cose in grande e tutti insieme concentrarono la loro energia Dom in un’unica, grande, bomba Dom.

Poco prima che il Gaiga colpisse l’ultimo cardine, un la sua testa esplose lasciando uscire una quantità elevata di energia Dom.
Dopo l’esplosione, il corpo del gigante rimase bloccato lì, non cadde, non si mosse, senza il cervello principale i cervelli secondari rimasti si spensero e quell’enorme corpo rimase immobile.
I domatori all’interno del corpo quando si resero conto che era fermo, uscirono sembrava tutto finito, nessun Gaiga titano in vista, i Gaiga minori venivano o catturati dai domatori, allontanati dalla città e scappavano chissà dove, oppure facevano la stessa fine dei cadaveri dei Gaiga titani rimasti: mangiati dagli spiriti neri. Quando anche i giovani domatori uscirono dal corpo del Gaiga, videro i domatori adulti… piangere, avevano tutti lo sguardo verso il cielo, la pioggia causata dall’incantesimo di Moog Magister era cessata e si poteva vedere il cielo prossimo al tramonto, e anche diverse… stelle cadenti, non ne avevano mai viste così tante tutte insieme… ma quelle non erano stelle cadenti, una di quelle luci scese e si fermò davanti a Lay e assunse l’aspetto di… Zay.
Lay rimase incredula nel vedere sua nonna, in quello stato, non le sembrava vero che avesse fatto per davvero quella fine, specie perché lei e Lyu sapevano quanto era forte la loro nonna.
Zay le sorrise e le poggiò la mano sulla guancia, Lay non sentì niente toccarla e quando l’immagine di Zay sparì con la sua luce, Lay contattò telepaticamente Lyu e insieme si misero a correre a cercare loro nonna, non voleva credere che fosse davvero successo, mentre tutti i domatori intorno a loro, tra le lacrime e il dolore collettivo, intonarono di nuovo quel requiem che cantarono all’armeria.

Tutti piangevano la perdita di qualcuno, tra i domatori e i non domatori, quanti erano morti?
Chi erano?
Probabilmente Zick e Elena non li avrebbero mai conosciuti.
I mostri assistettero alla scena, erano davvero così i domatori di cui avevano paura?
Mentre Timothy riprendeva fiato ricevette un messaggio telepatico da… Deputhy Deth! Era sul Gaiga con Moog Magister, sono stati coinvolti nell’esplosione chiedeva aiuto.
Timothy si affrettò a cercare il tutore massimo Deputhy Deth, lo trovò... con le gambe rotte e tutto sanguinante, di fianco a lui c’era Moog Magister... già morto.
Timothy si avvicinò al suo collega e provò ad aiutare Deputhy, provò a soccorrerlo, chiamò telepaticamente un squadra medica di mostri, usò la sua energia per tenerlo cosciente, quando finalmente la squadra arrivò il battito cardiaco di Deputhy era drasticamente rallentato.

Jeremy Joth e Bartely Bath finalmente raggiunsero l’ultimo cardine e il loro collega Carnaby Croth, ma quando lo videro privo di sensi si bloccarono, era morto.
E guardando ciò che restava della città sotto di loro, e udirono il requiem dei domatori… sentirono qualcosa nel profondo, una sensazione di amarezza che nemmeno chi ha vissuto l’orrore della guerra aveva mai provato, la tristezza per il nemico.
Quando i loro colleghi gli parlarono di questo comportamento dei domatori, all’inizio non ci credettero, ma ora che la loro amata città era in rovina e il loro collega era morto, era difficile non essere tristi, e la tristezza dei domatori in un certo senso li ha contagiati, hanno assaporato la perdita di un amico.

L’intervento d’urgenza a cui era sottoposto Deputhy Deth sembrava compromesso, diverse ossa erano rotte, gli organi interni non funzionavano come dovevano e l’ospedale della città sospesa non esisteva più, Timothy provò a offrirsi volontario offrendo i suoi organi per salvare Deputhy, ma quest’ultimo stesso parlò “Collega… i-io ri-rifiu-to…” disse Deputhy facendo fatica a respirare “Ma che sta dicendo?! Vuole morire?! Non posso permetterlo! io-” Timothy venne interrotto da Deputhy “Non voglio… c-che… qual-cu-uno… muoia… per salva-rmi… ho… lotta-to, per la cit-ttà so-sospesa… a me… sta bene… mo-rire così, mi da… un senso…” “Ma abbia pazienza collega, ma che senso c’è nel morire quando la possiamo salvare?!” “Uno… c’è l’ha… per me…” i medici non poterono fare niente, anche perché non avendo del sangue dello stesso gruppo del tutore massimo non potevano operarlo, non c’era il tempo di rimuovere gli organi di Timothy, il tutore massimo sarebbe morto nell’attesa che prendessero i suoi organi, alla fine anche il tutore massimo Deputhy Deth morì quel giorno.

Quando gli umani uscirono dai loro nascondigli, nessuna parola poteva descrivere le loro emozioni e i loro pensieri, era surreale la situazione: mostri giganti hanno attaccato la città, persone con poteri speciali li hanno fermati e stando alle notizie dei giornalisti in giro per il mondo, gli stessi eventi si sono verificati in ogni angolo del mondo. I tutori massimi rimanenti, presero subito un paio di decisioni importanti: per prima cosa con il potere di persuasione dei Gorka, fecero il lavaggio del cervello a tutti gli umani normali, convincendoli che la causa della caduta di Bigburg è stato un terremoto, eliminando i Gaiga dai loro ricordi, e poi finalmente diedero al Gorka Magnacat la sua punizione per essersi finto umano e provato a prendere il controllo del paese, venne esiliato a vita dalla città umana e sospesa.
Quando gli spiriti neri finirono di consumare i corpi dei Gaiga titani diedero il via all’operazione “revisione mentale”.
I corpi dei mostri, rifugiatori, domatori, tutori caduti vennero presi dai tutori massimi per loro ordine per un “progetto” futuro, i domatori si opposero, ma i tutori con i quali hanno condiviso le giornate all’armeria li convinsero ad accettare ed aspettare. I domatori lessero nelle loro teste, ma videro solo un pensiero che diceva “E’ giusto così, abbi pazienza.” e anche se riluttanti i domatori accettarono.
Le anguane sopravvissute e catturate vennero condannate al carcere a vita nella città sospesa, e dato che la maggior parte erano morte rifugiatori e domatori poterono tornare nelle proprie case, almeno quelle ancora integre, come quelle di Oldmill village, che a parte un paio di case, erano ancora tutte in piedi.
Zick, Elena e Greta tornarono ognuno a casa sua, Zick e Greta erano felici di essere tornati, ma a sorridere di più al loro ritorno erano i nonni fantasma.
Elena strinse a se sua madre, suo padre e i suoi fratellini quasi a non volerli lasciare andare dopo aver visto la morte in faccia, e in quel momento promise a se stessa due cose: che avrebbe sempre protetto la sua famiglia e che prima o poi avrebbe reso rifugiatori anche loro. Per questi due motivi lasciò alle spalle i suoi dubbi sul suo potere, perché da quel momento in poi sarebbe stato la chiave per mantenere quelle promesse.

Dopo tre giorni dalla battaglia, l’operazione “revisione mentale” venne compiuta con successo, e tutti i domatori, rifugiatori e mostri vennero convocati sul palazzo dell’ultimo cardine di Bibbur-sì.
Sul tetto del palazzo non c’era spazio per tutti, perciò chi poteva volare stava in zona volando, chi faceva parte della mente alveare dei domatori mandavano pochi membri che avrebbero ascoltato per tutti.
Quella scena sul tetto era surreale, c’erano venti tutori difronte a tutti i sopravvissuti al disastro dei Gaiga, diciotto normali e i due massimi, dietro di loro c’era uno squadrone di mostri alati, gli stessi che avevano cavalcato per affrontare l’ultimo Gaiga, sulle loro schiene c’erano legate delle bare piene di fiori, c’erano tutti i caduti del conflitto, mostri, domatori e rifugiatori.
I due tutori massimi restanti si fecero avanti, “Credevamo che fosse giusto dare un ultimo addio a tutti questi valorosi combattenti, tutti insieme.” disse Jeremy Joth “Domatori, abbiamo discusso con i nostri colleghi, sin da prima del conflitto di tre giorni fa… e dopo quanto è accaduto, non possiamo più negarlo… il vostro aiuto è stato determinante per la vittoria… crediamo, che sia giunto il momento… quel momento che stavamo aspettando da secoli.” “Vogliamo proporre una tregua.” disse Bartely Bath, John si fece avanti “Anche noi da anni attendevamo questo momento, ma come possiamo fidarci di voi? Non abbiamo garanzie che non ci tradirete prima o poi, e lo stesso vale per voi, come potete fidarvi di chi ha il potere di sottomettere i mostri alla propria volontà?” Jeremy rispose “E’ vero, nessuno ci può dare garanzie, ma è anche vero che noi stessi siamo stati sciocchi e ciechi a non vedere che è possibile la convivenza, abbiamo visto nelle menti dei nostri colleghi, voi non avete più bisogno della carne dei mostri per vivere e se siete disposti a rinunciare al controllare i mostri e cacciarli, noi tutori saremo disposti a non combattervi più, so che siete ragionevoli, e voi sapete che dopo tutto lo siamo anche noi… lasciamoci il passato alle spalle e facciamo di questo cardine, l’ultimo cardine che tiene sospesa Bibbur-sì, sia il primo per una nuova città sospesa e una nuova era per tutti noi…” Jeremy si fece avanti e alzò la mano attendendo che un domatore la stringesse in accordo, John discusse telepaticamente con tutti i domatori, la maggioranza era favorevole, perciò alla fine raggiunse Jeremy e gli strinse la mano a nome di tutti i domatori.
I mostri alati volarono in alto, lasciando cadere i petali dei fiori dalle bare, mentre tutti con il cuore in mano diedero l’ultimo addio ai caduti.

Due mesi dopo, piena estate, ogni città del mondo si stava riprendendo dalla catastrofe, le città più grandi come Bigburg, Wondervile, Milano, ecc. ci misero più tempo di tutte a rimettersi in piedi, viste le dimensioni non era una sorpresa, la vera sorpresa fu che Zick, prima che finisse del tutto la scuola, riuscì a farsi promuovere per passare alle scuole medie, convincendo i suoi insegnanti a fargli fare un esame speciale, che ha passato mesi a preparare con l’aiuto di Elena riuscendo a recuperare tutti gli arretrati.
Per loro dopo tutto era andata bene, ma non per questo la vita era rosa e fiori, i domatori hanno ottenuto l’accesso alle città sospese, ma i mostri continuavano a guardarli con paura, alcuni addirittura con odio gridando loro “Torna di sotto! Sei diverso!” e poi c’erano gli orfani di guerra… come le sorelle Mamery.

Lyu e Lay avevano solo la loro nonna a prendersi cura di loro e Lyu non era ancora maggiorenne, quindi presto o tardi quando avrebbero finito di ricostruire la città sarebbero venuti i servizi sociali, che probabilmente le avrebbero fatte finire in un orfanotrofio.
Lyu e Lay faticavano a trovare un lavoro part-time per pagare le bollette e il cibo, presto sarebbero rimaste senza niente, certo potevano chiedere aiuto ai loro fratelli e sorelle domatori, ma sapevano che anche loro erano messi male, chi più chi meno, e che non potevano chiedere aiuto all'infinito senza aver trovato una soluzione al problema.
Mentre le due erano perse in discorsi telepatici dove parlavano presso che qualsiasi cosa, all’improvviso avvertirono una presenza appena fuori casa loro.

Le due uscirono e… videro una donna, una donna domatrice di origini asiatiche, non la vedevano da dieci anni, ma la riconobbero subito: Leniley Mamery. La loro madre, Lay e Lyu le corsero in contro e l’abbracciarono, avrebbero dovuto prevedere che con la tregua i domatori di leva potevano tornare a casa dalle loro famiglie, infatti ogni famiglia di domatori ricevette una visita inaspettata ma molto piacevole.
Johanna e Teddy riabbracciarono Terrence, Dan Tulasech rivide suo padre Cal, Bobby suo padre e suo fratello, e così via.

Mentre Greta stava curando il giardino con affianco il gatto Timothy, una macchina si parcheggiò di fronte a casa loro, Zick dalla sua camera percepì delle presenze sconosciute, si affrettò a scendere le scale e ad aprire la porta d’ingresso.
Quello che vide lo lasciò senza parole, sua madre stava abbracciando un uomo, un uomo che era identico a lui, era come guardarsi a uno specchio tra qualche anno, lo aveva visto solo in foto: Zobedja Zick. Suo padre.







Fine primo arco.
   
 
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