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Autore: Mixxo    02/12/2023    2 recensioni
Hisako è una fan di maghette che sogna di diventare una di loro.
Lurue vorrebbe solo avere degli amici.
Un incontro fortuito esaudirà i desideri di entrambe, ma presto dovranno scontrarsi con le loro insicurezze ed emersioni da altri mondi che appaiono per distruggere la città.
...ma loro fanno meno paura, circa.
Genere: Azione, Commedia, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Myra abbassa la barriera attorno alla libreria, un ruggito le sferza il volto e scuote i capelli. Hisako salta oltre la vetrina sfondata: Lurue è a terra a braccia spalancate e lo sguardo terrorizzato. La creatura sopra di lei ha le zampe premute contro le sue braccia, riconosce in essa la tizia che ha visto prima aggredirla. O meglio, qualcosa di quel volto coperto di scaglie e le corna asimmetriche gliela ricordano.

L’aria al suo fianco viene sferzata, il seme di Shinka schizza verso la bestia e la colpisce in pieno volto spedendola contro uno scaffale. Il ripiano si spezza, i libri volano giù, uno di essi viene infilzato dal corno affilato della bestia.

Myra inspira a denti stretti. “Ups.”

Hisako sussulta. Myra cos’era quel suono? Non era elegante come tuo solito!

Scuote la testa, corre da Lurue, si china su di lei. “Dimmi che sei viva.”

Lurue apre un occhio sofferente “A-ay.”

“Era un ‘ay’ per dire sì o un ‘ay’ in senso di ‘ahi che male’?”

Gli occhi le cadono sulla ferita al fianco. Protip: guarda un ferito prima di chiedergli la sua situazione.

Avvicina la mano, lo iuxx fluisce dal suo palmo al taglio. Lurue caccia un gemito. “Per fortuna siete arrivate. Ho cercato di fermarla, ma non ce la faccio da sola.” Abbassa lo sguardo. “Non sono un granché come eroina.”

“Siamo in due.” Hisako aumenta l’intensità del flusso, lo iuxx rosato ricuce l’abito. Almeno ha la barriera attiva. “Ma facciamo un po’ meno schifo insieme.”

Gli occhi di Lurue s’illuminano. “Un passo avanti…”
“Mi stai giudicando?”

“Parlavo di me stessa.” Pigola.

Lapis le raggiunge. “Ok il momento carino e tutto, ma forse dovremmo spostarla più lontano del paio di metri che abbiamo da quell’affar-“

La coda sfonda la montagnetta di libri e si dirige verso Hisako. Si abbassa appena in tempo, la sfera chiodata si abbatte contro Lapis che sparisce verso l’interno della libreria.

Lurue alza una mano. Una barriera giallognola si frappone tra loro e la coda che inizia a sbattere insistente contro di essa.

Qualcosa riscalda l’aria, si guarda alle spalle. Myra stringe gli occhi, inarca le dita dietro il seme di Shinka, il quale è diventato rosso e fiammeggiante.

“Oh no.”

Il seme traccia una scia rovente e si scaglia contro la catasta di libri dove si trova la diva. Le lingue di fuoco e la piccola esplosione avvolgono i resti del mobile e le pagine dei volumi. La stanza è bollente, le fiamme le crepitano nelle orecchie. Myra stende la mano e stringe le dita. Il seme scoppia come una bolla di sapone, le luci al suo interno schizzano verso il basso e si piantano nella pelle della diva. Il mostro si agita senza risultato.

Meno male che c’è Myra. Hisako torna a concentrarsi sulla cura. Lurue ha ripreso colore, gli occhi sono più presenti. Sono io il support, cappio.

Un tonfo le fa alzare lo sguardo. Myra impugna il Guardiano, si avvicina alla diva.

Lurue afferra il polso di Hisako, la guarda sofferente “N-non permetterglielo. Non è cattiva.”

Storce il naso, biblioteca distrutta da prima che Myra lanciasse quella sfera di fuoco, Lurue a terra con un buco nel fianco, l’aspetto di un palese emerso. No, non era assolutamente colpa della diva.

Le poggia una mano sulla testa e le carezza i capelli. “Ma sei scema?”

Lurue si tira su a sedere. “Myra fermati!”

La guardiana rimane ferma con il martello sopra la testa, ruota il busto. “Si?”

“Puoi… non renderla una frittella, per favore?”

L’arma si abbassa. “Piccola, lo so che ti dispiace per lei, davvero. Ma guardala, il suo einheri è in uno stato critico. L’unico modo per cessare la sua sofferenza è che torni alle stelle.”

Lurue cerca di alzarsi, Hisako la accompagna nella salita e per sicurezza la tiene per un braccio.

Sto davvero diventando la crocerossina della squadra.

Lurue cerca lo sguardo del l’esterna che le ringhia spaventata. “Non so cosa sia un einheri, ma Hisako dice che le maghette salvano le persone.”

Per un istante Myra s’irrigidisce.

“Se la guardo negli occhi sento che c’è ancora una persona lì dentro.” Continua Lurue, la dea abbassa il martello, si china sulla creatura esanime.

“Insomma,” esordisce Hisako “Siamo maghette, se non li facciamo noi i miracoli chi li fa?”

Il Guardiano cade a terra, i passi di Myra sono l’unico suono assieme al crepitio delle fiamme. Si ferma davanti al mostro, s’inginocchia accanto a lei, avvicina una mano esitante, l’espressione giocosa che contraddistingue la sua eroina è svanita: occhi ben aperti, concentrata sulla creatura alla quale si sta avvicinando con misurata lentezza, quasi fosse un rituale. Le sue labbra si muovono, piccoli petali di loto le volteggiano attorno. Hisako rimane a fissarla incantata. “Guardiana aiutami”

La mano di Myra si appoggia al petto dove le scaglie hanno strappato parte dell’abito della diva, inarca le dita e le affonda.

Il ruggito si diffonde per la stanza, la bestia viene scossa dalle convulsioni ma rimane inchiodata a terra dalle luci. La guardiana affonda la mano ulteriormente, la diva si blocca, le urla umane si mischiano ad i versi da mostro.

La sta facendo fuori? Dopo che le abbiamo detto di provare a salvarla?

Hisako si alza, si avvicina alla bestia dilaniata dal dolore. Myra la anticipa, alza l’altra mano tremante, ha le labbra semiaperte con i denti stretti, uno degli occhi minaccia di chiudersi del tutto.

“M-mi serve aiuto.” Le braccia le stanno tremando per lo sforzo, sposta lo sguardo su di lei. “Posso chiederti di salvarmi di nuovo, mia eroina?”

AHHH! MI HA DATO DELL’EROINA! Frena il simping, sei Lycoris per ora, sii maghetta.

Hisako le afferra la mano. Lei sa cosa fare, ha solo bisogno di più iuxx per farlo, e lei è diventata una maestra a trasferire iuxx.

Una mano si appoggia sulla sua spalla e su quella di Myra. Persino Lurue ha capito a che plot point siamo.

Si concentra, lo iuxx scorre come sempre, uscendo dalle sue mani e donando nuova forza alla guardiana.

Un’altra mano si poggia sulla spalla libera di Myra, la mantella bianca con i bordi dorati gliela sfiora.

Persino la Questgiver è apparsa dal nulla per dare una mano. Siamo al finale di stagione.

Si volta di spalle. Inui rimane a fissare la scena a braccia incrociate.

Tutti qui tranne le dogghe. Ma la mia non ha una giustificazione.

Myra estrae dal petto del mostro una gemma sbozzata striata di viola. Questgiver allunga le mani e le posiziona ai lati dell’einheri il quale inizia a ruotare frenetico sul palmo di Myra. Le striature viola scompaiono, la gemma brilla di azzurro.

“Ce l’abbiamo fatta!”

Le dita di Questgiver tremolano. Hisako abbassa lo sguardo, la diva torna lentamente al suo stato originario: gli arti deformati si restringono riprendendo una forma anatomica umana, l’ala e gli artigli si sgretolano in polvere nera. Della coda e delle corna nemmeno l’ombra. Che fossero un primo stadio della degenerazione dell’einheri?

A guardarla bene non sembrava affatto la diva, la sua figura è più… “sottile” nelle proporzioni, il rosa scuro della lunga chioma selvaggia ha lasciato posto a un lilla, il volume dei capelli è notevolmente ridotto, è tanto se le raggiungono la schiena.

…Quando sono diventata così iperdettagliata nel guardare le ragazze? Influenza da maghetta.

“Chi è ‘sta tipa quindi?”

Lurue deglutisce. “Lei è la ragazza che ha capito chi sono.” Avvicina la mano al braccio della diva. “È fredda.”

A guardare bene c’è un altro dettaglio che avrebbe dovuto notare subito: non respira.

Myra toglie la mano da sotto l’einheri, rimane sospeso tra le dita di Questgiver.

“Ehm… Non lo rimetti giù?”

Yelena sussulta. Si era distratta mentre purificava qualcuno? Poco professionale.

“A-ah. Si.”

Un orecchio le si scalda. Ma che-? Si volta di lato, una piccola fiammella viola e nera le passa davanti agli occhi per fermarsi in mezzo al gruppo. Myra cerca lo sguardo di Questgiver.

“Oh no.” Yelena afferra un lembo della mantella, ritira la mano con l’einheri al petto e mette il tessuto a protezione.

Myra alza una barriera.

Aspe si stanno difendend-?

La fiamma in mezzo a loro esplode, una coltre di fumo impatta sullo scudo giallognolo che Lurue ha piazzato davanti a loro.

…Sono io la gamer, non dovrei avere riflessi migliori?

Myra caccia un gemito dolorante, subito dopo Questgiver sussulta. “Figlio di-”

Hisako si alza in piedi, dal fumo schizza fuori la figura di un ragazzo, capelli neri spuntano dal cappuccio calato sugli occhi, la giacca a vento nera non ha nulla che le suoni di “magico” o da “nemico della Guardiana.” Tiene in braccio la diva, con un salto raggiunge la vetrina sfondata e la scavalca. Si guarda alle spalle. Occhi viola la fissano.

Come non detto, quelli non sono normali.

Hisako stringe i pugni, sfere di iuxx si generano attorno a essi, le scaglia. “Fermo anime character!”

Le fiamme avvolgono il ragazzo, lo iuxx del suo attacco viene dissolto a contatto con esse. Il fuoco continua a turbinare fino ad avvolgere la figura per poi dissolversi e non lasciare traccia né del ragazzo, né della diva.

Il fumo sparisce. Myra si sta rialzando da terra, Questgiver è stesa, fissa verso l’alto. Si mette le mani sulla faccia, urla frustrata.

Lurue si guarda attorno, trema. “Dov’è la diva!?”

Yelena urla di nuovo.

Hisako prende il volo e si dirige verso l’esterno. Si sfaccia su un muro invisibile appena fuori dalla vetrina. Mette i piedi per terra e preme le mani sul naso. Ma ci state prendendo gusto!?

Inui scende dalle scale. “Ha piazzato barriere anche al piano di sopra, il bastardo.”

Il Seme di Shinka colpisce la parete traslucida, e rimbalza via. Myra sgrana gli occhi.

“Non disturbatevi, potrebbe già essere finito ovunque.” Yelena si mette a sedere. La guardiana di Shinka le poggia le mani sulle spalle. “State bene?”

“No. E non darmi del voi per favore.” Prende la mano di Myra e si tira su. “Conosco quel- cane. La ragazza starà bene.”

Hisako stringe i pugni. Le due donne diventano macchie di colore che fatica a distinguere. La voce di Lurue è allarmata, la stanza ruota fino a diventare una serie di linee incomprensibili. Sbatte la spalla e chiude gli occhi.

 

Pressione sulle mani, dolori sparpagliati un po’ ovunque, vociare preoccupato. In qualche modo i bip dell’elettrocardiogramma è la cosa che la urta più di tutto.

Quindi io respawno all’ospedale. Capito.

Apre gli occhi. Kira le stringe una delle mani, la tiene appoggiata sulla sua fronte, sta singhiozzando silenziosamente, le labbra si muovono ma non sente cosa sta dicendo. Tanto glielo ripeterà quando la vedrà cosciente, o peggio, a casa da sole.

Inui le tiene l’altra mano, le osserva il palmo ma non sembra avere un’espressione diversa dal solito. Quando sente il suo sguardo, gliela lascia e tossicchia. “La scema è sveglia.”

Kira stacca una mano dalla sua, si asciuga frettolosamente gli occhi. “Preferivo quando fingevi i mal di stomaco per saltare i compiti a questo.”

Per favore, la mia maestria nel bigiare scuola non viene da doti attoriali, viene dal mangiare di proposito cose che mi fanno male… Non è il caso di dirglielo.

“Nemmeno a me piace svegliarmi in un letto che non sia il mio.”

Kira inspira profondamente. “Scema.”

“Si sono io.”

Si guardano per qualche secondo prima di sghignazzare.

Inui si allontana verso l’altro lato della stanza. Il letto di Lurue è piazzato di fronte al suo, accanto alla sua partner ancora dormiente c’è un uomo alto e largo che le accarezza la testa. Rivolge uno sguardo truce a Myra seduta dall’altra parte della branda. La giovane gli sta parlando facendo qualche lieve cenno che le dà nuovamente quell’aria elegante smarrita della mattina precedente.

Eh si. La mia dea è tornata.

Si guarda attorno, nemmeno l’ombra di Kaho o del suo alter ego dogga. O di Lapis. Che pacchia.

“Inui mi ha detto tutto. O meglio la Guardiana mi ha detto tutto.”

Hisako sbatte le palpebre confusa. “Chi?”

Kira rotea gli occhi. “Questgiver.”

“Ah! Dov’è?”

Inspira. “Aveva da fare. Doveri da dea.”

A giudicare dall’espressione è ancora scossa dall’aver incontrato una divinità. Una divinità che ha reclutato la sua sorellina per combattere il male. Sorellina che è finita due giorni su due all’ospedale. Avessi il suo autocontrollo. Hisako mugola. Cosa sta aspettando a chiedermi di smettere?

“Senti.” Kira le stringe la mano, le dita le tremano. “Sei davvero certa di voler continuare a fare questa cosa? Voglio dire, la dea potrebbe scegliere qualcun altro se volessi tirarti indietro.”

Fissa sua sorella. Ha solo paura che ci lasci la pelle sul serio. Inspira. “Basket. Teatro. Atletica. Pianoforte. Disegno.” Deglutisce. “Mi sono tirata indietro abbastanza.”

“Nessuna di quelle cose ti ha fatto rischiare la morte.”

Hisako si passa la lingua sulle labbra nervosamente. “Perché non ti ho mai raccontato dell’incidente col cavallo.”

“SAPEVO CHE NON POTEVI ESSERE STATA COINVOLTA IN UNA RISS-” Kira tossicchia, rilassa le spalle. Guarda dietro di sé. Myra e l’uomo armadio si sono voltati verso di lei con un dito sulle labbra. Mormora un lieve “Scusate”.

Myra attacca uno sticker a forma di stella all’interno della porta della stanza. Questo s’illumina, si sentono imprecazioni colorite mentre Yelena esce di lì.

“Love ya” Sbatte l’anta alle spalle.

“Hai fatto arrabbiare Selene?” Domanda Myra.

“Divergenze di opinioni.”

Hisako stringe gli occhi. È sempre stata così evasiva?

La mano che Kira le sta tenendo trema. Le si avvicina con il viso al suo.

“Ho appena visto la dea entrare da una porta magica? Ok ha senso. Aspetta-” Si allontana con il volto e la scruta. “Perché ho collegato adesso che la senzatetto del parco è la dea!?”

“Non mi piace quel soprannome!” Yelena tossicchia. “Volevo…” Si volta verso Lurue, Roland le accarezza la testa, ma è palese nei suoi occhi che sta rivivendo qualche tipo di trauma.

Hisako soffoca una risata. Lurue potrebbe essere ottima per la pet therapy.

“Non mi aspettavo che ci fossero i genitori presenti.” Afferma Yelena toccandosi la spalla, la mantella bianca dai ricami dorati le appare addosso. “Lo renderà più ufficiale.” Guarda le due. “Hisako, Lurue…” Si gratta la testa. “Sapevo che avrei dovuto prepararmi un discorso. Il punto è che siete ufficialmente parte delle mie maghette. Eravate in prova. Hisako non mi dava particolarmente fiducia.”

“A me non la dà tutt’ora.”

Hisako si volta verso la finestra. Inui è in forma canetto in piedi sul letto vuoto.

Il padre di Lurue si è irrigidito. Continua ad accarezzare la sua testa.

La porta si spalanca con violenza, picchia in mezzo alle scapole di Yelena che si piega a terra, geme.

Karma.

Il viso di Lapis si affaccia dentro la stanza. Un vistoso bendaggio le fascia la testa. “Mi son persa la nomina?”

“Non sei rilevante al momento, torna a riposarti.” Le mani di Kaho la afferrano per la vita e la ritirano fuori dalla stanza.

Myra si avvicina alla dea e la aiuta a tirarsi su. “Per festeggiare la vostra promozione vi suggerisco di prendervi un periodo di pausa, ci occupiamo Chaser, Polaris ed io del tizio nero.”

Hisako si tira su a sedere. “Ma io posso tornare in un giorno.”

Soffoca un gemito quando Kira le preme il braccio sul petto.

“No, non puoi.” Ribatte.

Myra agita un dito. “Niente iuxx per guarire più in fretta. Non è sano farlo di continuo.”

L’ultima parte di frase viene detta con un tono di voce più alto.

“Non mi pento di niente!”

Era la dogga di Myra. Sta origliando? Stalker.

“Possiamo venirvi a trovare anche se stiamo recuperando?”

“Certo che potete! Anzi, dovete! Voglio vedere la mia eroina almeno una volta a settimana.”

Le guance di Hisako si scaldano. Sono la sua eroina.

“Possiamo…” Lurue pigola appena. Gli occhi si spalancano, diventa di un colorito terreo. “…Non vederci in quel luogo?”

Myra sbatte appena le palpebre. “Preferite andare in libreria?”
“Si. Grazie.”

 

“Quindi… posso mettere una carta con lo stesso numero, lo stesso colore o una di quelle grigie?”

“Si, ma la grigia che fa pescare è un’arma a doppio taglio. Primo perché rovina le amicizie, secondo perché esiste il bluff.”

Hisako alza lo sguardo dalla sua mano, guarda Lapis. Usi le argomentazioni per non fartela giocare contro perché sei la prossima, infame.

La mano di Lurue trema, sfiora alternando le carte ai bordi di quelle che ha in mano. E lei ha palesemente il jolly.

Lurue singhiozza. Allunga il braccio verso il mazzo e pesca. “Passo.” Mormora sofferente.

Lapis posa la carta che ha in mano, alza le braccia. “Vinto!”

Hisako chiude le carte come un ventaglio, seccata. “Qualcuno dovrebbe leggere le regole. Ed aggiungere che non vale fare pressione psicologica.”

“Ti stai lamentando perché vuoi la rivincita?”

“…Dai le carte.”

La porta della stanza si apre. Un loro coetaneo dai capelli azzurri arruffati entra, si ferma a guardarle.

Perché mi sembra familiare? Aspetta. Quel colore assurdo!

Hisako punta il dito verso di lui. “Il nerd di classe!”

Il ragazzino si aggiusta gli occhiali. “Dimmi che ti ricordi il mio nome.”

“Ah, non è Nerd all’anagrafe?” Domanda Lapis.

“Mahiro. Ma-hi-ro.”

“Nehhhrd”

Mahiro si massaggia il naso. “Lapis, torna indietro, il medico deve fare i controlli.”

“Ay ay!” Lapis salta giù dal letto di Lurue. “Spiacente, ti ribatto la prossima volta.”

“Fatti un profilo di GC e ti uso per pulire la locanda virtuale.”

“Poco maghetta!” Esclama Lapis prima di uscire.

Continuerà ad usarlo contro di me- Se ne sta andando e non le ho detto del film! “Aspetta Lapis!”

Coda-laterale spunta con la testa dalla porta.

“Appena usciamo andiamo a vedere insieme l’ultimo film di Astral Paladins, quando ci sarà l’anteprima al Lerocon?”

“Cosa ti fa pensare che conosciamo la serie?”

 “Vi conosco da tipo due settimane ma so che non avete visto la cosa più fantastica dell’apparato anime che c’è per ora. Quindi vi faccio recuperare.”

Lurue emette un lieve: “Cos’è un anime?”

Hisako si volta lentamente verso la partner. “No. Sei diventata la base di un genere anime, NON PUOI NON CONOSCERLI!”

Lurue nasconde il viso dietro le sue carte, squittisce.

Gli occhi di Mahiro si sono illuminati, tossicchia. “Quale vuoi fargli vedere?”

Nerd. Sicuro che li aveva visti. “Maratona completa di Astral Paladins” Si volta verso Lurue. “Sarò a casa tua questo week end con gli episodi in chiavetta.”

“Coraggioso da parte tua pensare che abbiano un pc.”

Lapis quando ci si mette è irritante. “Le chiavette si possono mettere anche nei televisori.”

“…Coraggioso da parte tua pensare che abbiano un televisore.”

 “Mi rifiuto di crederci. Va bene, a casa mia!”

 

Note di Mixxo:

 

Kindles era nata come un tributo ad un genere che - per quanto semplice - mi ha aiutato a superare momenti negativi nel corso della mia vita. Che esso diventasse una storia così demenziale (seppur con delle basi "serie") è stato merito di una persona che ha sopportato/supportato i miei deliri nel corso di questi anni, qualcuno che ha creduto in questi personaggi e nelle mie capacità di scrittura più del sottoscritto stesso. Alcor, compare di avventure in questo sito, finalmente sono riuscito a concludere una storia, sii fiera di me.

Ebbene sì, questo era l'ultimo capitolo di Kindles, la storia ha avuto un suo completamento per quel che riguarda le nostre protagoniste: Hisako è diventata ufficialmente una maghetta, Lurue ha delle amiche che imparerà a conoscere meglio. Perché sì, ci sono ancora questioni aperte, ma come suggerisce il titolo del capitolo questo non è che l'inizio. Possiamo considerare Kindles come l'arco introduttivo dell'effettiva saga di queste ragazze. Mi prenderò un po’ di tempo per tirare le somme sulla storia e valutare gli altri protagonisti di cui voglio parlare, in futuro ritratterò sicuramente di loro, ma magari la prossima long toccherà a qualcun altro.

Non mi escludo la possibilità di lanciare a tradimento delle shot più o meno lunghe su Kindles mentre rifletto sulla prossima long, così che non sentiate troppo la mancanza di questi personaggi che spero, abbiate apprezzato. Qualcosa sulla linea di Missing Moments magari.

Ringraziamento d’obbligo va a Tubo Belmont, che ha non solo seguito questo viaggio ma ha anche espresso le sue opinioni, le sue teorie ed ha seppur involontariamente influenzato a suo modo la storia.

Ed ovviamente anche a te lettore che sei giunto fin qui, con la speranza di averti quantomeno intrattenuto con questa storia.

Alla prossima!

  
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