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Autore: Strypgia    08/12/2023    1 recensioni
Shinji fa qualcosa di leggermente diverso quando Asuka gli propone di baciarsi... e tutto cambia. Improvvisamente non sono più soli e iniziano a diventare più forti di quanto non fossero mai stati. E dal loro nuovo legame iniziano a scaturire dei cambiamenti. La guerra agli angeli, e i piani della Seele e della Nerv non saranno più gli stessi.
Una nuova puntata ogni venerdì.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Kaworu Nagisa, Rei Ayanami, Shinji Ikari
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8.22: Avvento





Rei strinse i pugni, cercando di fermare il tremore. Aveva ragione: una volta dentro l’Entry Plug, avvolta dall’LCL, i sintomi dell’overdose si attenuarono molto. Quindi ora il mal di testa, il tremore alle mani e la nausea erano dovuti a ragioni puramente psicologiche.
 


Ma non poteva permettere che tutto ciò venisse notato. Non poteva. Era bloccata nell’Entry Plug disattivato da più di un’ora e sentiva i colpi e i tonfi attraverso il metallo mentre la squadra di recupero stava posizionando la gru per estrarre l’Entry Plug e lei.
 
Sapeva cosa e, soprattutto, chi l’avrebbe attesa fuori. Un incontro per il quale non era affatto sicura di sentirsi pronta.
 
‘Devo essere come sono sempre stata prima. Può distruggermi con un solo ordine. Non voglio più essere il suo giocattolo. Non voglio essere… quello che lui mi ha fatta diventare.’
 
L’Entry Plug ebbe uno scossone e Rei poté sentirlo muoversi lentamente, mentre l’energia stava ritornando all’interno. All’esterno, un tecnico doveva aver azionato i comandi di emergenza, così che l’LCL venne rapidamente drenato. Il portello fece rumore e si aprì. L’interno dell’Entry Plug fu improvvisamente illuminato da fasci di luce accecante che le fecero aumentare il mal di testa.
 



La sua apprensione si attenuò un poco quando riuscì a capire che la sagoma che entrava dal portello non era lui, ma uno dei tecnici della squadra di recupero. Il tecnico la fece uscire con cautela dal piccolo sportello, la fece entrare nel cestello che pendeva dal carroponte e li fece scendere entrambi sul lontano pavimento della sala test.
 
Lui era lì. Alto, cupo, che l’aspettava senza alcuna espressione sul volto, ma la lunga esperienza permise a Rei di vedere che il suo sguardo nascondeva un’intensa… preoccupazione? Preoccupazione, addirittura? O semplicemente un burattinaio preoccupato che il suo giocattolo più prezioso fosse di nuovo rotto. ‘Non sono nulla più che una bambola per te, Comandante? Un pezzo di ricambio? Ora so cos’è l’amore. E non è certo quello che tu serbi per me.’
 
“Stai bene, Rei?” le chiese, con voce roca. Rei poté vedere le sue mani contrarsi leggermente.
 



‘Quindi non sono l’unica a ricordare cos’è successo l’ultima volta.’ Lei mantenne lo sguardo più inespressivo che mai. “…Non ho riportato alcuna ferita, signore.” Esitò.
 



Prima che Rei potesse decidere se chiedere se aveva fatto del male a qualcuno sarebbe stato in linea con il suo essere sotto farmaci, Gendō annuì bruscamente e fece un gesto con la mano, indicandole di seguirlo lontano dalla folla di tecnici che cercavano di rimuovere i rottami della furia dell’Unità 00 e di riportare l’Eva alla sua gabbia di ancoraggio. Rei lo seguì obbediente.
 
Il Comandante Ikari rimase in silenzio finché non furono fuori dalla sala test e lontani da orecchie indiscrete. “Cosa è successo, Rei?” chiese a bassa voce. “Perché l’Unità 00 è andata in Berserk?”
 
“Stavo riscontrando un calo significativo del mio Sync Rate rispetto all’ultimo combattimento. Su esortazione della dottoressa Akagi, ho cercato di forzare un Sync più profondo con l’Unità 00 per aumentare la mia sincronizzazione. L’Unità 00 ha reagito… in malo modo. Non sono riuscita a fermare la modalità berserk che ne è scaturita se non dopo un grande sforzo. In quel frangente l’Unità 00 ha attaccato la sala di controllo.” Rei sbatté le palpebre quando realizzò che in quel momento avrebbe potuto inserire le sue preoccupazioni nel discorso. “L’Unità 00 ha causato danni o vittime?”
 
“La sala controllo è nuovamente molto danneggiata, ma possiamo ricostruirla, come abbiamo già fatto in passato.” disse il Comandante Ikari. “Ci sono stati solo feriti lievi. La dottoressa Akagi è stata trasportata in ospedale a causa di uno svenimento. Un’altra seccatura. Ho bisogno che lavori sugli Eva, non che sia di nuovo in ospedale.” La guardò brevemente. “Perché hai perso il controllo?”
 
“Durante la fase di Sync più profondo ero impreparata alla rabbia dell’Unità 00. Mi ci è voluto un attimo per riprendere il controllo contro il suo berserk, ma ce l’ho fatta. Desidero parlare con la dottoressa Akagi. Credo che la sua recente modifica al piano farmacologico sia la causa della riduzione del mio Sync Rate.” disse Rei nel modo più inespressivo possibile.
 
“Ha modificato le dosi del tuo piano farmacologico?”
 
“Le ha aumentate. Mi ha detto che il mio corpo si stava adattando alle dosi che prendevo in precedenza e mi ha somministrato un piano farmacologico con dosi maggiori. Credo che l’aumento abbia alterato le mie capacità di sincronizzarmi efficacemente con l’Unità 00. Desidero parlare con lei per correggere le dosi. Devo essere in grado di pilotare per combattere gli Angeli e completare lo Scenario.” accennò Rei con cautela. “La dottoressa Akagi è in ospedale? Se è cosciente le parlerò immediatamente. Devo svolgere la mia funzione in modo efficiente.”
 
Gendō annuì. “Procedi. Siamo troppo vicini alla fine dello Scenario per permettere che problemi di questo tipo interferiscano. Ci sono solo altri tre Angeli. Siamo andati fin troppo lontano per fallire ora. Il Perfezionamento non può essere lasciato nelle mani della Seele.”
 
Si fermarono davanti all’ascensore per i livelli superiori della piramide di comando. “Di’ alla dottoressa Akagi che io ho autorizzato il ritorno al precedente piano farmacologico, se necessario. Abbiamo bisogno che tu sia in grado di pilotare, Rei. Il Second e il Third Children sono troppo inaffidabili e indisciplinati. Tu sei l’unica su cui possiamo contare, e sai bene quali responsabilità ti attendono. Resisti ancora un po’, dopodiché potrai avere la fine e la pace che hai sempre desiderato.”
 
Rei lo fissò, mantenendo lo sguardo impassibile. ‘Io non desiderò più che l’oblio mi liberi dal mio dolore. Io desidero che i miei amori possano farcela. L’umanità non è un vicolo cieco se può produrre bellezza e speranza come la loro. Non posso permettere che si compi il Perfezionamento, né per mano della Seele, né per mano tua. Preferirei…’ Rei quasi sussultò per l’audacia del pensiero che le attraversò la mente. ‘Preferirei vedere quel potere nelle loro mani. Di loro mi posso fidare. E di te sono certa che non mi posso fidare più.’
 
Gli occhi di Rei volevano aguzzarsi ma si sforzò di tenerli aperti in modo normale. ‘Non è stata la dottoressa Akagi ad uccidere l’altra me… però è stata un Akagi. Sua madre, forse? E sono certa che tu hai drogato la me precedente esattamente come hai fatto con me. Quindi, in qualunque modo la Vecchia Akagi ha ucciso la me precedente, tu devi saperlo per forza. Altrimenti… chi altri potrebbe esserci all’interno dell’Unità 00?’
 
Questa domanda non era mai venuta in mente a Rei. Chi altri avrebbe scarificato il Comandante? Era chiaramente disposto a sacrificare chiunque e qualsiasi cosa in nome del suo Scenario. ‘Comprese le vite le e la felicità di coloro che amo. Non lo permetterò. Devo impedire che il Comandante Ikari e la Seele raggiungano i loro obiettivi. Io sono la chiave. Ho il potere di controllare le porte per il Perfezionamento. E non lascerò passare nessuno di coloro che distruggono il mondo dei miei amori. Né gli angeli, né la Seele, e nemmeno te, Comandante.’
 
“Capisco.” fu tutto ciò che Rei gli rispose.
 
Le porte dell’ascensore si aprirono e Gendō entrò premendo un pulsante. Rei lo seguì, ma premette un altro pulsante. Allo sguardo leggermente interrogativo del Comandante, Rei disse: “Mi igienizzerò dall’LCL e andrò direttamente dalla dottoressa Akagi. Le sue ferite non mi impediranno di informarla della necessità di ridurre il mio piano farmacologico. Occorre che nulla comprometta la mia funzione. È per questo che sono stata creata.”
 



Il Comandante Ikari annuì, soddisfatto. “La fine è vicina, Rei. Tutto il nostro lavoro verrà ricompensato.”
 
‘Tu non porteresti altro che la fine del loro mondo. Hanno appena iniziato a mostrarmi quanto sia bello. Il mio dolore e il mio desiderio di oblio non hanno più importanza, ora. Io li proteggerò.’ “Sì, signore.”
 
Rei uscì quando le porte dell’ascensore si aprirono al suo piano e se ne andò senza voltarsi indietro.
 


---
 


Rei ebbe solo un attimo per sbattere le palpebre per la sorpresa quando aprì la porta per uscire dallo spogliatoio e si trovò faccia a faccia con Asuka. “Cia…” fu tutto quello che riuscì a dire.
 
Gli occhi di Asuka si spalancarono. “REI!” Quasi travolse la ragazza dai capelli blu in un forte abbraccio. “Gesù, eravamo così preoccupati! Stai bene? Abbiamo sentito gli allarmi e l’Unità 00 impazzire, ma nessuno ci ha detto nulla e ci hanno fatti stare nell’Entry Plug per un’eternità prima di farci uscire! Tutti i tecnici stavano lavorando su di te, credo.”
 


Rei si concesse un buon trenta secondi per abbracciare Asuka e godersi il piacere quasi incontenibile di tenere tra le sue braccia uno dei suoi amori. Non le importava che la plusgsuit di Asuka stesse ancora gocciolando LCL e che stesse imbrattando la sua uniforme scolastica fresca di lavanderia. Stringere Asuka ne valeva la pena.
 
Fece del suo meglio per nascondere il brivido di felicità e il leggero rossore quando finalmente la lasciò andare. “Sono illesa, Asuka. Grazie. Sì, l’Unità 00 è andata in berserk durante il test. Il mio Sync Rate era sceso di oltre il 20% a causa dei farmaci e dei sintomi, e la dottoressa Akagi mi ha esortata a concentrarmi per recuperare il…”
 


Asuka ringhiò. “È stata lei? Cosa ti ha fatto fare quella…”



Rei scosse la testa. “Sono io che ho perso il controllo. Ho tentato una sincronizzazione più profonda con l’Unità 00 per compensare il mio basso Sync Rate. Non ero preparata all’intensità della sua rabbia. Ha fatto leva sul mio astio per la dottoressa Akagi e ho perso il controllo. Ha tentato di… ucciderla. Ha attaccato la sala controlli e l’ha quasi raggiunta prima che io ne riprendessi il comando.” Rei passò davanti ad Asuka, uscì dalla porta dello spogliatoio e si diresse verso il corridoio, ma si voltò di nuovo verso la sua amica. “È stata ferita nell’attacco ed è svenuta. Ora andrà a parlarle in ospedale.”
 
Asuka sembrava confusa. “E perché?”
 
“Per scusarmi.”
 
“Cosa?! Con lei?”
 


“Sì.”
 
Asuka fece una smorfia di disgusto. “Perché diavolo dovresti scusarti con lei, Rei?! Ti ha trattata come una… una… una schiava! Nessuno tratta i miei amici come una bambola! Tutta la tua vita di pilota non è stata altro che un abuso da parte sua e del Comandante Stronzo! Solo quell’overdose avrebbe potuto ucciderti! Si merita tutte le cose orribili che le possono capitare, per tutto quello che ti ha fatto!”
 
“I suoi comportamenti nei miei confronti non assolvono i miei. E voglio parlarle non solo per scusarmi, ma per… Credo che mi consideri una rivale per l’attenzione e… l’affetto del Comandante. Voglio spiegarle che non desiderò più né l’una né l’altro in alcun modo.”
 
Il volto di Asuka si contorse in una smorfia di ripugnanza. “Affetto?! Tu… Il Comandante Stronzo ha una cotta per te? Io… ugh! È disgustoso!” Asuka sbatté le palpebre e il suo viso impallidì. “Oh Gott… non avrà… non avrà mica provato a…”
 
Rei scosse la testa. “No. Il Comandante Ikari non ha mai tentato alcuna intimità con me. Solo Kensuke, Shinji e te avete avuto un contatto del genere con me. E io…” Rei arrossì. “E io ne sono molto felice. Trovo te e Shinji molto… attraenti.”
 


Anche Asuka arrossì. “Ah… Io… uhm… G-grazie, Rei. V-voglio dire, a-anche noi pensiamo che tu sia molto… uhm… molto… Fa caldo qui o è una mia idea?” Deglutì. “Uhm… s-sembra proprio che tu ti sia ripresa da quei farmaci!”
 


Rei fece uno dei suoi piccoli sorrisi. “Mi sento molto meglio. L’esposizione all’LCL mi ha aiutato, proprio come speravo. Ma come ha dimostrato il mio Sync Rate molto basso, le risposte del mio corpo sono ancora attutite, anche se riesco di nuovo a pensare e a percepire le cose. Non mi è piaciuto per nulla non poter sentire voi intorno a me. Sono molto grata della vostra presenza. Gli abbracci mi hanno aiutata a non sentirmi di nuovo un burattino.”
 


“Rei tu… tu puoi sempre contare su di noi. Tu sei… insomma… lo sai che noi…” La voce di Asuka si attenuò fino a diventare un borbottio furtivo, mentre si guardava intorno per assicurarsi che non ci fosse nessuno nelle vicinanze. Non vedendo nessuno, sussurrò: “Sai che anche noi ti amiamo.”
 
Il piccolo sorriso di Rei si allargò un po’, diventando quello che, in una persona più espressiva, sarebbe diventato un sorriso ‘a trentadue denti’. “Lo so.” Si avvicinò per abbracciare ancora una volta Asuka, poi fece un passo indietro. “Devo andare. Devo parlare con la dottoressa Akagi il prima possibile. Il Comandante Ikari mi ha dato il permesso di chiedere alla dottoressa Akagi di ridurre la dose che pensa io stia assumendo, per ripristinare il mio Sync Rate precedente. Non voglio perdere l’occasione di parlarle senza che lui si chieda cos’altro potrei dire. Per favore, assicura Shinji che sto bene. Ci vedremo a casa stasera.” Si voltò e scomparve lungo il vuoto corridoio metallico.
 
Asuka la seguì con lo sguardo, con ancora l’LCL che gocciolava dalla sua plugsuit. “Dannazione, Sōryū. Smettila di immaginare di baciarla.” mormorò tra sé e sé. I suoi occhi si allargarono. “Dannazione! Ho dimenticato di dirle di sua madre e dell’Unità 00! Cazzo!”
 

   
 
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