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Autore: lmpaoli94    21/12/2023    1 recensioni
Chiara, ragazza bionda solare e piena d’energia.
Lucia, ragazza castana molto riservata.
Sandra, ragazza mora dallo sguardo penetrante
Emanuela, ragazza rossa dai modi sfuggenti.
Quattro giovani donne di 25 anni unite da un amicizia e da un amore per un ragazzo: Gregorio.
La loro relazione viene scandita ogni giorno da passatempi piacevoli, voglia di vivere e di scoprire il mondo.
Ma quando una di loro scompare misteriosamente, la vita di alcuni di loro quattro viene gettata in un vortice di depressione e desolazione che sembra non avere nessuna via d’uscita.
La verità sembra molto lontana da essere scoperta e destini avversi si prenderanno gioco di loro in maniera alquanto irrimediabile…
Genere: Avventura, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Gregorio si sentiva oppresso nel rimanere chiuso nel suo appartamento senza poter fare niente.
Ogni tanto guardava fuori dalla finestra del suo salotto per vedere se l’u0omo misterioso era ancora lì.
“Non si muove dalla piazza… Nemmeno per andare in bagno.”
Sconcertato, doveva assolutamente contattare il detective che aveva conosciuto quello stesso giorno.
Ma come fare?
“Un vecchio metodo c’è… Spero solo che ci sia il suo nome.”
Dopo aver preso il libro di pagine bianche, Gregorio rovistò nella cittadina lucchese se riusciva a trovare il suo nome con il suo numero di telefono.
E finalmente, dopo più di mezz’ora di ricerca, riuscì a trovare il suo telefono fisso.
Con la contentezza e il nervosismo che lo stavano invadendo, l’uomo compose il suo numero attendendo con impazienza che rispondesse.
< Pronto? >
< Parlo con il detective Lorenzo Martelli? >
< Dipende chi lo cerca… >
< Smettila di fare lo sciocco. Sono Gregorio. >
< Gregorio? ci conosciamo per caso? >
< Non fare lo stupido. Non è il momento. >
< Che cosa vuoi? ti avevo detto che mi sarei fatto vivo io. >
< Non ce la faccio a rimanere chiuso nel mio appartamento senza fare niente. Soprattutto sapendo che Chiara è in pericolo da qualche parte che non sappiamo dove. >
< Come hai fatto ad avere il mio numero? >
< Da pagine bianche. >
< Cosa? >
< Sorpreso, non è vero? Credo di essere l’unico che lo utilizza ancora… Ma adesso non è questo il problema. Hai delle informazioni da darmi al riguardo? >
< Certo che ce l’ho… Ma non possiamo farlo al telefono. Rischiamo che qualcuno ci scopra. >
< Vieni subito da me. >
< Non credo che sia una buona idea, Gregorio. >
< Ti prego. Non ce la faccio più ad attendere. >
< Devi solo pazientare ancora un po’… E poi è meglio se mi faccio vedere in giro il meno possibile. >
< Anche tu hai paura di quell’uomo? >
< Magari mi potrebbe conoscere… Chi lo sa… >
< Smettila di fare il misterioso e dimmi le cose come stanno! >
< Posso solo dirti che è un uomo molto pericoloso. E basta. >
< Grazie mille. Questo l’avevo capito anch’io. >
< Ma non hai nessun amico con cui svagarti? Potresti invitare qualcuno a casa tua, no? >
< In questo momento non mi va. >
< Quando mi farai conoscere le tue amiche? Ti confesso che sono molto attratto dalla rossa. >
< Ti riferisci ad Emanuela? >
< Ah! È così che si chiama? Deve essere molto focosa a letto. Le rosse lo sono. >
< Stai cercando di sviare il discorso per cui ti ho chiamato? >
< Sto cercando di salvarti la vita. Perché non capisci che meno cose sai meglio è? >
< Quando avrò la certezza che Chiara sta bene. >
< Avevi a pensarci prima a lei. dovevi subito capire che c’era qualcosa che non andava. >
< E come potevo farlo, scusa? >
< Dovevi desistere nell’accompagnarla a quel colloquio. >
< Doveva forse andarci da sola? >
< No. Non doveva andarci proprio… Quell’azienda farmaceutica non è mai esistita. È solo una copertura. >
< Ma cosa stai dicendo? >
< Adesso basta. Non posso parlare di più > disse infine Lorenzo interrompendo bruscamente la chiamata.
< Pronto? Lorenzo! Cazzo! >
Innervosito dalla rivelazione, Gregorio gettò via il suo cellulare e toccandosi i capelli come gesto di disperazione.
“Vorrei davvero sapere chi l’ha davvero rapita… Chi può volere il suo male? E perché?”
Ad un certo punto9 però, i suoi pensieri furono interrotti dal suono del suo campanello.
“E se fosse…”
Credendo che fosse il detective, Gregorio si alzò di scatto per andare ad aprire.
Ma appena vide chi fosse, il suo entusiasmo si assopì all’istante.
< Sandra. Che cosa ci fai qui? >
< Ciao. Sono solo passata per vedere come stai. >
< Vieni. Entra pure. >
Una volta fatta accomodare, Gregorio gli offrì qualcosa da bere.
< Un succo di frutta potrebbe andare bene > rispose la donna sorridente.
< Vado subito a prenderlo. >
Il nervosismo di Gregorio si era minimamente placato, ma aveva necessità di liberarsi di Sandra il prima possibile.
< Perché non ti sei mai fatto più vedere in giro? È successo forse qualcosa? >
< Ho avuto molto da fare in questi giorni. Soprattutto al lavoro. >
< Capisco… >
< Mentre tu che mi racconti? >
< Niente di ché. Il mio lavoro di consulente immobiliare prosegue bene. Sto imparando molte cose, sai? È un lavoro molto interessante. >
< Ne sono felice. >
In quel momento, Gregorio gli avrebbe voluto domandare se sapeva qualcosa della presunta “Vacanza fuori città” di Chiara, ma alla fine fu proprio Sandra a chiederlo a lui.
< No. Non l’ho più sentita > rispose l’uomo distogliendo lo sguardo.
< E’ molto strano. Di solito quando va fuori città non fa altro che mandarci messaggi su tutto quello che fa’… Ma dal suo profilo si instagram e di facebook ho notato che non ha aggiunto niente di nuovo. >
“Quindi la segue molto anche lei…”
< Magari è talmente impegnata che non ha tempo di farlo. Oppure ha deciso di distrarsi un po’ senza utilizzare i social. >
< Solo perché tu le odi non vuol dire che lei non li utilizzi più così improvvisamente. >
< Era solo una possibilità che mi è venuta in mente. >
< Certo… Tornando a noi, visto che sono qua, ti andrebbe di fare qualcosa assieme? >
< Del tipo? >
< Non lo so. Decidi tu. >
< Invece dovresti decidere tu, Sandra. Sei tu l’ospite. >
< Magari un film romantico? >
< Non so se riuscirei a rimanere sveglio per guardare un film > fece Gregorio sbadigliando < Come puoi ben vedere, sto cominciando ad avere sonno. >
< Andiamo Gregorio, non lasciarmi andare via. Non ho voglia di tornare a casa da sola. >
< Ma tu non abiti ancora con i tuoi? >
< Sì. Ma in questi giorni sono fuori città e io di conseguenza sono sola in casa. >
< Non ti piace rimanere sola? >
< No. Ho sempre bisogno di un po’ di compagnia. Soprattutto con le persone che conosco. >
Gregorio pensò che sarebbe stato sgarbato lasciarla andare via contro la sua volontà, decidendo alla fine di acconsentire a guardare un film insieme.
< Se ti addormenti posso darti una gomitata? > domandò Sandra scherzando.
< Fai quello che vuoi. basta che tu non mi faccia male. >
< Vedrò di essere delicata. >
< Ma cosa sghignazzi? >
< Mi fai molto ridere. >
< Meno male. Stavo cominciando a pensare che ero un ragazzo molto triste che non facevo ridere nessuno. >
< Ultimamente ho notato che eri molto giù di morale… Sei sicuro che vada tutto bene? >
< Benissimo. Mai stato meglio. >
< Secondo me c’è qualcosa che ti preoccupa… E non mi sorprenderebbe se fosse quell’individuo che ho incontrato proprio sotto questo palazzo. >
Improvvisamente, lo sguardo di Gregorio si fece impaurito.
< Ti ha forse chiesto qualcosa? >
< Voleva sapere se ti conoscevo… Ma mi sono limitata a dire che eri un mio grande amico. >
< E poi? che cos’ha fatto? >
< Niente. Mi ha lasciato andare. >
Inviperito per come quell’individuo che non conosceva si stava comportando, Gregorio controllò fuori dalla finestra del suo salotto per vedere se lui c’era sempre.
< Per caso lo conosci? >
< Cosa? come hai detto? > domandò Gregorio senza aver ascoltato la domanda della sua amica.
< Ti ho chiesto se lo conoscevi.>
< No, non l’ho mai visto prima d’ora… E forse sarebbe meglio che tu rimanga qui almeno finché lui non se ne sarà andato. >
< Ma perché? Cosa succede? >
< Non lo so. Ma quell’individuo non mi piace per niente. >
< Allora chiamiamo la polizia. >
< Niente polizia in questa storia! > gridò il ragazzo spazientito < Scusami, Sandra. Non volevo. È che in questi ultimi giorni sono molto stressato. >
< Sei sicuro che non posso fare niente per te? >
< Sicuro… Adesso vado un attimo in bagno. LO metti tu il film? >
< Non vuoi che ti aspetto? >
< Ci metterò poco. Tu intanto mettilo, ok? >
< Va bene. >
Correndo in bagno come un forsennato, Gregorio sì lavò il viso per cercare di tranquillizzarsi.
“Sto seriamente impazzendo e non sto facendo niente per calmarmi… Non voglio che Sandra sospetti qualcosa sul mio comportamento. Lei deve starne assolutamente fuori.”
Una volta aver fatto un respiro profondo, Gregorio uscì dal bagno senza fare alcun rumore, fissando Sandra impegnata a messaggiare con qualcuno.
Guardando il numero scritto sul suo cellulare, vide che non si trattava di un suo conoscente o delle sue amiche, suscitando in lui un senso di curiosità.
< A chi stai scrivendo? > domandò Gregorio spaventandola.
< Accidenti, Gregorio. mi hai fatto paura. >
< Scusa, non volevo > replicò l’uomo riprendendo a sorridere.
< A nessuno d’importante > si limitò a dire la ragazza < Il film sta iniziando. Sei pronto? Ti sei rilassato? >
< Adesso va molto meglio, grazie. >
< Allora possiamo iniziare a guardarlo. >
< Certo, come vuoi tu > disse infine l’uomo prima di accoccolarsi sulla spalla della sua amica staccando la sua mente a pensieri ossessivi di cui era immerso.

 

   
 
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