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Autore: Lilith315    21/12/2023    0 recensioni
In un mondo di superficialità, lusso e pregiudizio le sorelle della nobile casata Black vivono una vita privilegiata. Tuttavia, una presenza minacciosa si insinua nell'ombra, aspettando il momento di agire. Dall'infanzia all'età adulta la loro strada è già stata pianificata, ma come tutti sappiamo la più grande forza dell'essere umano è il potere di scelta.
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Tonks, Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Sorelle Black | Coppie: Lucius/Narcissa, Rodolphus/Bellatrix, Ted/Andromeda
Note: Lemon, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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I lampi di luce calda e accecante non riuscirono a disturbare Walburga, che rimase impassibile come sempre, guardando dritto nell'obiettivo.

Tra le sue braccia dormiva il suo bambino, imperturbabile, mentre il maggiore, Sirius, l'erede, sedeva in grembo a suo padre, imitando la sua espressione annoiata.

Le sue unghie affondavano sulla sua spalla.

Dietro la coppia c'erano Arcturus, Pollux e sua moglie.

Orion guardò il suo secondogenito. Regulus aveva un viso da cherubino, incorniciato da riccioli scuri. Aveva preso il nome dal suo amato zio, morto subito dopo la nascita del suo primogenito, e dal suo austero padre.

La paternità non aveva curato l'indifferenza di Orion, né la sua passività. Si sentiva a suo agio nel fatto che sua moglie si prendesse cura dell'istruzione dei figli, così come degli investimenti della famiglia.

"Ora una con tutta la famiglia," disse il fotografo, facendo cenno a tutti di avvicinarsi.

Il resto della casata aspettava da una parte, fuori dall'inquadratura.

Si avvicinarono tutti alla famiglia nucleare, in posa, ignorando gli ospiti che avrebbero dovuto intrattenere.

La mano di Cygnus poggiava sulla spalla di Bellatrix e Narcissa si sedette sulle sue ginocchia, mentre Andromeda teneva la mano di Druella.

Lo zio Alphard stava goffamente al centro, con un bicchiere di whisky incendiario in mano.

Il resto della sala da ballo era riempito dal rumore delle risate e chiacchiere degli ospiti, che aspettavano pazientemente che i proprietari finissero i loro affari.

"Va bene così," disse la matriarca, congedando il fotografo con un gesto della mano.

La famiglia si disperse. Orion fuggì immediatamente nel suo studio, mantenendo lo sguardo saldamente fisso sul terreno sotto i suoi piedi, per evitare di stabilire un contatto visivo con chiunque.

Alphard lasciò che Andromeda bevesse un sorso del suo drink, ridacchiando, e prima che lei potesse iniziare a tossire se ne andò velocemente per scappare in un angolo privato, dove iniziò a chiacchierare con zia Cassiopea, cercando di nascondere il suo divertimento.

Walburga schioccò le dita irritata:

"Kreacher, porta i bambini di sopra, è ora del loro pisolino."

Il vecchio elfo si affrettò verso il neonato, che al momento era tenuto in braccio da sua cugina.

"Cissy, dai Regulus alla servitù, fai la brava!" rimproverò Druella.

La ragazzina dai capelli dorati rivolse all'elfo uno sguardo diffidente, quasi odioso, e strinse il bambino contro il suo petto.

"Kreacher si prenderà cura di padron Regulus, non preoccupare, Miss Cissy," promise.

La bambina di sei anni lo guardò con diffidenza, ma alla fine cedette.



Le più importanti famiglie magiche erano state invitate al ballo per celebrare la nascita del nuovo arrivato della Nobile casata dei Black.

Dopo molti anni, Narcissa riuscì finalmente a riconoscere la maggior parte delle persone presenti, gli estranei che vedeva durante la maggior parte delle funzioni.

Si erano formati piccoli gruppetti di persone sparsi per la stanza.

I Nott e i Parkinson chiacchieravano animatamente con i Crabbe. Nonna Irma ne approfittò per controllare come stessero i suoi parenti.

Notò suo zio Caspian parlare con sua madre, con il cuginetto Evan al suo fianco.

Si avvicinò alle sorelle al centro della stanza, dove stavano ascoltando suo padre spettegolare con i suoi colleghi o, come spesso lo chiamava, parlare d'affari.

"Vorremmo congratularci ancora con voi, Lady Black. Avete organizzato una celebrazione meravigliosa, ci scusiamo per non aver potuto partecipare a quella precedente."

"Non sono necessarie scuse, signora Rowle. Come avrebbe potuto essere presente? Non eravate stata invitata."

Le labbra di Walburga si curvarono in un sorriso falso, mentre si divertiva a testare i limiti della donna.

"Certamente," rispose, umiliata.

"Deve essermi passato di mente." La signora Rowle respirò animatamente per riprendersi, e il signor Rowle tentò disperatamente di cambiare argomento per il bene di sua moglie.

"Ho sentito che Tuft si dimetterà all'inizio del nuovo anno."

"Un imbecille incompetente, non mi sorprende minimamente," ha commentato il vecchio Pollux Black.

"Anche se, devo ammettere che il possibile successore potrebbe essere molto peggio."

Intervenne uno dei colleghi di Cygnus, che fino a quel momento era rimasto in silenzio. "Sono solo voci, tutti sanno che non accadrà, faremo in modo che non accada."

"Vorrei essere sicuro quanto te, Corvus. Tuttavia, considerando che stiamo perdendo potere sul ministero anno dopo anno, la possibilità di un Primo Ministro sanguemarcio sta diventando estremamente allarmante," disse Cygnus.

"Anche considerando l'opzione peggiore, se Leach dovesse venire eletto, sono certo che se minacciassimo di dimetterci lui dovrà fare altrettanto, tutti sanno che portiamo avanti noi il ​​ministero, che senza le nostre generose donazioni non andrà da nessuna parte."

Cygnus, stanco di discutere con persone inesorabilmente testarde, cercò di cambiare argomento.

"Probabilmente hai ragione, vecchio amico."

Cygnus pose rapidamente fine a quella noiosa conversazione. Fece il suo miglior sorriso e iniziò la sua recita.

"Quasi dimenticavo di fare i complimenti al giovane Rodolphus, essere Prefetto è un grande onore. Devi essere molto fiero, Corvus."

Il signor Lestrange guardò altezzosamente il figlio maggiore. "Che gentile da parte tua ricordarlo, la tua memoria non ti tradisce mai."

"Vorrei che fosse vero, ma dovrò chiederti di ricordarmi l'età di Rabastan. Bellatrix andrà a Hogwarts l'anno prossimo, speravo andassero insieme."

Il signor Black sperava di spostare l'attenzione sulla figlia maggiore.

"Rabastan ha l'età della tua Andromeda, sembra solo più grande. Ma sono sicuro che sarà un onore per Rodolphus accogliere Bellatrix a casa Serpeverde, non è vero, figliolo?"

"Sì, padre," rispose educatamente Rodolphus, senza però incontrare lo sguardo di nessuno.

Rodolphus Lestrange era davvero un ragazzo strano: il suo sguardo vacuo distraeva, i denti storti e i capelli scuri non aumentavano il suo fascino.

Bellatrix era divertita: era chiaro che il signor Lestrange aveva bisogno di avvicinarsi a suo padre, e usare suo figlio Prefetto era uno scambio equo. Dopotutto un alleato, o meglio ancora un ostaggio, sarebbe stato molto utile.

Proprio mentre Corvus stava per continuare, una voce lo interruppe. Era profonda e fredda, sia nel tono che nel ritmo.

"Spero che tu stia educando tuo figlio nel migliore dei modi, Corvus. Sei stato terribilmente assente ultimamente. Dove sei stato in quest'ultimo mese? Romania, se non sbaglio?"

L'attenzione si è spostata sull’oratore. Narcissa si sentiva turbata. Non riconobbe l'uomo, né il ragazzo accanto a lui, che, supponeva, fosse suo figlio.

Il ragazzo non dimostrava più di otto anni, aveva capelli d'un biondo pallido e lunghi fino alle spalle, gli occhi grigi lo facevano sembrare norvegese piuttosto che inglese.
 
C'era senza dubbio una innegabile somiglianza tra lui e suo padre. Il naso dell'uomo, però, era leggermente adunco, a differenza di quello del bambino, più lungo e delicato,e sfoggiava dei baffi ben curati, aveva lunghi capelli raccolti ordinatamente in una coda bassa.

Se un uomo era abbastanza arrogante da mettere apertamente in discussione una famiglia potente come i Lestrange, allora doveva provenire lui stesso da una famiglia nobile, se era così, perché lei non riconosceva l'uomo e il ragazzo misterioso con gli occhi tristi.

Non sembrava un "neo ricco", l'uomo si atteggiava come un purosangue importante.

La bambina notò la spilla sul petto dell'uomo, era nera e verde, con un drago sputafuoco su ciascun lato, al centro c'era una "M" maiuscola scritta in corsivo.

La moglie del suo prozio Arcturus era una Macmillan, lo stemma di famiglia tuttavia non somigliava a quello sul petto dell'uomo, sperando che l'uomo facesse parte delle sacre 28, solo la famiglia Malfoy rimaneva come opzione.

Distratta dai suoi pensieri, non notò l'aria rarefatta che circondava la stanza.

"Albania. Ed è stato un grande onore accompagnarLo nel suo primo viaggio.
Si ricorderà di chi è disposto a fare sacrifici per la nostra causa."

Il signor Lestrange trattenne a malapena la sua rabbia. Prima che potesse continuare, il signor Black si intromise tra i due.

"Penso che queste siano questioni che non dovrebbero essere discusse con i bambini nella stanza, non sei d'accordo, Abraxas?" rispose Cygnus, cercando di mantenere il controllo.

"Chiaramente." Rispose il misterioso uomo biondo. Walburga batté velocemente le mani due volte.

"I bambini vadano a giocare altrove, i balli stanno per cominciare."

I bambini secondo la tradizione purosangue erano i pupilli sotto i quindici anni, quando venivi ufficialmente accolto nell’alta società.

Momentaneamente incantata, la ragazza venne presa per mano da Andromeda e condotta fuori dalla stanza, al piano superiore.

Notò il ragazzo pallido parlare con Crabbe e Goyle, non aveva molta confidenza con quest'ultimo ma era lontanamente imparentata con i Crabbe tramite sua nonna, quindi pensò che ci si potesse fidare del ragazzo.

"Crabbe, posso parlarti un momento?"
Il ragazzo dall'aria stupida annuì.

Una volta sola in un angolo cominciò a fare domande.

"Chi è il ragazzo biondo?"

"Si chiama Lucius, della famiglia Malfoy, ha un anno più di noi."

"Perché non lo conosco, non era al ballo di Sirius due anni fa?"

"No." Semplicemente rispose il ragazzo.

Narcissa ribolliva di rabbia, una persona che non era stata invitata all'evento più importante del decennio, come riportava la Gazzetta del Profeta, non era degna di essere alla sua presenza;

O peggio, e se la famiglia del ragazzo fosse stata invitata e avesse rifiutato,’chi credono di essere?’', pensò la bambina, non presentarsi al ballo in onore dell'erede della loro casata aristocratica. Assurdo.

"Grazie, Crabbe."

Il ragazzo paffuto sorrise luminosamente e tornò dai suoi amici, vide subito gli sguardi curiosi degli altri due, chiaramente interrogativi sul loro amico.

Il ragazzo biondo -Lucius- la fissava, e lei non osava distogliere lo sguardo.

"Chi stai guardando?"

Interruppe Bellatrix, il piccolo Evan Rosier le teneva la mano, e lei lo trascinava come un cane attraverso la stanza in modo piuttosto rude.

Rimasta sola con le sorelle, Narcissa chiese: "Di cosa stavano parlando?"

"I Cavalieri di Walpurgis." Rivelò Bellatrix con sinistra eccitazione.

"Chi?"

"C'è una voce che circola da un po', su un mago oscuro, che ha il potere di rivaleggiare Silente. Dicono che voglia creare un nuovo mondo per noi purosangue e restituirci il potere che avevamo una volta. Il padre di Evan è uno dei suoi più fidati, lo ha incontrato a Hogwarts. Me lo ha detto lui stesso."

‘Questo spiega perché Bellatrix scompare sempre con lo zio Caspian durante i pranzi Rosier-Black’, pensò Narcissa.

"Anche Lord Lestrange è uno dei suoi seguaci?" chiese Andromeda.

"Visto il modo in cui parlava credo che sia altamente probabile, quasi certo."
Bellatrix monopolizzò la conversazione, come sempre.

"Ma Bella, padre dice sempre che siamo già il meglio del meglio, perché dovremmo avere bisogno di lui?" Cissy rispose altezzosamente.

"Perché i sanguemarcio e i traditori sono gelosi di noi e vogliono toglierci il potere. Non hai sentito parlare del possibile nuovo primo ministro, e delle ispezioni senza fine nelle nostre case, reclamando i nostri vecchi artefatti magici, a cosa pensi che servano? Scuse patetiche per rinchiuderci ad Azkaban e portarci via tutto il nostro oro. È già cominciato, Cissy, sei semplicemente troppo giovane per vederlo."

Bellatrix notò che le sue sorelle tremavano di paura e le rassicurò immediatamente con un forte abbraccio.

"Non dovete preoccuparvi, vi proteggerò sempre."

"Nostro padre non permetterà ai sangue sporco di portarci via il nostro maniero, vero, Bella?" chiese Narcissa, preoccupata.

"Certo che non lo farà."

Bellatrix fece del suo meglio per calmarle.

"Avete visto prima come quella vacca grassa stava attaccata al sedere di zia Walburga, piuttosto patetico." La ragazza dai capelli corvini cambiò argomento, cercando di rassicurare le sue sorelle.

"Di chi parli?"

"Della signora Rowle, chiaramente."

"Bella, quanto sei scortese; è solo incinta." Rispose Andromeda, rimproverando la sorella.

"Queste sono solo voci, Andy."
"Ma potrebbe esserlo."
"Vedendola è altamente probabile."
"Cissy!"

Tutte e tre sogghignarono sgraziatamente e continuarono a spettegolare.

"A proposito di ruffianate, Lord Lestrange sembrava troppo ansioso di farti accogliere da suo figlio a Hogwarts." disse Narcissa, dopo aver dato una rapida occhiata a Rabastan, assicurandosi che fosse abbastanza distante.

"Esattamente, e sono sicuro che i soldi del papino non c'entrino niente con il fatto che sia diventato Prefetto."

"Andiamo, Bella. Forse se lo meritava."
Disse Andromeda, dando allo strano ragazzo il beneficio del dubbio.

"Si sa che i Prefetti vengono informati del loro status durante l'estate, allora perché ha ricevuto la sua lettera solo adesso? Non ci credo. So solo che quando diventerò Prefetto sarà perché me lo sarò meritato.”

"Vuoi dire SE, Bella."

"Voglio dire QUANDO, Andy!"


Mentre gli adulti ballavano e chiacchieravano, i bambini giocavano, formando piccoli gruppi, rispecchiando le dinamiche e l'atteggiamento dei loro genitori.

Le ragazzine rimasero insieme tutta la notte, ignorando completamente il resto degli invitati; facendo eccezioni occasionali per Evan, controllandolo di tanto in tanto per assicurarsi che non masticasse il tappeto della zia.

Prima di accorgersene, gli altri bambini furono congedati e pronti a tornare a casa;
Loro, tuttavia, lo avrebbero trascorso il resto delle vacanze di Natale a Grimmauld Place con il resto della famiglia.

Una volta soli tutti andarono subito a letto, le tre sorelle erano così esauste che cedettero subito al sonno, abbracciate nel letto king size.

La notte che seguì fu senza sogni; una volta arrivato il mattino i raggi del sole penetrarono oltre le tapparelle, disturbando fastidiosamente il loro sonno.

Tuttavia, fu il vecchio elfo domestico a svegliarle brutalmente.

"La padrona dice alle signorine che la colazione è pronta, Kreacher deve dire alle signorine di scendere." Disse Kreacher con la sua voce gracchiante.

Stordite e in abiti da notte, le ragazze camminarono per le scale sbadigliando e stropicciandosi gli occhi.

L'elfo si era già smaterializzato ed era impegnato a dare da mangiare al giovane Sirius, che sputò di proposito tutto quello che gli finiva in bocca, solo per far dispetto al povero Kreacher.

Orion stava sorseggiando il suo tè al gelsomino mentre leggeva la Gazzetta del Profeta, mentre Alphard sbirciava dalla sua spalla.

"Eccovi qua, vi siete divertite ieri sera?" Chiese gentilmente nonna Irma.

Nessuno in realtà voleva sentire una risposta onesta, quindi tutte e tre risposero passivamente annuendo e mormorando in modo affermativo.

Poi gli adulti continuarono le lamentele sconclusionate nei confronti dei loro cosiddetti "ospiti".

"Annunciare la gravidanza durante la festa per MIO figlio, certe persone non hanno senso della vergogna," ha commentato Walburga.

"Te l'avevo detto." Sussurrò Andromeda a Bellatrix.

"Voleva solo rubarti un po' di attenzione. È chiaro che si sentiva intimidita, soprattutto dopo che l'hai umiliata davanti a tutti." Druella cercò di confortare sua cognata.

Fu allora che Narcissa, che stava mescolando il suo porridge, chiese:

"Madre, il signor Malfoy è un uomo importante?"

"Perché me lo chiedi, e come fai a sapere chi è?" chiese Druella, piuttosto infastidita dalle domande della figlia.

"Dalla spilla sul petto, c'era sopra lo stemma della sua famiglia."

"Beh, almeno è bello sapere che hai prestato attenzione alle mie lezioni."

La bambina allora esortò con impazienza la madre a rispondere alla domanda, ma fu ignorata.

"È il consigliere del Ministro sui pregiudizi Babbani, è in stretto contatto con lui;
e dici di averlo riconosciuto solo dalla spilla?" rispose misericordiosamente Cygnus, che sembrò molto colpito.

"Perché volevi saperlo?" Poi aggiunse.

"Volevo solo sapere se era abbastanza importante da aver partecipato alla celebrazione di Sirius due anni fa, o se gli ha mancato di rispetto non presentandosi, tutto qui."

Tutta la sala rise, divertita dal tono offeso della ragazzina.

"Oh cielo, è molto carino da parte tua preoccuparti per tuo cugino." Lodó Irma, contenendo una risatina divertita.

"E poi aveva troppe cose di cui preoccuparsi in quel momento." Alphard sussultò, sembrava che stesse trattenendo il fiato, pronto a sputare un argomento di conversazione succoso.

Ma prima che potesse fare la grande rivelazione, il vecchio Arcturus lo interruppe, volendo essere lui a dirlo.

"Stava organizzando il funerale della moglie, lei è morta misteriosamente e nessuno sa come. La gente ne ha parlato per settimane quando accadde!"

"NOI ne abbiamo parlato per settimane e penso ancora che sia colpevole." Walburga si unì alla conversazione.

"Ma queste sono solo voci." Druella specificò.

"Voci a cui credevo fermamente, e ci credo ancora."

"Walburga, per favore. Credi davvero che abbia qualcosa a che fare con tutto questo?"

"Ne sono certa. I Malfoy hanno prodotto un unico erede per generazioni e i nomi delle loro mogli non sono registrati nel loro albero genealogico ufficiale alla Gringott, è chiaro che hanno qualcosa da nascondere!"

"Devi ammettere che è sospetto, Druella," disse Cygnus, difendendo sua sorella.

"Possiamo per favore smetterla di spettegolare come scolarette? Vieni qui Cygnus, gioca contro di me."

Considerando la passione di Pollux per i pettegolezzi e le lamentele era chiaro che fosse solo una scusa per intrappolare suo figlio in un'altra partita a scacchi magici.

"Quest'anno vincerò, lo sento."

Mentre i due giocavano, Arcturus si alzò.

"Dato che stavamo parlando di famiglie potenti prima che il discorso si dissipasse in inutili chiacchiere, lasciate che vi faccia una domanda ragazze: cosa rende la nostra nobile famiglia la più potente di tutta l'Inghilterra, Bellatrix?"

"La nostra influenza al ministero?"
Rispose la bambina, incerta.
Non del tutto soddisfatto, Arcturus continuó.

"Andromeda?"
"I legami che abbiamo con altre famiglie purosangue."

"Narcissa?"
"La nostra discendenza."

"Queste sono tutte risposte corrette, ma voglio che voi guardiate l'arazzo di famiglia."

Era glorioso, si ergeva su due piani, lunghi e intricati rami dorati e verdi decoravano i nomi degli antenati della casa, tuttavia pochi volti e nomi furono bruciati, a rappresentare il loro tradimento.

"Guardate i vostri nomi."

"Che hanno di speciale?" chiese Bellatrix, irritata.

"Ci sono. La maggior parte delle famiglie purosangue dimezza le proprie risorse, trascurare le donne della famiglia potrebbe portare alla perdita di un possibile pezzo chiave. Tutti i membri della nostra casata hanno la stessa importanza."

Il suo sguardo si fece improvvisamente più cupo e indicando uno degli anonimi volti bruciati aggiunse:

"E le stesse aspettative, quindi è meglio che voi siate all'altezza e non le deludiate.
Tutti siamo uguali, tutti siamo sacrificabili."

Le ragazze si interrogavano spesso sulla contraddizione della loro famiglia, tutto quello a loro donato poteva essere tolto senza esitazione dalle medesime persone, la paura di perdere soldi, potere e prestigio era niente in confronto al 'vuoto', essere dimenticate e portare vergogna alla famiglia era davvero il destino peggiore di tutti.

"È tutto chiaro, ragazze?"

"Sì, Sir Arcturus." Risposero le sorelle a capo chino.

La mattina continuò in silenzio, mentre le sue sorelle giocavano, correndo per la stanza, Narcissa salì silenziosamente in grembo a suo padre, osservando incuriosita la partita, con la testa appoggiata sul suo collo.

"Regina in E-5"
La mossa pose fine alla partita.

"Bella partita, padre. Comunque adesso devo andare, ho degli affari importanti da sbrigare."

"Possiamo venire con te, padre?" Chiese la ragazzina.

Cygnus era chiaramente di buon umore quel giorno.

"Solo se vi preparate in un lampo."

Una volta pronti i quattro scesero al camino e, prima di scomparire nel mezzo di fumi verdi, ripeterono tutti: "Knockturn Alley!"

La famiglia era circondata da un vicolo buio, era chiaro che stava succedendo qualcosa di sospetto.

"Adesso ragazze statemi molto vicine e non separatevi. Non ci vorrà molto."

Evitando maghi dall'aspetto strano e continuando a camminare si ritrovarono davanti a un negozio polveroso.

"Magie Sinister" diceva l’insegna.

"Ricordavi, non separatevi e non toccate assolutamente nulla."

Incitò l'uomo con tono autorevole. Narcissa guardò Bellatrix, sembrava insolitamente eccitata, notando la curiosità di sua sorella Bella sussurrò:

"È qui che LUI lavorava."

Una volta entrati l’uomo salutò il proprietario: Caractacus Burke.

"Signor Burke, buonasera." Salutò educatamente, Cygnus.

"Mr. Black, è sempre un piacere. Che adorabili signorine mi avete portato!"

Disse il vecchio negoziante, sorridendo ampiamente e mostrando i suoi denti giallastri.

"Ho bisogno che mi teniate alcuni oggetti, dietro compenso ovviamente."

"Queste ispezioni stanno sfuggendo di mano; sono tempi duri per tutti."

"Gli affari stanno andando a rilento?"

"Niente affatto, ma avrò bisogno di un nuovo assistente da quando Riddle se n'è andato. Ha sentito che la signora Smith è morta di recente? Che peccato, era una delle mie migliori clienti."

"Assassinata nientemeno che dal suo elfo domestico!" Entrambi gli uomini sembravano disgustati e arrabbiati allo stesso tempo.

Mentre il padre era impegnato a conversare, ciascuna sorella colse l'occasione per sbirciare con discrezione gli strani oggetti intorno a loro, facendo attenzione a non perdere di vista il padre, non osavano disobbedire ai suoi ordini, ma lanciandosi sguardi giocosi ogni volta che qualcuno vedeva qualcosa di accattivante o semplicemente divertente.

Bellatrix stava per voltarsi, finalmente abbastanza coraggiosa da avventurarsi nel negozio da sola, in quel momento la mano ferma di Cygnus premette contro la sua spalla, poi le afferrò saldamente il polso e la tirò fuori dal negozio.

Le sue sorelle seguirono obbedienti.

Bella continuò a camminare guardandosi dietro, passo dopo passo l’insegna diventava illeggibile.









ATTENZIONE NOTE:
effettivamente la decisione di pubblicare il primo capitolo poco prima delle vacanze di Natale non è stata geniale...ma vabbè 

questo (vero) primo capitolo si svolge intorno alle vacanze di Natale del 1961, Sirius e Regulus sono nati e saranno personaggi molto importanti.
il vecchio Regulus e Lycoris sono morti, non potevo gestire 70 membri della famiglia.

famiglie importanti sono presentate, Lestrange e Malfoy, ma anche nomi noti come Crabbe e Goyle, e per alcuni Rosier.

il titolo viene dal fatto che uno dei significati di Regulus è proprio principe o piccolo re. 

i riferimenti ai libri iniziano già, viene infatti implicitata la morte di Habziba (come cazzo si scrive? vabbè avete capito) e quindi di conseguenza la coppa di Tassorosso.
il diadema di corvonero è stato recuperato in Albania, ma non sta ancora ad Hogwarts. 
la situazione politica è stata esplorata dalla Rowling su pottermore tempo fa, ma come ho detto, considererò canoniche le informazioni che non smentiscono la materia di base. inoltre penso abbia molto senso che voldemort salga al potere grazie a un malcontento comune dei purosangue.

per ora è tutto, i prossimi due capitoli sono praticamente pronti.
grazie mille della vostra attenzione <3
   
 
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