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Autore: GRIM_REAPER    22/12/2023    1 recensioni
Erwin Eda, figlio del celeberrimo mago Artemisius Zygmunt, sogna fin da piccolo di seguire le orme del padre e diventare il mago più forte di tutti. Ma solo una cosa lo separa dal suo sogno: non possiede alcun potere, ma questo non lo fermerà da seguire il suo sogno; riusicrà a realizzare il suo sogno?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ron osservava il ragazzo di fronte a se, constatando come, al di là della mutazione che aveva subito per via del risveglio, Erwin era ormai diventato un ometto, e che non assomigliava più al ragazzino di 14 anni.

Negli anni, i capelli di Erwin erano diventati sporchi, trasandati e lunghi, così come i suoi vestiti, che erano talmente rovinati che sembravano potersi sbriciolare da un momento all’altro. Guardando in che condizioni era arrivato, provò un po’ di rimorso per averlo gettato giù in quel modo, anche se alla fine dei conti, era stata la migliore delle soluzioni per il ragazzo;

...Vedo che ora riesci a controllare il tuo mana decentemente…” disse Ron, che oltre a percepire il suo mana, rimase piacevolmente colpito dal controllo del ragazzo sulla sua energia, superando un po’ quelle che erano le sue aspettative;

Beh, Non è stato facile, sai?” rispose il giovane ragazzo, compiaciuto dal fatto che Ron, un po’ a modo suo, riconobbe i suoi sforzi.

Beh, mi racconterai dopo come è stato il tuo allenamento” – disse Ron, il quale si diresse verso la parte dell’abitazione dedicata alla locanda – “La tua puzza sta mandando in tilt le mie narici. Mentre tu ti laverai, io ti preparerò la colazione.”

Ehehe, non mi è mancato per nulla il tuo atteggiamento!” disse Erwin che, nonostante le sue parole, non riusciva a contenere il suo sorriso: era troppo felice di essere tornato da quello che considerava quasi un secondo padre;


--------

P.O.V di Erwin

Riempii la vasca di legno con acqua ed un olio essenziale da un profumo unico, e mi gettai dentro senza pensarci due volte;

Dentro quella maledetta montagna, ero troppo concentrato sull’allenarmi e sul perfezionare il mio controllo sul mana, ed alcune cose, come farmi un bel bagno caldo, non mi erano particolarmente mancate;

Solo quando finalmente uscìì da quella dannata fossa, i miei sensi si riattivarono, cominciando a sentire le mancanze di tutto quello alla quale ero abituato. In compenso però, qualcosa di incredibile accadde: il mio udito era diventato molto più espanso, la mia vista era notevolmente migliorata e percepivo il mana nella piante ed intorno a me. Tutto questo però non sembrava una cosa successa all’improvviso, dato che era come se fossi da sempre in grado di percepire tutto ciò...

Ahhhh...che sensazione magnifica” dissi con voce soddisfatta, rilassandomi fino a quasi ad addormentarmi all’interno della vasca.

Poi però, mentre mi rilassavo, mi vennero in mente gli ultimi mesi difficili all’interno della montagna: alla fine, non ero riuscito a raggiungere il mio obiettivo, e questa cosa mi faceva perdere la testa; passai mesi e mesi nel cercare di capire cosa stessi sbagliando, ma ne ricavai semplicemente un’enorme buco nell’acqua.

Diavolo, Ron non ne sarà particolarmente entusiasta…” bisbigliai a bassa voce: volevo dimostrare a quel vecchio che potevo farcela, che ero in grado di poter realizzare tutto ciò che gli avevo detto; invece, ammettere che avevo in parte fallito il mio allenamento, mi dava un certo senso d’imbarazzo e di rabbia.

...Non pensiamoci per il momento...”

In quel momento, anche se ero deluso da quanto successo, avevo intenzione di passare la mia giornata immerso nella vasca, per godermi un po’ di meritate vacanze, per riprendermi sia a livello mentale che fisico, quando però un’odore gradevolissimo passò sotto le mie narici: a quel punto, la mia pancia cominciò a brontolare pesantemente;

“...Che fame!”

Senza aspettare un momento di più, feci un balzo fuori dalla vasca, dirigendomi infine verso la mia stanza per cambiarmi;

*****

Quando scesi giù nella locanda, ad aspettarmi c’era una delle specialità di Ron: Stufato di fagiole e carne di selvaggina, accompagnato da del pane appena fatto;

In quel momento, cominciai a sbavare davanti a quel piatto, e mi lancia letteralmente contro il bancone nella quale era posato il piatto: cominciai a divorare la pietanza con grande velocità, rischiando più volte di rimanere soffocato: per fortuna, c’era dell’acqua accanto a me, così che potessi far “scendere” il cibo e ricominciare a rimpinzarmi come una bestia.

“Sei disgustoso…” disse a bassa voce Ron, il quale mi guardava con la coda dell’occhio in malo modo, ma in quel momento, non mi interessava delle sue continue occhiate di fuoco.

Dopodiché, il vecchio si sedette davanti a me, ma potevo notare una certa nota di ribrezzo nei miei confronti: dovevo proprio essere inguardabile in quel momento.

“Dimmi, com’è andato il tuo allenamento?”

Aspettai di finire il mio piatto, prima di parlare con Ron: ci impiegai circa 5 secondi prima di rispondere; dopodiché, dopo aver bevuto un sorso d’acqua, finalmente gli risposi.

Gli raccontai tutto per filo e per segno, dal momento in cui caddi dentro quello strano lago magico, fino a quando mi risvegliai in quello strano buco che violava ogni comprensione ed ogni legge fisica; Gli raccontai dei primi e difficili giorni di allenamento, gli raccontai della felicità che provai nel momento in cui vidi i primi miglioramenti, di come, giorno dopo giorno, mi sentivo sempre più forte.

Esitai un’attimo prima di dirgli che alla fine, non ero riuscito ad ottenere il risultato finale, ma credo che prima o poi, Ron se ne sarebbe quanto meno accorto; così gli raccontai anche delle difficoltà degli ultimi mesi, di come non riuscivo a trovare una soluzione al mio problema, e di come, esasperato, decisi di abbandonare la montagna.

Credevo che quantomeno Ron sarebbe rimasto deluso nel sentire simili parole, ma rimasi abbastanza sorpreso nel vedere che non era arrabbiato, ma sembrava più confuso, che altro;

“Strano…” - esordì Ron, cominciando a rimurginare su se stesso – “Hai detto che ad un certo punto, per quanto tu ti sia impegnato, non sei riuscito a progredire, dico bene?”

“Si. Era come se stessi perdendo completamente tempo: all’inizio, credevo che l’allenamento aveva perso efficacia, ma poi mi sono reso conto che se tutto fosse stato inefficace, allora non sarei mai migliorato in modo così netto. Quindi, sono arrivato alla conclusione che il problema fossi io…”

Ron, ad un certo punto, ebbe una sorta d’illuminazione, e la prima cosa che fece, fu quella di andare nel retro del giardino, ordinandomi di seguirlo;

“So che sei appena arrivato e che vuoi riposarti, ma voglio che tu inizi a far circolare il tuo mana…”

Non so cosa centrasse questo con il mio problema, ma se questo avrebbe aiutato Ron a capire quale fosse la causa delle mie difficoltà improvvise, allora avrei fatto di tutto;

Feci circolare il mio mana, così come avevo imparato a farlo: ma non appena Ron avvertì il mio mana, il suo sguardo si fece sorpreso, molto sorpreso.

“Questo è…”


FINE P.O.V


-------
 

“Questo è...incredbile.” disse Ron, sorpreso da quello che stava vedendo.

“Hai capito cosa sta succedendo?” chiese Erwin, nervoso ed allo stesso curioso di sapere cosa avesse trovato Ron in così poco tempo;

Ron si avvicinò al ragazzo, appoggiando poi la sua mano sul suo petto;

“Eh, come pensavo” – disse Ron, che dopo alcuni istanti, tolse la mano dal petto dell’uomo – “Il tuo corpo è in transizione tra mana e l’aura.”

“C-Cos’è l’aura? Che significa?” chiese un po' colto di sorpresa Erwin, il quale non sapeva di cosa stesse parlando Ron in quel momento.

“Beh, per essere brevi, l’aura non è altro che un potere derivante dal mana; i due poteri sono molto simili, ma la particolarità dell’aura è data dal fatto che a differenza del mana, è un potere molto più adatto al combattimento, ed infatti, molti dei migliori cavallieri magici non possiedono il mana, ma bensì l’aura: questo perché il centro dell’aura non si trova nel nucleo, ma bensì nel cuore: essendo posizionato nel cuore, ottimizza al massimo le abilità fisiche del corpo. Il motivo per cui non miglioravi, è principalmente dovuta al fatto che le due forze entravano in contrasto, destabilizzandoti senza nemmeno che te ne accorgessi. E' un bene che tu non te ne sia accorto, perché ne ha giovato sul tuo controllo del mana”

“Wow! Allora sto diventando forte!” Esclamò il ragazzo, che cominciò a flettere i muscoli davanti a Ron, il quale cominciò a guardarlo in malo modo;

“...Non esattamente.” - esordì Ron, smorzando sul nascere l’entusiasmo di Erwin, provando in un certo senso un certo gusto di soddisfazione nel tormentarlo – “Innanzitutto, il motivo per cui non riuscivi ad ammigliorarti non è dovuta esclusivamente alla transizione, ma anche per il fatto che l’aura ed il mana hanno bisogno di diversi allenamenti: il mana, ad esempio, migliora ed aumenta grazie alla meditazione ed alla purificazione del nucleo, mentre l’aura necessità di un rigido allenamento fisico per migliorare, e non sempre gli allenamenti portano ai risultati sperati.

“L’aura poi ha diversi svantaggi: il più grande di tutti, è il fatto che rende estremamente difficile la realizzazione di attacchi magici a lunga distanza: certo, alcuni cavalieri magici di livello top riescono ad ovviare a questo problema, ma servono anni d’esperienza ed un controllo perfetto del proprio potere. Inoltre, un’altro grande svantaggio, è il fatto che durante la fase di transzione, c’è il concreto rischio di perdere il proprio elemento…”

Erwin, che era felice del fatto che stava sbloccando un nuovo potere, e felice del fatto che l’improvvisa difficoltà avuta nella montagna non fosse colpa sua, rimase al quanto deluso e sconfortato nello scoprire che l’aura sembrasse avere più pregi che difetti. Ma una cosa però, attirò la sua attenzione;

“Ron, fermati un’attimo” – disse il ragazzo, interrompendo di fatto il discorso dell’uomo – “Che cos’è un elemento?!”

Ron guardò con sguardo attonito il ragazzo: era consapevole del fatto che il ragazzo fosse un mezzo idiota che, nonostante volesse diventare il migliore fra i maghi, non sapeva praticamente nulla sul loro mondo; ma il fatto che non sapeva la cosa più basilare di tutte, lo scioccò talmente tanto l’uomo che cominciò a domandarsi se il suo non fosse tempo sprecato.

“...Davvero non sai nulla sugli elementi?”

“No!” disse Erwin senza timore, come se fosse una cosa di cui andar fieri.

[...Maledizione.] - Pensò Ron, scuotendo la testa – [Beh, cosa potevo aspettarmi da una zucca vuota come la sua…E’ tutto suo padre fino al midollo…]

“Ascoltami attentamente, razza d’ignorante! In questo mondo esistono 4 elementi principali e sono l’elemendo del fuoco, della terra, dell’acqua e del vento.”

Detto questo, Ron mise davanti la sua mano, mostrando ad Erwin il suo elemento del fuoco mandando letteralmente in fiamme la sua mano, lasciando di sasso Erwin, che fece un balzo indietro per lo stupore.

“Q-Quello è un’elemento?!” disse Erwin, rimanendo esterefatto da quello che vedeva;

“Esattamente; il mio elemento è il fuoco” – disse Ron, che dopo alcuni secondi, fece sparire nel nulla quella calda e luccicante fiamma che poco prima aveva avvolto la sua mano;

“Wow…” fu l'unica cosa che riuscì a dire Erwin, ammagliato da quanto visto: era conscio del fatto che la magia poteva fare tante cose, ma vedere comunque una cosa del genere per la prima volta faceva un certo effetto;

Oltre a questi elementi, esistono degli elementi affini a quest’ultimi, detti “elementi deviant”, ma per il momento, questo non è importante, ne parleremo più avanti. Comunque, per ragioni a noi sconosciute, ogni razza presente su questo pianeta ha un elemento prediletto, di "default”, negandogli però la capacità di svilupparne altri: gli elfi, ad esempio, sono baciati dal mana, ma gli elementi a loro affini sono quelli del vento e ell’acqua; i nani, hanno invece un’elevata affinità con l’elemento della terra e del fuoco, mentre gli orchi hanno un’elevata affinità solo con l’elemento fuoco.

Per quanto riguarda gli umani, noi abbiamo la possibilità di poter manipolare tutti e quattro gli elementi, ma non solo è diffile controllarne 4, ma a differenza delle altre razze, non abbiamo una spiccata affinità con nessun elemento e non siamo nemmeno baciati dal mana; inoltre, è impossibile controllarne 4 perfettamente perché crea squilibrio all’interno del nucleo; Per questo, gli umani sono soliti potenziare solo l’elemento a loro più affine, cercando di sbloccarne gli elementi deviant… chiaro?” - Disse infine Ron, dopo la sua lunga spiegazione;

Erwin, in quel momento, stava cominciando a capire quanto effettivamente fosse vasto il mondo in cui viveva: Fin da piccolo, credeva che con la sola passione, poteva raggiungere tutto quello che voleva, ma dopo essere uscito dalla montagna, e con tutto quello che diceva Ron, benché non aveva conosciuto nessun altro mago oltre Ron, si rendeva conto che doveva lavorare sodo se voleva raggiungere i suoi obiettivi. Poi, mentre era perso nei suoi pensieri, gli venne in mente una curiosità;

Ron, papà quanti elementi sapeva utilizzare?”

“Tuo padre? Beh, tuo padre è quello che in gergo chiamiamo “Singolarità”: tuo padre era in grado di controllare gli elementi del fuoco e del vento con un controllo quasi perfetto, compreso 5 dei suoi elementi devianti… sinceramente, non ho mai visto una cosa del genere. Beh, d’altronde, era considerato “il mago più forte”….” concluse Ron con un leggero sorriso, cominciando a rievocare i vecchi tempi passati con il suo primo ed unico allievo fino ad’ora.

“Woah…” esclamò silenziosamente Erwin, che in quel momento cominciò ad immaginare a quanto potente potesse essere forte. Il suo sogno era quello di diventare come suo padre, anzi, anche più grande! Ma se queste erano le premesse, di certo, doveva sacrificarsi più di quanto potesse immaginare in quel momento.

Comunque” – disse Ron, che voleva pensare a qualcos’altro in quel monento – “Gli elementi sono strettamente legati al mana, quindi, nel momento in cui il mana diventa aura, si perde di conseguenza l’elemento affine. Ma esiste un modo per ovviare a questo problema, un metodo usato da quasi tutti gli utilizzatori di Aura, possibile solamente quando si è nella fase di transizione, ovvero quello di “imbastire” l’aura con il tuo elemento. In questo caso, l’aura ed il tuo elemento diventeranno un tutt’uno, e quando andrai ad utilizzare l’Aura, l’energia intorno a te si manifesterà tramite il tuo elemento. Ovviamente, ora sta a te decidere cosa credi sia la cosa migliore per te...”

“Ok! Voglio seguire la via dell’aura!” Esclamò il ragazzo, senza nemmeno esitare.

“...Si, pensò che sia la cosa più sensata.” disse Ron, che nonostante fosse impassibile, era molto contento dei progressi fatti dal ragazzo: infatti, passare dal mana all’aura era una cosa difficile, molto difficile, e soprattutto, non è una cosa che può accadere spontaneamente, ma viene effettuato tramite alcuni maghi “speciali”; il fatto che il ragazzo fosse entrato in fase di transizione da solo, voleva dire che il suo fisico era già predisposto a questo tipo di cambiamento.

[Forse… anche lui è un genio.] pensò Ron, fantasticando su quanto potesse diventare fenomenale Erwin.

“Bene, ora che hai scelto cosa fare, dobbiamo scoprire quale sia il tuo elemento affine. Seguimi, c’è qualcuno che può aiutarci.”

 

******

 

P.O.V di Erwin.
 

Quando disse che c’era qualcuno che poteva aiutarci in questo piccolo villaggio dimenticato da Dio, ero scettico; infatti, in questo villaggio, non c’era nessun altro risvegliato oltre a me ed a Ron. Rimasi stupito quando ci recammo nell’abitazione dell’amministratore del 21esimo distretto, ovvero il signor Ludwig, un uomo di mezz’età amico di Ron, che era solito frequentare la nostra Locanda; Credevo che pure lui, come Ron, nascondesse il fatto che potesse utilizzare il mana, eppure, nonostante ora potessi distinguere chiaramente i risvegliati dai non, mi resi conto che non era un risvegliato: come poteva aiutarci?

“H-Hey… ma quello è Erwin?!” - disse sbalordito Ludwig, che si tolse gli occhiali per vedermi meglio – “Ma Quanto sei cresciuto, ragazzo!”

“Ciao, zio Ludwig!”

“Quel vecchio burbero di Ron mi ha detto che eri andato in vacanza… diamine, dopo un po’ credevo che non ti avremmo più rivisto! Che diavolo ti davano da mangiare?”

Ludwig, sorpeso ed allo stesso tempo felice di mi diede una pacca amichevole sulla spalla, ma nel momento in cui lo fece, il suo sguardo rimase piuttosto attonito e perplesso; cominciò a guardarmi in modo strano, e subito dopo, guardò Ron, il quale non disse nulla, tranne fare spalluccia.

“Diamine ragazzo… ora si spiega tutto: ti sei risvegliato, dico bene?”

Rimasi sorpreso nel sentire quella domanda; da quando avevo messo piede nel villaggio, molti paesani mi salutarono e rimasero sorpresi del fatto che fossi cambiato così tanto; eppure, nessuno di loro pensò che mi fossi risvegliato, il che era anche normale; eppure, non solo Ludwig ci aveva visto lungo, ma nei suoi occhi leggevo la sicurezza nella sua affermazione.

“Ti vedo confuso, ed è normale.” - esordì Ron, che si era messo di parte – “Ludwig non è un risvegliato, ma oltre ad aver studiato il mana nella sua complessità, ha un’affinità innata con il mana, il che lo rende sensibile a qualsiasi tipo di magia o energia derivante non appena entra in contatto con quest’ultima… E’ quello che noi chiamiamo sensitivo.”

Ora si spiegava come era riuscito a capire che fossi un risvegliato! Ma se aveva un enorme affinità con il mana, com’era possibile il fatto che lui non fosse un risvegliato come noi?

“Ludwig, abbiamo bisogno del tuo aiuto” – disse Ron, il quale si avvicinò all’amico – “Ti ricordi ancora come si disegna?”

 

Alcuni minuti dopo...

 

“Ok, è tutto pronto!”

Eravamo entrati in casa sua, e ci fece sedere attorno ad una tavola; fece mandare i suoi domestici via, così che potevamo rimanere tra di noi; dopodiché, prese un pennello, e dopo averlo immerso in uno strano liquido color rosso porpora, cominciò a disegnare uno strano cerchio sul tavolo, con all’interno simboli e lettere che non avevo mai visto in vita mia: la perfezione dei segni e del disegno rasentavano però la perfezione, al punto che mi domandai se fosse realmente possibile fare una cosa del genere, per di più in pochi minuti;

Dopodiché, versò sull’intero disegno uno strano liquido blu fluoroscente, e non appena il liquido toccò il disegno, quest’ultimo si illuminò di colpo, lasciandomi un po’ spiazzato, poiché in quei simboli strani, percepii mana.

“Questa è alchemia” – disse Ron a bassa voce, probabilmente accortosi del mio stupore – “E’ un tipo di magia che serve unicamente per attivare talismani, incantesimi di alto livello e molto altro ancora. La cosa interessante è che tutti possono usare l’alchemia, basta solamente sapere cosa si sta facendo, un’enorme precisione nella scrittura dei cerchi alchemici, gli strumenti giusti ed un’enorme consocenza sui talismani e sui simboli runici. Non è una cosa incredibile...”

[Più facile a dirsi che a farsi…] dissi a bassa voce quasi stizzito, vedendo il modo in cui sminuiva quello a cui stavo assistendo.

“Ti sento, razza di bastardo…” disse Ludwig, lanciando un’occhiataccia a Ron, il quale fece finta di nulla. - “Comunque! E’ pronto Erwin!”

“Cosa devo fare?” chiesi a Ludwig, curioso di sapere il prossimo passo.

“Beh, devi solamente mettere la tua mano all’interno del triangolo vicino a te; quando il tuo mana fluirà all’interno del cerchio alchemico, quest’ultimo si illuminerà in base al tipo di elemento affine: sarà rosso porpora se sarai affine al fuoco, blu mare se sarai affine all’acqua, Arancione scuro se sarai affine all’elemento della terra ed infine verde smeraldo se sarai affine all’elemento del vento. Forza, metti la mano!”

“…”

In quel momento, non so perché, ma ebbi un’attimo di esitazione; non so perché, ma è come se avessi paura di non soddisfare le aspettative di Ron…

Dopo essermi fatto coraggio, misi lentamente la mano sul punto indicato da Ludwig, e non appena il palmo della mia mano fu in pieno contatto con il tavolo, sentii improvvisamente il mio mana venir prosciugato senza il mio volere; mi spaventai un’attimo, ma a giudicare dall’espressione di Ron e di Ludwig, doveva essere qualcosa di normale.

Dopo lo spavento iniziale, cominciai a farmi un’idea di quale elemento sarei stato in grado di utilizzare: mi sarebbe piaciuto manipolare il fuoco per poter arrostire quei dannati mostri nei boschi, oppure del vento, così da poter volare in giro!

All’improvviso però, il cerchio alchemico cominciò ad illuminarsi ad intermittenza, aumentando la sua luminosità ad ogni secondo che passava, fino a quando, raggiunto una luce accecante, quest’ultima cominciò a diminuire gradualmente, fino a sparire, lasciadomi di sasso: perché non aveva assunto nessun colore?

“Hey… E’ normale?”

Guardai zio Ludwig, e notai come il suo volto era sorpreso da quanto visto; anche Ron, che di solito era impassibile, aveva lo sguardo sgranato;Cominciai a pensare a cosa stava accadendo, quando però, ebbi una specie di illuminazione; forse, ero affine a tutti gli elementi, proprio come papà!

Stavo per esultare dalla gioia, quando però ci penso Ludwig a distruggere tutto il mio entusiasmo;

“Erwin… tu non sei affine a nessun elemento.”

 

FINE CAPITOLO 3.1 - L'inizio di tutto


SCHEDA PERSONAGGI* (Alla fine di ogni capitolo, se viene presentato un nuovo personaggio, metterò una scheda personaggi!.

Nome: Von Der Luwdwig
Ruolo: Amministratore 21esimo distretto - Alchimista.
Età: 46
Altezza: 170 cm
Caratteristiche fisiche: corpo mingherellino di carnagione bianca, capelli riccioli di color grigio tendende al nero spesso trasandati; occhi di color blu mare;  porta un pizzetto molto curato ed indossa dei piccoli orecchini in entrambi i lobidi color rosso rubino. 
 

   
 
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