Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: KushinaKurosaki    24/12/2023    2 recensioni
Fin da piccoli ci insegnano che le bugie sono il male e che, dunque,
non devono  mai fuoriuscire dalle nostre bocche ed il motivo per cui ciò avviene sono le catastrofiche conseguenze di una menzogna. Tuttavia un giovane detective liceale si è spinto troppo in là prendendo continuamente in giro la scienziata di casa Agasa, peccato che lei abbia scoperto la verità e si sia infuriata.
La delusione e la rabbia l'aveva spinta da lui, l'ultima
persona con cui mai avrebbe voluto restare da sola, ma preferiva stare con Amuro piuttosto che restare nella tana degli squali.
Intanto l'organizzazione ha i giorni contati a causa di due nuove figure provenienti dall'America che sembrano conoscere perfettamente Shiho.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Gin, Quasi tutti, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Prima di lasciarvi alla lettura del capitolo, vorrei ringraziare tutti voi che avete seguito la storia assiduamente,
un grazie speciale va soprattutto a chi spende cinque minuti del suo tempo per lasciare una recensione.
Vi auguro una buona vigilia.




 

Dominic sospirò sommessamente. Il mese di Novembre era fatidicamente giunto alle porte e con esso vi era quel terribile giorno.
Era ironico. Ogni anno si ripeteva continuamente che quel giorno sarebbe stato diverso e che la sua amata sorellina avrebbe varcato
la soglia della sua casa con un sorriso smagliante a trentadue denti e in mano una torta al cioccolato bianco e lamponi: la loro preferita.

Non un messaggio arrivava dal suo numero, non una telefonata e i suoi messaggi di auguri restavano sempre senza una risposta e con quella doppia spunta su Messanger che non si colorava mai.
Avrebbe tanto voluto essere al suo posto, nella sua vita lui non aveva fatto altro che accumulare errori su errori. Aveva voltato le spalle alla sua famiglia con il tentativo di proteggerli eppure
ricordava la sensazione che aveva provato nel leggere sui giornali la morte di sua sorella. La sua famiglia era rinomata poiché suo padre possedeva una catena di alberghi, a cui lui aveva rinunciato,
che erano stati ereditati da sua sorella e poi da Richard e William, per questo non c'era da stupirsi se ogni testata giornalistica ne riportava la morte,
anche se in quel periodo lui era a New York per lavoro

 

Quella sera il tempo era particolarmente freddo, eppure aveva deciso lo stesso di uscire a fare due passi. Era il due di Novembre ed era il giorno del suo compleanno
anche se questa informazione all'organizzazione l'aveva taciuta. Lui e sua sorella avevano l'usanza di recarsi in quel luogo, fin dalla tenera età in cui il loro amato zio,
un vecchio amico di famiglia, il signor Smith lo aveva portati lì per vedere il cielo stellato e da allora ogni qualvolta che i suoi genitori si trovavano a partire da Londra per
andare in America loro salivano sulla sommità della statua.  Certo non si aspettava che anche sua sorella fosse a New York, ma era stato bello incontrarla anche se lei non
lo aveva riconosciuto dato i lunghi capelli che un tempo aveva tanto odiato. Si strinse maggiormente nel suo impermeabile quando un brivido lo colse alla sprovvista,
guardò il cielo che aveva iniziato ad annuvolarsi. Presto avrebbe pianto. Era quello che sua nonna ripeteva a sua madre quando era più piccola e allo stesso modo lei lo aveva ripetuto suoi bambini. 

"Sai, quando piove il cielo annuncia le lacrime che qualcuno verserà." Non ci aveva mai creduto eppure non riusciva a comprendere il perché sua madre si ostinasse a ripeterlo.

  « Dom, torna da noi, torna a casa. Non puoi essere stato tu a ucciderli vero? Non sei stato tu, devi dirlo a William ti supplico.»
La presa era salda e la voce inconfondibile. Sua sorella lo aveva riconosciuto.  
«Non sono stato io, ma prima che io torni a casa dovrò trovare il loro assassino. »
Selene tentò di aprire bocca ma il giovane pose l'indice sulle sue labbra tentando di asciugarle le lacrime.  Un rumore sordo squarciò l'aria.

Sua sorella sorrise gemendo di dolore mentre i suoi occhi iniziarono ad annacquarsi e si accasciò in terra.
L'uomo provò a fermare l'emorragia facendo pressione sulla ferita all'altezza dello stomaco.
« Promettimi di proteggere William e Richard. E ti prego di a François che lo amo.» 

«Selene non lasciarmi ti supplico. » la voce era spezzata e i suoi occhi tentavano di vincere la disperazione reprimendo le lacrime.
« Non ti lascio, sarò sempre con te fratellone. Ricordati la promessa che ci siamo fatti anni fa e vivi. 
Buon compleanno Dom. » esclamò faticosamente mentre i suoi occhi smeraldini
si chiusero per sempre. L'uomo si alzò indietreggiando guardando terrorizzato quelle mani sporche di sangue, era disgustato da quel liquido che tante volte aveva
dovuto far scorrere per mantenere la sua copertura. Ma stavolta era diverso. Quel sangue non era di una persona qualsiasi. Era quello della sua gemella. 

Strinse i pugni allontanandosi da quel posto, aveva visto una luce in direzione dello sparo, era certo che lo avrebbe trovato lì.
Dopo sei ore di inutile ricerca ritorno in albergo dove trovò Vodka ancora sveglio a guardare il telegiornale.

«Aniki, dove sei stato? Comunque Pinga ha terminato il suo lavoro, domani ripartiamo.»  « Lo scambio? Non era per quello che noi dovevamo affiancarlo? » esclamò Gin sorpreso mentre
Vodka lo guardò, aveva qualcosa di strano. «Pinga ha chiesto a Vermouth di travestirsi, pare che lui dovesse portare a termine un'omicidio. »   A quella parola l'uomo si insospettì.
«Il pazzo bombarolo che elimina qualcuno? »  esclamò lui divertito. Pinga lo vedeva come il pagliaccio della situazione, decisamente non avrebbe potuto  uccidere qualcuno.
« È stato bravo, certo tu non usi certi mezzucci simili.» Gin lo guardò piccato allorché Vodka proseguì spegnendo il televisore.

«Si è avvicinato all'obiettivo circa sette mesi fa, e oggi è riuscito a porre fine alla sua vita inscenando persino la sua morte dato che sarebbe dovuto uscire con lei nei pressi di Miss Liberty. Ora vado a letto. »
  Quelle parole misero in lui un serio dubbio. Prese il cellulare cercando nel database le informazioni su Pinga e lì vide la sua foto.
Aveva visto il fidanzato di sua sorella sulle fotografie che postava su Facebook. Era lui. Pinga aveva ucciso sua sorella approfittando così dei suoi sentimenti. 

 

Ma perché proprio sua sorella? 

 

Ancora oggi quella domanda non aveva ancora trovato risposta e a questo punto si chiedeva se c'era effettivamente una risposta.
Sospirò, erano solo le tre del mattino e quella giornata sarebbe stata molto lunga.

 

Ricordati la promessa che ci siamo fatti anni fa.

 

Come poteva dimenticarlo?
All'epoca erano bambini ma si erano fatti una promessa solenne e lui aveva intenzione di mantenerlo.
"Promettimi di non permettere a nessuno, se non la morte, di dividerci, di dividere la nostra famiglia."

Si sentiva in colpa, perché a dividere la sua famiglia era stato lui.
Aveva lasciato che Richard e William lo odiassero, dividendo ciò che restava della loro famiglia e infrangendo quell'unica promessa.
Forse sua sorella non lo accettava ma non poteva ritornare come nulla fosse, non poteva semplicemente cancellare i suoi errori anche se forse,
in verità non voleva farlo perché avrebbe significato cancellare tutto ciò che, prima Shiho e po' Hidemi, avevano significato per lui.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: KushinaKurosaki