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Autore: MiaBlack    17/09/2009    1 recensioni
Ginevra è stata abbandonata dalla sua famiglia e a trovarla è un cacciatore di taglie che le insegnerà il mestiere di Killer… Cosa succederà se una volta diventata grande un uomo le commissionasse da uccidere un ragazzo? (diciamo anche un gran bel pezzo di ragazzo *ç*) sarà così facile per Gin riuscire a resistere al suo fascino e portare a termine la missione?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Grazie per i numerosi commenti (se non si fosse capito sono sarcastica) non vi obbligo a commentare per forza ma sarebbe piacevole avere una vostra opinione su ciò che leggete.. spero di leggere tante opinioni baci a dopo

 

capitolo 3

 

Il mattino seguente la ragazza indossò nuovamente il costume e si diresse in spiaggia

“Devo fare in fretta lo devo far fuori, ma come?” intanto il ragazzo che occupava i suoi pensieri le si era avvicinato senza che lei se ne accorgesse

- Guarda chi c’è! – la ragazza si voltò di scatto

- Draco, ciao! – disse lei sorridendo

- Prendi il sole? –

- Si, beh dove abito io piove spesso – disse mentre si voltava per poterlo guardare in faccia

- Ti vanno due passi? – lei annui e insieme si incamminarono sul lungomare chiacchierando tranquillamente

- Dove abiti? – le chiese lui

- Cioè, prima hai detto che da te piove spesso così… - disse un po’ imbarazzato

- Sto a Londra anche se un po’ fuori città – rispose lei

- Davvero? Anch’io abito a Londra, quindi se volessi vederti una volta tornata a casa la distanza non è un problema – disse lui sorridendo

- Sempre che io sia disposta a voler uscire con te! – disse lei sorridendo mentre camminavano sul pontile

- Cos’è non ti piaccio? – chiese lui allargando le braccia mettendo ben in mostra i muscoli scolpiti dagli allenamenti del corso di Auror

- Non c’è nessuno più bello di me! – disse lui facendola ridere

- Mmm… – lei fece finta di pensarci

- Che fai ci pensi? – disse lui offeso

- Mi sembra un po’ di parte sentirlo dire da te. E poi che ne so se nel mondo non c’è nessuno meglio di te? – gli rispose seria avvicinandosi a lui

- Dovresti fidarti di me! – disse lui facendo l’offeso

- Dai stavo scherzando! Ci sei cascato! – rise  alla faccia offesa di lui

- Che fai ti prendi gioco di me? Adesso vedrai che ti faccio… - disse facendo per scattare verso di lei

- Prima mi devi prendere – e così dicendo si mise a correre lungo il pontile, Draco sorrise e le corse dietro

- PRESA! – esclamò afferrandola ed alzandola da terra

- Draco lasciami, che intenzioni hai?- lui intanto si era avvicinato al bordo del pontile

- No Draco!! NO!! – Gin si aggrappò forte a Draco mentre lui si buttava in acqua con lei in braccio

- Sei un coglione Draco! – gli disse lei appena riuscì a riemergere

- Lo prendo come un complimento –  le rispose lui, spostandogli una ciocca rossa dietro l’orecchio

- Non lo era! – ribatté convinta la ragazza, lui le si avvicinò e la bacio, Ginny, che non se lo aspettava, rimase stupita per qualche secondo, ma poi si lascio andare e gli passò le braccia attorno al collo, lui l’attirò a se approfondendo di più il bacio, dopo un po’ i due uscirono dall’acqua.

Gin rabbrividì al leggero venticello

- Hai freddo? – gli chiese lui avvicinandosi

- Un po’ ma non ti preoccupare –

- Vieni torniamo indietro - le prese la mano e tornarono verso l’ombrellone

“Come diavolo faccio, mi sa proprio di essermi presa una bella cotta per lui, ma in che casino mi sono cacciata, accidenti a me!”

- A cosa pensi? – domandò lui dopo un po’ che camminavano in silenzio

- Eh? Come? – chiese lei tornando bruscamente alla realtà

- A cosa stavi pensando? – chiese lui fermandosi di fronte a lei

- A nulla di importante –

“Già nulla di importante, devo solo decidere come e quando ammazzarti, ma non ti preoccupare sai com’è sono solo dettagli” sorrise e i due ripresero a camminare tranquillamente, per quanto i pensieri di Gin potessero permettere.

 

Draco la riaccompagnò alla porta della sua stanza quella sera, avevano passato tutta la giornata insieme e si erano divertiti molto

- Ti ringrazio per la bella giornata che mi hai fatto trascorrere – disse sorridendo lei

- Io ti ringrazio per avermi reso il ragazzo più invidiato di tutta la spiaggia – disse lui sorridendo di rimando

- Perché scusa? – chiese lei curiosa

- Beh hai attirato molti sguardi in spiaggia, e visto che io stavo con te molti ragazzi mi hanno invidiato – disse lui accarezzandole la guancia

- Beh allora prego! – gli diede un bacio sulla guancia e poi entrò in stanza, entrata si buttò sul letto

“Che gran casino che stai combinando! Devo riuscire a farlo fuori il prima possibile. Prima che tutto diventi troppo difficile da gestire”

 

Ma i giorni passarono, ormai erano tre giorni che lei e Draco si incontravano in spiaggia e passavano insieme tutto il giorno.

Ginny si stava alzando dal letto quando sentì una voce

- Ben svegliata Weasley! – Gin sussultò a sentirsi chiamare così

- Malfoy? Che vuole? – chiese in tono duro mentre si alzava dal letto e si sistemava i capelli

- E’ ancora vivo, si deve dare una mossa se non vuole che dia l’incarico a qualcun altro -

- Per quanto mi riguarda può fare quello che vuole - disse lei

- Non scherzare con il fuoco ragazzina o farai la stessa fine che farà mio figlio – detto questo l’uomo sparì lasciando sola la ragazza.

La giovane si fece una doccia veloce e si vesti, maglia nera e jeans dello stesso colore prese la pistola dalla borsa mise il silenziatore e dopo averla nascosta uscì dalla stanza; si trovava davanti alla camera di Draco, prese la pistola in mano, stava per aprire la porta quando si trovo faccia a faccia con il ragazzo, lui la tirò dentro e la fece sbattere contro la porta facendole cadere la pistola dalle mani, non le era mai successo, mai una volta si era fatta trovare impreparata, ma mai si era trovata davanti ad occhi come quelli, il solo sapere che quegli occhi la guardavano la faceva sentire priva di forze

- Ma che bella sorpresa! Sai non mi aspettavo che fosse così facile prendere l’angelo della morte - il suo respiro che le soffiava sul collo insieme al profumo di menta, le stavano facendo perdere il controllo

“Mi ha scoperto, sa chi sono. Oddio è la mia fine” – i pensieri la travolsero come un fiume in piena, doveva riuscire a calmarsi e pensare lucidamente, ma non era una cosa molto facile con lui così vicino

- Allora come mai qui? - chiese lui fissandola negli occhi

- Io… Io….  – Ginevra si perse nel ghiaccio dei suoi occhi e non riuscì a formulare una frase a senso compiuto

- Tu… - la incoraggio lui, intanto il viso suo viso si fece pericolosamente vicino

- Io ecco… - era sempre più vicino, fino a che le labbra non si unirono per dare vita ad un bacio senza precedenti, quando alla fine Ginevra si scosse allontanò Draco da se, stava per andarsene quando lui l’afferrò e la fece tornare dentro

- Perché sei qui? – domando lui accarezzandole la guancia

- Io.. Io devo.. Devo ucciderti - disse lei in un soffio

- Mio padre? – lei annui soltanto abbassando lo sguardo lui sorrise e le diede un altro bacio, ma lei lo allontanò decisa da se

- Non possiamo… Io devo ucciderti… - detto ciò prese la pistola e uscì dalla stanza.

 

Entrata nella sua stanza Ginevra iniziò a sistemare la sua roba, non era più al sicuro li, doveva muoversi ad andarsene, avrebbe detto a Malfoy che non voleva il caso, non gli interessa, non l’aveva mai voluto

“ACCIDENTI A ME E A QUANDO NON ASCOLTO MAI I CONSIGLI CHE MI DANNO! DANNAZIONE!”

la porta della stanza si aprì e Ginevra si voltò di scatto puntando la pistola contro l’intruso

- Draco… – disse in un soffio, la mano le tremò pericolosamente, ma non abbassò l’arma, Draco intanto era entrato in stanza e aveva notato subito le borse pronte

- Te ne vai? – chiese lui avvicinandosi

- Non ti avvicinare o sparo – disse, lui fece un altro passo verso di lei

- Non credo che tu ne sia capace -

- Non esserne tanto sicuro - la mano smise di tremare e il suo sguardo si fece velocemente serio e determinato, era stata ferita nell’orgoglio e nessuno si doveva permettere di farlo

- Allora mia caro angelo della morte che fai? Non spari? – Draco le si era avvicinato ed ora la canna della pistola gli batteva sul torace

- Allora? – gli occhi di Gin persero la propria determinazione

- Io… - Draco afferrò il polso della ragazza e le tolse l’arma dalle mani

“Che diavolo mi succede, perché non riesco ad ucciderlo! Non mi sono mai fatta tanti scrupoli per qualcuno” –  Draco l’attirò a se e la strinse tra le sue braccia

- Perché Draco? Perché? – gli chiese lei mentre stingeva le braccia attorno a lui

- Ti sembrerà assurdo ciò che sto per dirti ma, mi sono innamorato di te! – Gin si allontano da lui come bruciata

- Stai scherzando? Io ti.. io ti devo.. – gli occhi verdi le si velarono di lacrime ma non le lasciò uscire

- Lo so, ma se tu l’avessi voluto fare l’avresti già fatto – Gin abbassò la testa si stava arrendendo non ne era capace, non era capace di uccidere lui, Draco Malfoy

- Lo sai che anche se non ti uccido io ci sarà qualcun altro che ci penserà -

- Non ti preoccupare per lui, risolveremo anche questo problema. Ti devo fare una domanda, ma voglio che tu sia sincera -

- Dimmi –

- Perché non mi hai ucciso subito? Tu sapevi che ero io, ma non l’ha fatto - domandò serio

- Quando ho visto la foto ti ho trovato carino e avevo pensato di divertirmi un po’, poi quando ti sono venuta addosso in spiaggia mi hai spiazzato, io non ho trovato il coraggio di farlo – disse abbassando la testa

- Perché hai accettato il lavoro? –

- Io non volevo farlo, ma poi tuo padre mi ha colpito nell’orgoglio e per dimostrargli che quello che aveva detto non era vero ho accettato – disse lei sentendosi tremendamente stupida per ciò che aveva fatto, era troppo impulsiva Hiei glielo aveva detto tantissime volte e spesso l’impulsività ti mette nei guai

- Vieni con me – disse lui di punto in bianco, avviandosi poi verso la porta della stanza, percorsero il corridoio, si fermarono due porte dopo quella di Draco e bussarono

- Draco ma che…? – lui le face un sorriso

- Avanti –  le diede un bacio e poi entrò in stanza con lei al seguito, nella stanza c’erano abbastanza persone che la fissavano, automaticamente lei fece un passo indietro e alzò la testa in sfida, Draco la riporto accanto a se

- Chi è quella? – chiese una ragazza con i capelli ricci

- Lei sarà la nostra soluzione - disse attirando su di se gli sguardi curiosi e stupiti dei presenti

- Che vuoi dire? – chiese un ragazzo dai capelli rossi seduto sul divano accanto al fratello gemello

- Vedi Fred, lei è Ginevra MacBack – tutti la guardarono stupiti

- Che il mio bravo paparino a pensato bene di assumere per farmi fuori – qualche bacchetta scattò rapida verso di loro, altrettanto rapida scatto la bacchetta della rossa pronta a difendersi in caso di un loro attacco; Draco posò la mano sul braccio di Gin facendole abbassare la bacchetta

- Mettetele via – disse risoluto verso gli altri che, anche se non convinti, la misero via

- Sei diventato pazzo tutto insieme? – gli chiese il rosso che li aveva interrotti sulla spiaggia

- No Ron, ho un idea, ascoltatemi -

- Che ne sai che tuo padre non l’abbia pagata per ucciderci tutti? È che questo non sia il suo piano per riuscirci?! – continuò il rosso, la ragazza scattò furiosa

- Se vuoi ti spacco la bocca così non spari più stronzate! – gli rispose inviperita la ragazza

- Dai calmati – Draco l’aveva afferrata e l’aveva riportata accanto a se

- Ron cuciti quella ciabatta che ti trovi per bocca – il rosso si zittì contrariato

- Perché dici che potrebbe essere la nostra soluzione?- disse la castana che aveva parlato all’inizio

- Vedi Hermione, basta far credere a mio padre che io sono morto e quando andrà da lei per pagarla noi saremmo li per catturarlo –

- E perché lei dovrebbe aiutarci? –

- Hermione ti fai la domanda sbagliata – disse Draco

- Cioè? – chiese lei curiosa

- Perché non dovrebbe aiutarci? – gli disse lui

- Forse perché tuo padre l’ha pagata per farlo? – disse Ron con astio

- Veramente per ora non mi ha dato nulla. E comunque, se credi che lo faccia per i soldi ti sbagli, ne ho abbastanza  - disse lei

- E allora perché lo fai? Perché ammazzi le persone? –

- Io sono una cacciatrice di taglie, tu sei un Auror il mio è un lavoro proprio come il tuo –

- Non mi sembra proprio la stessa cosa –

- Tu non hai ucciso? –

- Si ho ucciso qualche mangiamorte durante la 2° guerra magica, ma… -

- Anche tu sei un assassino – rispose ostinata la ragazza a voler uscire dalla conversazione a testa alta

- Che centra loro erano assassini – continuò il rosso

- Ma parsone – ribatté ostinata la rossa

- Possiamo porre fine a questa discussione? – chiese una ragazza bionda seduta accanto ad un ragazzo moro con gli occhi verdi

- Luna ha ragione basta. Professor Silente lei che dice? – chiese il ragazzo rivolto al vecchio che stava fissando la ragazza

- Tu sei la figlia di Hiei - disse lui fissandola per qualche secondo

- Si qualche problema? - rispose con tono di sfida

- Non gli assomigli molto - continuò

- Non era il mio padre biologico, questo cambia qualcosa? – chiese innervosita la ragazza

- No, tu sai chi è stato ad ucciderlo? – gli occhi della ragazza si strinsero

- No, lei si? – disse

- Si! –

- Chi? – disse lei

- E’ stato un mangia morte, era andato a chiedergli di uccidere una persona per lui e lui si è rifiutato di farlo –

- Come fa a sapere queste cose? – chiese sospettosa lei, aveva setacciato tutto l’ufficio in cerca di prove, ma non aveva trovato nulla, come faceva lui a sapere tutto questo?

- Tuo padre collaborava con noi, come te, attraverso le taglie, quel giorno mi raccontò che una persona gli aveva chiesto di uccidere un auror e lui aveva rifiutato –

- Le ha detto il nome? –

- Lucius Malfoy – gli occhi della ragazza fiammeggiarono d’ira

- Ginevra – Draco le si avvicinò, ma lei si scostò

- Non mi toccare –

- Gin ti prego aspet… – ma la ragazza era andata via

- Perché?! Perché gli ha detto quelle cose?! -

- Perché è la verità! Ha passato due anni della sua vita cercando il colpevole e mi sembrava giusto che sapesse la verità –

- Ci sono altri modi per dire queste cose – Draco uscì dalla stanza e andò in quella di Gin

- Gin mi senti sono io! Dai piccola apri per favore – Draco prese la bacchetta ed aprì la porta, Ginevra era stesa sul letto

- Gin piccola... –

- Kik me lo aveva detto, me lo aveva detto che era un viscido, di non fidarmi, io invece ho agito d’istinto, perché ferita nell’orgoglio. Sono una stupida... –

- No non è vero, pensa al lato positivo, se ti fossi rifiutata avrebbe ucciso anche te e noi non ci saremmo conosciuti – lei sorrise

- Mi dispiace – disse in un soffio

- Per cosa? – chiese lui confuso

- Per tutto – rispose lei lasciandosi stringere da lui

- Non devi chiedermi scusa di nulla –

 

Continua…

 

Ci ha provato almeno ci ha messo il suo impegno nel cercare di ucciderlo.. ma gli è andata decisamente male.. ma sarà così facile vivere questa cosa che sta nascendo? Infondo Gin è sempre una Killer professionista .. okay ora basta al prossimo capitolo…

 

Grazie

chandelora: ti ringrazio per aver lasciato un commento e sono contenta che la storia ti piaccia. Draco e Ginny che si dicono ti amo ogni due secondi? NOO! Assolutamente questo genere di storie lo trovo noiose e false come una banconota da 7 euro, mi si rivolta lo stomaco ma ce lo vedi Draco a dirle ti amo? Io no! Quindi stai tranquilla a fine storia potrai contare quante volte se lo sono detti sempre che se lo siano detti! Ti consiglio anche un anno da ricordare che ho scritto io e se la beta continua il suo lavoro magari continuo ad aggiornare anche quella non è male come storia.. comunque per tornare a questa non ricordo cosa ho scritto per far si che tu voglia uccidere la ranger però prego fai pure e non ti preoccupare del fucile sono certa che Gin ti presterà il suo! Bacio

 

un bacio a tutti
Xellesia_MOon_Black

   
 
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