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Autore: lmpaoli94    27/12/2023    0 recensioni
Soave, Verona.
Un castello che sovrasta l’intero borgo.
Il sangue che rifluisce in ogni sguardo.
Lucifer non sembra più lo stesso in quel castello.
Le paure e i timori si impadroniscono di lui.
Se ne accorge subito Chloe che fa’ di tutto per aiutarlo.
Ma Lucifer è molto restio, rinchiudendosi in sé stesso.
Tutto ciò gioca con i suoi ricordi e il suo inferno non è mai stato così vicino
Genere: Avventura, Drammatico, Omegaverse | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amenadiel, Chloe Decker, Lucifer Morningstar, Mazikeen, Trixie Espinoza
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lucifer e Caino, pronti ad affrontarsi, sentivano qualcosa che li stava improvvisamente bloccando.
Gli occhi addosso di una bambina che aveva sofferto le pene della morte e che non voleva assolutamente più vedere alcun segno di violenza.
< Dovete smetterla! Subito! >
Le parole gridate dalla bambina risuonavano come un preambolo per una fine che doveva assolutamente essere annunciata.
Lucifer, dal canto suo però, non voleva farsi vedere debole dal suo nemico, ancora ricoperto da un astio che non aveva fine.
< Trixie, tu non capisci… >
< No, Lucifer. Siete voi a non capire! Sono già morta una volta a causa di chi voleva il mio male. E il male non può essere curato con altro male. È giunta l’ora di finirla una volta per tutte. >
Fidandosi dell’istinto di Lucifer, gli occhi imploranti di Trixie si diressero verso Caino che non batteva ciglio di fronte alle parole della piccola.
< Caino, io ti perdono. >
< Che cosa? >
< Hai capito bene: basta questa violenza. Mi hai ucciso. La tua punizione sarà essere ricoperto da dalle fiamme dell’inferno e del dolore. Solo così capirai che i tuoi mali non potranno mai essere definitivamente espirati. >
Caino non sapeva cosa dire.
Sentire quelle parole da una bambina così piccola l’aveva bloccato, ma lo aveva anche indotto a riflettere.
Voleva improvvisamente toccare quella bambina in segno di una capace che non sarebbe mai giunta in quel modo, ma quel tocco sotto gli occhi increduli di Lucifer erano una carezza che il diavolo non poteva sottrarsi, nemmeno in quel momento toccante mentre il buio veniva inondato dalla luce più veritiera e da una vita che non poteva essere dimenticata.
< Lucifer, hai visto? Il male non può essere crudele per sempre. Questo ne è la prova. >
< Trixie, io… >
< Non devi dire niente, Caino. Dal tuo dolore e dai tuoi occhi lucidi ho capito quello che mi vuoi dire. >
< Non sarà mai perdonato questo dolore… Ma forse posso continuare a vivere in qualche modo. Senza però dimenticarti, Trixie. >
< Lo spero bene. >
Mentre Lucifer rimaneva ancora a bocca aperta, vide Caino che gli protrasse verso di lui una mano come segno di pace e di una tregua che sarebbe durata per sempre.
< Che cosa fai, Caino? >
< Dai, smettila. So che lo vuoi anche tu e non fare finta di non capire. >
< Una stretta di mano? Ma io…>
< Lucifer, se rifiuti la stretta di mano di un tuo nemico sincero, allora vuol dire che sei tu quello in torto e che continuerai a combattere una guerra che non potrai mai vincere perché io ormai sono morta. Ed è questo l’odioso presente per te. >
Lucifer, non sapendo cosa dire, strinse quella mano come segno di tregua e di resa sotto i suoi occhi, ma l’improvviso abbraccio di Caino aveva cambiato per sempre quella guerra ormai estinto e conclusa.
< Perdonami, ti prego. >
< Io… Caino… >
< Forse mi vedrai come un pazzo. Forse mi vedrai come un abile falso bugiardo… Ma ti prometto che il malesi allontanerà per sempre dal tuo presente. Te lo prometto con tutto il mio cuore. >
Se non lo conoscesse, Lucifer avrebbe pensato che Caino non era davvero più destino all’inferno, ma ad una strada di cura del dolore dove il cielo splendente sarebbe stata la sua possibile rinascita.
Ma chi nasce crudele e senza ritegno, non può scomparire in quel luogo dove lo spiraglio di luce sembrava cogliere anche l’inferno.
< Adesso cosa farsi, Caino? > gli domandò Lucifer.
< Veglierò sul tuo presente. Come un fratello che non ho mai avuto.>
E scomparendo proprio in quel momento, Lucifer non riuscì ad avere il tempo di dire addio alla piccola Trixie mentre il suo spirito stava per toccare il cielo.
< Trixie! Non te ne andare! >
< Lucifer, dì solo alla detective che la sua bambina è molto forte. E che sarà lei a trovare la sua felicità. Addio, Lucifer. >
E nel dire ciò, Lucifer fu colpito ancora dal buio, contornato dal silenzio che voleva dire pace.


Andando a trovare la detective nella sua abitazione, Lucifer si sentì immensamente felice e appagato per come si erano svolti gli ultimi fatti che avevano reso i suoi vent’anni pieni di dolore.
< Ah, sei tu, Lucifer. >
< Volevo chiederti scusa, detective. Per come oggi mi sono comportato. >
< Non ti preoccupare. Ho già dimenticato. >
E nel vedere la piccola Trixie correre verso di lui, il giovane diavolo non poté che abbracciarla stretta stretta.
< Una bambina che ti assomiglia molto e ti ha augurato il meglio, piccola mia. E te lo meriti tutto, piccola mia. >
< Grazie, Lucifer. Ma non pensare solo a me. Ti va di fare una partita a monopoli? Ma ti avverto: questa volta vincerò io. >
< Questo lo vedremo. Sempre che tua madre sia d’accordo. >
< Una partita veloce perché è già tardi e domani devi andare a scuola, d’accordo scimmietta? >
< Va bene. Ma tanto sai meglio di me che finiremo tardi, sai mamma? >
< Guarda che se mi dici così… >
< Scherzavo! Rispose sorridente la bambina < Andiamo! Ho assolutamente voglia di vincere! >

   
 
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