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Autore: Astrid_Evans22    04/01/2024    0 recensioni
La vita di ogni adolescente viene vista come una vera e propria avventura unica nel suo genere, quando in realtà non si tratta di altro se non una triste monotonia resa interessante da piccole marachelle di poco conto, ed uno se ne rende conto solamente una volta raggiunta l'età adulta quando le responsabilità e gli obblighi morali iniziano ad aver la meglio sul cuore di una persona, che magari è stato per anni il motore che mandava avanti il corpo del giovane in questione. L'anno 2050 è ormai alle porte e dunque perché non rivedere le fasi più importanti di una tipica adolescente dei primi anni venti del 21esimo secolo, andando così a scoprire le sue prime insicurezze, le sue prime passioni, i suoi primi grandi amori e le sue prime esperienze che le permetteranno così di lasciare la giovinezza per poter entrare cosi nei suoi ultimi anni da adolescente prima che entri ufficialmente nella spaventosa età adulta
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Che fra tutte le stagioni presenti durante l'anno, l'estate sia colei che riceve il maggior numero di consenso è ormai ben risaputo, in particolar modo da parte degli adolescenti. I quali, terribilmente esausti ed impazienti di poter smettere di seguire costantemente quella noiosa routine, che ha come attività principale quella di recarsi e seguire le lezioni scolastiche, attendendo con trepidazione il caldo, non solo per potersi buttare a mare in modo tale da trovare un giusto rimedio naturale per scampare alle afose giornate, a cui purtroppo ancora oggigiorno siamo costretti a sopportare dato lo sconvolgente cambiamento climatico a cui ci siamo interfacciati negli ultimi 30'anni, ma soprattutto per poter fare quante più conquiste possibile, in modo tale da arricchire sempre di più una sorta di "lista", che avrebbero potuto sfoggiare dinnanzi ai propri compagni. Personalmente non sono mai stata una grande amante di questa calda stagione, mentirei se affermassi di non essere a conoscenza del motivo, tuttavia una parte di me tenta in tutte le maniere possibili di sopprimere questo pensiero, continuando a crogiolarmi nell'oscurità dietro a questo sentimento negativo provato verso quei 90 giorni di rilassamento. L'estate che ad ora riesco a rimembrare come l'avessi vissuta ieri, o come la stessi vivendo in questo esatto momento, è certamente l'ultima vissuta prima di arrivare alla maggiore, quella del luglio del 22. La temperatura di quell'anno, fu registrata come la più alta mai provata dal 2003, la pioggia era ormai un lontano ricordo dell'autunno, il caldo e l'umidità erano talmente travolgenti che parevano quasi inghiottirti senza lasciarti via di scampo. Il mio quarto anno di liceo era appena terminato, ciò stava a significare che quella sarebbe stata l'ultima estate vissuta come una liceale, in attesa del prossimo anno che sarebbe venuto. La particolarità che rese unica ed esilarante quella calda stagione fu che io ed un'altra mia carissima amica, fummo invitate a passare 2 settimane ad Ischia, una piccola isoletta partenopea non molto distante dalla penisola della Campania, a casa dell'ultima componente del meraviglioso trio di amicizia che formammo nel Gennaio del 2019 e che ancora oggi è rimasto intatto. Se ve le dovessi descrivere, le paragonerei al nord ed al sud, il sole e la luna, due completi opposti. La prima era la più grande fra noi tre, di lei amavo le numerose lentiggini che contornavano tutto il suo volto ed alcune zone del corpo, aveva senza alcun dubbio un corpo molto invidiabile tra le ragazze, lo definirei essere un fisico snello ma con le forme al posto giusto, che la rendeva molto elegante e a tratti quasi fragile. Ma forse l'attributo migliore che possedeva, tramite il quale riusciva a folgolare qualsiasi giovane le si parasse davanti, erano i meravigliosi occhi che aveva. Erano così particolari, come se all'interno di essi vi fosse una tavolozza di più colori, che partivano da un verde bosco, con una leggera sfumatura di marrone che andava poi a sfociare nel giallo, l'effetto che avevano sotto la luce del sole era qualcosa che ti portava a fissarli e notare quanto stessero bene addosso a quella meravigliosa creatura, lily, era così che tutti noi la chiamavamo, Alice Liccardo. La seconda ragazza era assai diversa dalla prima, anch'ella più grande della sottoscritta, ma non per un fatto di altezza, anzi tra di noi lei era la più piccola di statura, forse per questa ragione veniva vista così dolce agli occhi di tutti, effetto che però spariva ogni qualvolta uscivamo insieme, quando quei meravigliosi occhi, verdi anch'essi ma di una tonalità molto più scura rispetto a lily, venivano truccati con un lungo eyeliner che rendeva il tutto molto più elegante ma estremamente attraente. Un'altra bella caratteristica era la cascata di capelli biondo cenere, che le adoravano le spalle, capelli di cui lei andava molto fiera e di cui se ne me prendeva una cura meticolosa, la nostra dolce Betta, Roberta D'Aria. Queste erano le mie ragazze, coloro le quali mi avevano accompagnato in quei noiosi anni di liceo, che avevano reso le mie giornate monotone uniche, divertenti, e che donavano un pizzico di colore in una monotonia che altrimenti mi avrebbe lacerata sempre di più, a loro devo molto e sono grata del fatto che a distanza di quasi 30'anni siano in qualche modo ancora accanto a me, magari non fisicamente, ma questo è quello che rendeva l'amicizia con queste ragazze così unica ed invidiabile, l'importante non era esserci sempre, vedersi sempre, parlare sempre, l'importante era sapere che se mai qualunque cosa fosse accaduta, positiva o negativa poco importava, noi ci saremmo state l'una per l'altra, e credetemi quando vi dico che ci furono. Mantenemmo questo patto, e lo manteniamo tutt'oggi, ed è forse questo uno dei motivi principali per cui mi sento essere così fortunata nonostante tutto, grazie a quelle meravigliose ragazze entrate per puro caso nella mia vita, e che non l'hanno mai più abbandonata, mai.
   
 
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