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Autore: Raphaelgirl87    05/01/2024    0 recensioni
Con questa storia partecipo alla challenge Snowflakes del gruppo Non solo Sherlock su Facebook.....è venuta un fioccone un po' long😅 verrà suddiviso in più capitoli altrimenti altro che Divina commedia 😅 in due parole: è successa una tragedia nella famiglia Hamato, uno dei guerrieri ninja, impazzito dal dolore, lascia tutto e se ne va, causando la rovina dei suoi fratelli....Uno di loro finalmente lo ritrova e lo sprona a ritornare per evitare che tutto vada completamente perduto....Ci riuscirà? Soprattutto quanto è labile il confine tra fantasia e realtà?
Scopritelo con me!
Buona lettura
Come sempre.le. mie FF. TMNT sono un mix tra la storia originale 1987 e il design 2016
Dedicata alla carissima @elenatmnt Che mi ha permesso di usare uno dei suoi prompt, sperando tu la possa amare da inizio a fine!
Genere: Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Splinter
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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"Che cazzo ci fai qui, Micky?" Domandò Leonardo al fratello, rientrando nervosamente in casa, quasi non accorgendosi che il fratello lo aveva seguito....il che era molto strano, perché lo scalpitare dei suoi piedi si sentiva a chilometri di distanza....

"Sono qui per chiederti di tornare, Leo" gli disse Micky, arrivando subito al dunque, il che era anche quello molto strano, visto che i suoi racconti erano sempre molto arzigogolati e, prima di arrivare alla parte cruciale, si perdeva in mille sciocchezze.....

A quelle parole, l.ex leader si girò stizzito verso il fratello....dopo quello che era successo, quelle parole risuonavano come una grandissima presa per.il culo....

"Perché? Non sapete cavarvela senza di me? Eppure nessuno mi ha supplicato di restare quella notte, avere fatto ben altra scelta! Sai bene cosa succederebbe se tornassi! Ucciderei Raf con le mie stesse mani! Mi spiace, Micky non mi sporco le mani col sangue di un fratello! Piuttosto crepo qui al freddo!" Rispose rabbiosamente Leo al fratello guardandolo fisso in quei suoi occhi incredibilmente spenti, quasi vitrei....Ma il fratello stranamente non si scompose davanti a quelle parole 

"Leo.....dimmi, perché non vuoi tornare? Cosa te lo impedisce? Perché non vuoi assumerti la responsabilità di quello che hai fatto?" Gli chiese Micky con un tono secco e gelido, inusuale per lui, lasciando Leo di stucco....Come si permetteva quello stronzetto di parlargli cosi ....l ex leader senti montare l ira dentro di sé....con una mossa fulminea afferrò il fratello per il bavero e lo sbatté al muro....Cavolo come era leggero, quasi non si ricordava più.....

"Responsabilità????? Responsabilità, dici, fratello? È tutta la vita che mi sono assunto la responsabilità della mia famiglia, se la prenda qualcun altro la responsabilità di quello che ha fatto! C eri anche tu, quella cazzo di notte, Micky.....C eri, quando per colpa di Raf, nostro padre è morto! È solo colpa sua se è tutto andato a puttane!!!! Sua e basta! Non incolpare me! C eri anche tu..... C'eri anche tu, cazzo!"

"Si, Leo- gli rispose il fratello, stancamente - c ero anche io..... Ricordo fin troppo bene...."


"Sensei, Sensei, no! No!NOOOO!"

Le urla di Raf echeggiarono in quella  notte senza luna nel cielo di NYC, mentre l avanzata dei ninja bot di Shredder rientrava e quella figura malefica, avvolta in un lungo mantello nero, mostrò la sua  mano dotata di lunghi artigli piena di sangue, prima di voltarsi e andare via mormorando con voce profonda e maligna:"La mia vendetta si e compiuta su di te, Hamato Yoshi e su voi, suoi figli stramaledetti....Possiate vivere con questa condanna in eterno"

Donnie e Micky lasciarono cadere a terra le loro armi in piena trance e anche Leo, girandosi con ancora le katane nelle mani assistette a uno spettacolo che non avrebbe mai voluto vedere in tutta la sua vita.... Il loro amatissimo maestro, la figura  più simile a un padre che avessero mai avuto, davanti a Raf sdraiato per terra completamente atterrito da quella visione, con il ventre completamente squarciato dalle lame del loro nemico.....

"No, papà, NOOOOO!-urlò Micky correndo verso il padre che, diventando improvvisamente pallido, gli cadde tra le braccia- No, ti prego, Donnie, ti prego! Fai qualcosa!"

Donnie, più pallido del maestro, corse immediatamente da lui, sdraiandolo dolcemente per terra e sbiancando completamente in viso quando, con estrema delicatezza, gli scopri il ventre dilaniato da quei colpi mortali....

"Io....io.....io non so che fare! Io .....non so neanche dove mettere le mani, dove iniziare...."

"Donatello, figlio mio....-gli sussurrò Sensei, poggiando una mano a fatica sulla guancia del fratello viola occhialuto, che stava iniziando a riempirsi di lacrime- non fare niente.... È semplicemente il mio....momento...."

"No, papà,no papà,no, non è vero! Non è vero, papà, non lasciarci!" Urlò Micky con tutto se stesso, crollando sopra il petto del maestro.

"È così figlio mio,.... è giusto così....vado dai Kami felice....Ho avuto....una splendida vita....grazie a voi....."

Leo, avvicinandosi lentamente, tremando da capo a piedi, vide tutto come fosse un tremendo zoom davanti a sé....Non era possibile, non era possibile..... Si inginocchiò vicino al suo amato maestro, lasciando cadere vicino a sé le sue katane, che caddero con un rumore secco al suolo....

"Raffaello, figlio mio....non è colpa tua...per favore ricordatelo sempre.... Leonardo, ora il compito di Sensei passa a te, proteggi....la tua famiglia....Addio, figli miei....Vi amo ....più di qualsiasi cosa al mondo.... per sempre....." E con un sospiro, la bella anima del loro caro maestro volò via da lì, lasciandoli nella più totale disperazione....

"Che cosa è successo....Raf?????" 

Domandò Leo....neanche si era accorto del tono rabbioso che aveva usato contro suo fratello, in ginocchio e scosso dalle lacrime vicino al corpo del loro caro padre: 

"Sensei....ha tentato....di difendermi.....Leo, non ho potuto ..... impedire....."

E fu in quel preciso momento che nel cuore di Leo, un cuore sempre stato incredibilmente buono, irreprensibile, eticamente perfetto, iniziò a prendere possesso un sentimento che non aveva mai conosciuto, un sentimento che lo avrebbe distrutto, congelando lentamente il suo cuore e facendo sparire da esso ogni minima traccia di compassione e bontà....

"Stai zitto, Raf"

"Leo...."

"Stai. Zitto. Raf!" Gli sbraitò addosso il leader blu a denti stretti guardandolo fisso negli occhi e quello sguardo fu una delle poche cose che veramente spaventò la tartaruga rossa in tutta la sua vita.

Perché quello del fratello era uno sguardo che non riconosceva, che non gli apparteneva, che non aveva mai visto nei suoi occhi

Uno sguardo di puro, semplice odio.

   
 
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