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Autore: Milly_Sunshine    06/01/2024    0 recensioni
Selena Bernard è un'imprenditrice di successo, Oliver Fischer è un affascinante giornalista sportivo che scrive di corse automobilistiche. Le strade dei due si incrociano per via di un libro che Oliver sta scrivendo: la biografia di Patrick Herrmann, pilota morto in un incidente al Gran Premio di Montecarlo avvenuto quindici anni prima e ai tempi fidanzato di Selena. L'incidente ha molti punti oscuri e Oliver decide, con l'aiuto di Selena, di ricostruire l'accaduto. I due si ritrovano così all'interno di torbidi misteri che coinvolgono tra gli altri la subdola team manager Veronica Young e il pilota Edward Roberts, ex pupillo di Herrmann e caro amico di Selena. Un mix di romance e azione, con sfumature (leggermente paranormal) thriller. Racconto già pubblicato a puntate sul mio blog nel 2021 // ambientato nello stesso universo di "Miss Vegas", che può esserne visto come sequel, ma anche come lavoro a sé stante.
Genere: Romantico, Sportivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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[...] Oliver stava facendo roteare distrattamente il bicchiere su se stesso, quando l'atmosfera cambiò all'improvviso, lasciandolo spiazzato. In seguito Dalila avrebbe detto di no, che non era stata colta di sorpresa e che non vi aveva nemmeno fatto caso, all'inizio, ma proprio in quel momento stava aprendo la pochette e, con un'espressione spiazzata sul volto, finì per rovesciarla e spargere il contenuto sul tavolino. Rimase immobile per qualche istante, con lo stupore stampato in viso, finché Oliver non le domandò: «Va tutto bene?»
La fotografa annuì con un cenno, con poca convinzione, alzando lo sguardo verso di lui e raccattando al contempo un borsellino per le monete, un mascara e un portachiavi fucsia con il logo della Pink Venus appeso al quale non vi era alcuna chiave.
«Sì, sì, va tutto bene» confermò, accennando ad alzarsi. «Andiamo a ballare?»
«Prima devo finire la mia bibita» osservò Oliver, indicando il bicchiere con l'acqua tonica. Non prendere niente gli era sembrato fuori luogo, mentre Dalila beveva, ma più avesse rimandato e meno tempo sarebbe passato tra il momento in cui la bocca gli si sarebbe riempita di zucchero e quello in cui, una volta a casa, avrebbe potuto lavarsi i denti per togliersene il sapore. «E poi», gli sfuggì una risatina, «Proprio con questa canzone di merda?»
Dalila si lasciò andare, appoggiandosi allo schienale della sedia.
«Oh, scusa, non ci avevo fatto caso.»
«A me, invece» ribatté Oliver, «Pare proprio di sì.»
Fino a poco prima l'atmosfera della sala era resa vivibile da un brano vintage che a suo tempo aveva scalato le classifiche, rimanendovi per mesi e mesi, nonostante si trattasse di una semplice canzone da discoteca. Non era stato l'unico, di quel periodo a dir poco ottimo per quel genere musicale, ma era arrivato dopo una lunga serie di brani dello stesso decennio. La melodia travolgente dell'eurodance, tuttavia, aveva dovuto lasciare spazio a qualcosa che non solo vi si avvicinava minimamente, ma che l'unica classifica di cui poteva essere degna era quella del cassonetto dei rifiuti indifferenziati - neanche per la raccolta porta a porta, andava bene, poteva solo rimanere a ristagnare per ore e ore, forse giorni, all'interno dei vecchi bidoni.
Era una sorta di gracchiare e, dal fatto che quella parte di clientela composta da ragazzini si fosse diretta a passo spedito verso la pista, se non già lì presente, doveva esserci chi la identificava come un dignitoso esempio di canto. Di per sé, la musica di sottofondo, probabilmente scopiazzata da qualche parte, avrebbe addirittura potuto essere orecchiabile, ma le parole avevano un che di indecente.
Dalila osservò: «Ai bimbiminchia piace, vedo.»
Oliver sospirò.
«Non vedo l'ora che arrivi settembre, così almeno i bimbiminchia torneranno a scuola e non potranno più andare in discoteca il venerdì sera.»
«Ci andranno al sabato» puntualizzò Dalila.
Oliver alzò le spalle.
«L'idea di saperli a scuola per sei giorni su sette, comunque, è molto rilassante. Sì, lo confermo, spero che settembre arrivi presto.»
Dalila gli strizzò un occhio.
«Devono succedere ancora tante cose, prima che arrivi settembre. Non mi hai ancora detto se accetti la mia proposta o, per meglio dire, la proposta di Mirko.»
Oliver le ricordò: «Me l'hai appena fatta.»
«Te l'avrei fatta molto tempo fa» chiarì Dalila, «Se tu non mi avessi bloccata dappertutto e non avessi dovuto presentarmi sotto casa tua per essere presa in considerazione.»
«Non ti avrei bloccata se non fosse capitato quel casino. Comunque devo pensarci, te l'ho già detto. L'idea di tornare a lavorare con te e con Mirko non mi fa impazzire.»
«Fare il freelance, invece, sì?»
Oliver abbassò lo sguardo.
«Credimi, Dalila, ti darei una risposta subito, se ce l'avessi pronta, ma non ce l'ho... l'atmosfera non è delle migliori. Sai, sono concentrato ad ascoltare il testo, bro.»
Dalila rise.
«Sis.»
«Bro, sis, è uguale» ribatté Oliver, alzando lo sguardo, per poi essere subito costretto a darle ragione, quando quell'appellativo riecheggiò tra i versi. «Giusto, sis.»
Le casse diffondevano ancora la stessa voce femminile contraffatta dall'Autotune, che come una scheggia impazzita si lasciava andare a un lungo monologo trap. [...]




Se avete amato "Il Sussurro della Farfalla", potete leggere (dicembre 2023/ gennaio 2024) "Miss Vegas", in cui ritroverete Oliver come protagonista e, come personaggi secondari, Veronica, Edward e Selena.
   
 
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