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Autore: KENNY1986    09/01/2024    0 recensioni
Ciao! Eccomi qui, pronta nel raccontarvi l'ennesima storia basata su Saint Seya. La storia non si svolgerà nell'antica Grecia e nemmeno ad Atene, ma in un'altra Nazione, ai giorni nostri, non saranno presenti cavalieri,ne santuari, colpi speciali, velocità della luce e neanche Divinità. Il gruppo non si conoscerà, dato che provengono da sette continenti diversi. L'unica cosa che resta originale sono i nomi, anche i caratteri saranno diversi. Buona lettura.
Genere: Commedia, Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gold Saints
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Aiolia si stava trovando davanti all' Arco di Trionfo in attesa di quel ritardatario di Milo. Ogni tanto si guardava intorno ma del suo amico non c’era nessuna traccia. Nel frattempo, in albergo, il diretto interessato si svegliò e guardando la sveglia, balzò in piedi « È tardissimo, devo sbrigarmi, altrimenti, Aiolia andrà via!» gridò, correndo per la stanza come un perfetto idiota. Corse in bagno per farsi una doccia veloce e pochi minuti fu pronto. Prese le chiavi, ma per la fretta, dimenticò il portafoglio e rendendosene conto, tornò indietro, infilandolo nella tasca dei jeans, uscì e a passo svelto andò a l'appuntamento, ma era ancora agitato e durante la strada andò a sbattere contro qualcuno.« Dèsolè, je suis dèsolè/Scusi mi dispiace!"Disse, «J'attendes avec impatience, la prochaine fois pas à tes pieds/Guarda davanti la prossima volta, non i piedi!» Gli rispose l’altro, passandogli vicino. Lui si voltò e fece appena in tempo a vedere capelli lunghi verde acqua, poi scomparve fra le persone. «Che caratterino!» Sussurrò a se stesso. «Se quel rincretinito di Milo, non arriva entro cinque minuti, giuro che vado via!» Disse Aiolia, iniziando a spazientirsi. Poco dopo finalmente lo vide arrivare «Alla buon'ora… se avessi ritardato di altri minuti, me ne sarei andato!» Disse. «Scusa, mi sono svegliato tardi!» Rispose. Lui sbuffò, «Beh che c'è?Perchè codesta faccia?»Domandò, «Mi sono scontrato con un tipo francese, ma non ho visto il suo viso.. aveva una lunga chioma di capelli verde acqua, più lunghi dei miei! E a quanto ho potuto sentire, un pessimo carattere!» Rispose, l'amico inarcò un sopracciglio, non aveva idea di chi lui stesse parlando, infine iniziarono a passeggiare e all’improvviso Aiolia parlò. «Io ho un fratello maggiore… si chiama Micene, era un ragazzo gentile e anche simpatico, ma purtroppo siamo stati separati quando eravamo bambini e da allora non l'ho più visto!In realtà lo sto cercando, anche se essendo passati diversi anni, non ho idea di come sia diventato!»Disse «Mi spiace, dico davvero!» Rispose lui, «Cambiando argomento, dobbiamo iniziare a cercare un’agenzia immobiliare, così da aiutarti a trovare un appartamento!» «Giusto!» Rispose Milo, un po’ confuso dalla brusca interruzione. Iniziarono la ricerca ma quelle che videro, non li convinsero tanto. Poi il nome di un' agenzia «Froid èternel/Freddo eterno» catturò la loro attenzione, «Diamo un'occhiata!» Disse Lia, «Certo!» Rispose l'amico, poi entrarono dirigendosi verso l'Accettazione «Bonjour, si c'est possible, nous aimerions parler à l' un de vos agents immobiliers! /Buongiorno, se è possibile vorremmo parlare con uno dei vostri agenti immobiliari!»Disse Milo, la segretaria non fiatò, «Excusez-moi, nous, vous avez entendu?"Chiese l'amico, «Oui, juste un instant, je vais voir s'il y a quelu'un qui peut vous recevoir/ Sì, un attimo solo, vedo se c'è qualcuno che può ricevervi!» Rispose la diretta interessata. Milo cercava di nascondere il disagio. «Ils m'ont qu'il y avait deiux clients, envovez-les-moi /!Mi hanno detto che ci sono due clienti, li mandi pure da me!»Disse un agente immobiliare, ma «Envoie-les-moi!Je suis libre/Mandali da me sono libero!» Aggiunse un altro agente immobiliare con tono freddo. «Très bien, M.Camus Frosty,Vous attend dans son bureau, la troisème porte à droite./Va bene, il signor Camus, vi aspetta nel suo ufficio.. la terza porta a destra!"Disse la segretaria «Merci/Grazie!"Risposero, e andarono da quella parte, bussando alla porta
 
«Après vous/avanti!» Disse una voce all'interno della stanza. I due ragazzi entrarono e videro un ragazzo alto, poco più di loro, con lunghi capelli verde acqua che Milo riconobbe subito e sguardo inespressivo. Si accomodarono davanti alla scrivania e iniziarono a parlare. Aiolia faceva da interprete per rendere a Milo, le cose più facili. «L'appartament que je veux, j'aimerais qu'il soit dèjà mèuble, et assex grand!S'il te plaìt/ L'appartamento che desidero, lo vorrei già arredato e abbastanza grande, per favore!» Disse Aiolia, all'agente immobiliare, che li guardava con molta attenzione. «Hrm, je peux vous aider, mais vous devez me donner du temps, ce ne sarta pas facile de sotisfaire, ta demande/ Hrm posso aiutarti, ma dovete darmi del tempo, non sarà facile soddisfare la tua richiesta!» Disse Camus, «D'accord, prend tout le temps qu'il the faut, rien ne presse/ D'accordo si prenda tutto il tempo che le occorre, non c'è fretta!» Rispose Milo. L'agente immobiliare e Aiolia si scambiarono i numeri di cellulare, ovviamente Camus gli lasciò quello del telefono che usava per lavoro, poi si salutarono e lui li guardò uscire dal suo ufficio.
 
«Milo, tutto ok?» Domandò Aiolia, notandolo imbambolato. «Sì.. l'agente immobiliare..era il ragazzo con cui mi sono scontrati prima di raggiungerti..” disse lui con sguardo vuoto. “Stai scherzando?!” Milo scosse la testa. “Ho riconosciuto i capelli, e il tono della voce! Magari lui non mi ha riconosciuto» Rispose, «Adesso, dobbiamo avere pazienza, lo hai sentito anche tu non sarà facile soddisfare la tua richiesta!» aggiunse. «Forse, non avrei dovuto esagerare!» Rispose l'altro, «Per quello che ho capito, Camus, prende il suo lavoro molto sul serio!»Disse Milo. «È vero!» Passarono cinque giorni, e l'agente immobiliare non li aveva ancora chiamati, Aiolia emise un sospiro rassegnato davanti al telefono che non squillava. Il giorno seguente però, il cellulare di Aiolia squillò. Era l'agente immobiliare. Gli riferì che aveva trovato un paio di appartamenti, e uno di questi poteva vederlo già quel pomeriggio alle quindici. Milo accettò, non poteva certo farsi scappare questa occasione. Quel pomeriggio, Milo e Aiolia si incontrarono con Camus e lui li accompagnò davanti all'appartamento. Il giardino, notarono i due ragazzi, non era in buone condizioni, e questo era un punto a suo sfavore. Lui suonò il campanello e una donna andò ad aprire. Loro entrarono e dopo aver parlato, lei gli fece vedere l'appartamento, ma a Milo non piacque affatto, anche se riuscì a nascondere il suo disappunto. L'amico lo capì, e gli diede ragione, neanche a lui quel posto piaceva. «Qu'est ce qu'il dit? Est-ce que cela vous intèresse/Cosa ne dice?È di vostro interesse?» Chiese il marito. Milo li guardò entrambi, erano brave persone ma doveva essere sincero «Je dois y rèflechir! Je vous ferai part de ma dècision au plus vite!Par l'intermèdiarie de l'agent immobilier! Au revoir/Devo pensarci, vi farò avere la mia decision, il prima possibile tramite l'agente immobiliare, arrivederci!» Rispose lui. Poi uscirono da li, salutarono Camus, e presero due direzioni diverse.
 
«Non ti piace vero?» gli chiese Aiolia. «Come lo sai?» Rispose lui. «Mi è bastato guardarti in faccia, per capire che quell' appartamento, non era di tuo gradimento, onestamente non piace neanche a me!» Disse l'amico, «No, infatti. Lo dirò a Camus!» Rispose e lui acconsentì. Il giorno seguente, Milo telefonò all'agente immobiliare e gli riferì la sua decisione, l'appartamento non gli piaceva, dato che non era come lo desiderava. Come da accordo, ci pensò Camus a chiamare i due proprietari e comunicare loro la decisione del suo cliente. Nei giorni seguenti gli fece vedere altri appartamenti, ma ancora niente. in uno di questi le stanze emanavano un pessimo odore. Camus, doveva mantenere una certa compostezza, dato che stava svolgendo il suo lavoro. La chiacchiera di uno dei clienti di Milo, gli dava sui nervi. Ma riusciva a mantenere la calma. «J'ai trouvè un autre appartament, on ma dit qu'il avait un garcon au caractère irritable. Nous irons le voir demain matin à dix heures/Ho trovato un'altro appartamento! Mi hanno detto che ci abita un ragazzo dal carattere irritabile, lo andremo a vedere domani mattina alle dieci!» Disse Camus che aveva chiamato Aiolia, quel pomeriggio, «Très bien, demain matin a dix heures, je te retrouve devant a l'agence immobilière/D'accordo, domani mattina alle dieci, ci vediamo davanti all'Agenzia Immobiliare!»Gli rispose lui.

NOTA DELL'AUTRICE:  Finalmente sono riuscita a andare avanti, chi sarà il ragazzo dal carattere irritabile, che abita nell'appartamento che i nostri due protagonisti, e Camus andranno a vedere? E stavolta, a Milo piacerà l'appartamento oppure no?
   
 
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